Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.

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GIUGNO 2006

Ultimo Aggiornamento: 08/07/2006 12:51
06/06/2006 13:13
 
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POESIA DELLA SETTIMANA DAL 28/05 AL 03/06


IN LEI (Nichilista errante)

Sigillano baci parole di spuma
che dal mare frangono su scogli d’epidermide
rosei come il sole
stretto dalle mani d’un bambino.

Scorrono festanti le dita fra rosse vette
di ciliegia e sale, e dal cuore un sorriso
d’innocenza si dilata fino ad illuminare
la notte degli dei.

E le sue mani corrono sulla tastiera dell’animo
melodie d’amicizia e passione compongono
spiando i miei silenzi, cremando la solitudine
nello sfavillio d’una carezza.

Così nei suoi occhi questo sogno mi cattura
come un alba che risucchia nel vortice d'oro.

Nichi
13/06/2006 12:54
 
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POESIA DELLA SETTIMANA DA 4 AL 10 GIUGNO

DONI (GocciaDiParadiso)

Ti dono
il mio sorriso più splendente
uno sguardo da cerbiatta spaurita
un cuore dentro uno scrigno
con su scritto il tuo nome
a lettere d'oro.

Ti regalo
me stessa ogni sera
con tutto il mio calore.

Ti tengo la mano
per farti addormentare
lasciandoti riposare sereno.

Persa sarei nella notte
ma basta pensarti
e tutto riluce.
Non ci sono ombre
solo arcobaleni intrecciati
nel vento dell'Amore.



Magda
20/06/2006 13:37
 
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SETTIMANA DALL'11 AL 17
Due stupende poesìe a pari merito questa settimana:



LO SCRIGNO DEI RICORDI- VERSOLIBERO



Li hai mai portati al mare
i tuoi ricordi, a bagnarsi di lacrime salate?
O li hai lasciati al vento, per sgualcirli,
come di maggio petali di rose?
Li avvolgi d’inverno in qualche scialle,
o forse, salvandoli dal gelo,
li scaldi di sera intorno al fuoco?
Li sfogli ogni giorno come un libro,
o chiusi nei cassetti alla lavanda
aspetti che respirino la pace
di sere confortate da preghiere?
Sono fosforescenti, nella sera
magari come lucciole leggere
che giocano felici in mezzo al buio?
O come un filo te li avvolgi a un dito?

Li hai visti mai salire in paradiso,
o speri che fino all’ultimo dettaglio
l’inferno li bruci a poco a poco?
Ti sembrano diademi di brillanti,
oppure sassi, e rocce di montagne
a fatica sollevate sulle spalle?
O vivono piaggiati lungo il cuore,
e tra gli esploratori dei fondali?

Si sono liberati dalle offese?
Quale ricordo brilla sulla fronte,
come un occhio che scruti l’infinito?
Quale -opaco come ormai una spoglia-
Era il colore del tuo sogno alato,
perso per sbaglio nell’indefinito?
Li adagi su barchette in processione
di carta colorata sopra il fiume?
O li travolge spesso la corrente?

Ti chiedono di farli allontanare,
o riflettono -i ricordi- cielo e stelle
e luna grande su di un mare di velluto,
o solo terra, ingrata e desolata?
O solo guerra,
angeli soli, tristi e spaventati?

……Io sì che mi sarei bagnata
nel mare di lacrime in tempesta,
per salvarli dal fuoco e averli nella mano.
Li avrei messi nel fiato dei sassofoni,
su un’arpa, sopra un pianoforte,
in un flauto solitario nella sera,
o forse sulla punta delle scarpe,
ballerina in una stanza tutta sola.
Li avrei messi nel filo del telefono
o assieme alle parole che non dico,
con quelle che coloro con fatica,
con amore, con gioia o con dispetto.
Li avrei conservati fra le pagine dei libri,
nei diari, in tutte le conchiglie,
chiedendo al tempo il sacro suo rispetto.

……Peccato le parole non sappiano vestirli
d’oro, di platino, di candidi merletti…
Peccato -o per fortuna- il tempo ancora detta
l’urgenza del presente e del futuro,
le nuove fantasie, l’entusiasmo dei progetti.
E allora cerco in me qualche cantuccio,
uno spazio nuovo ignaro e ancora intatto,
e sogno -in ogni anniversario di bambina-
che ogni cuore triste diventi meno amaro.



Rosanna






THE OLIVE GARDEN-Rebecka



In quel corteo di ancelle
che danza sulla nostra testa
la Luna, Dolce Signora, nasconde il suo volto
in questo gravido giardino di ulivi,
scosto i rami ed intravedo gli occhi tuoi
che oscurano la più lucente delle notti,
di quel sussurro muore la mia carne
in un segreto che di brividi trasale,
è l’emozione di sentir la verità
che rotola fugace dalla tua bocca,
nascondo ciò che il tuo potere scopre
le nudità fiorite del mio corpo,
letto fiorito di campagne
giaciglio dell’amore che mi mostri
spremendo olive sulla mia pelle,
viziata da olio, sfinisco l’amore
in grembo alla Terra che ci ha partoriti,
gioisco dell’odore che non ti abbandona
neppure quando ormai è giunta l’alba.

Reb
28/06/2006 12:59
 
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POESIA DELLA SETTIMANA DAL 18/06 AL 24/06
SOGNO INFRANTO


Petali, leggeri
come nuvola,
sospesi resteranno
nell'infinito.

Color rubino
come la fede
dell'appartenenza.

Simili al pensiero,
carico di parole
mai pronunciate.

Piccolo sogno
infranto
prima del sorgere
dell'aurora.

magdyna
04/07/2006 14:05
 
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POESIA DELLA SETTIMANA DAL 25/06 AL 01/07
Questa settimana ci propone quattro poesìe più votate classificate a pari merito.


PAROLE SILENTI-Rosa.Piera

Si perdono lontano, portate dal vento,
parole monotone e ripetitive..
che nessuno raccoglie.

Altre, mai pronunciate, ma leggibili.
aleggianti sopra cuori uniti in armonico
silenzio, fluiscono copiosamente, anche quando
non superano il confine di noi stessi;
posandosi dolcemente attraverso
una carezza o un caloroso abbraccio.

Parole silenti:trasmesse da gesti,sguardi,
espressioni..alimentano discorsi egualmente
densi di significato che vanno dritti al cuore.

Piera Maria



IL SOGNO-Il Cantore

Dimmi
come si fa
ad inseguire un sogno
perduto nella lontananza
di un’illusione?

Dimmi
come si fa
a trattenere le lacrime
di chi ancora sfiorava
gli orizzonti
col pennello d’infinito
e riusciva a colorare
la speranza
col cuore in fiamme?

Nel vuoto del presente
mi ritrovo a piangere
per l’abbraccio dissolto
per lo sguardo di una donna innamorata
ormai sfumato
nell’immagine imprecisa.

E allora?
Raccolgo i residui
del pianoforte reciso
e conduco nell’aria rarefatta
le note dolenti e stonate
di una melodia
che rimane
impalpabile chimera
di chi non è riuscito
a chiudere nel pugno
le possibilità del cuore.



Ignazio




ORIZZONTI STATICI-Elfo nero


Vuote speranze di un anno fa
com'è grigio il cielo circondato
dalle mura di questa città,
noi non respiriamo
non respiriamo
quanto tempo rimane
per vedere la fine dell'eternità

Com'è lontana l'estate che verrà
occhi rinchiusi in una gabbia
immensamente piccola,
così vecchio e stanco
vecchio e stanco
vite dimenticate e abbandonate
tra i rifiuti di una discarica

Il giorno che uccide il presente
la successione degli attimi
non corrisponde alla realtà,
ma come vola il tempo
come vola il tempo
un uomo affoga mentre ascolta le note
di una canzone che mai canterà

Il sogno stanotte è così distante
sto fissando il sole
ma la luce è come tenebra,
nessun incontro qui
non c'è nessuno
un addio può non bastare
per cambiare la quotidianità

E.N.



IL BACIO DEL VENTO-merlino celtic


..stringevo il mio sogno
nel palmo della mano,
seduto sulla riva del ruscello.
Ne ascoltavo
il canto argentino e vivo.
Sensazioni,
emozioni,
Poesìa
che,forse, non m'apparteneva,
ma dolce di lagrime
colorate di sole,
di sguardi riflessi
tra gorghi leggeri...
Fu il bacio del vento
a sussurrarmi la melodìa.
A sussurrarmi il tuo nome...
Ed io lo ricamai
ai confini del cuore,
dove riposano i miei arcobaleni,
dove nascono
le mie favole...

Merlino
08/07/2006 12:51
 
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POESIA DEL MESE DI GIUGNO

IL BACIO DEL VENTO-merlino celtic


..stringevo il mio sogno
nel palmo della mano,
seduto sulla riva del ruscello.
Ne ascoltavo
il canto argentino e vivo.
Sensazioni,
emozioni,
Poesìa
che,forse, non m'apparteneva,
ma dolce di lagrime
colorate di sole,
di sguardi riflessi
tra gorghi leggeri...
Fu il bacio del vento
a sussurrarmi la melodìa.
A sussurrarmi il tuo nome...
Ed io lo ricamai
ai confini del cuore,
dove riposano i miei arcobaleni,
dove nascono
le mie favole...

Merlino
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