Il richiamo della Fata…



Bagliori d’aurora boreale riflessi sul letargo lacustre.
L’aria quassù ha odore di neve;
un’ alba di sole infuocato cola sul lago ghiacciato.
Improvviso, dall’etere profondo,
un grido angelico squarcia l’atmosfera surreale;
l’ eco s’infrange sulle cime stagliate della montagna.
Segue un silenzio incantato, l’aria diventa magnetica,
dona intorno esaltanti emozioni.
Disgelo del lago, si svela l’arcano delle tenebre,
il tempo si arresta, l’inverno muta in primavera.
Lei,
pura essenza del tempo,ora, torna dal tempo nel tempo.
Affiora dagli abissi del lago, forziere di incomparabile grazia e bellezza,
armonica nel suo incedere, diamanti neri i suoi occhi,
sguardo afrodisiaco, pelle di luna, attrazione regale, regina degli spiriti eterei.
Un abito di stelle vela le sue grazie come scrigno di inusitata luce.
Ora lei è qui...
Danza a passi lenti,
volteggia nell’aria diafana e soave avvolgendosi dell’arcobaleno.
Volge lo sguardo, cercando nell’etere un riferimento al richiamo udito;
cerca lo sguardo di colui che ha urlato il suo angelico richiamo.
Seduto, sulle sponde del lago,
un angelo, assorto nei suoi interrogativi esistenziali,
incontra il suo sguardo…Lei sussurra:”mi hai invocato”… lui annuisce.
Sguardi che diventano raggi d’emozioni…
Il richiamo della fata è avvenuto…
Ali in volo verso mondi incantati,
senza limiti e confini,sconosciuti all’umana esistenza…