UN QUALUNQUE PIERO


Il braccio e il libro aperto
scivolano giù dal divano
l'altra mano è un pugno chiuso
come le palbebre sui sogni,

i piatti sono sporchi di stanchezza
di sciatto c'è quest'inverno
e l'immagine di lei che va via.

Piero e la sua nuova convinzione
che si è soli anche sul metrò
si rintana dentro casa
inventandosi un letargo d'illusioni.

Solitudine a 360 gradi.... si è davvero soli anche sul metrò mio caro Amico. Triste la tua lirica ...ma è una perfetta immagine di tante persone rinchiuse in un mondo di illusioni ...e di sogni aggiungerei


mag

Forse la solitudine dentro casa è più dolce, da lì si può volare sul mondo, e guardarne dall'alto le ombre la nebbia che avvolge l'animo quando si è soli in mezzo alla gente, su un mezzo che spersonalizza anche le illusioni e i sogni, quelli con cui ci addormentiamo quando ad accogliere i nostri pensieri più veri c'è almeno la stanchezza, un libro e un divano.

Un abbraccio, poeta!

Ros

Piero, un nome a caso ma simile a molti altri, con comuni denominatori fatti di tristezza, delusione e sconforto.
Eccellente "fotografìa" di uno stato d'animo, con effetti...collaterali.Piaciuta.

Giorgio

Nella vita c'è sempre un momento in cui ci sentiamo "Piero".

Ma per fortuna la vita è varia per cui si ritorna, con un amore o con un nuovo amico a sorridere.

la poesia sembra il testo di una canzone,molto musicale bella da leggere anche se il messaggio è triste , mi piace!

A presto.<p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da sagitterv1 03/04/2006&nbsp;19.07</i>]</font></p>

mag, rosanna, giorgio e vincenzo....sono davvero ocntento che vi sia piaciuta....grazie

Mi rincantuccio in "solitudine" nel tuo angolo di bella poesia

di nuovo e un abbraccio