Quel che mi piace fare è andarmene al parco. Tutti i pomeriggi, verso le tre, prendo un libro e gli occhiali e vado al parchetto dietro casa. Mi siedo sempre sulla stessa panchina, perché è un pò nascosta, ma non al punto di non farmi guardare gli altri. Chi sono gli altri? Sono il motivo per cui vengo qui. Li osservo.
Ogni giorno: arrivo, mi siedo e osservo.
Quel che mi piace fare è starmene lì, con il libro aperto, a leggere le loro vite.
C'è uno che è il più simpatico. Lui qui ci viene a correre. La cosa incredibile è che lo fa contromano. C'è una pista dove tutti corrono, e tutti, nella stessa direzione. Lui no, lui va contromano. Li scansa, sorride, incespica per evitarli ma non cambia. E' stupefacente. Un giorno vorrei avere il coraggio di chiedergli perché lo fa. Ma lo so che non glielo domanderò mai.

L'altra che mi piace è una ragazzina. Avrà quindici anni. Si siede, sempre, sotto un albero e legge. Non fa altro. Legge. Il parco è pieno di ragazzi della sua età che chiacchierano, si baciano, fumano, ridono. Molti saranno suoi amici, suoi compagni di classe. Niente. Lei arriva, saluta e tira dritto verso il suo albero. Prosegue oltre, quei coetanei li ha già superati da un pezzo.

Io li riconosco quelli speciali, quelli come me. Noi siamo così, fuori dalla massa. Io ho fatto tutta la vita contromano.
Anche adesso che ho ottantanni non ho bisogno di nessuno. Non parlo con nessuno, a casa non ho il televisore. Non devono insegnarmi cosa fare.
Quel che faccio è venire qua, leggere le loro vite. E quando li trovo, quelli speciali, li amo. Quando li trovo sorrido come si sorride a un figlio.

Caro Gianni

BELLO questo leggere le vite degli altri.... molto particolare. Mi trasporta tra ricordi chiusi in uno scrigno.... Si riconoscono davvero "quelli speciali" ed amarli è...semplice e naturale.



una mamy web

Racconto ricco di poesia e sentimento con un ritratto interiore che commuove, che affascina, e con un finale esistenzialista che induce a riflettere. Grazie

grazie a voi....ma grazie davvero

un abbraccio, gianni

Caro GIANNI non concordo .... siamo noi a dover ringraziare te, è così bello leggerti, sopratutto perchè è un racconto vero... che si sente vivo ...che traspira emozioni e sentimenti molto profondi.

GRAZIE DI CUORE

magda