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Anonimo: anche il cavallo poeta

Ultimo Aggiornamento: 28/12/2005 10:25
28/12/2005 10:25
 
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LA PREGHIERA DEL CAVALLO
AL SUO PADRONE


da un quadro al Centro Ippico di Castellazzo

A te, mio padrone, rivolgo questa preghiera:
Dammi spesso da mangiare e da bere;
e, quando la mia giornata di lavoro è finita,
provvedimi una lettiera asciutta e pulita
ed una stalla abbastanza larga perché io possa giacere comodamente.
Ogni giorno controlla i miei piedi
e governami con una spugna bagnata.
Quando rifiuto il cibo, guardami i denti;
può darsi che un'ulcera m'impedisca di mangiare.
Siccome non posso dirti quando ho sete,
fammi bere spesso acqua fresca e pulita,
anche durante il lavoro;
ciò mi eviterà la colica ed altre malattie.
Parlami:
la tua voce è talora più efficace della frusta e delle redini.
Accarezzami sovente
perché io possa imparare ad amarti ed a servirti meglio.
Non tirare la mia testa in alto col filetto,
cosa che mi reca gran dolore al collo ed alla bocca
e mi impedisce di sviluppare tutte le mie forze
e di salvarmi dalle cadute.
Non tagliarmi la coda,
privandomi così della migliore mia difesa
contro le mosche ed i tafani che mi tormentano.
Non dare strappate alle redini,
e nelle salite non mi frustare. Non darmi calci,
non battermi quando non capisco quello che vuoi,
ma fa che io possa intenderti.
Se mi rifiuto,
assicurati che il morso ed i finimenti non siano fuori posto
e che non vi sia qualche cosa nei piedi che mi dà dolore.
Se mi adombro,
non percuotermi, ma pensa che ciò può dipendere
dall'uso dei paraocchi che m'impediscono di veder bene,
o da difetto della mia vista.
Non obbligarmi a trascinare un peso superiore
alle mie forze, né a camminare presto sulle strade sdrucciolevoli.
Quando cado abbi pazienza ed aiutami,
che io faccio del mio meglio per mantenermi in piedi;
e se inciampo, considera che ciò non dipese da colpa mia,
e non aggiungere alla mia impressione per lo scampato pericolo
il dolore delle tue frustate, che aumentano
la mia paura e mi rendono nervoso.
Cerca di ripararmi dal sole.
E quando fa freddo mettimi una coperta addosso,
non quando lavoro, ma quando sto fermo.
Ed infine, mio buon padrone,
quando la vecchiaia mi rende inutile,
non condannarmi a morire di stenti e di dolore
sotto la sferza di un crudele;
ma toglimi tu stesso la vita, senza farmi soffrire:
e ne avrai merito.




PREGHIERA DI UN CAVALLO


(trovato in inghilterra sopra una mangiatoia di un cavallo)

Dammi da mangiare, dammi da bere;
abbi cura di me e quando ho finito il lavoro quotidiano, d
ammi un ricovero in una salubre scudieria in un ampio "box". Parlami spesso, sostituisci la tua voce alle redini;
sii sempre buono con me ed io ti servirò fedelmente e ti amerò. Non dare strappi e non tirare le redini;
lascia la frusta quando la strada sale;
non battermi, non maltrattarmi quando non ti capisco, piuttosto dammi il tempo di comprendere.
Non tenermi per disobbidiente quando non eseguo il tuo ordine, forse è la sella od un finimento o la ferratura che non sono in ordine.
Esamina i miei denti quando non mangio;
forse ho un dente ammalato e e tu lo sai quanto dolore procura. Non legarmi troppo corto e non tagliarmi la coda:
essa è la mia unica arma contro le mosche e i tafani.
Ed infine, mio amato padrone,
quando io non ti posso essere più utile,
non lasciarmi affamato a gelare al freddo
e non vendermi.
Non darmi ad un nuovo padrone,
preparandomi una rapida e caritatevole morte
ed il tuo Dio ti premierà sulla terra e nell'aldilà.
Fammi ottenere tutto ciò che la mia preghiera invoca
e non considerarmi irriverente
se te lo chiedo in nome di colui che è nato in una stalla.



ARRIVEDERCI

Grazie per avermi curato
in questo periodo cosi tribolato.
Grazie, sopratutto per avermi tanto amato,
mai, mi sono sentito cosi coccolato.
Grazie per tutto il tempo che mi hai dedicato
e per la cura con cui mi hai tenuto.
Spero di essermi, con te, ben comportato
in ogni occasione mi sono impegnato.
Mai con me hai volato
ma sicuramente hai sognato.
Sabato, veramente, non ne potevo più
l'osso non voleva tornare su.
Di questo ne ho parlato con Po
mi ha risposto “Ti aiuterò”.
Ora me ne sono già andato,
di soffrire, io, ho terminato.
Vorrei che poche lacrime versassi per me,
in quanto nel tuo cuore il mio posto già c'è.
Sono stato felice di sapere
che già c'è chi mi può sostituire.
Tratta Coddy come me
e lui farà tutto per te.
Ricordati quanto stavo bene
cosi allevierai le tue pene.
Incomparabilmente felice di essere stato tuo
Arrivederci.







Paolo
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