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DICEMBRE 2005

Ultimo Aggiornamento: 05/01/2006 13:08
12/12/2005 12:53
 
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MESE DI DICEMBRE
Poesìa della settimana dal 04 al 10.

RISORSE DI PAROLE

dentro è un deserto che arde
è casa che brucia nel suo vuoto
in mezzo a ceppi e sterpi accantonati

non basta più il mio pianto
ad irrigare rami nodosi
di storie nate storte e isterilite

ma vado cercando ancora
linfa che mi rigeneri i pensieri
da fonte sicura e forte
che dalla secchezza ardente
faccia fiorire in bocca
germogli sempre/vivi di parole






Alessandro

Modificato da merlino celtic 12/12/2005 12.56
19/12/2005 12:54
 
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POESIA DELLA SETTIMANA dall'11 al 17
NELLA VALLE INCANTATA di VERSOLIBERO

Nel luogo dove i sogni hanno ali di libellule,
nel respiro della valle incantata,
nell'est luminoso di ogni alba
ci siamo lasciati con gli occhi del saluto,
ed io distolsi da te il mio sguardo
finché non fosti un punto ormai lontano.

Porto ancora con me la piccola foglia
sulla quale scrivesti "T'appartengo",
dicendo che la libertà è una trappola
lontano da colei alla quale si vuol bene.

Crudele è il tempo che separa chi si ama.

E mentre lontano disperdevi il tuo profumo
io tornavo sotto il salice piangente
mi sedevo con le braccia
in croce sul mio petto
come stessi accarezzando il tuo respiro.

I placidi cigni del vicino lago
del tempo non avevano sentore.
Se ne stavano immersi in una grande calma,
e in quella visione il mio cuore si placava.

Sfioravo languida un ciuffo di viole,
e mai pioggia fu per loro
più benefica delle mie lacrime d'amore.

Nelle lunghe sere silenziose
le lucciole di un maggio odoroso di fieno
dissuadevano il buio, come io dissuadevo
la malinconia.


Quando tornasti, nella valle incantata,
non calpestammo l'erba né le aiuole:

volammo come uccelli al nostro nido,

-e fu per sempre: per non lasciarci mai-.


Rosanna
27/12/2005 12:57
 
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POESIA DELLA SETTIMANA DAL 18 AL 24
TRA RICORDI E SOGNI (il Cantore)

Nella notte tra i ponti dei ricordi
ho trascorso attimi d’infinito
cercando di rattenere
gli effluvi dell’immenso
nascosto in un gesto delicato
di una mano sospesa nell’aria
a espandere i profumi di una rosa,
in un sospiro di sogni nascosti,
in arcobaleni variopinti tracciati
da cuori traboccanti,
nella trama di istanti trapelati,
nello sguardo di fuoco della Zingara
nei suoi baci smarriti nel filtro di un orizzonte,
o nel passaggio tra i ponti notturni
del suono di chitarra del silente Cantore
volto a catturare nelle note avvolgenti
i sogni di chi vuol tendere oltre il possibile
per trascinare il vento della malinconia
nella magia di un richiamo.


Ignazio
02/01/2006 13:28
 
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POESIA DELLA SETTIMANA dal 25 al 31
EX AEQUO




INVERNO SULLA SCOGLIERA

Candida neve che sovrappone i suoi cristalli
a quelli del sale, sulla scogliera del ricordo
dove immagini di ieri calano a coprire il gelo
coi lampi di sole della trascorsa estate.

Scende in silenzio, in fiocchi grandi
ad ovattare la musica inquieta della risacca
e a confondere le sagome dei gabbiani
rincantucciati su cengie protese sul mare
dai riflessi increspati d’azzurro e piombo.

Ma nella memoria

le immagini si perdono nel silenzio di oggi
nel quale ascolto il suo cadere lento lento
a cancellare il sale della stagione lontana
che se pur brillante di papaveri e ginestre
stenta a rimanere nei corridoi sempre più stretti
della memoria e come sarà per la neve al sole

svanirà

persa nello spettacolo di un mare mai domo
su questa scogliera immutata che anche oggi
veglia sui miei sogni.



Yama




TOMBA SOLITARIA

Il vento canta l’inno ai fiori sparpagliati
sull’isolato fremito di una sperduta Croce,
mentre il tramonto avventa dietro i monti
come a voler sembrare ai tristi sguardi
il manto miserevole dell’ora del riposo.
E sotto la pioggerella si muovono i cipressi:
trattengono il ricordo di sconsolati addii;

Strano è nel tempo questo posto d’altri
com’è lontano il giorno dei saluti, ieri
e non par vera quella tomba così fredda e sola...
Filtrando tra i ricordi, stille d’aceto
cadono sul cuore e mordono, scalciano:
non possono quegli occhi grandi stare lì
rinchiusi dentro il freddo marmo dell’inverno.

Stalla nel nembo plumbeo il volo di una starna
fermata lì dal brivido dell’immortale amore.

Hunkchinasky
05/01/2006 13:08
 
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LA POESIA DEL MESE
Due poesìe a pari merito, quindi un ex aequo.


INVERNO SULLA SCOGLIERA

Candida neve che sovrappone i suoi cristalli
a quelli del sale, sulla scogliera del ricordo
dove immagini di ieri calano a coprire il gelo
coi lampi di sole della trascorsa estate.

Scende in silenzio, in fiocchi grandi
ad ovattare la musica inquieta della risacca
e a confondere le sagome dei gabbiani
rincantucciati su cengie protese sul mare
dai riflessi increspati d’azzurro e piombo.

Ma nella memoria

le immagini si perdono nel silenzio di oggi
nel quale ascolto il suo cadere lento lento
a cancellare il sale della stagione lontana
che se pur brillante di papaveri e ginestre
stenta a rimanere nei corridoi sempre più stretti
della memoria e come sarà per la neve al sole

svanirà

persa nello spettacolo di un mare mai domo
su questa scogliera immutata che anche oggi
veglia sui miei sogni.



Yama




RISORSE DI PAROLE


dentro è un deserto che arde
è casa che brucia nel suo vuoto
in mezzo a ceppi e sterpi accantonati

non basta più il mio pianto
ad irrigare rami nodosi
di storie nate storte e isterilite

ma vado cercando ancora
linfa che mi rigeneri i pensieri
da fonte sicura e forte
che dalla secchezza ardente
faccia fiorire in bocca
germogli sempre/vivi di parole






Alessandro (Orcomansueto)
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