Sulla riva del mare Arianna pensava.... manca solo 1 settimana e lo rivedrò... ed il sorriso che le era nato dal cuore rimbalzò sulle onde perderdonsi nell'infinito.
Si sdraiò sulla battigia e pensò ai suoi occhi... alle sue labbra. Tra poco lo avrebbe stretto tra le braccia senza doverlo sognare. Da tanto contava i giorni e ora mancava così poco e lei e Sandro avrebbero avuto di nuovo 4 giorni di felicità, certo non era molto ma il destino si era accanito contro di loro e non riuscivano a vedersi da Pasqua.
Ora doveva solo pensare a cosa mettersi per essere sempre bella ai suoi occhi.... le ci sarebbero voluti tutti i giorni, fino al suo arrivo, per decidere... niente pantaloni lui adorava guardarle le lunghe gambe e la preferiva in minigonna. E lei doveva solo ricordargli di portarsi le camicie azzurre che tanto gli stavano bene e non quelle orribili magliette verdi che tanto amava mettersi e che lei invece odiava.

Sentiva il cuore esploderle in petto... era così felice!

Ma la poverta Arianna non aveva previsto il tifone che avrebbe fatto a pezzi la sua anima. Una telefonata e lei smise di respirare, il cuore urlò ed a lei rimasero solo lacrime. Era stato un sogno solo un bellissimo sogno, nessuno l'amava così tanto da attraversare l'oceano per lei. Povera piccola il suo dolore era una goccia nel mare .... nemmeno la tempesta che incombeva le faceva paura, usci e tornò al suo mare, la pioggia sembrava non scalfirla, arrivò fino agli scogli e fissò le spumeggianti onde.
Pensò "Mare, mio dolce mare, avvolgimi, portami nelle profondità con te, non lasciarmi qui da sola!"
Ed il mare accolse la sua preghiera....... la prese per mano dolcemente e la cullò come un padre amorevole... nessuno le avrebbe più fatto del male!

Sembra una favola, anche se non a lieto fine. Sandro avrebbe anche attraversato l'oceano a nuoto per raggiungerla, ma probabilmente anche un esperto nuotatore come lui non avrebbe potuto nuotare, con pesanti e improvvise tegole di piombo incatenate ai piedi...

Giorgio

TENERO E STRUGGENTE IL TUO, DIVERTENTE E SPIRITOSO QUELLO DI GIORGIO. QUI PERO' CI VUOLE IL LIETO FINE. A ME PIACCIONO LE FAVOLE COL LIETO FINE. LEGGO DI MARE ED OCEANO, CHE IO VEDO SOLO COME UN SIMBOLO DELL'IMMENSITA' DI UN SOGNO; LEGGO DI "TEGOLE DI PIOMBO" CHE IMPEDISCONO DI NUOTARE, MA SE NON BASTASSE UN SALVAGENTE, NE MANDIAMO UN CENTINAIO, PURCHE' IL BUON SANDRO ARRIVI IN PORTO, MAGARI PRIMA DEL 14 FEBBRAIO!

Rosanna

Magda... trasferisci in versi e in prosa tutta la ricchezza della tua sensibilità!

CARI AMICI


purtroppo i racconti non possono sempre avere un ..."classico" lieto fine... Ora Arianna riposa fra le braccia del suo adorato mare, lui solo ha sempre raccolto la sua disperazione o la sua felicità.... anche questo è un lieto fine ... fine del suo dolore.

Anche dove la tristezza domina, tu supplisci con la tua grazia.

ORCO CARO


se potessi scegliere un figlio/a lo vorrei con la tua sensibilità....

Scritto da: GocciaDiParadiso 22/10/2005 18.09
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> ORCO CARO
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> se potessi scegliere un figlio/a lo vorrei con la tua sensibilità...
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Hai detto una "cosa" bellissima e vera, Magda, Alessandro (questo è il suo nome) è così come lo leggi!

Magda, Ade (mi sento di non chiamarla prof.), vi voglio bene, grazie.

Alessandro, sai davvero farti voler bene.

Rosanna

Una poesia di MARZIA... mi ha fatto ripensare a questo racconto... e... mi ha fatto piacere ri-leggere ADE che si sta ancora riposando (P.S. ma sarebbe ora che torniiiiii) e ALESSANDRO

P.S. Aleeeeeeeeee dove sei? in vacanza? Baci dalla tua mamy bella (ma senza te non sono ne mamy ne bella)