Episodio ai limiti dell’incredibile ieri pomeriggio in via Tasso: protagonista un bimbo davvero precoce
A 3 anni in furgone distrugge un bar
La mamma l’aveva lasciato per pochi attimi da solo nel mezzo. Tre signore salve per un soffio
Belluno
"Mamma, ho sparecchiato". Peccato soltanto che lo abbia fatto in un bar e soprattutto con un Ford Transit. A raccontarlo, un'ora dopo e con tutte le ossa al loro posto, ci scappa anche la risata, ma quanto successo ieri pomeriggio in via Tasso poteva davvero finire male. Erano infatti da poco passate le 15.30 quando all'inizio di via Tasso, a pochi metri dal centro diocesano, all'angolo con Piazza Piloni, un Ford Transit bianco impazzito ha travolto la veranda del Bar Conte, distruggendone ogni singola sedia, tavolino e ombrellone, per poi finire la sua corsa nel muro che separa le due vetrine del panificio all'altro lato della strada. Protagonista dell'infausta manovra un bambino di soli tre anni. Lasciato a bordo del furgone dalla mamma, scesa per prelevare al bancomat della vicina banca, il piccolo, forse arrampicandosi sul cruscotto, è riuscito infatti a mettere in marcia il veicolo lanciandolo, senza alcuna possibilità di frenata, lungo via Tasso. Velocità e pendenza dell'asfalto hanno fatto il resto. Inutile sottolineare che il rischio è stato altissimo. Nella veranda infatti c'erano tre signore, che sono riuscite a fiondarsi sul marciapiede prima di essere investite, e per questione di centimetri poi, il furgone, girando, si è fermato sul muro e non nella vetrina del vicino panificio. Senza contare inolte che via Tasso, chiusa al traffico, è una via pedonale frequentatissima. Sul posto, nel giro di pochi istanti, sono arrivati i vigili urbani i quali però non sono riusciti a capire se il piccolo sia riuscito a mettere in moto il mezzo oppure se abbia solamente innestato la folle. Il bambino ovviamente è rimasto sconvolto dall'accaduto, mentre la madre, spettatrice impotente del fattaccio, appena si è resa conto che il figlio ne era uscito indenne è riuscita a mantenere la calma. Ma se il furgone, lievemente ammaccato, e le persone, impaurite, ma intere, non hanno riportato danni, chi non ha più ritrovato nulla della sua veranda è stato il gestore del bar Conte: tavoli, sedie, parapetti e ombrelloni sono stati infatti ridotti a un ammasso di plastica e legno. «La scena - commenta un testimone - è stata incredibile, un fracasso immane; e se le tre signore non avessero avuto la prontezza di scappare, o il furgone avesse centrato la vetrina del panificio...». Saremmo qui a raccontare tutta un'altra storia conclusasi invece soltanto con tanto spavento e una patente della Chicco stracciata.
Alessandro De Bon