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Scale mobili in Castello

Ultimo Aggiornamento: 28/10/2006 23:34
08/10/2006 22:10
 
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PROGETTO TAPIS ROULANT






RELAZIONE SUGLI EFFETTI AMBIENTALI
Inerente il
PROGETTO DEFINITIVO DI
?REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA COORDINATO DI PARCHEGGI DI SCAMBIO E TRASPORTO
MACCANIZZATO NEL CENTRO STORICO

Ente Proponente il progetto
COMUNE DI CAGLIARI

Ente istruttore del procedimento
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Servizio SIVEA

Responsabile del Procedimento
DOTTORESSA ROSANNA CARCANGIU



Premessa

?REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA COORDINATO DI PARCHEGGI DI SCAMBIO E TRASPORTO
MACCANIZZATO NEL CENTRO STORICO, ivi depositata dal Comune Di Cagliari, ente
proponente il progetto.
Sulla base di quanto riportato sulla relazione in oggetto produce le
seguenti note affinché chiunque abilitato a esprimere parere sul progetto e
sulla REA ne tenga debito conto e sia agevolato nella formazione di un
parere quanto più obiettivo, frutto di diverse osservazioni.

Presupposti del progetto
I presupposti sono condivisibili e rientranti nei principi generali di
sviluppo sostenibile.
Il progetto è stato redatto perché:
Pag.3 ??l?ambiente, l?attività, il tipo di veicoli, le infrastrutture, la
gestione e l?organizzazione dei servizi; agiscano in modo integrato e
sinergico al miglioramento dell?ambiente urbano??.
Pag. 17 ??l?azione del camminare sia parte integrante della tradizione
europea;??
Pag. 18 ??Promuovere il cammino come modo di trasporto alternativo non
poteva prescindere dal considerare come basilare l?accessibilità degli spazi
pubblici urbani aperti focalizzando l?attenzione sulle categorie più deboli
(bambini, anziani, disabili,?) ? l?introduzione di sistemi meccanizzati di
trasporto?concepiti per rendere ogni spazio fruibile.?
Pag. 19 ??le analisi economiche di progetto hanno opportunamente individuato
le esigenze di personale e quelle manutentive necessarie per l?ottimale
esercizio dell?opera??
Non si capisce però come ?l?azione del camminare? possa essere ritenuta
coerente con la realizzazione del progetto, dal momento che si prevede
l?inserimento di impianti meccanizzati proprio per evitare il camminare. Ad
un attenta lettura si scoprirà che è lo stesso progetto a stabilire
l?impossibilità per le categorie più deboli e disabili di poter liberamente
usufruire degli impianti di risalita meccanizzata.
Allo scrivente appare incomprensibile come si possa prevedere un complesso
sistema impiantistico di risalita, in salite di non forte pendenza
(dislivello 25 mt e pendenze del 10 ? 15 %) per evitare l?azione del
camminare.
Dalle analisi economiche si evince che il ristorante sul Rivellino viene
progettato anche e soprattutto per dare giustificazione economica
all?intervento. Non si dice che negli immediati dintorni esistono già dei
locali analoghi avviati.
Si riporta come quota dei maggiori introiti quelli inerenti la tariffazione
dei parcheggi. Non si menziona però una realtà incontestabile: i parcheggi
in struttura realizzati dall?altra parte di Castello sono deficitari e
spesso semi vuoti; non risulta che gli abitanti di Castello ne abbiano
usufruito come previsto; non si dice che anche gli attuali parcheggi
esistenti nel Cammino Nuovo e in via Santa Margherita sono inutilizzati per
gran parte del giorno e della notte.
La logica economica sottostante il progetto si percepisce chiaramente priva
di buone argomentazioni di base. Il rischio è lo spreco di denaro pubblico
per la realizzazione di opere impattanti e inutili.

Strumenti di tutela locale e norme di pianificazione del territorio.
Il Piano Paesaggistico Regionale rappresenta ?sempre un punto di riferimento
per l?analisi degli impatti degli interventi antropici nel contesto
ambientale e paesaggistico e per lo sviluppo sostenibile?, ci si domanda se
un intervento di questa portata non debba essere ricompreso nelle more del
PPR e sottostare quindi ai principi di salvaguardia del Paesaggio Urbano
Storico, dal momento che le mura di Santa Croce rappresentano una delle
icone della Città di Cagliari.
Ammesso e non concesso che il ristorante sia esteticamente ben inserito nel
paesaggio delle mura e delle architetture antiche, non appare comunque
rispettato il principio di preminenza del recupero degli edifici esistenti
rispetto alla affermata ma non dimostrata necessità di realizzarne di nuovi.
Nonostante lo stato di relativo abbandono del quartiere e la grande quantità
di edifici da recuperare si è preferito realizzare nuove cubature sulle mura
con un profilo avulso dal contesto e dalla memoria della Città.
Le aree soggette a trasformazione sono identificate nel Piani di Assetto
Idrogeologico come Hg3 cioè ? zona con frane quiescenti con tempi di
riattivazione pluriennali??. Lo stesso PAI identifica possibili rischi di ?
danni minori agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale?
per l?area adibita a parcheggio e ? possibili problemi per l?incolumità
delle persone, danni funzionali agli edifici e alle infrastrutture con
conseguente inagibilità degli stessi? per la zona della fossa di S.
Guglielmo.
La REA, giustamente , sottolinea a pag.40 che ?potrebbe essere necessaria la
predisposizione di uno studio specifico di Compatibilità Geologica e
Geotecnica?..
La stessa REA evidenzia a pag. 42 che il ?Piano di sistemazione degli spazi
verdi circostanti il Castello, cfr. del. 201 del 17/12/97 non prevedeva il
parcheggio, né i tapis roulant e scale mobili ne tanto meno il ristorante
sul Rivellino Piemontese, era pertanto molto più rispettoso del paesaggio.

Descrizione del progetto
Nel capitolo così intitolato, l?Ing. Frongia, redattore della REA, evidenzia
giustamente che la costruzione delle opere sarà accompagnata da lavori di
?risanamento delle antiche mura?. Descrive questi lavori come ?cuci e
scuci?, inserimento o sostituzione di conci e la ripresa con malta. Non è
questo pertanto un vero consolidamento delle mura né un miglioramento della
coerenza di queste con l?ammasso roccioso retrostante. Allo scrivente questa
appare come una carenza piuttosto grave.
Negli Aspetti Economici e Gestionali viene evidenziato un deficit di
gestione nonostante la sovrabbondante stima dei ricavi ed escludendo
sopravvenienze negative e guasti straordinari.
L?Esame delle soluzioni alternative giunge frettolosamente alla conclusione
che il progetto è inserito in un quadro strategico di vecchia data e
trascura ipotesi ben più plausibili d?intervento quali, per esempio, quelle
in precedenza prospettate nel Piano di sistemazione del 1997.

Analisi dei possibili effetti ambientali dell?opera
A pag. 111 della REA si afferma:
? Non si può disconoscere come dal processo di meccanizzazione dei percorsi
auspicato dal progetto, proprio perché inserito in un contesto di alto
valore culturale e storico, possa scaturire, in assenza di un?opportuna
ricerca di equilibrio fra conservazione e trasformazione, il rischio di
un?alterazione dei connotati paesaggistici con deterioramento dei caratteri
di riconoscibilità dei luoghi.?
Evidenzia il relatore che ?anche le scale mobili previste tra la Piazzetta
Dettori e la Via Manno e in Via Santa Margherita si identificano per la
dominanza fisica degli impianti rispetto agli spazi disponibili.? Propone
egli stesso delle indicazioni per ridurre gli impatti paesaggistici ma anche
quelli sulla stabilità dei versanti. Chiede che venga prevista la crescita
di rampicanti sulle pensiline metalliche e vetrate di protezione degli
impianti?sic.
Appare più volte rimarcata, dalla stessa REA, l?incongruenza dell?opera con
le preesistenze paesaggistiche.
E? altresì rimarcata la possibilità che i lavori di scavo per la
realizzazione del parcheggio e per l?inserimento delle scale mobili sulla
fossa di San Guglielmo possano provocare danni agli edifici civili e alle
infrastrutture esistenti e si evidenzia la necessità di ?affinare le
conoscenze sullo stato delle condizioni geologiche ? idrogeologiche -
geotecniche dell?area?.
Viste le premesse, ci si domanda se il danneggiamento dell?esistente è un
rischio rapportabile all?utilità delle scale mobili?
Per quanto riguarda i 25000 mc di terra provenienti dallo scavo ancora non
si è trovata una destinazione. Anche in questo caso sarebbe d?obbligo
affinare le conoscenze.
Un capitolo è dedicato infine alle strategie per l?acquisizione del
consenso. In esso è dato per scontato che l?introduzione delle innovazioni
va perseguita attraverso una politica di partecipazione e condivisione del
progetto. Allo scrivente non risulta che sul progetto ci sia mai stata una
forte adesione della cittadinanza, anzi risulta che intere parti di esso non
siano comprese e in parte vengano rigettate. Il numero di firme raccolte da
un comitato di quartiere di Castello ne è la dimostrazione. Ne consegue che
la prosecuzione dell?iter di realizzazione, in assenza di modifiche
sostanziali, condivise dagli abitanti e dal resto dei cittadini potrebbe
essere motivo di conflitto.
Tutto ciò premesso, in conclusione, con la presente si chiede alle
istituzioni competenti per il rilascio del parere in questione di:
? Decidere perché l?opera sia sottoposta a Studio di compatibilità
ambientale.
? Decidere perché sia richiesta la rinuncia a realizzare tutto il
sistema di scale mobili e tapis roulant in vista nel Cammino Nuovo,
compresi anche quelli situati nel quartiere Marina.
? Decidere perché sia approfondita e verificata la necessità di
realizzare un ristorante sul Rivellino Piemontese, che ha un?architettura
avulsa dal contesto paesaggistico.
? Decidere che venga effettuata una preliminare verifica della
possibilità di utilizzare, all?uopo, edifici preesistenti da restaurare.
? Decidere perché sia verificata la reale rispondenza del quadro
economico di gestione riportato in progetto.
? Decidere perché sia richiesto un approfondimento delle conoscenze
geologiche ? geotecniche - idrogeologiche ad evitare qualsiasi possibilità
di danneggiamento di edifici e infrastrutture pubbliche e private e se del
caso decidere perchè venga richiesta la stipula di una polizza assicurativa
a garanzia della proprietà privata.
? Decidere perché venga verificata la reale condivisione del progetto
da parte dei cittadini residenti e operanti nel circondario, nonché, data
l?importanza culturale del sito, anche dei cittadini cagliaritani nel
complesso e di chiunque abbia interesse.
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