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LETTERE AI CORINZI

Ultimo Aggiornamento: 31/12/2008 06:07
24/09/2006 17:44
 
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SANTIFICATI IN CRISTO GESU'




Al primo verso della lettera ai Corinzi , troviamo subito , e per la prima volta nel Nuovo Testamento, la frase "In Cristo Gesù".

"Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sostene, alla chiesa di Dio che è in Corinto, ai santificati in Cristo Gesù, chiamati santi, con tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore loro e nostro" (1 Corinzi 1:1-2).

Esaminando questa frase, in questi versi, essa ci darà la chiave per le due epistole dell'Apostolo, mandate ai Corinzi.
Allo stesso modo , lo stesso pensiero è espresso anche nel verso 30 dello stesso capitolo.
"Ed è grazie a Lui (Dio Padre) che voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione" (1 Corinzi 1:30).

Nelle lettere alla chiesa di Corinto la Santificazione è messa al primo posto, come la Giustificazione lo è nella lettera ai Romani. Nella lettera ai Romani è messa in risalto la morte espiatoria di Gesù Cristo, mentre nelle lettere ai Corinzi viene messa in risalto la nostra vita in Lui e la Sua vita in noi.

Ai Romani, Paolo cerca di far vedere e comprenderne il valore ,principalmente della Passione e Crocifissione di Gesù; ai Corinzi, il Suo Spirito, sparso su colui che crede e dimorante IN lui.

Nella lettera ai Romani l'apostolo ci fa vedere il percorso di Cristo dalla Sua morte in croce, alla Sua sepoltura fino alla Sua resurrezione.

In quella ai Corinzi, che inizia dove finisce quella ai Romani, seguendo il percorso , vediamo Cristo soffiare lo Spirito sui Suoi discepoli il giorno della Sua resurrezione e successivamente , Cristo che Battezza con lo Spirito Santo i Suoi, nel giorno della Pentecoste.

Nella lettera ai Romani capiamo che siamo "Giustificati in Cristo Gesù per mezzo del Suo Sangue versato sulla croce".

Nelle lettere ai Corinzi capiamo che siamo "Santificati in Cristo Gesù per mezzo dello Spirito Suo".

Nelle lettere ai Corinzi il filo conduttore dei discorsi dell' apostolo Paolo è l'unione del credente con Cristo mediante lo Spirito Suo Santo, quando Esso dimora dentro colui che crede.

Nella prima lettera che l'apostolo scrive alla chiesa di Corinto, al capitolo 6, verso 17, posiamo leggere la scultorea dichiarazione che illumina entrambe le lettere:

"Ma chi si unisce al Signore è uno spirito con Lui".

Queste parole illuminano l'unione tra chi crede e Cristo Gesù, perchè, una pecora può allontanarsi dall'ovile, una pietra può essere tolta da un edificio e un tralcio può essere tagliato e tolto dalla vite, ma lo spirito non si può dividere, quindi , con le parole "ma chi si unisce al Signore, è uno spirito con Lui", sappiamo e siamo certi che si tratta di una unione particolare.

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
24/09/2006 19:32
 
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Nella prima lettera , scritta da Paolo alla chiesa di Corinto, essere "uno con Cristo", significa avere i seguenti privilegi e doveri :

1 Una nuova comprensione delle cose di Dio

"E io, fratelli, quando venni da voi, non venni ad annunziarvi la testimonianza di Dio con eccellenza di parola o di sapienza; poiché mi proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso. Io sono stato presso di voi con debolezza, con timore e con gran tremore; la mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

Tuttavia, a quelli tra di voi che sono maturi esponiamo una sapienza, però non una sapienza di questo mondo né dei dominatori di questo mondo, i quali stanno per essere annientati; ma esponiamo la sapienza di Dio misteriosa e nascosta, che Dio aveva prima dei secoli predestinata a nostra gloria e che nessuno dei dominatori di questo mondo ha conosciuta; perché, se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Ma com'è scritto: «Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell'uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano». A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Infatti, chi, tra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio.
Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate; e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali. Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente. L'uomo spirituale, invece, giudica ogni cosa ed egli stesso non è giudicato da nessuno.
Infatti
«chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo istruire?»
Ora noi abbiamo la mente di Cristo". (1 Cor. 2:1-16)



2 Una nuova "casa" che Dio trova in noi. Diventiamo il "Tempio dello Spirito Santo".

"Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? " (1 Cor.3:16)



3 Una nuova posizione di amministratori delle cose di Dio, con gli obblighi che comporta.

"Così, ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele" (1 Cor. 4:1-2)



4 Una nuova separazione dal mondo per consacrarsi al Signore.

"E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.
Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile. Ogni cosa mi è lecita, ma io non mi lascerò dominare da nulla. Le vivande sono per il ventre, e il ventre è per le vivande; ma Dio distruggerà queste e quello. Il corpo però non è per la fornicazione, ma è per il Signore, e il Signore è per il corpo; Dio, come ha risuscitato il Signore, così risusciterà anche noi mediante la sua potenza. Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo per farne membra di una prostituta? No di certo! Non sapete che chi si unisce alla prostituta è un corpo solo con lei? «Poiché», Dio dice, «i due diventeranno una sola carne». Ma chi si unisce al Signore è uno spirito solo con lui. Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l'uomo commetta, è fuori del corpo; ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo. Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo".




E' bene a questo punto dire che , "separarsi dal mondo" non consiste come alcuni credono, il dover "soffrire", il divieto di "divertirsi", il divieto di stare assieme ai non credenti (Gesù stesso stava assieme ai peccatori), il divieto di andare al cinema o in discoteca o a fare un giro con gli amici. Il divieto di andare al mare, il divieto di fare l'amore con il proprio compagno/a se non in determinate posizioni. Troppi, purtroppo sono i cristiani che ancora oggi credono queste cose e si "autoimpongono" queste forzature credendo che per esse , siano più graditi a Cristo, ma non si accorgono che ripetono gli errori dei Farisei, credendo che si possa esseer santi con le autorinunce e autoimposizioni.

La santità e la "separazione dal mondo" dipende, non certo dalle "azioni" , ma dai motivi di dentro .


...continua...

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
25/09/2006 08:46
 
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La santità e la "separazione dal mondo" dipende, non certo dalle "azioni" , ma dai motivi di dentro



Sarà bene specificare, prima di continuare, al fine di non dare "intoppo" a qualcuno che potrebbe pensare: "come..non contano le azioni?".

Il Signore è "Colui che pesa gli spiriti" e Dio dice nella Sua Parola che "ogni cosa è pura ai puri" (Tito 1:15)


"Ogni cosa"; dunque non vi è nulla che offenda o sia giudicata male da uno che è puro di cuore. Ciò perchè i puri di cuore vedranno Dio, cominciano a vederLo ora.
In Dio non vi è nulla di contaminato. Chi vede Dio, vede tutte le cose in Lui, e non si ferma alle cose seconde.
Lo vede nella finalità, per cui il male non esiste, e anche le cose contrarie, sono da Lui permesse, a scopo superiore della Sua Provvidenza.

Le cose, in loro stesse, non possono far male, se l'animo non ha in sè la capacità ricettiva del male.
Le azioni non buone che possa vedere in altri, non le giudica secondo quello che appaiono, ma secondo Dio, il quale, a Suo tempo, sa come armonizzare ed ordinare tutte le cose. Vedere in Dio, significa vedere tutto chiaro e nella luce. E se anche la mente non sa spiegare, lo spirito è riposato, perchè sa che tutto è bene, e andrà bene nel Signore.

"Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio", cioè, cominciano a vederLo ORA, al di sopra di ogni cosa.

Chi sono i puri di cuore? il Salmista dice : "O Dio, crea in me un cuor puro".

E' il cuore che, attraverso le varie esperienze e cadute, ha imparato a diffidare di sè stesso, e invita Dio, affinchè crei addirittura un cuor nuovo, puro. E' nuova creazione.
Ogni cosa è stata fatta nuova. Chi è in Cristo è fatto nuova creatura (creazione). Chi dimora in Gesù non pecca, perchè è impossibile che il male possa attaccarsi a quell'anima. Se sta per cadere, è subito rialzato. Dimoranti in Lui , si ha il cuore puro, si vede Iddio di continuo, si vede come Iddio vuole che vediamo, e non secondo l'uomo.

Arrivati all'assoluta sfiducia in noi stessi, siamo portati a fidare solo in Lui.
Cessiamo noi da noi, e comincia Lui in noi.

Ho letto alcune volte "sermoni" sul "peccato" di andare al mare o in discoteca perchè "si possono vedere belle ragazze non molto vestite". Assurdo! Costoro non sanno, o meglio, non comprendono cosa significhi "La lampada del corpo è l'occhio".
Se l'occhio di chi scrive o dice simili sermoni vede (di un "vedere" insistente, che lo spinge a fantasticare) la "pochezza di vestiti" sul corpo di una donna , significa che il suo occhio non è puro. Significa che questo cristiano legalista che tanto condanna chi va al mare, in discoteca, etc, non è LIBERATO dal Signore, dalla sua vecchia natura adamitica, e questo perchè egli stesso conta ancora sulle sue forze e non accetta nel profondo di sè stesso che "tutto è per Grazia". In pratica "vuole essere bravo e meritare qualcosa da Dio". E allora , che fa un cristiano del genere?

Si "rinchiude", preferisce non "vedere" perchè se vede, in cuor suo pecca. Ma non si accorge che il problema è in se stesso, ma è difficile scrutare sè stessi. Il "perfetto cristiano", il legalista, il moralista, diciamo pure il moderno fariseo, attribuisce il male a luoghi e persone , mentre avrebbe bisogno di "andare alla croce del Calvario e ricevere liberazione", egli stesso.
Spiegato questo, continuiamo nel nostro argomento.



Se nella lettera ai Romani si tratta ampiamente di ciò che noi siamo grazie alla nostra "dimora in Dio", in quella ai Corinzi si parla di ciò che siamo mediante la "dimora di Dio IN noi". In Romani si parla della nuova sfera di vita, in Corinzi della nuova atmosfera della vita.

In Romani , noi in Lui ; in Corinzi, Lui in noi.

In 2° Corinzi 20:22, viene espresso lo stesso pensiero e viene ulteriormente ampliato . Leggiamo :

"Poichè quante sono le promesse di Dio, tutte hanno in Lui (Gesù) il loro "SI"; perciò pure per mezzo di Lui si pronuncia l'Amen, alla gloria di Dio, in grazia del nostro ministero. Ora, a Colui (Dio Padre) che con voi ci rende fermi e che ci ha unti , è Dio, il quale ci ha pure segnati col proprio sigillo, e ci ha data la caparra dello Spirito Santo nei nostri cuori"
"Ci rende fermi". Cioè, è Lui stesso che tramite lo Spirito Santo che Lui stesso mette dentro il vero credente che si è abbandonato a Dio, compie ogni cosa, santificazione inclusa. L'uomo, nelle sue forze, non può santificarsi, ma la santificazione è opera dello Spirito Santo che abita nell'uomo (quando vi abita) e che da forza all'uomo stesso di fare quello che piace a Dio, che , ricordiamo, pesa gli spiriti e "non giudica dall'apparenza" (Isaia), cioè, "non giudica da quello che vede, dalla singola azione, ma dai MOTIVI DI DENTRO".

Nei versi sopra citati ci viene inoltre insegnato che in Lui (Gesù) , noi (se abbiamo ricevuto lo Spirito), siamo resi stabili, unti, sigillati e che abbiamo la caparra (o anticipazione) di quella che sarà la nostra eredità futura. Il pensiero dominante è il privilegio che abbiamo in Cristo e mediante Lui.
Paolo mette in risalto la preminenza della nostra trasformazione alla Sua immagine .
"E noi tutti (Paolo parla a dei Battezzati con lo S.S.) contemplando a viso scoperto, come in uno specchio, la gloria del Signore, siamo trasformati (da Lui) nella stessa immagine di Lui (Gesù), di gloria in gloria, a seconda di quello che opera il Signore (cioè, dentro di noi...il lavoro lo fa Lui), che è Spirito". (2° Corinzi 3:18).

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
25/09/2006 13:17
 
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L'apostolo Paolo mette in evidenza il fatto che quando un credente è "uno" con Gesù, "sigillato" dal Suo Spirito e per questo è "IN" Cristo, Dio stesso fa una "nuova creazione", in lui.

"Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove" (2° Corinzi 5:17)

Se in queste due lettere esiste un pensiero che sovrasta gli altri, è certamente quello della "nuova creazione in Cristo Gesù".

La parola "creatura" del verso 5:17, dovrebbe essere resa con "creazione".
Confrontiamo questa verità con Galati 6:15 e la vedremo rafforzata:
"Infatti, tanto la circoncisione che l'incirconcisione non sono nulla; quello che importa è l'essere una nuova creatura"

Un altro passo parallelo è in Apocalisse 21:5, nel quale Dio dice "Io faccio ogni cosa nuova".

"E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». Poi mi disse: «Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veritiere».

L'idea resa da questi versetti mette in evidenza l'azione creatrice di Dio rispetto al credente, ma anche all'intera creazione.
Quando si entra "In Cristo" abbiamo in Lui l'ingresso in un mondo rigenerato, diventando noi stessi parte della nuova creazione. Quest'opera porta il credente a realizzare una nuova vita di santità , ma anche di libertà.

Nella lettera ai Corinzi, capitolo 6, versi 14-18 e all'inizio del capitolo 7, paolo dice queste parole:
"Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c'è tra la giustizia e l'iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c'è tra il fedele e l'infedele? E che armonia c'è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio:
«Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.
Perciò, uscite di mezzo a loro
e separatevene, dice il Signore,
e non toccate nulla d'impuro;
e io vi accoglierò.
E sarò per voi come un padre
e voi sarete come figli e figlie,
dice il Signore onnipotente
Poiché abbiamo queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio
"

Che cosa voglia dire Paolo con " Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c'è tra la giustizia e l'iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c'è tra il fedele e l'infedele? E che armonia c'è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente", lo vediamo in Efesini 5:5-13.

"Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore o impuro o avaro (che è un idolatra) ha eredità nel regno di Cristo e di Dio. Nessuno vi seduca con vani ragionamenti; infatti è per queste cose che l'ira di Dio viene sugli uomini ribelli. Non siate dunque loro compagni; perché in passato eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi come figli di luce - poiché il frutto della luce consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità - esaminando che cosa sia gradito al Signore. Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; piuttosto denunciatele; perché è vergognoso perfino il parlare delle cose che costoro fanno di nascosto. Ma tutte le cose, quando sono denunciate dalla luce, diventano manifeste".

Il Cristiano, il vero Cristiano, una volta che è "In Cristo", deve staccarsi dalle cose che Paolo elenca.
Per "fornicazione" , anche se quì l'apostolo parla del fatto "materiale", si intende, rilevandolo da altre parti della Scrittura, anche quella "spirituale". Ogni deviazione dalla parola di Dio, accomodandosi fatti come meglio si crede, con il pensiero "tanto Dio è buono", è FORNICAZIONE.

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
27/09/2006 12:44
 
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I versi sopra elencati ci aiutano a comprendere come e perchè Gesù Cristo diventa per chi crede la "sfera" di una nuova potenza e di una nuova vita. Dentro una sfera c'è un altra atmosfera rispetto all'ambiente che la circonda e questa "atmosfera" è in grado di alimentare una vita superiore.
Quindi, quello che non potevamo attuare al di fuori di Cristo, diventa naturale e posibile in Lui, perchè realizziamo nuove aspirazioni, ambizioni, desideri. Le vecchie passioni ed abitudini saranno via via, più "dimoriamo in Lui, ed Egli in noi", sostituite da una nuova vita, da nuove capacità e da una libertà dalle dipendenze, che prima non immaginavamo nemmeno.

L'idea di una nuova "creazione", suggerisce quella di un nuovo "adattamento" da parte del credente e di una nuova relazione con Dio, che ora, diventa "Personale" .

Per quello che ci riguarda, affinchè avvenga questa "nuova nascita", le azioni che dobbiamo mettere in atto noi, per "dimorare IN Cristo" sono il "RAVVEDIMENTO E LA FEDE"; la prima, il ravvedimento, si compie nell'essere disposti, noi, a lasciare indietro la "vecchia vita", la seconda, nell'entrare in quella nuova.

Deve necessariamente intervenire un azione Divina oltre al nostro primo passo, una "rigenerazione" da parte di Dio che venga incontro all'atto di "appropriazione per fede" , da parte nostra.
Questa azione da parte di Dio è il BATTESIMO CON LO SPIRITO SANTO, senza del quale saremmo incapaci di "dimorare" nella nuova vita. Questo è il mistero della nuova nascita.

Se uno è "in Cristo" deve necessariamente essere una nuova creatura, deve essere nato dall'Alto, nato di nuovo, nato dallo Spirito, reso in grado di respirare un altra atmosfera .

Il Cristiano nato di nuovo, vive nel mondo , ma come se non fosse DEL mondo. Il Cristiano nato di nuovo può ancora , come un tempo, usare beni e tutto ciò che è materiale, tuttavia senza attaccarcisi. Se ci sono ci sono (le cose, i beni, materiali), se non ci sono per lui è uguale; le sue aspirazioni sono in Alto. San Paolo diceva che "era abituato sia alla prosperità che alla povertà" e si accontantava dello stato in cui si trovava al momento, quale che sia stato lo stato. Questa è LIBERTA'!

Và, detto che non "dimoreremo mai in Cristo, nè, Cristo dimorerà in noi", senza il nostro consenso, e allo setsso modo non potremo mai essere in comunione reale con Cristo, senza che Egli ci abbia reso nuove creature.

la "santità" o "santificazione" di cui parlano le due lettere ai Corinzi, avvengono per diretta azione dello Spirito Santo, lo Spirito di Cristo. Egli è la nostra Giustificazione e la nostra Santificazione.

Gesù, Colui che la lettera ai Romani addita come l'accesso alla nostra Giustificazione, viene quì rivelato come Colui che Battezza con il vero Spirito di Vita di Dio, meiante il quale siamo fatti partecipi della natura divina e, quindi della benedizione di Dio.





Riassunto dell'insegnamento delle lettere ai Corinzi
.


Cristo è la nostra sfera della santificazione.
Siamo santi in Cristo.
Lo Spirito Santo è la nuova atmosfera e l'elemento della vita del credente.
Unità con Dio mediante la partecipazione alla Sua natura.
Abitazione di Dio in noi, come Suo tempio.
Dio ci appartiene e noi apparteniamo a Dio e ci "separiamo" dalla vecchia natura per causa di Lui e lo facciamo per Lui.

Siamo una nuova creazione in Cristo Gesù.

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
13/06/2007 21:40
 
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Scritto da: claudio.41 25/09/2006 8.46

La santità e la "separazione dal mondo" dipende, non certo dalle "azioni" , ma dai motivi di dentro



Sarà bene specificare, prima di continuare, al fine di non dare "intoppo" a qualcuno che potrebbe pensare: "come..non contano le azioni?".

Il Signore è "Colui che pesa gli spiriti" e Dio dice nella Sua Parola che "ogni cosa è pura ai puri" (Tito 1:15)


"Ogni cosa"; dunque non vi è nulla che offenda o sia giudicata male da uno che è puro di cuore. Ciò perchè i puri di cuore vedranno Dio, cominciano a vederLo ora.
In Dio non vi è nulla di contaminato. Chi vede Dio, vede tutte le cose in Lui, e non si ferma alle cose seconde.
Lo vede nella finalità, per cui il male non esiste, e anche le cose contrarie, sono da Lui permesse, a scopo superiore della Sua Provvidenza.

Le cose, in loro stesse, non possono far male, se l'animo non ha in sè la capacità ricettiva del male.
Le azioni non buone che possa vedere in altri, non le giudica secondo quello che appaiono, ma secondo Dio, il quale, a Suo tempo, sa come armonizzare ed ordinare tutte le cose. Vedere in Dio, significa vedere tutto chiaro e nella luce. E se anche la mente non sa spiegare, lo spirito è riposato, perchè sa che tutto è bene, e andrà bene nel Signore.

"Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio", cioè, cominciano a vederLo ORA, al di sopra di ogni cosa.

Chi sono i puri di cuore? il Salmista dice : "O Dio, crea in me un cuor puro".

E' il cuore che, attraverso le varie esperienze e cadute, ha imparato a diffidare di sè stesso, e invita Dio, affinchè crei addirittura un cuor nuovo, puro. E' nuova creazione.
Ogni cosa è stata fatta nuova. Chi è in Cristo è fatto nuova creatura (creazione). Chi dimora in Gesù non pecca, perchè è impossibile che il male possa attaccarsi a quell'anima. Se sta per cadere, è subito rialzato. Dimoranti in Lui , si ha il cuore puro, si vede Iddio di continuo, si vede come Iddio vuole che vediamo, e non secondo l'uomo.

Arrivati all'assoluta sfiducia in noi stessi, siamo portati a fidare solo in Lui.
Cessiamo noi da noi, e comincia Lui in noi.

Ho letto alcune volte "sermoni" sul "peccato" di andare al mare o in discoteca perchè "si possono vedere belle ragazze non molto vestite". Assurdo! Costoro non sanno, o meglio, non comprendono cosa significhi "La lampada del corpo è l'occhio".
Se l'occhio di chi scrive o dice simili sermoni vede (di un "vedere" insistente, che lo spinge a fantasticare) la "pochezza di vestiti" sul corpo di una donna , significa che il suo occhio non è puro. Significa che questo cristiano legalista che tanto condanna chi va al mare, in discoteca, etc, non è LIBERATO dal Signore, dalla sua vecchia natura adamitica, e questo perchè egli stesso conta ancora sulle sue forze e non accetta nel profondo di sè stesso che "tutto è per Grazia". In pratica "vuole essere bravo e meritare qualcosa da Dio". E allora , che fa un cristiano del genere?

Si "rinchiude", preferisce non "vedere" perchè se vede, in cuor suo pecca. Ma non si accorge che il problema è in se stesso, ma è difficile scrutare sè stessi. Il "perfetto cristiano", il legalista, il moralista, diciamo pure il moderno fariseo, attribuisce il male a luoghi e persone , mentre avrebbe bisogno di "andare alla croce del Calvario e ricevere liberazione", egli stesso.





Meravigliosooo [SM=x795131] [SM=x795131] [SM=x795131] soprattutto questa parte che ho quotato.....grazie Gesù [SM=x795130] [SM=x795130]
13/10/2007 13:00
 
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Grazie gesù, tu sai!!!![SM=x795143] [SM=x795135] [SM=x795135] [SM=x795143] [SM=x795135]


Anche se i monti si allontanassero e i colli fossero rimossi,l'amore mio non si allontanerà da te(Is54,10)
13/10/2007 18:12
 
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re
OMNIA MUNDA MUNDIS Tito 1:15

Pensa Claudio ne ho fatto la mia firma in un sito!!!!


omega [SM=x795148] [SM=x795148] [SM=x795148]
14/10/2007 11:49
 
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Re: re
=omegabible=, 13/10/2007 18.12:

OMNIA MUNDA MUNDIS Tito 1:15

Pensa Claudio ne ho fatto la mia firma in un sito!!!!


omega [SM=x795148] [SM=x795148] [SM=x795148]




E' esattamente quello che ha colpito di più anche a me!!!!! [SM=x795135]

Anche se i monti si allontanassero e i colli fossero rimossi,l'amore mio non si allontanerà da te(Is54,10)
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Re:
claudio.41, 27/09/2006 12.44:




Riassunto dell'insegnamento delle lettere ai Corinzi
.


Cristo è la nostra sfera della santificazione.
Siamo santi in Cristo.
Lo Spirito Santo è la nuova atmosfera e l'elemento della vita del credente.
Unità con Dio mediante la partecipazione alla Sua natura.
Abitazione di Dio in noi, come Suo tempio.
Dio ci appartiene e noi apparteniamo a Dio e ci "separiamo" dalla vecchia natura per causa di Lui e lo facciamo per Lui.

Siamo una nuova creazione in Cristo Gesù.




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