SPIGOLATURE

claudio.41, 13/01/2009 21.17:

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Nel "vagliamento" si viene a scoprire se il manto sia davvero di pecora o nasconda la pelle di lupo. Se la mansuetudine non è proprio radicata dentro, ma è quella falsa di un astuzia, non può resistere agli scotimenti che DIO manda per rivelare gli eletti. Ciò che è superficiale ci viene strappato di dosso, e dobbiamo apparire quali siamo.
La realtà è in Cristo. Egli solo può farci mansueti ed umili di cuore, e ci farà tali se ci mettiamo alla Sua scuola e prendiamo il Suo giogo.

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claudio.41, 20/04/2007 21.37:

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"Lettore, che tutto scompaia nella tua vita: non aderire a nulla, a nessun credo, a nessuna opinione, a nessuna definizione e a nessuna classe di gente, perché presto o tardi tutto scomparirà. La nostra meta deve essere una Persona, un Volto, un Messaggio. Lascia che Cristo abbia l'ultima parola in te in ogni cosa, perché il cielo e la terra passeranno, ma Gesù e le Sue parole sono eterne. Che tutto nella tua vita svanisca, perché Gesù soltanto possa rimanere."

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claudio.41, 19/03/2007 21.28:

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Nell'Antico Testamento chi fà ciò che non deve farsi,o non fà ciò che deve farsi, muore.

Nel Nuovo Patto la morte e la vita dipendono dall'essere o non essere in Cristo.

Chi dimora in Lui non pecca,non vive peccando,perchè è impossibile dimorare in Cristo,e, nello stesso tempo peccare.
Se alcuno ha peccato,torna subito al Signore, suo centro.

Contro l'uomo che vive in Cristo, il peccato non ha forza! L'uomo, nel Nuovo Patto,attende tutto dalla grazia di Dio.
E dipende dalla grazia colui che si confessa continuamente debole; il tale è continuamente forte. Si noti la trionfale affermazione: "perchè il peccato non vi signoreggerà; perchè non siete sotto la legge, ma sotto la Grazia" (Romani 6:14).


Tutto il peccato nel Nuovo Patto è : NON CRISTO IN NOI.

Tutta la forza è : CRISTO IN NOI .

Con Lui si và alla Gloria; senza di lui si scende nell'abisso.
La vita è essere in Lui; la morte è il non essere in Lui.

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claudio.41, 01/07/2009 13.53:

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"Vedi questa donna?" (Luca 7:44).
Certo che Simone l'aveva vista, ma Gesù intendeva ,"vedila ora, con i Miei occhi".

Dobbiamo imparare a vedere gli altri con gli occhi di Gesù

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claudio.41, 19/03/2007 21.52:

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(Isaia 40 :25-31)


"Perchè dici tu, Giacobbe, e perchè parli così, Israele":
"la mia via è occulta al Signore
e al mio diritto non bada il mio DIO?" (verso 27)

Le orde del dubbio e della disperazione si aprono il varco prima in Giacobbe (la nostra umanità) e poi, se non sgridate, salgono e raggiungono Israele (la nuova creatura).

Perchè? Tu sei come affondato in una sabbia molle che pare volerti racchiudere sempre più nella sua misteriosa morsa; invano gridi e piangi: nessun soccorso ti viene. Il Cielo è chiuso; sordo alle tue supplicazioni; oramai non vi è più speranza, non attendi più liberazione, ma sei sotto il martellare di una strana voce, che proviene dall'inferno e tu non te ne accorgi, perchè dal tuo intimo sale il ricordo del passato e delle mancanze del presente : DIO mi ha abbandonato, Egli non si cura più di me. Egli non mi può liberare!
Ma ecco, che dice il Signore? "Levate gli occhi in alto e guardate" (verso 26)

Guarda a tutte le cose che LUI ha create. Contempla il corso degli astri che muovono al Suo comando; Egli chiama tutte le cose per nome. Egli è potente, l'Onnipotente.

Ed aggiunge : "Non lo sai tu? Non l'hai mai udito? Il Signore è DIO IN ETERNO, che ha creato le estremità della terra. Egli non si stanca e non si affatica : la Sua INTELLIGENZA è IMPERSCRUTABILE" (verso 28).

L'Iddio Eterno! L'Iddio Eterno!

Su, su , solleva il capo! Il tuo DIO non è morto, ma è Vivente.
Non si è stancato e non è divenuto indifferente, nè impotente. Tu sei soggetto a continui mutamenti, ma Lui non può mutare (Giacomo 1:17). Egli è sempre lo stesso, oggi, ieri, in eterno (Ebrei 13:8).

E' L'IDDIO --IL FORTE---ETERNO; L'ONNIPOTENTE ETERNO!
E' PADRE ETERNO; IL MISERICORDIOSO ETERNO; IL BENIGNO ETERNO. Alleluja! Quello che ha fatto ieri, lo fa ancora oggi.

Coraggio, coraggio! Alza gli occhi al Cielo, calmati e attendiLo: Egli verrà!

Perchè la Sua intelligenza è INFINITA. Perciò ti fa passare e permette che tu passi per la valle dell'ombra della morte, per le acque e per le fiamme. Egli sa che queste cose sono necessarie per portarti nello stato d'animo e di spirito voluti per entrare nel Suo piano di redenzione (Giobbe 42:1-3). E' la Sua intelligenza infinita, che Lo fa indugiare e nasconderSi, quando invece non si è mai tanto occupato di te.

Egli ha creato le estremità della terra. Non lascerà che la prova oltrepassi i limiti delle tue forze, perchè Lui stesso è la tua forza. Confida nel Suo amore, nella Sua eternità, nella Sua fedeltà, nella Sua intelligenza infinita.

Abbandonati come morto nelle Sue Mani. BenediciLo e attendiLo . Egli è fedele.

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claudio.41, 09/06/2008 21.35:

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Ho conosciuto anch'io, e visto dare ed ho dato , ahimè, "colpi di spada", ma Gesù, nel Getsemane non scusò Pietro, anzi, anzi.

Purtropo molte volte noi cristiani (SE, cristiani e non occupanti chiese) diamo intoppo a coloro che hanno fatto un primo passo verso Gesù. Ma Gesù non è rappresentato dalla maggioranza, ma dai "figlioli di Dio".

"La Creazione stessa brama con ansia la manifestazione dei FIGLIOLI DI DIO".

I figlioli, per esser tali, devono avere un pò (almeno un pò) del carattere dei genitori . DIO è nostro Padre e Si è fatto conoscere in Cristo. Lui, Gesù, "non giudicava all'apparenza, o per sentito dire" e soprattutto "non calapestava la canna rotta e non spegneva il lucignolo fumante".

Ci sono molti che, pur dicendosi cristiani ed anche conducendo chiese, sono pronti a scannare i giovani agnellini appena arrivati nel Gregge ma tali se (SE) cristiani, sono ancora bambini in Cristo.

Per guidare un assemblea ci vuole un cuore di pastore, condotto da Un Altro Pastore, sennò, meglio niente.


Ma Lui sa, ed ha ancora del Balsamo a Sua disposizione.

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claudio.41, 25/05/2006 20:36:

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PREGA E TACI

Uno dei messaggi più insistiti negli scritti di Giovanni è : l'amore di Dio.

Chi ama, prega. Solo chi ama, può pregare; e solo chi continua a pregare, persevera in amare.

"Se qualcuno vede suo fratello commettere peccato, che non sia a morte, preghi, e Dio gli donerà la vita".

Se "vede"! Non dice che sia andato a spiare. Il Cristiano non cerca di scoprire male se non in sè stesso. Se, pur non volendo viene a conoscenza del peccare del fratello, preghi. Non dice : "parli"; ma preghi.

Chi ama , tace, e non rapporta. Prega.

E il Signore donerà la vita al fratello errante. Una promessa sicura.
Dunque, invece di stare a lamentare i mali, preghiamo e tacciamo.

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claudio.41, 04/06/2006 09.24:

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OGNI COSA PURA AI PURI

(Tito 1 :15)

Ogni cosa è pura ai puri. "Ogni cosa"; dunque non vi è nulla che offenda o sia giudicata male da uno che è puro di cuore. Ciò perchè i puri di cuore vedranno Dio, cominciano a vederLo ora.
In Dio non vi è nulla di contaminato. Chi vede Dio, vede tutte le cose in Lui, e non si ferma alle cose seconde.
Lo vede nella finalità, per cui il male non esiste, e anche le cose contrarie, sono da Lui permesse, a scopo superiore della Sua Provvidenza.

Le cose, in loro stesse, non possono far male, se l'animo non ha in sè la capacità ricettiva del male. L'ingiuria all'uomo di Dio non è altro che bene, perchè gli dà l'opportunità di benedire. Le azioni non buone che possa vedere in altri, non le giudica secondo quello che appaiono, ma secondo Dio, il quale, a Suo tempo, sa come armonizzare ed ordinare tutte le cose. Vedere in Dio, significa vedere tutto chiaro e nella luce. E se anche la mente non sa spiegare, lo spirito è riposato, perchè sa che tutto è bene, e andrà bene nel Signore.

"Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio", cioè, cominciano a vederLo ORA, al di sopra di ogni cosa.

Chi sono i puri di cuore? il Salmista dice : "O Dio, crea in me un cuor puro". E' il cuore che, attraverso le varie esperienze e cadute, ha imparato a diffidare di sè stesso, e invita Dio, affinchè crei addirittura un cuor nuovo, puro. E' nuova creazione.
Ogni cosa è stata fatta nuova. Chi è in Cristo è fatto nuova creatura (creazione). Chi dimora in Gesù non pecca, perchè è impossibile che il male possa attaccarsi a quell'anima. Se sta per cadere, è subito rialzato. Dimoranti in Lui , si ha il cuore puro, si vede Iddio di continuo, si vede come Iddio vuole che vediamo, e non secondo l'uomo.

Arrivati all'assoluta sfiducia in noi stessi, siamo portati a fidare solo in Lui.
Cessiamo noi da noi, e comincia Lui in noi.

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claudio.41, 01/07/2009 13.53:

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"Vedi questa donna?" (Luca 7:44).
Certo che Simone l'aveva vista, ma Gesù intendeva ,"vedila ora, con i Miei occhi".

Dobbiamo imparare a vedere gli altri con gli occhi di Gesù

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claudio.41, 21/03/2007 18.51:

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COSE NASCOSTE AI SAPIENTI MA RIVELATE AI PICCOLLI FANCIULLI

La guarigione dalla lebbra del generale Naaman, il Siro, così come è narrata in 2 Re capitolo 5, ha diverse lezioni per noi. Ma lo Spirito Santo --- che dà cibo a suo tempo --- in questo momento illumina particolarmente le parole di Naaman.

Sdegnato dall'umiliazione inflittagli dal profeta Eliseo, che non lo volle ricevere ma gli mandò il servo a dirgli di lavarsi per sette volte nel Giordano, disse con orgoglio e dolore : "Abana e Parpar, fiumi di Damasco non valgono di più di tutte le acque di Israele? Non mi potrei io lavare in essi ed essere guarito?"

Le acque dei fiumi della sua terra di certo non erano da meno delle acque del fiume che scorreva nel paese di Israele, il Giordano, e tanto le une che le altre non avevano proprietà curative per una così terribile malattia. Però Naaman era un uomo suscettibile di considerazione. Consigliato dai suoi servi, egli si convinse ed ubbidì, ricevendone il premio.

Le parole di Naaman, più sopra citate, sono state e sono continuamente ripetute da molti cristiani di oggi e di tutti i tempi. Essi dicono : "la Parola di DIO vale ugualmente, sia che venga predicata in una chiesa che nell'altra. Meglio udirla da predicatori, valenti oratori nelle grandi chiese, e presentata con elaborata sapienza teologica , davanti a masse imponenti di popolo, che da umili, nascosti servi in luoghi modesti che ministrano ad un piccola gregge".


Ma le acque del Giordano scorrevano sulla terra benedetta; erano state spartite dalla potente mano di DIO, affinchè il popolo di Israele passasse all'altra riva, e tenevano nel loro letto le dodici pietre (simbolo delle dodici tribù) per ricordo di quel passaggio. Il Giordano è il fiume della penitenza, dove il profeta Giovanni Battista battezzava (seppelliva nelle acque). E' simbolo della morte. Eliseo aveva profeticamente additato la morte per avere la vita.

I profeti di DIO di tutti i tempi annunciano l'Evangelo nella sua pienezza, presentano il Cristo Vivente per lo Spirito Santo, e sotto la Sua unzione, volta per volta dichiarano tutto il consiglio di DIO.

Essi puntano al sacrificio di Cristo, nella cui morte devono immergersi i discepoli, invitati a rinunziare a sè stessi, cioè, a morire ogni giorno, seguendo passo passo il loro Signore.

La lebbra è figura del peccato, ma altresì è figura della nostra umanità. Essa è peccato e maledizione. Solo una perfetta rinunzia a noi stessi (morte) ci libera dalla natura adamitica e ci riveste della nuova, divina natura.

Ahimè, che molte anime , nelle Chiese, rimangono sempre rachitiche, perchè non si sottomettono alle condizioni volute da DIO, e ciò perchè non hanno udito ed obbedito alla voce dei profeti.

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claudio.41, 19/03/2007 18.45:

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Quella stella che apparve nell'Oriente richiede una profonda meditazione . I Magi erano uomini pii e perciò Iddio rivelò loro la stella. Essi partirono per vedere il Nuovo RE dei Giudei. Iddio gradì la loro visita e li guidò a mezzo della stella.

Essi però non furono savi abbastanza . Giunti a Gerusalemme, lasciata la stella si fecero guidare dai loro pensieri o dalla loro logica, per cui venne un grandissimo disastro.

Molti dicono : "Così è scritto e così doveva avvenire". Ma ciò non è vero ; era scritto così perchè Dio sapeva che così l'uomo avrebbe fatto ; e perciò così è avvenuto.

Dio non prende diletto nella morte dell'empio, quanto meno in quella degli innocenti, tantopiù bambini.

In modo simile, la chiesa in generale, lasciata la guida dello Spirito Santo , è diventata una Babele, eppure ciascuno si mantiene fermo in quello che pensa, e perciò il RE __ coi Suoi sudditi __ è tuttora in esilio. Oh Dio abbia pietà del Tuo popolo , e regna sugli umili!

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claudio.41, 26/05/2006 14.19:

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"Dimenticherà la donna il suo figliolino che poppa, per non aver pietà del figliolo del suo ventre?"

La domanda mette termine di paragone il massimo degli amori : quelli di una madre. Ma anche tale amore può venir meno, e alcune volte è venuto meno.

"Ma anche se avvenisse che le madri dimenticassero il loro figlioli, non però li dimenticherò IO".

"Ecco , IO ti ho scolpita sopra le palme delle mani; le tue mura sono del continuo nel mio cospetto".

la difficoltà non sta nel capire queste straordinarie affermazioni, ma nel crederle; DAVVERO CREDERLE.
Perchè, la misura che abbiamo dell'amore di DIO è debole. Il Suo amore ha in vista il termine ultimo: farci del bene, alla fine.

Oh , credre questo! Signore dacci di credere che Tu ami ME (ciascuno metta il suo nome in quel ME) più che qualunque madre possa amare il suo figliolino. Credere questo, in modo pieno, significa conoscere DIO. Conoscere Lui, significa vivere. Gloria, gloria al Signore.


IO TI HO SCOLPITA SULLE PALME DELLE MIE MANI.

Eccole quelle mani inchiodate! Sono gli scritti scolpiti nella carne del Figliolo dell'Uomo. Guarda quelle mani e quei piedi che portano ancora le stimmate della Croce, e credi all'amore di DIO.

Nella Sua presenza è ogni bene. "Le tue mura, Egli ci dice, sono del continuo nel Mio cospetto".

Dacci Signore, di credere come Tu vuoi che si creda, la immensità ed eternità del Tuo Amore. Amen.

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claudio.41, 17/11/2007 21.57:

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ORECCHIO MALDICENTE

Il titolo può sembrare strano e fuoriposto, ma, se bene si considera, l'orecchio che ascolta è responsabuile della lingua maldicente. Di regola , non si buttano i rifiuti in un bel posto, ma in un luogo preparato a ricevere immondizie.

Alcune persone sono informate di tutto: sono i rapportatori di ciò che accade e si sussurra. Una volta , un tale si alzò per dire che a lui venivano tante notizie di maldicenza. Qualcuno gli fece osservare che andavano a lui, e non ad altri, perchè lui le accoglieva.

L'orecchio avido di udire maldicenze attira la lingua maldicente. Infatti, il maldicente si stancherebbe se non trovasse chi lo ascolta.

Il volto serio fa morire la parola maledicente in bocca a chi sta per dirla,e, se ha cominciato, si affretta a chiudere....

Una domanda secca come questa sarebbe anche una buona medicina :
"Sei tu, sicuro davanti a Dio, di ciò che dici?" . Quando si risponde ai "Ma" ai "Se" , "Ho sentito" __com serietà, la maldicenza deve cessare o cercare altre orecchie.

In Isaia 33:15 , uno dei requisiti di quelli che dimoreranno col Signore è : "...tura gli orecchi per udire omicidi e tappa gli occhi per non vedere il male.

L'orecchio dei figlioli di Dio deve essere tenuto puro, affinchè possa udire la tenue Voce dello Spirito Santo.
E se, contro la nostra volontà, ci siamo accorti che qualcuno ha peccato, il nostro posto non è di parlare e udire maldicenze, ma di pregare per lui (Giovanni 5:16)

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