SPIGOLATURE

claudio.41, 09/06/2008 21.35:

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Ma Lui sà, ed ha ancora del Balsamo a Sua disposizione.

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claudio.41, 09/06/2008 21.35:

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Ma Lui sà, ed ha ancora del Balsamo a Sua disposizione.

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.ariel., 10/06/2008 6.06:

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E che Balsamo.....

...leggiamo sul barattolo...


Indicazioni
Adatto per tutti i tipi di ferite


Dosi e modo d'uso
A volontà ogni volta che se ne ha bisogno


Ingredienti
Amore 100% - Acqua Viva 100%



????? 100% + 100% = 200%

Bè? Che vi stupite?

Non sappiamo che ama fare le cose in grande?

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claudio.41, 01/07/2008 8.47:

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Quando devi rispondere, provocato, bada di non essere tentato ad uscire fuori dalla Rocca (Carità di Cristo) , anzi , entra sempre più dentro , perchè il nemico attende che tu esca fuori da Essa, per colpirti.

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claudio.41, 03/11/2007 17.50:

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REPUTAZIONE RELIGIOSA

"Egli annichilì Sè stesso"
(Filippesi 2:7)

La reputazione religiosa è una delle insidie più sottili che il cristiano possa incontrare. Essa ci preclude la via della crescita facendoci rimanere stabili nelle nostre vie religiose e nel nostro modo di pensare. E , peggio ancora, ci porta all'idolatria, esaltazione del proprio IO.

Il Figliolo di Dio , che "annichilì Sè stesso" fu proprio per questo giudicato dai capi religiosi come non essendo da Dio. I Suoi insegnamenti e il Suo comportamento cozzavano contro ideali, tradizioni umane, usanze. Egli respinse la tentazione di usare la Sua potenza per trasformare le pietre in pane per soddisfare la sua fame . Egli rifiutò anche di offrire una scena spettacolosa e sensazionale buttandosi giù dal pinnacolo del tempio per essere portato in salvo dagli angeli. Quando satana Gli mostrò i regni e le ricchezze di questo mondo, dicendo che erano sue , Lui non smentì tale affermazione, ma non accettò nulla.

Molti purtroppo sono coloro che, ancora oggi, cadono in queste tentazioni per attirare l'attenzione altrui sulla propria persona . La maggior parte degli incentivi religiosi fanno per lo più appello alla vanità e alla reputazione religiose delle persone, facendo loro sentire di essere importanti o necessarie con parole come :"Abbiamo bisogno di te....tu si che conosci...non abbandonarci a noi stessi..." e intanto una insidiosa serpe nutre la vanità.

Tutti noi siamo caduti una volta o l'altra nella vanità religiosa, prendendo carichi e responsabilità che il Signore non ci aveva messi sulle spalle. All'inizio abbiamo accettato pensando che fosse il nostro dovere. Più tardi, schiacciati da tanto peso, ci vergognammo di disfarcene, temendo di perdere la stima e il rispetto altrui. Per salvare la nostra reputazione dovemmo venire a compromessi con la verità condiscendendo talvolta a ciò che non era ordinato e approvato dal Signore.

Il tempo viene però in cui ogni eletto deve dire basta al proprio IO religioso ed essere pronto a perdere la propria reputazione religiosa, per potere occuparsi soltanto di quello che il Signore vuole da lui. Allora soltanto entriamo nel riposo delle nostre opere (Ebrei 4:10). Quello che da altri può essere considerato apostasia o perdita tragica, è più che compensato dal sorriso e dall'approvazione del Cielo.

"Figlioletti" ammonisce S. Giovanni "guardatevi dagli idoli", e lo disse a un popolo che non aveva nè statue, nè immagini.

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claudio.41, 13/01/2009 13.51:

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La conversione di cui parla Gesù in Luca 22:31 etc. non è nè l'accettare il Salvatore, nè il Battesimo con lo Spirito Santo.
E' ben altro, specie nel caso di Simon Pietro. Gesù la mise al futuro.
"Quando sarai convertito..".
Dopo tale conversione , Pietro sarebbe stato usato a "confermare i fratelli" (chiese vecchie, credenti da molto) .
"Convertito" è speso confuso con la iniziale salvezza. Ma nel caso di Pietro, è chiaro il significato.
Il giorno della Pentecoste non confermò nessuno

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