 19/03/2006 11:53 |
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La parola metabolismo è un termine scientifico che significa lo scambio che avviene nell’organismo fra il cibo e il lavoro dell’apparato digerente. Questo lavoro ha relazione con tutte le funzioni organiche e indica l’equilibrio che vi è fra quello che l’organismo riceve e quello che assimila.
Nel senso religioso è il rapporto tra l’udire e il mettere in pratica.
Se ascoltiamo molto e mettiamo poco o nulla in pratica, ne risulta un indigestione spirituale. Se vi è attività senza il cibo occorrente , la conseguenza è la malattia, specialmente del sistema nervoso.
E’ generalmente riconosciuto che il lavoro richiede una certa quantità di cibo masticato bene e digerito. Perciò se si prende cibo senza svolgere qualche attività, o se si è attivi senza prendere cibo, si va incontro a guai.
Le leggi naturali sono ammaestramenti nel regno spirituale.
Nel capitolo 12 dell’Esodo, leggiamo che nell’istituzione della Pasqua era comandato che ciascuno mangiasse dell’agnello secondo il proprio appetito: ne più ne meno.
Applicando questa semplice verità alle nostre chiese, dovremmo rilevare che non vi è proporzione fra il cibo e vita pratica. Ne derivano molte malattie che colpiscono il Corpo di Cristo___la Chiesa.
I fanciulli sono obbligati di studiare a memoria e ripetere parole che non comprendono né con l’intelletto né per esperienza. Nei culti per adulti vi sono formule macchinalmente ripetute : letture dopo letture, sermoni dopo sermoni; quantità di inni: cumulo di belle parole spesso né ascoltate né considerate.
Senza aver digerito un cibo, un altro viene somministrato. Ne risulta nausea e disgusto. Per supplire alla mancanza d’interesse, si ricorre a metodi artificiali che suscitano emozioni.
L stesso avviene a coloro che non comprendono l’igiene del corpo umano : mancando loro l’appetito , e non abituati agli alimenti sani e semplici, essi ricorrono a stimolanti. Per un tempo va bene, ma a lungo andare si rovinano la salute.
Mai come ai nostri giorni vi sono state adunanze, tanti inni e altresì tanto rachitismo. Molto meglio è ricevere poche parole e meditarle con amore, anziché avere lunghe adunanze con discorsi noiosi.
Si racconta che una persona andò da un pastore per avere una spiegazione dei Salmi.
Questi cominciò col leggere il Salmo 39 dove è scritto :
“io prenderò guardia alle mie vie, chè io non pecchi con la mia lingua…”.
L’allievo fermò l’istruttore e lo pregò di ripetere le parole citate.
Poi gli chiese che prima di continuare , egli gli desse tempo di assimilare e metter in pratica quello che aveva udito. Egli non ripetè più le parole udite : “io prenderò guardia alle mie vie, chè io non pecchi con la mia lingua”, ma si immerse nella meditazione, sospirando, piangendo e pregando che le poche parole udite divenissero in lui Realtà e Vita.
Vi è nella Parola di DIO e nella Persona di Cristo la risposta a tutti i bisogni in tutte le condizioni. Chi insegna ai fanciulli o ha la carica dei servizi religiosi deve chiedere discernimento per dare cibo adatto al momento opportuno e nella misura che DIO vuole. Soltanto così l’anima continuerà ad andare avanti verso il Cielo, in saggezza, grazia e statura.
"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12 |
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| 19/03/2006 14:14 |
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Stamattina mi son trovato con 4 fratelli ed è stata una mattinata molto edificante...tantissime belle parole e cose utili......ma mi son sentito in dovere di chiedere al Signore che quelle parole non rimangano solamente ascoltate ma anche anzi soprattutto applicate.
E lo richiedo qui ora nel nome di Gesù Cristo perchè è così bello sentirsi ricchi spiritualmente da preoccuparsi del fatto che quello che udiamo oggi, domani potremmo già averlo dimenticato...che la parola penetri nel nostro cuore e vi rimanga!
![[SM=x795130]](https://digilander.libero.it/abramo93/%21cid_40141770-9724-45A4-9036-F80689EBD62C.gif) |
| 19/03/2006 14:46 |
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Scritto da: claudio.41 19/03/2006 11.53
Si racconta che una persona andò da un pastore per avere una spiegazione dei Salmi.
Questi cominciò col leggere il Salmo 39 dove è scritto :
“io prenderò guardia alle mie vie, chè io non pecchi con la mia lingua…”.
L’allievo fermò l’istruttore e lo pregò di ripetere le parole citate.
Poi gli chiese che prima di continuare , egli gli desse tempo di assimilare e metter in pratica quello che aveva udito. Egli non ripetè più le parole udite : “io prenderò guardia alle mie vie, chè io non pecchi con la mia lingua”, ma si immerse nella meditazione, sospirando, piangendo e pregando che le poche parole udite divenissero in lui Realtà e Vita.
E' molto sensato questo paragone con il metabolismo...
e quanta umiltà e saggezza in quell'allievo...
l'esatto contrario di quanto avviene in molte conversazioni di oggi, dove ognuno ha voglia di parlare delle sue cose già metabolizzate e digerite, ma non di ascoltare nuovo cibo fresco altrui..
Saper ascoltare (mentre si legge) le parole della Bibbia, nello stesso modo in cui noi desidereremmo essere ascoltati quando parliamo, credo sarebbe un ottimo modo per comprenderla davvero..
e darle modo di Vivere in noi |
| 21/07/2008 12:41 |
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claudio.41, 19/03/2006 11.53:
Mai come ai nostri giorni vi sono state adunanze, tanti inni e altresì tanto rachitismo. Molto meglio è ricevere poche parole e meditarle con amore, anziché avere lunghe adunanze con discorsi noiosi.
Si racconta che una persona andò da un pastore per avere una spiegazione dei Salmi.
Questi cominciò col leggere il Salmo 39 dove è scritto :
“io prenderò guardia alle mie vie, chè io non pecchi con la mia lingua…”.
L’allievo fermò l’istruttore e lo pregò di ripetere le parole citate.
Poi gli chiese che prima di continuare , egli gli desse tempo di assimilare e mettere in pratica quello che aveva udito. Egli non ripetè più le parole udite : “io prenderò guardia alle mie vie, chè io non pecchi con la mia lingua”, ma si immerse nella meditazione, sospirando, piangendo e pregando che le poche parole udite divenissero in lui Realtà e Vita.
Vi è nella Parola di DIO e nella Persona di Cristo la risposta a tutti i bisogni in tutte le condizioni. Chi insegna ai fanciulli o ha la carica dei servizi religiosi deve chiedere discernimento per dare cibo adatto al momento opportuno e nella misura che DIO vuole. Soltanto così l’anima continuerà ad andare avanti verso il Cielo, in saggezza, grazia e statura.
Meditare davvero ![[SM=x795143]](http://www.chatitaliachat.it/serpe/amore/160.gif) ![[SM=x795135]](http://www.megghy.com/immagini/animated/religione/1.gif)
[Modificato da .ariel. 21/07/2008 12:41]
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| 21/07/2008 12:52 |
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"un sorriso"........se qualche volta incontri qualcuno che non sa più sorridere....sii generoso, dagli il tuo....perchè, nessuno ha mai bisogno di un sorriso, quanto colui che non può regalarne agli altri.... |
| 21/07/2008 18:06 |
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L’allievo fermò l’istruttore e lo pregò di ripetere le parole citate. Poi gli chiese che prima di continuare , egli gli desse tempo di assimilare e metter in pratica quello che aveva udito. Egli non ripetè più le parole udite : “io prenderò guardia alle mie vie, chè io non pecchi con la mia lingua”, ma si immerse nella meditazione, sospirando, piangendo e pregando che le poche parole udite divenissero in lui Realtà e Vita. ![[SM=x795136]](https://digilander.libero.it/abramo93/%21cid_87E3300D-F1EA-4D6E-95AE-634277E49FAB.gif) Questo è un vero esempio!!! [Modificato da Syria 80 21/07/2008 18:08]
Anche se i monti si allontanassero e i colli fossero rimossi,l'amore mio non si allontanerà da te(Is54,10)
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