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I TRE PIANI SUI QUALI IL CRISTIANO VIVE

Ultimo Aggiornamento: 03/04/2019 22:22
07/01/2006 21:45
 
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PARTE I - Cristiano carnale


Che non tutti i cristiani vivano sullo stesso piano, è ovvio. basta guardarci attorno; anzi, osservare la nostra vita stessa per accertarci di questa realtà. In generale, il cristiano vive su uno di questi tre piani : quello della carne- quello dell’anima- quello dello spirito.

Ogni piano è più elevato rispetto al precedente.

Il cristiano che vive sul piano della carne è uomo carnale; quello che vive sul piano dell’anima (da essa dominato) è chiamato dalla Scrittura uomo naturale (non spirituale); quello che vive sul piano dello spirito è spirituale. Ogni cristiano, qualunque siano le benedizioni ricevute e le esperienze fatte, vive su uno di questi tre piani.
fermiamoci sul primo di essi, il piano inferiore: quello della carne.

S. Paolo così parla di coloro che vivono a questo livello: “ Infatti quelli che sono secondo la carne, pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito, pensano alle cose dello Spirito. Ma ciò che desidera la carne è morte, mentre ciò che desidera lo Spirito è vita e pace; infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro DIO , perché non è sottomesso alla legge di DIO e neppure può esserlo; e quelli che sono nella carne non possono piacere a DIO” (Romani 8:5-8 ).

La persona così descritta non è quella che è priva della conoscenza della grazia di DIO, ma bensì quella che vive “nella carne”.

E’ il cristiano carnale. Con le parole “carnale” o “carne” , l’apostolo si riferisce a colui che, pur essendo stato perdonato, è ancora sotto il giogo di imperiosi moventi fisici: passioni, impulsi, desideri, Mente e pensieri sono basati su ciò che è puramente terreno. Persistendo in questo stato- influenzato e controllato dalla mente carnale - quel tale finirà col morire definitivamente alla vita dello Spirito.

Come si riconosce l’albero dai suoi frutti, così la carnalità dell’uomo è rivelata dalla sua condotta. Le opere dell’uomo carnale sono chiaramente palesati in Galati 5:19-21 : “ Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezze, idolatria, stregoneria,inimicizie,discordia, gelosie, ire, contese, divisioni, sètte, invidie,omicidi, ghiottonerie, ubriachezze, orge, e altri simili cose; circa le quali, come vi ho detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il Regno di DIO”.

Scrivendo ai Corinti, che si vantavano del grado spirituale raggiunto, S. Paolo dice che non poteva parlar loro come a spirituali, anzi, come a carnali. Esaminiamo attentamente le parole dell’Apostolo: “ Fratelli, io non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi come a carnali, come a bambini in Cristo. Vi ho nutriti di latte, non di cibo solido, perché non eravate capaci di sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete ancora carnali. Infatti, dato che ci sono tra di voi gelosie e contese, non siete forse carnali e non vi comportate secondo la natura umana?” (1° Cor. 3:1-3)

I Corinti erano cristiani , ma vivevano sul piano della carne, mossi dallo spirito di invidia, contesa, gelosia e persino di dissenzione. Lo stesso può dirsi di tutti coloro che sono influenzati e controllati da questi mali. L’Apostolo paragona i Corinti- che si reputavano spiritualmente savi e maturi- a bambini in Cristo. Il fanciullo ha la sua volontà propria. Se non ha la via libera, diventa gretto, pieno di rancore, vendicativo. Così i cristiani carnali.

Un altro aspetto della persona carnale è descritto in Ebrei 5.
Perché è possibile essere tale anche senza essere mosso da invidia e gelosia. Leggiamo : “… voi siete diventati duri a comprendere. Infatti, dopo tanto tempo dovreste già essere maestri; invece avete di nuovo bisogno che vi siano insegnati i primi elementi degli oracoli di DIO; siete giunti al punto che avete bisogno di latte e non di cibo solido. Ora , chiunque usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è bambino; ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male” (vv. 11-14).

Lo scrittore della lettera agli Ebrei si lamenta che quei cristiani rifiutavano di crescere spiritualmente; erano diventati duri d’orecchie e incapaci di ricevere cibo sodo. Mentre avrebbero dovuto essere maestri nelle cose spirituali, essi erano ancora allo stadio spirituale elementare, incapaci di distinguere il bene dal male. Rifiutando di crescere, il loro sviluppo spirituale si era fermato.

Molti cristiani si trovano oggi nelle stesse condizioni. Le chiese sono piene di persone che si compiacciono e sono soddisfatte nell’intimo di quanto hanno già ricevuto.

Esse sono, se così si può dire, “degli induriti dell’ Evangelo”. Rifiutando di crescere in Cristo, sono incapaci di discernere ciò che è da DIO da ciò che non lo è.

Tale, il ritratto del cristiano che vive sul piano della carne. E’ spiritualmente immaturo, dominato dallo spirito di gelosia, invidia, contesa e peggio. Anche se non è influenzato da questi mali, egli è carnale, se rifiuta di crescere restando sempre allo stesso livello spirituale, e accontentandosi di benedizioni ed esperienze elementari.

Se pure frequenta fedelmente la chiesa, non potrà mai piacere a DIO.

Difatti, governato com’è dalla mente carnale, egli è apertamente in antagonismo col Signore.

Venire liberati da questa incresciosa condizione non è cosa facile, né può prodursi di botto. Chi si trova a questo livello, deve non solo rinunziare alla mente carnale, ma sottomettersi alla legge di DIO, cioè a Gesù Cristo, ed essere governato dal Suo Spirito.

Come si può discernere che una persona non vive più sul piano della carne? Lo stesso Apostolo (Romani 8:9-11) ci dà la pietra di paragone: “Voi però non siete nella carne , ma nello Spirito, se lo Spirito di DIO abita veramente IN voi. Se alcuno non ha lo Spirito di Cristo egli non appartiene a LUI. Ma se Cristo è IN voi, nonostante il corpo sia morto a causa del peccato, lo Spirito dà vita a causa della giustificazione. Se lo Spirito di Colui che ha resuscitato Gesù dai morti abita IN voi, Colui che ha resuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del Suo Spirito che abita IN voi”.

Lettore, pondera.
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"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
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