Mai detta cosa più vera Ery...A volte si dimentica che scrivere è in primis una soddisfazione personale e non una gara a chi riceve più commenti. Come hai detto tu le recensioni servono per migliorare e per ampliare i tuoi punti di vista confrontandoti con il lettore al fine di migliorare e arricchire la tua storia ma soprattutto te stessa. Oramai viviamo in una società che ha perso l'uso della scrittura vera e propria (vedi chat e sms, di cui non sono contraria, anzi, ma l'esagerazione mi disturba molto) e questo è un male perchè l'italiano è una lingua bellissima e ricchissima di vocaboli.
Una volta la mia prof di italiano di disse che nell'inglese una parola ha più significati, nell'italiano un significato ha più parole e questa ci da un vocabolario al di sopra di ogni lingua.
[Modificato da akanetendo25 27/08/2008 21:49]
Rox's Page EFP
Notte Rossa Di Plenilunio
Creato da
Mozzi84
Nelle notti di plenilunio
ancestrali istinti si risvegliano,
sentimenti sopiti si riaccendono,
latrati penetranti echeggiano nella fredda oscurità,
occhi maledetti color perla condannano un amore silente, mai svelato.
Tutto può succede,
niente è impossibile,
nelle Notti di Plenilunio...
SPIN OFF:Il buio dell'anima
Può un essere umano superare i propri limiti, senza oltrepassare la sottile linea di demarcazione tra follia e eroismo?
Può un essere umano risorgere a nuova vita, senza cadere nell’abisso della pazzia?
Può il ningen dominare l’okami?
SPIN-OFF:Angel's Tears
Può un angelo togliersi la maschera e mostrarsi per quella che è realmente?
Gli è concesso,solo per una volta, essere una normale persona con i suoi dubbi e le sue incertezze?
Può l’angelo del focolaio perdere le ali?
A volte basta un niente per far cadere la maschera di sentimenti che copre il volto e l’anima, come la più forte delle protezioni.
A volte basta solo un po’ di pioggia e un abbraccio sincero, per lavare via il dolore accumulato negli anni.
Si dice che le gocce di pioggia siano lacrime degli angeli, che piangono per le persone care che hanno lasciato sulla terra. Ma può l’angelo di casa Tendo permettersi di piangere?