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Spagna - situazione del mercato immobiliare

Ultimo Aggiornamento: 13/03/2016 09:24
15/04/2012 15:16
 
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Alla Spagna ormai resta solo la negazione della realtà

14/04/2012

In marzo l'indice IMIE dell'immobiliare spagnolo ha registrato un calo record che non si era mai visto prima e pari a -11,5%.

New York - Le richieste delle autorità europee arrivano con largo ritardo. Anche se sembra sia caduto vittima di uno stato di cecità temporanea nel primo trimestre dell'anno, il mondo finanziario è ormai pienamente consapevole del problema del paese iberico, con l'attenzione che è più di ogni altra cosa rivolta alle difficoltà del sistema bancario.

Le banche stanno rapidamente entrando nei ranghi delle meno amate in Europa, proprio in un momento in cui i gruppi finanziari hanno disperato bisogno di aumentare i livelli di capitale con urgenza. Ma le richieste di fondi vengono disertate dagli investitori, ormai convinti che il paese sia sull'orlo di una recessione e che molti istituti di credito non sopravviveranno.

Il governo ha escluso l'opzione di offrire ulteriori aiuti di stato a un settore che comprende un mix eterogeneo di gruppi internazionali e banche locali di risparmio, tutti fortemente indebitati.

Questo lascia due opzioni aperte: reperire capitali privati oppure rivolgersi all'Unione Europea, a cui chiedere un prestito dal fondo di salvataggio. Le prospettive per una soluzione del settore privato sono scarse. Nulla all'orizzonte pare destinato a convincere i gestori dei fondi stranieri ad investire, tale e' la paura di crescenti prestiti 'tossici' delle banche, delle loro partecipazioni nel debito sovrano in crisi e della situazione economica in peggioramento.

E basta guardare il mercato immobiliare spagnolo per rendersi conto di quanto il paese sia nei guai. In marzo l'indice IMIE dell'immobiliare spagnolo ha registrato un calo record che non si era mai visto prima e pari a -11,5 a 1.631 punti. Da quando ha toccato il picco massimo a dicembre 2007, l'indice dei prezzi delle case e' crollato del 28,6%.

Alla luce del crescente stress patrimoniale causato dal processo di deleverage del settore privato, dalle misure governativi di austerità e i requisiti di capitale che l'Europa imporrà, il sistema bancario spagnolo non ha molta scelta se non quella di ridursi. Uno dei modi più semplici e' chiudere bottega e apportare tagli al personale.

Inutile nascondersi dietro ai fatti: il business bancario non è più redditizio, come sottolineato da Enrique Garcia Candelas, leader del settore di banking retail di Banco Santander SA, durante una tavola rotonda per affrontare la crisi del settore, svolta a Madrid.

Le banche dovranno chiudere altri 10.000-12.000 filiali se vogliono adattarsi a una riduzione della domanda di prestiti, come sottolineato da Candelas, ma le due principali banche del paese ritengono che una mossa di questo tipo come un'opportunità per incrementare la loro quota di mercato.

Dovendo vedersela con un calo della domanda per il credito, condizioni di finanziamento difficile e un incremento dei prestiti 'tossici', molti istituti spagnoli sono stati costretti a fondersi tra loro negli ultimi anni, e i più deboli sono stati nazionalizzati. Il risultato è che ora le banche iberiche sono 17. Cinque anni fa erano 53.

Ciononostante, da quando la crisi è scoppiata nel 2008, le banche hanno chiuso solo 5.000 filiali pari al 12% della loro capacità complessiva. Questo ha ridotto il numero complessivo a circa 40.000. Una cifra destinata a scendere ancora.

Sul fronte economico, la situazione non è tanto migliore: la produzione industriale è crollata in febbraio, con la morsa della recessione che inizia a fare presa su un'economia tramortita dagli enormi livelli di disoccupazione. La produzione delle fabbriche e dei generatori di elettricità è scivolata del 5,1% in febbraio, rispetto all'anno precedente.

Si tratta della flessione più marcata da novembre dell'anno scorso, quando il partito dei conservatori dei Popolari del premier Mariano Rajoy ha vinto le elezioni anticipate, con la promessa di mettere in sesto la crisi economica del paese.

La Spagna cadrà in una fase in recessione quest'anno, con il governo che prevede una contrazione dell'1,7% del Pil dopo una misera crescita dello 0,7% nel 2011. Visti gli ultimi dati, compreso il PMI di marzo, quelle previsioni sembrano addirittura ottimiste.

Intanto dopo mesi di travagli economici e politici, il popolo greco sarà chiamato a recarsi alle urne il 6 e 7 maggio per votare un nuovo esecutivo. Si apre in aprile una campagna elettorale che potrebbe portare a risultati incerti e minacciare il processo di implementazione del piano di salvataggio accordato dalla troika composta da Fmi, Bce e Ue, che ha salvato Atene dal crack. Bisognerà segnarsi quella data. Potrebbe rappresentare la svolta decisiva per l'area euro.
[Modificato da (sylvestro) 15/04/2012 15:20]
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15/04/2012 21:27
 
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vincitore europei calcio 2004: Grecia
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vincitore europei calcio 2008: Spagna
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Non è che il calcio porta un pò sfiga?
15/04/2012 21:54
 
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Re: Vincere?
fenryronmark, 4/15/2012 9:27 PM:

vincitore europei calcio 2004: Grecia
vincitore mondiali calcio 2006: Italia
vincitore europei calcio 2008: Spagna
vincitore mondiali calcio 2010: Spagna

Non è che il calcio porta un pò sfiga?




mi viene una battuta un pò scurrile [SM=g1746735]
16/04/2012 08:49
 
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L'ultima foto della Spagna, poi il silenzio...

L'ultima foto della Spagna, poi il silenzio: l'Esa ha perso il contatto con il satellite Envisat

www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2012-04-13/lammiraglia-satelliti-europei-risponde-173543.shtml?uuid=...

Se questo non e' un segno del cielo... [SM=g2233315]


17/04/2012 09:29
 
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Spagna: come sopravvivere senza casa

16/04 17:43 CET



Scene di ordinaria recessione in Spagna. Quello che era ritenuto un fenomeno marginale riservato agli strati piu’ deboli della popolazione , ora sono le classi medie ad essere iitime del caro affitto. Di qui la decisione di trasferirsi armi e bagagli in un camper con tutte le conseguenze. Un quadro tutt’ altro che roseo anche perché come spieha questo disoccupato i servizi sociali fanno orecchie da mercante. Siamo protetti, dice Silvestre per un anno ma poi come fare se non si trova un lavoro: non ci resta che la strada. Di conseguenza é meglio una soluzione come questa.

Un problema quello degli sfrattati che é al centro dell’azione dei servizi sociali del comune di Barcellona.

Come sottolinea il responsabile dei servizi sociali della città catalana quello che cerchiamo di fare é semplice: difendiamo il diritto ad una casa decente, difendiamo inoltre il diritto ad un numero specifico all’interno dello stesso appartamento , un’azione che portiamo avanti con i servizi sociali.

Una situazione che peggiora come dimostra il numero dei disoccupati in costante crescita nella penisola iberica
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17/04/2012 09:46
 
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Re:
(sylvestro), 4/17/2012 9:29 AM:

Siamo protetti, dice Silvestre per un anno ma poi come fare se non si trova un lavoro: non ci resta che la strada.




lo sapevo che eri un homeless [SM=g6942]
17/04/2012 10:26
 
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Re: Re:
dgambera, 17/04/2012 09.46:




lo sapevo che eri un homeless [SM=g6942]




E me ne vanto [SM=g7576] [SM=g1747529]
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20/04/2012 15:05
 
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Spagna: caduta del valore degli immobili pignorati

20/04/2012

Gli immobili pignorati in Spagna si stanno vendendo per circa metà del loro valore originario ed è probabile che la percentuale scenderà ancora, secondo un nuovo rapporto della agenzia di rating Fitch, che sottolinea la situazione critica del mercato immobiliare in Europa, la quarta più grande economia del pianeta.

Secondo quanto riportato dal Financial Times, le valutazioni sugli immobili che sono stati utilizzati in operazioni di cartolarizzazione e in seguito riacquistati sono anche significativamente inferiori ai dati dell' indice ufficiale dei prezzi delle abitazioni sempre secondo il rapporto di Fitch pubblicato oggi.

Il rapporto presenta dati ufficiali della Banca di Spagna e getta ulteriori dubbi sulla sufficienza delle misure annunziate da Madrid per risollevare le finanze pubbliche e calmare i mercati.

La banca centrale ha detto che i "non performing loans" in percentuale sul totale dei crediti sono salita all’ 8,16 per cento nel mese di febbraio il livello più alto dal 1994.

Fonti governative spagnole questa settimana hanno riferito che i prezzi delle case sono scesi del 3 per cento nei primi tre mesi di quest'anno, suggerendo che i prezzi delle abitazioni sono caduti almeno del 22 per cento rispetto al picco osservato nel primo trimestre del 2008.
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20/04/2012 19:12
 
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Crolla l’utile della Caixa: è l’effetto della crisi immobiliare

19/04 19:02 CET

Il crollo del settore immobiliare continua ad avere pesanti ripercussioni sugli istituti di credito della penisola iberica.

CaixaBank ha registrato un utile netto trimestrale in calo dell’84% pari a 48 milioni di euro. Un risultato peggiore del previsto perché, la banca catalana, ha dovuto destinare a riserva 2,4 miliardi di euro a causa di potenziali perdite nel settore immobiliare.

Una nuova legge obbliga infatti le banche spagnole a rafforzare i loro fondi di oltre 50 miliardi di euro per rimettere in sesto i bilanci.

Ma in Spagna la recessione e il tasso record di disoccupazione continuano a far aumentare i crediti in sofferenza. A febbraio rappresentavano l’8,16% di tutti i presiti bancari e ben presto potrebbero superare il massimo storico del 1994. Gli accantonamenti delle banche spagnole potrebbero non bastare.

Gli investitori temono anche di essere troppo dipendenti dalle linee di credito della BCE e troppo esposti al debito sovrano spagnolo.

Risultato: il titolo CaixaBank ha perso il 2.2% questo giovedì a Madrid. I mercati temono che la Spagna avrà bisogno dell’aiuto internazionale per salvare i propri istituti di credito.
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20/04/2012 21:05
 
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Spagna SIMA 2012: le banche vendono case con un 80% di sconto (Fonte: spagna.blogosfere.it - 20/04/2012)

Al Sima, il Salone Internazionale del Settore Immobiliare di Madrid, le banche mettono in vendita le case a prezzi stracciati

Le agenzie immobiliari degli istituti finanziari sono diventati i protagonisti indiscussi del Salone Internazionale del Settore Immobiliare di Madrid (SIMA). La necessità di liquidare lo "stock" d'immobili di proprietà delle banche ha portato le stesse a fare offerte di vendita aggressive fino al 80% nel caso di Banesto, di oltre il 50% nel caso di Bankia e perfino promozioni, come nel caso di CaixaBank, in cui si chiede al potenziale acquirente di fare una proposta di prezzo.

Un totale di dieci istituzioni finanziarie si riuniscono quest'anno al SIMA per offrire le loro case, alcune a prezzi veramente stracciati. Questo è il caso della "vendita all'asta finale" proposta da Altamira Real Estate, l'immobiliare del Banco Santander che sta vendendo attici a partire da € 75.000 e case con quattro stanze da letto a partire da 99.000 euro nel Residencial El Lago, la urbanizzazione di "El Pocero", in Seseña (Toledo).
BankiaHabitat, l'immobiliare guidata da Rodrigo Rato, propone case con tre stanze da letto in Madrid a 237.186 euro con sconti fino al 35%. Anche BBVA offre sconti per alcune soluzioni abitative fino a 45.000 euro. Allo stesso modo troviamo diverse promozioni con uno sconto di 30.000 euro nelle località madrilene di Aravaca e Boadilla del Monte; di 35.000 euro a Pozuelo de Alarcón e anche di 45.000 euro a Villanueva del Pardillo.
Il direttore generale di Reed Planner, organizzatrice del Sima, Eloy Bohua, conferma che le istituzioni finanziarie hanno guadagnato peso in Fiera e spiega che dal 2009 "hanno cominciato ad organizzarsi per cedere a prezzi scontatissimi gli immobili di loro possesso" .
Anche il mercato degli affitti sta riprendendo forza al Salone Immobiliare. Infatti aumenta, di anno in anno, la presenza di espositori e si rafforza anche la pratica tra alcune banche; per esempio BBVA ha deciso, attraverso nuove promozioni, di affittare, piuttosto che togliere dalla vendita, alcuni immobili. E così è possibile trovare case da 800 euro al mese in alcuni quartieri del centro di Madrid.
[Modificato da marco--- 20/04/2012 21:07]
23/04/2012 10:59
 
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Spagna: Fitch “i prezzi delle case continueranno a scendere”

23/04/2012



I prezzi delle case in Spagna, colpiti dallo scoppio della bolla, continueranno a scendere e le banche del Paese dovranno affrontare nuovi, pesanti, perdite sugli immobili in portafoglio.

In un rapporto l'agenzia di rating Fitch nota come "a causa dello scenario recessivo i prezzi degli immobili continueranno a scendere" anche a causa della gran quantità di case finite nel portafoglio delle banche dopo che i proprietari non erano più in grado di pagare le rate del mutuo il cui importo superava anche l'80% del valore.

Case che ora gli istituti di credito dovranno mettere sul mercato per via delle nuove norme dell'autorità di vigilanza.

Le banche già adesso, nota Fitch, scontano delle ingenti perdite sulle limitate vendite di immobili realizzate.

Su oltre 11mila case finite alle banche solo 2800 sono state vendute e con perdite fra il 37 e 57% del valore originario.

Nel solo quarto trimestre 2011 i prezzi medi delle case in Spagna sono crollati dell'11,2%.

Già ora in Spagna, gli immobili pignorati sono in vendita alla metà del valore di mercato.
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24/04/2012 11:39
 
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Le banche spagnole lo scrivono nei bilanci: la crisi del mattone non esiste (Fonte: linkiesta.it - di Antonio Vanuzzo - 26/04/2012)

Le banche spagnole stanno bene. Così bene che i loro requisiti di capitale sono in linea con le nuove regole di Basilea III. Eppure il settore immobiliare iberico, che negli ultimi anni è stato ampiamente foraggiato dagli istituti di credito, non gode di una salute ferrea e sta preoccupando i mercati di tutta Europa. I prezzi delle case hanno perso il 28,6% dal picco registrato nel dicembre 2007, e all’orizzonte non i vedono compratori. I portafogli delle banche sono zeppi di attivi immobiliari: circa 600 miliardi di euro, stando alle stime della Banca centrale spagnola. Una situazione pericolosa.
Come fare? Semplice, basta non svalutare alcun attivo immobiliare. Lo ha detto stamattina alla Cnbc Anthony Fry, presidente di Espirito Santo Investment Bank U.K, ramo d’investimento del colosso portoghese, secondo cui il valore degli asset tossici iscritti nei bilanci delle banche spagnole non sono stati allineati al loro prezzo di mercato.
Un’operazione dolorosa ma necessaria che, a quanto pare, anche le banche italiane stanno evitando di affrontare.
Nei giorni scorsi hanno suscitato un putiferio le dichiarazioni di Giuseppe Roma, numero uno del Censis, che ha detto di aspettarsi un calo dei prezzi pari al 20% per via dell’Imu. Al di là dei numeri, oggettivamente non quantificabili allo stato attuale, il valore delle case e dei capannoni è in contrazione e questo è un dato riconosciuto da tutti gli operatori del settore. C’è da chiedersi cosa succederà quando alle banche non basteranno più i due capannoni lasciati in garanzia dall’imprenditore a fronte di un fido. Il credit crunch non è ancora finito.

Vedi anche: Effetto Imu: crolla del 20% il valore degli immobili
[Modificato da marco--- 26/04/2012 13:50]
28/04/2012 08:39
 
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In Spagna e' corsa agli sportelli

WSI 02 maggio 2012| Ora 16:17

In aprile sono gia' 65 miliardi di euro i depositi portati via dalle casse delle banche iberiche. Il deflusso netto dei risparmi dei correntisti e' del 5,2% nell'ultimo anno.

Il governo spagnolo di Mariano Rajoy ha chiesto alle sue banche di varare aumenti di capitale di quasi 54 miliardi di euro quest'anno.
New York - In Spagna la situazione non ha ancora toccato le punte di gravita' viste in Grecia, ma la paura dei correntisti e' misurata dall'incremento netto dei deflussi dei depositi dalle banche.

Secondo Ubs, negli ultimi mesi e' avvenuta una fuoriuscita di 65 miliardi di euro dei depositi dagli istituti di credito iberichi. Si tratterebbe cosi' di una fuoriuscita netta del 5,2% stimata nel giro di un anno (da aprile 2011 a aprile 2012).

Madrid ha ribadito che non ha intenzione di chiedere aiuti esterni a Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale per risolvere il problema delle sue banche, trafitte da miliardi di euro di perdite dopo l'esplosione della bolla immobiliare nel 2006.

La banca centrale ha invece avviato una serie di consultazioni con alcune banche d'affari per la creazione di una holding, che possa fissare il valore degli asset immobiliare e poi si occupi della loro vendita.

Il governo conservatore del paese, guidato da Mariano Rajoy, ha chiesto alle banche di varare aumenti di capitale di quasi 54 miliardi quest'anno.
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02/05/2012 23:06
 
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..anche a bilbao non se la passano bene...
..sono stato pochi giorni fa a Bilbao... pur essendo un microcosmo rispetto al resto della Spagna ovvero avendo il pil pro capite più alto di tutta la spagna,posso assicurarvi che è piena di questi cartelli.
Dai quartieri piu vecchi e malfamati a quelli nuovi costruiti intorno ai musei è un continuo di questi cartelli. [SM=g1784310]
03/05/2012 06:45
 
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[Modificato da (sylvestro) 03/05/2012 06:46]
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Spagna: bolla immobiliare, Governo consulta banche per risanare sistema

03/05/2012




La Spagna sta sondando banche d'affari quali Credit Suisse, Goldman Sachs e Ubs alla ricerca di interventi credibili in grado di sanare il proprio sistema bancario, destabilizzato dal collasso dei prezzi immobiliari che adesso minaccia l'affidabilità creditizia del Paese.

Lo riferiscono a Reuters fonti vicino al dossier.

Madrid ha più volte ripetuto che non chiederà gli aiuti dell'Unione Europea o del Fondo monetario internazionale per risolvere i problemi delle proprie banche, colpite da miliardi di euro di perdite dopo lo scoppio, nel 2008, di una bolla immobiliare durata un decennio.

La banca centrale ha invece avviato consultazioni sull'ipotesi di creare una holding che valorizzi e dismetta gli asset immobiliari nel bilancio agli istituti di credito.

Secondo alcuni banchieri, le istituzioni in corsa per offrire la proprio consulenza alla Spagna sono quelle che hanno creato il National asset management agency (Nama) irlandese (Goldman Sachs e Bank of America) - un modello a cui Madrid potrebbe ricorrere - o quelle che hanno curato la ristrutturazione del debito greco a inizio anno (Lazard, Blackstone e BNP Paribas, ma anche Nomura e Deutsche Bank che hanno partecipato all'attività dei governi nel corso della crisi finanziaria).

I consulenti immobiliari dovrebbero innanzitutto determinare quanto il governo dovrebbe accantonare per una bad bank.

Secondo le fonti, funzionari del governo spagnolo hanno avuto colloqui informali con almeno quattro consulenti immobiliari per avere maggiori informazioni sui meccanismi di funzionamento del Nama.

Consulenti immobiliari che comprendono Cbre, Savills, Dtz e Knight Frank sono stati consulenti di quello che viene giudicata, da molti esponenti del settore immobiliare, l'esperienza di successo irlandese.

Anche altri, incluso Jones Lang La Salle, secondo alcune fonti, dovrebbero aver avuto colloqui con Madrid.
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03/05/2012 18:53
 
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Ecco, se potessi investirei proprio in Spagna. Magari in qualche isoletta delle Baleari, tipo Fuerte Ventura. E quando sarò vecchietta andrei a viverci, il clima è meraviglioso, la gente calda e accogliente, le case concepite in "piccolo" come piace a me (non mi piacciono i palazzoni o i grattacieli). Però non riesco a capire la crisi in un paese così promettente.....in Irlanda hanno concesso mutui troppo allegramente, ma in Spagna cos'è successo realmente?
03/05/2012 22:38
 
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Re:
chantalx007, 03/05/2012 18.53:


Ecco, se potessi investirei proprio in Spagna. Magari in qualche isoletta delle Baleari, tipo Fuerte Ventura.



ocio che fuerte ventura è nelle canarie, spagna per modo di dire.

03/05/2012 23:05
 
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Re:
chantalx007, 5/3/2012 6:53 PM:


ma in Spagna cos'è successo realmente?



La burbuja inmobiliaria




[Modificato da _abaco_ 03/05/2012 23:06]
04/05/2012 18:33
 
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Re: Re:
magist, 03/05/2012 22.38:



ocio che fuerte ventura è nelle canarie, spagna per modo di dire.





Hai ragione [SM=g6963]
04/05/2012 18:34
 
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Re: Re:
_abaco_, 03/05/2012 23.05:





Qualcosa ho capito, ma....non hablo molto espagnol. Un riassuntino, s'il vous plaît? [SM=g2326585]
08/05/2012 17:36
 
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La caduta del mercato immobiliare spagnolo sembra essere infinita..

10 aprile 2012.

Circa 4 anni fa scrissi il mio primo articolo sul mercato immobiliare “comprare casa a Valencia” ma nonostante sia passato tanto tempo dalla redazione di quell’articolo la situazione immobiliare in Spagna non è cambiata, anzi il mercato è continuato a cadere. Leggevo proprio questa mattina in un articolo del “El Mundo” che nel mese di Febbraio la vendita degli immobili è sceso ancora di un 31% con circa 31.000 vendite in meno rapportate al mese precedente.

Questa notizia ormai qui non sconvolge più, per darvi una idea di che crollo abbia subito la vendita degli immobili e di conseguenza che dei prezzi di vendita vi faccio vedere questo piccolo grafico, che evidenzia come in una città come Valencia dal 2007, anno in cui mediamente il costo di una casa si aggirava ai 1.200 euro al metro quadro, a Marzo 2012, in cui il prezzo medio di un immobile è di circa 900 euro al metro quadro, si possa parlare senza alcun dubbio di crollo delle vendite e dei prezzi.



Per darvi ancora maggiori dettagli su questa crisi che sembra essere infinita vi posso dire che in pieno boom immobiliare gli acquisti di case erano di circa 80.000 unità mensili, mentre oggi ci troviamo con una media di vendite di circa 20.000 unità al mese.

Detto questo se avete intenzione di comprare una casa in Spagna questo senza dubbio é un buon momento, quantomeno dal punto di vista dei prezzi (si trovano appartamenti centrici anche al di sotto degli 80.000 euro). Va anche detto che però se la vostra intenzione è comprare (come feci io alcuni anni or sono..) per poi rivendere, ci penserei un pochino perché la tendenza del mercato è ancora in discesa, però come dissi nel mio primo articolo è sempre una possibilità quella di comprare per poi affittare aspettando che il mercato un giorno vada a riprendere la sua marcia verso l’alto.
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10/05/2012 12:24
 
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Spagna: vendite alloggi -22% a marzo, nessun segnale ripresa (Fonte: ansamed.ansa.it - 10/05/2012)

MADRID, 10 MAG - Nessun segnale di ripresa del mercato immobiliare in Spagna, che a marzo ha registrato un ulteriore crollo del 22,7% delle operazioni di compravendita di alloggi su base annua, secondo i dati diffusi oggi dall'Istituto nazionale di Statistica. Le vendite di case crollano per il tredicesimo mese consecutivo, anche se a marzo il decremento e' stato inferiore a quello registrato a febbraio, che era stato del 31,8% rispetto allo stesso mese del 2011. Complessivamente a marzo sono state realizzate 25.464 operazioni di compravendita.
[Modificato da marco--- 10/05/2012 12:24]
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