Adoro l'Italia. Un Paese che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Semo troppo forti. Ci inventiamo certe cose, troviamo certi stratagemmi che talvolta riesci a sorridere pure quando in mezzo c'è una tragedia.
E' il caso dello stadio Bentegodi di Verona.
Un paradosso nei paradossi.
Inutile la prefazione sugli stadi chiusi x violenza, ecc. ecc.. Tanto tutti sanno.
Concentriamoci sullo stadio: ieri Chievo-Inter si è giocata a porte chiuse, mentre la prossima partita del Verona (stesso stadio del Chievo), in serie B, si giocherà a porta aperte. Come mai?
Semplicissimo. La legge Pisanu si applica agli stadi con almeno 10.000 posti a sedere. Il Verona, essendo in serie B, ha dichiarato 9.999 posti a sedere e quindi ha escluso il Bentegodi dalla lista degli Stadi che dovevano essere messi a norma (tornelli agli ingressi, stewards sugli spalti, telecamenre a circuito chiuso, ecc.). Il Chievo invece, trovandosi in serie A e dovendo partecipare alle coppe europee, ha giocoforza dovuto dichiarare il minimo Uefa e cioè (mi pare) 15.000 posti. Risultato: finché non adeguerà lo stadio alle nuove norme (a proposito, sono in vigore da 2 anni e nessuno ha mai mosso il proprio pesantissimo fondoschiena, come a Milano, Napoli, Verona, Perugie, ecc, puntando sempre sulle deroghe dei prefetti, poi come il Governo ha deciso il giro di vite, a Milano ne hanno montati 30 in 48 ore, velocetti quando ci si mettono....), il Chievo giocherà sempre a porte chiuse mentre il Verona ne se sbatterà allegramente. E il paradosso di tutto questo è che i tifosi veronesi sono numericamente molti di più di quelli del Chievo e sono notoriamente tra i più violenti e pericolosi d'Italia, mentre i sostenitori del piccolo quartiere veronese sono composti da famigliole tranquille, nonnine, padri di famiglia, bambini e non hanno mai fatto male a una mosca, innescato tefferugli, ecc...
A voi i commenti.
A me viene troppo da ridere.
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Ultimamente sto avendo opinioni che non condivido.
(Woody Allen)