Intervista 1: da Fantasymagazine (29/03/04)
Licia, cosa possiamo dire della trama per incuriosire i lettori e spingerli all'acquisto del libro?
La protagonista è una ragazza che sogna di fare il guerriero. Nella vita però le cose non vanno mai come dovrebbero, e il caso e il destino si mettono in mezzo imponendole nuove scelte. C'è un malvagio da abbattere, ovviamente, ma la nostra protagonista non dovrà lottare solo contro di lui, bensì contro se stessa e i propri fantasmi. Il Mondo Emerso è un continente delle dimesioni più o meno dell'Europa, appartente alla nostra Terra. Diciamo che è una Terra alternativa e potrebbe far parte di una delle teorie circa gli universi paralleli, ma nel libro tutto è circondato da mistero e lasciato alla fantasia del lettore. Su questa terra si muovono diverse culture, sostanzialmente uomini, gnomi, ninfe, folletti e mezzielfi. Tutti, diciamo, reinterpetati.
Molti si chiederanno come sei arrivata alla Mondadori?
Per quel che riguarda la pubblicazione del libro, so che la storia sembra inverosimile, ma le cose sono andate così: dopo aver finito di scrivere, ho mandato il manoscritto alla Mondadori, accompagnato da una lettera che diceva qualcosa del tipo: "Questo è il mio libro, mi piacerebbe lo leggeste". Non che avessi molte speranze; quando ho inviato il manoscritto, l'ho fatto tanto per provare. E invece dopo sei o sette mesi mi ha telefonato Sandrone Dazieri (il direttore delle collane da edicola Mondadori NdR) dicendomi che il libro lo interessava. A me tutta questa storia pare ancora oggi un miracolo.
Sei già al lavoro con il seguito del primo volume, vero?
Il secondo libro, che è quello che sto revisionando adesso, procede spedito. Sto imparando un sacco di cose sul mestiere dello scrittore. In effetti finora sono andata avanti decisamente da principiante, scrivendo di getto e revisionando poco. Mi accorgo adesso che invece quella è solo la prima fase, che dopo occorre riguardare il tutto e lavorare di lima finché il risultato non soddisfa. Per anticipare la tua domanda, posso dirti che l'intera trilogia sarà pubblicata entro dicembre di quest'anno.
C'è qualche scrittore a cui senti di dovere qualcosa?
Circa gli scrittori cui mi sento debitrice, non so... In verità non trovo in quel che ho scritto delle fonti precise. Forse l'unica cosa che è un po' più presente nel mio libro è Berserk, il mio fumetto preferito, un manga fantasy. Per il resto, c'è un po' tutto quello che ho letto, e anche ascoltato (mi ispiro anche alle canzoni...) in tutta la mia vita.
Intervista 2: da Fantasymagazine (19/04/05)
Come ti senti col terzo volume in libreria? Arrivata o al punto di partenza?
Al punto di partenza più che mai. Certo, l'avventura delle Cronache è finita, ma la mia evoluzione come scrittrice è decisamente agli inizi. Del resto, scrivere mi piace molto, e non vorrei fermarmi solo alla saga delle Cronache.
Cosa stai scrivendo al momento? Nuovi progetti in vista?
Ho scritto un'altra storia ambientata prima delle Cronache che per certi versi ne rappresenta il prologo, anche se non c'è traccia né di Nihal né di Sennar, mentre negli ultimi giorni sono alle prese con una storia ancora antecedente alle Cronache, ambientata durante la Guerra dei Duecento anni.
Rispetto ai tuoi inizi come hai modificato la tua tecnica di scrittura? Ti senti più matura in questo senso?
Sicuramente il mio modo di scrivere è cambiato, e per certi versi mi sento più padrona dello stile e della storia. Certi meccanismi che prima erano inconsapevoli ora mi sono più chiari. Al contempo ho cercato di snellire la scrittura per renderla più incisiva. Sono comunque ancora agli inizi, e di cose da imparare ce ne sono tante.
Tempo fa ci hai detto che ti ispira anche la musica... in particolare cosa ascolti quando cerchi ispirazione?
Per parecchio tempo ho avuto una specie di rito: prima di mettermi a scrivere spegnevo la luce e al buio sentivo un paio di canzoni che mi servissero a entrare in atmosfera. In generale si tratta di canzoni dei Muse, che sono il mio gruppo preferito, ma anche musiche di Loreena McKennitt, o musica classica, Bach principalmente. Sono piuttosto onnivora in ambito musicale.
Hai un tuo metodo preciso nella scrittura? Un numero di pagine al giorno o qualcosa di simile?
In genere cerco di darmi una disciplina, ossia scrivere più o meno tutte le sere e almeno tre o quattro pagine a sera. Poi può esserci la serata in cui non riesco a buttare giù una riga e la sera in cui invece sono particolarmente ispirata e continuo fino a notte tarda. Di recente i ritmi si sono un po' stravolti, sia a causa del lavoro che della stanchezza, e sono meno marziale nell'organizzazione del lavoro.
Conta più la storia o saper scrivere bene?
Direi che ci vogliono entrambe. Senza una storia non si va da nessuna parte, ma se non si sa raccontare anche la tematica migliore finisce sprecata. Credo però che la cosa davvero indispensabile sia saper scrivere.
Sappiamo che i diritti della tua saga sono stati comprati anche all'estero. Hai già qualche notizia a riguardo?
Per ora niente. La pubblicazione dovrebbe essere imminente in Turchia, ma non ne ho notizie.
Per quanto poco originale sia la domanda, te la faccio lo stesso: cosa consiglieresti agli aspiranti scrittori fantasy italiani?
Leggere tanto, indubbiamente fantasy, ma non chiudersi su un solo genere, quanto piuttosto leggere di tutto, o si finisce per diventare autoreferenziali. E non aver paura di scrivere né di proporsi; il più delle volte non si è buoni giudici di se stessi.