Offerte antiche: Offerte al Tempio di Artemide Brauronia

Tratte dal libro "La Dea, la Vergine, il Sangue", (e in buona parte riassunte da me) queste sono le offerte votive rinvenute nel tempio di Artemide Brauronia, a Brauron, in Attica.
Tali offerte erano donate dalle fanciulle che erano presenti nel Tempio (ma non solo da loro) per fare l'arkteia, il Rito dell'Orsa, e sono state catalogate nei cosiddetti "inventari brauroni".

"Vesti e tessuti. Questo genere di offerta (...) era posto nei pressi delle statue, se non direttamente sopra di esse."

"Le liste ricordano oltre venti tipi di indumenti registrati per forma, colore e decorazione: sono presenti fra gli altri chitoni, clanidi, tarantina, himatia; accanto a questi troviamo vesti meno comuni, come enkykla oppure ledia; particolarmente significativa appare anche la presenza di krokotos, cioè della veste rituale che doveva costituire un elemento essenziale dell'arkteia. Il materiale appare composto in grandissima parte da vesti femminili, ma in alcuni casi è specificato chiaramente trattarsi di indumenti di fanciullo o di indumenti maschili (non destinati ad adulti) (...).
Questo dato potrevìbbe indicare che la consuetudine rituale del culto prevedesse la dedica di vesti usate, intendendo questo elemento secondo un'ottica di magia simpatica piuttosto elementare: un particolare legame di possesso con l'oggetto consacrato, stabilendo un rapporto più diretto tra dedicante e dedicato, doveva ampliare le poenzialità magiche del gesto d'offerta."

Accanto a queste offerte ve n'erano altre costituite da "lana, da filo da trama o da attrezzi per la lavorazione dei tessuti", oltre che da"fusi a spirale e pesi da telaio".
Vi erano inoltre vesti definite "semitessute" o non terminate, dato che erano semplicemente finite a metà ed erano accompagnate da lana, filo e occorrente per completarle.
Le ipotesi che chiarificherebbero il significato di queste vesti sarebbero che tali vesti non portate a termine erano donate dalla fedele ad Artemide credendo che la divinità le avrebbe portate a termine per lei.
Ma vi è un'altra ipotesi molto valida. Secondo il mito accanto a Artemide Brauronia vi sarebbe anche Ifigenia, colei che doveva essere sacrificata vergine alla divinità cacciatrice, e alla quale erano dedicate le preghiere e gli oggetti delle donne morte di parto. Tali vesti quindi potrebbero essere quelle di donne morte prima di poter essere madri o di parto, e il fatto che non siano state terminate sarebbe una chiara simbologia della vita (e del filo) spezzato. Le vesti comunque erano offerte al tempio, e forse alla stessa Ifigenia (considerata l'altra faccia di Artemide, ma se volete scoprire i motivi vi suggerisco di leggere il libro, dato che è molto lungo da spiegare ), come vuole il mito.
Accanto alle vesti erano offerte al tempio di Artemide Brauronia anche pezze o stracci che inizialmente non erano stati compresi nel loro significato, ma che si sarebbero probabilmente straccia sporchi di sangue, il primo sangue del ciclo delle bambine, ovvero del menarca, il simbolo dell'avvenuto passaggio dalla sfera dell'infanzia a quella della maturità.

"nelle liste brauronie sono registrate zomata, ovvero cinture che sono state interpretate come quelle inerenti alle vesti indossate dalle donne al momento del parto; il rapporto tra la locuzione "sciogliere la cintura" e il gesto di mettere al mondo un figlio è nel mondo greco assai noto".

Altre offerte erano costituite da oro, argento e bronzo.
"Il materiale bronzeo è costituito in buona parte da specchi, secondo una consuetudine assai comune dei culti di tipo femminile."