L'Essenza della Divinità maschile

Sono il radioso Re dei Cieli, inondo la Terra di calore
e incoraggio i semi nascosti della creazione a manifestarsi.
Sollevo la mia lancia spendente per illuminare
la vita di tutti gli esseri
E ogni giorno riverso il mio oro sulla Terra,
mettendo in Fuga i poteri delle tenebre.
Sono il Signore delle bestie selvagge e libere.
Corro con l'agile cervo e come un falco sacro
Mi libro nel cielo spendente.
Le antiche foreste e le terre selvagge irradiano i miei poteri
E gli uccelli dell'aria cantano la mia santita'.
Sono anche l'ultimo raccolto,
grano e frutti offro sotto la falce del tempo,
sicche' tutti possano essere nutriti.
Perche' senza semina non puo' esservi raccolto;
senza inverno nessuna primavera.
Veneratemi come il Sole della creazione dai mille nomi,
lo spirito del cervo cornuto nella foresta, il raccolto senza fine.
Osservate la mia nascita, morte e rinascita
Nel ciclo naturale delle feste,
e sappiate che tale e' il destino di ogni cosa creata.
Sono la scintilla di vita, il Sole raggiante,
il latore di pace e riposo,
e mando i miei raggi di benedizione
a riscaldare i cuori e rafforzare la mente di tutti.

una mia amica molto tempo fa mi passò questa...nn so se è di qualcuno, nè se è stata trovata in qualche sito (quindi mi scuso se è così):

Padre delle creature libere, la Forza e l'Amore risiedono in Te. Tu sei colui che si sacrifica, sei la primavera che rinasce, l'estate che genera, l'autunno che muore per me. Tu sei il sole che splende, colui che riscalda i cuori, colui che da' la vita, colui che muore per rinascere oggi, domani, per sempre. Tu sei con me e per me Padre, Amante, Figlio. Tu sei l'indomito lupo nei boschi, il forte toro nei campi, il fedele cane nelle case, il potente falco nei cieli. Il Cielo che abbraccia d'amore i Suoi figli. tu sei l'oro nel mio corpo, la mia forza e il mio carisma. Tu sei il Padre, Tu sei Natura. Tu sei in me. Padre mio, il sorriso amorevole che offri, lo sguardo deciso che mi doni, il gioco del bambino che ride con me, l'abbraccio dell'alba che mi riscalda. La tua forza guerriera è la mia, la tua generosità mi colma d'amore. Ai canti Ti unisci, alle danze partecipi, nelle offerte Ti cibi, nelle preghiere ascolti deciso, nel dolore piangi. Mai critico, mai giudice. Fanciullo giocoso, Padre affettuoso, Anziano amorevole.

L'indomito lupo che corre nei boschi... l'oro nel mio corpo, la mia forza, il mio carisma

Bellissima. Le parole sono potenti rimandano direttamente all'energia che sta loro dietro!

Ringrazio tutti i giorni gli Dei del linguaggio che ci permettono di fare magia con le parole e il pensiero!
E gli Dei della vita che fanno scendere sulla terra rare anime maschili che incarnano la figura del Dio!

-Acqua-

[Modificato da -Acqua- 23/02/2007 21.18]

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Ringrazio tutti i giorni gli Dei del linguaggio che ci permettono di fare magia con le parole e il pensiero!

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Proprio vero Acqua...
Pensa che ho letto un libro davvero bellissimo ("Le Muse e l'origine divina della parola e del canto", di W. Otto) che ha messo in parole lo spirito delle muse e che mi ha fatto rendere conto, più di quanto non fossi già consapevole, che la parola, nonostante la sua origine sia umana, contiene davvero piccoli frammenti dell'Essenza divina, se si riesce ad usarla in modo corretto e soprattutto se la si usa per descrivere le consapevolezze profonde...
Queste tue parole per esempio, Acqua, mi hanno accarezzata quando le ho lette... e questo è bello... è magico...
La parola può essere una delle Magie più belle!
Per questo non sopporto i giovani un po' vuoti e superficiali (intendiamoci sono giovane anche io, ma mi sento infinitamente anziana rispetto a certi bambini troppo cresciuti che infestano le città al giorno d'oggi) quando storpiano le parole, le usano male, inventano parole senza senso e dimenticano, tra le altre cose, quanto una parola sia carica di significato e quanto possa Vivere...

Un abbraccio a te Acqua ,
Violet



"Oltre ogni tempo e tuttavia nel cuore del tempo."
Haria

Il Tempio della Ninfa

[Modificato da stregaviolet )O( 23/02/2007 22.20]

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L'indomito lupo che corre nei boschi... l'oro nel mio corpo, la mia forza, il mio carisma

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questa per me è la divinità interna,

noi siamo figli della terra e la terra è figlia del sole,
un sole che gli alchimisti chiamavano oro e gli egizzi chiamavano Horus

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Le parole sono libere, indomite e pregne di un'essenza che raramente si manifesta scentemente attraverso colui che parla

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..e quando accade siamo di fronte a un pescatore d'anime,un'uomo che ha il dono di incantare e destare gli altri uomini....

Da sempre il verbo è al primo posto

Dio disse e luce fu.....

ma cosa disse?
Cosa produce la luce,il fuoco?

se l'uomo è un modello dell'universo allora ciò che lo produce fuori lo produce dentro...

l'ordine di creazione degli elementi è fuoco,terra,aria,acqua,
così come nello zodiaco troviamo: ariete segno di fuoco,toro segno di terra,gemelli segno di aria e cancro segno di acqua.

L'ariete è il primo e il più essenziale dei dodici segni dello zodiaco,poichè rappresenta l'inizio di tutte le cose.
Esso indica l'io e la volontà nella loro forma più pura e simboleggia l'anima,lo spirito che viene sulla terra.
è governato dal potente ed energico marte che spinge alla lotta per la manifestazione,al di là dalle influenze esterne.
Questa lotta crea un'attrito,che,come per i pezzi di legno strofinati tra loro,genera energia,calore,fuoco.

E così Castaneda scrive:

....tutto comincia con un atto solo,che deve essere premeditato,preciso e continuo.
Se questo atto dura per un lungo periodo di tempo,si acquista un senso di intento inflessibile
che si può applicare a qualunque cosa.Se si raggiunge questo,la via è sgombra.
Una cosa porterà all'altra finchè il guerriero non avrà dispiegato tutto il suo potenziale".

brano tratto da: "il fuoco dal profondo" (e quale titolo migliore ??)

Alcuni uomini si adattano alla realtà,altri la creano

terra aria fuoco e acqua... è akasha che come pneuma riunisce in sè tutti questi elementi, è il soffio divino, il fonema sacro che mesce gli elementi e fornisce vita per farli vibrare.
E' come nel pentacolo, 4 direzioni e Akasha che le collega, o come nella croce di Cristo, per certi versi, 4 pali più il suo corpo e il suo spirito a dare un senso.
E' l'intenzionalità che fa vibrare le corde della nostra anima e la muove nelle esperienze di vita.
E si.. ciò che l'uomo è dentro riflette anche fuori e viceversa. Come sopra così sotto, come in cielo così in terra e come il grande sta nel piccolo. Macrocosmo che riflette il microcosmo perchè potenzialmente e vibrazionalmente affine. Come l'equilibrio in natura sacro e magico.
Ok metto fine al mio delirio dopo 12 ore di lavoro

-Acqua-

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Questa lotta crea un'attrito,che,come per i pezzi di legno strofinati tra loro,genera energia,calore,fuoco.

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Oggi ho letto un brano che si ricollega a ciò che avevo scritto sopra:


Un universo di Resistenza

Quando i cabalisti parlano di Luce con la L maiuscola si riferiscono alla Luce infinita del Creatore, la fonte di ogni nostro appagamento. Quando invece trattano di luce con la l minuscola intendono parlare della luce del sole o di una lampadina.
Questi due tipi di luce, comunque, presentano analogie.
Sapete come funziona una lampadina? Al suo interno ci sono tre componenti:

1. Un polo positivo (+).
2. Un polo negativo (-).
3. Un filamento che separa i due poli.

Il componente più importante è il filamento. Tecnicamente viene definito l'elemento « resistivo », perché il suo compito è quello di respingere la corrente inviata dal polo positivo e di impedire che si connetta direttamente con il polo negativo. Questa resistenza -ovvero l'atto di respingere l'energia- è ciò che permette alla lampadina di illuminare. Quando il filamento si rompe, il polo positivo entra direttamente in contatto con quello negativo provocando un cortocircuito. Dopo aver emesso un lampo di luce intensa, la lampadina si brucia. Si fa il buio. In altre parole, senza la resistenza non può esserci una Luce durevole.

Proprio come la resistenza del filamento tiene accesa la lampadina, la nostra resistenza al comportamento reattivo fa sì che la Luce spirituale continui a risplendere. Quando invece non riusciamo a resistere e cediamo agli impulsi reattivi, si crea un cortocircuito poiché viene a crearsi un contatto diretto tra il nostro desiderio reattivo (il polo negativo) e la Luce della gratificazione (il polo positivo). Per un istante si verifica un lampo di piacevole autocompiacimento, ma poi si fa buio perché la « lampadina », l'anima, è bruciata a causa del cortocircuito.

L'idea che la Luce per manifestarsi abbia bisogno della Resistenza ricorre in ogni area della nostra vita. Il suono di un violino nasce dalle onde sonore prodotte dalla Resistenza che l'archetto oppone alle corde. Riusciamo a sentire la musica perché i nostri timpani oppongono Resistenza al suono.

Ecco il potere creativo apparentemente magico della Resistenza.

Per chiarire ulteriormente il concetto, pensate a quelle stupefacenti immagini del pianeta Terra visto dallo spazio: risplende come uno zaffiro blu che si staglia sul velluto nero dell'oscurità . Anche qui entra in gioco la Resistenza: l'atmosfera terrestre resiste alla luce del Sole e in questo modo ottiene quell'effetto di luminosità. Nel vuoto cosmico, invece, non si verifica alcuna Resistenza e il risultato è l'oscurità assoluta, nonostante il vuoto sia permeato di luce solare.

Grazie al libero arbitrio gli esseri umani possono resistere alla piacevole energia prodotta dagli impulsi reattivi. Il libero arbitrio può esserci soltanto se qualcosa di potentissimo tenta di convincerci a non resistere: è proprio questo lo scopo dell' "Avversario" ( l'Ego) e degli ostacoli che ci pone davanti.

tratto da:
Il Potere della Kabbalah
di Yehuda Berg

Alcuni uomini si adattano alla realtà,altri la creano

E' vero.. non c'è creazione se non c'è energia di restistenza. E' illuminante ciò che hai scritto Arcobaleno.

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"Grazie al libero arbitrio gli esseri umani possono resistere alla piacevole energia prodotta dagli impulsi reattivi. Il libero arbitrio può esserci soltanto se qualcosa di potentissimo tenta di convincerci a non resistere: è proprio questo lo scopo dell' "Avversario" ( l'Ego) e degli ostacoli che ci pone davanti".

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Devono esistere luce e ombra altrimenti non saremmo in grado di distinguere l'una dall'altra.
E' un concetto che offre innumerevoli spunti di riflessione e, personalmente, sento che ci sono tante aree della vita in cui ancora non ho la giusta resistenza.

Grazie Arcobaleno!

è un piacere parlare con te Acqua....

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e, personalmente, sento che ci sono tante aree della vita in cui ancora non ho la giusta resistenza.

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questo della resistenza è un concetto un po'strano....c'è chi eccede nel lasciarsi andare e chi invece è così "controllato",
da perdere la spontaneità e la sensibilità verso ciò di cui si può nutrire.
Quello che ci nutre è l'intensità e la profondità dell'ascolto unite al mutamento volontario.

Un giorno un maestro mi disse: "l'anima si nutre interrompendo i processi automatici".

Il modo in cui facciamo le cose tende a ripetersi nel tempo creando una forza di inerzia che
per essere contrastata richiede coscenza e volontà,quindi attrito.
Questo attrito può essere doloroso nel caso di abitudini e vizzi radicati,ma può anche essere piacevole,
perchè una parte di noi sente che attraverso i piccoli mutamenti si sta nutrendo.

Ad esempio Acqua,parlando del linguaggio che a te è tanto caro,hai mai notato quanto la sua "consistenza"
cambi introducendo delle pause volontarie tra le parole e dei cambiamenti di ritmo?


tornando al concetto di luce,
riporto un brano che mi piace molto.....


".....sarete toccati dal ritmo della mia voce. Si muove attraversandovi come un raggio di luce che - seppure per un attimo - spazza via l’oscurità circostante.
Dimoro in una frequenza di luce dove gli esseri finiti non mi possono scoprire. Se mi cercherete, fallirete. Io non posso essere trovata o scoperta. Posso solo essere compresa nell’essere uno [oneness], nell’unità e nella totalità. E’ proprio lo stesso essere uno che sentite quando siete interconnessi con tutta la vita, perchè io sono questa e questa soltanto.
Io sono il tutto della vita. Se mi dovete cercare, allora praticate il sentimento della totalità e dell’unità.
Nella profondità della mia luce, vi ho creati dal mio desiderio di comprendere il mio universo. Siete i miei emissari. Siete liberi di viaggiare nell’universo degli universi come particelle dal mio grembo infinito con destini che solo voi scriverete. Non fisso il vostro viaggio o lo scopo del vostro viaggio. Vi accompagno solamente. Non vi spingo su questa o quella via, nè vi punisco quando vi allontanate dal mio cuore. Faccio questo in conseguenza del mio credere in voi.
Voi siete gli eredi della mia luce, che vi diede forma. E’ la mia voce che vi ha risvegliato all’individualità , ma sarà la vostra volontà a risvergliarvi alla nostra unità. E’ il vostro desiderio di conoscermi come vostro sè che vi porta alla mia presenza, così perfettamente celata dal vostro mondo.
Io sono dietro ogni cosa che vedete, udite, gustate, odorate, sentite e credete.
Vivo perchè mi scopriate. E’ la mia più alta espressione d’amore per voi e, mentre cercate le mie ombre nelle vicende del vostro mondo, Io, luce perenne ed invisibile, divento sempre più visibile.
Non c’è supplica che mi scuota. Nessuna preghiera che ulteriormente mi inviti nel vostro mondo se non è accompagnata dal sentimento di unità e di totalità. Non c’è tempio o sacro oggetto che mi tocchi. Non lo fanno, nè hanno mai portato voi più vicino alla mia mano tesa.

Alcuni uomini si adattano alla realtà,altri la creano

"Perche' senza semina non puo' esservi raccolto;
senza inverno nessuna primavera. "

E' questa la vera essenza della vita.. Ed è questo che a volte sembra impossibile a comprendersi.. Ma siamo così ottusi, nella ricerca di una felicità fittizia, che spesso ce lo dimentichiamo.. Disimparando la bellezza della semina e il fuoco nel camino in una notte d'inverno..

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Disimparando la bellezza della semina e il fuoco nel camino in una notte d'inverno..

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Cosa,secondo te,ci porta a disinparare tutto questo Lucia?

Arcobaleno

Alcuni uomini si adattano alla realtà,altri la creano~

Lo disimpariamo perchè siamo talmente avvezzi a ricercare cose esorbitanti quando, in realtà, sono le piccole cose che danno vera felicità. Vorremmo avere tutto e subito perchè è più comodo, facile.. Senza pensare che anche i piccoli passaggi sono importanti e utili alla crescita.
Siamo troppo materialisti, seguiamo la logica che ci impongono i mass media e non riusciamo a vedere le cose con i nostri VERI occhi.

In linea di massima, io non sono proprio così, ma alcune volte credo venga naturale a tutti..

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siamo talmente avvezzi a ricercare cose esorbitanti quando, in realtà, sono le piccole cose che danno vera felicità

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Sono d'accordo ....credo tuttavia che il discorso sia un poco poco più complesso ,

Una persona può comprendere benissimo a livello razionale che deve apprezzare di più le piccole cose, eppure non essere in grado di farlo,
può anche ricordare che in passato provava un certo tipo di incanto che ora è svanito e non avere la più pallida idea del perchè tutto questo accade.

Credo che qualsiasi Via "reale" debba toccare da vicino questo argomento per il semplice fatto che,al di là degli sforzi che essa richiede, una Via deve portare
ad una maggiore felicità, ad una maggiore pienezza e profondità di percezione.
Secondo me la scrittrice Haria quando suggerisce di "allineare la percezione al respiro della bellezza" ci sta dicendo questo,
e attraverso il suo esempio dimostra che è possibile farlo,con uno sforzo volontario,una ricerca che richiede grande e costante impegno.

Da un certo punto di vista quindi "le cose esorbitanti" sono necessarie per apprezzare "le piccole cose",
mi spiego meglio: un piccolo sforzo non è sufficiente a deviare un treno in corsa,
una persona che per anni è vissuta in un certo modo con un certo orientamento mentale è come un treno in corsa, con tutta l'inerzia delle sue abitudini.
Un giorno un maestro mi fece un'esempio bellissimo per spiegare questo: disse che attraverso le nostre abitudini noi produciamo "un solco",
come se scavassimo nella terra, e questo solco a volte è molto profondo, se facciamo un piccolo passo per cercare di uscire da esso, cosa accade?
Accade che la sponda del solco frana, il solco si allarga e noi continuiamo ad andare sempre nella stessa direzione.
A volte è necessaria una grave malattia perchè una persona "si sposti realmente", questo però non è molto interessante,
più interessante è osservare chi si sposta volontariamente e dimostra di essere più luminoso,forte e amorevole di un tempo.

Che la via verso la felicità richieda qualcosa di più che piccoli passi è espresso bene in uno splendido brano che Violet ha postato
nella Sezione Anima di Strega del tempio di cui ne riporto un pezzetto:

"L’equilibrio delle sue parti è solido come la roccia ed è mantenuto tale dalla profonda Armonia che la Figlia della Grande Madre prova dentro di sé, frutto di lunghi e intricati percorsi dentro e fuori a Labirinti di luci ed ombre, a Spirali di terra ed aria, a cadute nel fango e a voli tra le stelle. Difficili Sentieri intrapresi all’interno delle segrete grotte dell’Essere, che hanno portato ad un magico Centro in cui tutto converge e in cui tutto è compreso, svelato, vissuto".

Nei testi di Haria, così come in quelli di Castaneda si enfatizza molto il lato guerriero, potremo dire che questa è un'espressione del Dio che c'è dentro di noi?
Il lato guerriero è necessario per compiere i grandi sforzi (le cose esorbitanti),per cambiare direzione, è il seme portatore del cambiamento.
Sempre gli stessi autori però fanno riferimento anche al lato più sensibile e alla ricerca della profondità nelle piccole cose,potremo dire che questa è un'espressione della Dea in noi?
L'uno si nutre dell'altra e viceversa

Chi prende ogni cosa come una sfida senza coltivare la sensibilità ( il classico "duro") si inaridisce per un'eccesso di fuoco.
Chi invece cerca solo il lato sensibile (tipo "new age") ad un certo punto ristagna per mancanza di fuoco.
In entrambi i casi l'energia vitale cala e con essa l'incanto e l'interesse per le piccole cose.

Alcuni uomini si adattano alla realtà,altri la creano~

Che magnifiche parole arcobaleno

Sono daccordissimo con quello che hai scritto. Secondo me, però, non è tanto il fatto di apprezzare piccole cose, ma è una diversa gerarchia delle cose a cui si danno importanza: ad esempio, certe cose a cui la gente da massima importanza per me non valgono nulla e viceversa.

L’incanto che si perde è dovuto alla dimenticanza del bambino/bambina che è in noi, quello che ci dava la capacità per stupirci e apprezzare le “piccole cose”. In poche parole, tutti gli sforzi che a volte si fanno sono rivolti a riprendere ciò che un tempo avevamo ma che abbiamo perso (ovviamente non vale per tutti). Se non si sanno apprezzare le piccole cose non si apprezza niente.
Più si è inconsapevoli di quello che si è perso, più il “risveglio” è difficile ed è per questo che a certe persone serve una svolta piuttosto dura.
…poi ci sono i casi disperati, ovvero le persone che sono talmente fossilizzate su idee preconfezionate dove ogni svolta sarebbe impossibile.
Secondo me parte tutto dalla nostra capacità di filtrare attraverso la consapevolezza quello che ci arriva dalla società, essere diciamo critici ed avere una certa autonomia di pensiero senza prendere per buono tutto quello che ci propinano come buono e giusto.
La cosa veramente triste è che nella nostra società tutto può diventare “normale” anche le cose più stupide e abominevoli se ripetute per lungo tempo e da tante persone.

Tellus