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ARCHEOASTRONOMIA: il mistero delle Piramidi.

Ultimo Aggiornamento: 09/12/2005 10:05
09/12/2005 10:05
 
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Una articolo interessantissimo, scritto dal prof. Robert Bauval, e pubblicato sulla rivista Hera, pone in relazione le piramidi di Giza, la cintura di Orione e la loro posizione relativa alla Via Lattea.

Nei Testi delle Piramidi si parla di un "Corso d'acqua sinuoso" nel cielo che, secondo vari egittologi, era identificata con la Via Lattea che, a sua volta, era vista come il "Nilo celeste":

Se posizioniamo una mappa celeste con la cintura d'Orione correlata alle piramidi di Giza e la Via Lattea in relazione al Nilo, allora vediamo che il percorso del Sole attraversa i templi solari di Abu Ghorab e anche il Grande Tempio Solare di Eliopoli, la sede dell'alto sacerdote che amministrava il culto delle piramidi nella regione memfita.

Nello schema il piccolo ammasso di stelle che forma le Pleiadi è collegato al piccolo gruppo di piramidi di Abusir.

Per quanto riguarda Eliopoli, si ricollega con la posizione del Sole al solstizio estivo nella costellazione del Leone. Il Grande Tempio Solare di Eliopoli era dedicato al dio Ra-Horakhti, che viene menzionato molte volte nei Testi delle Piramidi come dio del sole che sorge a Est.

Il nome Horakhti veniva attribuito alla Grande Sfinge di Giza, la statua leonina con la testa d'uomo, senza dubbio un simbolo del sole nascente a Est.

Il sito di Abu Ghorab è nel deserto che lambisce il lato ovest della valle del Nilo, a dieci km a sudest di Giza. Il sito è stato chiuso per restauro, ma dei due templi solari che rimangono solamente uno è degno di visita, quello di Niuserra, una grande struttra rettangolare piatta sul quale si ergeva un enorme obelisco o torre.

Ogni tempio solare aveva una strada selciata che conduceva alla valle del Nilo in corrispondenza di un tempio nella vallata con tanto di porto di attracco. Dato che il Nilo era a chilometri di distanza questi porti probabilmente avevano una funzione simbolica.


Per rendere le cose ancora più misteriose, in corrispondenza del lato sud del tempio solare di Niuserra è stat trovata un'imbarcazione di mattoni di fango la cui funzione vuole simboleggiare la mitica barca nella quale il dio del sole solcava l'oceano del cielo.

Forse i costruttori delle piramidi hanno immaginato la regione di Memfi ed Eliopoli come un'"immagine del cielo".

Ci sono molte piramidi nella regione memfita che portano nomi di stelle.
Ad esempio, la piramide di Abu Ruwash era chiamata "Djedefre è una stella ", così come la piramide di Nebka.
Quindi, si ipotizza che le piramidi venissero immaginate come stelle al suolo, e siccome per gli antichi egizi, la regione più importante del cielo era la zona della costellazione di Orione, si spiegano le concordanze tra Orione e le piramidi menzionate all'inizio.

La teoria completa e dettagliata sull'intera relazione astronomica dell'Egitto verrà presentata nel nuovo saggio di Robert Bauval, che sarà pubblicato in italiano dalla Corbaccio.
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