Molto spesso il paganesimo, all'estero, viene visto attraverso lo
specchio dei siti o della rete mentre ben poco si sa di chi siano i pagani che realmente lo vivono.
Figure che sembrano sospese e lontane da una vita reale, dal
quotidiano.
Esiste invece un paganesimo vissuto ogni giorno, lontano dalle
celebrazioni e da quanto e' la facciata pubblica.
Lavorare all'estero ti porta ad avere il vicino di scrivania pagano, a rendertene conto per i segni che porta addosso e a notare che nessuno fa caso alla cosa e che niente varia nei rapporti con quella persona.
Un mondo diverso in cui la realta' non e' fatta di paura o di senso di minoranza ma di un vivere quotidiano di cui la religione fa pienamente parte.
Il pagano e' il tuo vicino di casa, la signora che con cui si fa la coda al supermercato o quello che incontri sull'autobus.
Ben lontano dalle questioni italiane siamo in culture differenti
abituate naturalmente a non prestare attenzione ai simboli o a cosa le persone possano portare in maniera pubblica.
La grande differenza e' quella: John potra' avere tutto quel che vuole ma rimarra' sempre quello che e' senza ritrovarsi addosso le nomee, le etichettature o che altro possa succedere in questo paese.
A quel punto, al di fuori delle logiche della paranoia e del senso di persecuzione, si rientra nel discorso di cosa sia la religione vissuta e di come quella religione sia adulta perche' diviene una delle opzioni che si presentano in campo religioso in situazioni in cui ad essere comune e' la mancanza di cammino religioso piu' che quella di averne uno.
La religione, chiusa nell'ambito del privato da un paio di secoli di razionalismo che hanno posto sullo stesso piano ignoranza e afflato spirituale, torna a prendersi la sua rivincita in forme ben diverse da quelle abituali.
A quel punto la persona religiosa non e' piu' solo quella comunemente intesa ed appartenente a quanto viene dato per istituzionale perche' e' cambiato il modo di viverla ed e' cambiato l'oggetto.
In una situazione diversa e meno soffocante di quella italiana ci si rende conto che non e' per niente strano che il tuo vicino di scrivania possa essere asatru o wicca esattamente come un altro potrebbe essere cristiano o buddista mentre la signora che gira col velo in testa e' musulmana.
Una situazione del genere porta a negare il settarismo, a far si che il paganesimo sia seguito da persone che sono nella societa' e ne fanno parte a pieno titolo come membri attivi che lavorano, vivono e non si distinguono dal loro vicino di casa che per un particolare: la religione che professano.
All'opposto e' il settarismo, la chiusura asfissante in cui ci si puo' ritrovare e che rischia di portare ad una stagnazione in cui non vi sono piu' discorsi o spunti per un avanzamento del cammino ma un confermarsi reciproco della bonta' della scelta effettuata.
In Italia tutto questo e' forse ancora fantascienza ma suppongo sia quello a cui si vorrebbe tendere: l'essere persone con un cammino tra altre persone.
blog.pagantribes.org
Per quanto riguarda "l' estero" confermo ogni parola.
Ciao
Claudio
[Modificato da Claudio Cava 22/07/2005 22.01]
“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer