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PARCO DELL'ANTOLA DISASTROSO!

Ultimo Aggiornamento: 28/09/2014 12:06
18/04/2006 18:21
 
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Parco dell'Antola
Salve.
Sono un ragazzo di 25 anni e da circa 3 anni ho la fortuna di poter vedere e vivere da vicino la Val Trebbia.
Più precisamente passo del tempo, appena ho la possibilità, nella località di Caffarena, comune di Propata.
Chi conosce la zona sa che Caffarena si trova proprio sopra il Lago del Brugneto e proprio da Caffarena partono alcuni percorsi tra cui uno che porta direttamente sulle rive del Lago.
Inoltre come ben saprete le rive del lago sono caratterizzate da un lungo percorso che fa l'intero giro sino alla diga e poi ritorno.
La prima volta che ho visto il lago è stata due anni fa, in agosto. Sono state 2 le cose che mi hanno colpito: la prima è la bellezza del panorama e del contorno ambientale; la seconda è la condizione pietosa del percorso e del contorno boschivo dal punto di vista della
pulizia [SM=g27821] ! Da quel giorni più e più volte mi sono recato a fare passeggiate lungo i percorsi e le rive del lago e la situazione non cambia, anzi peggiora!
Mi spiego meglio e in maniera molto schiette: 1)In mezzo al bosco ci sono rifiuti di ogni genere, addirittura automobili,ruote,frigoriferi,vecchie cucine,oltre a cartaccia, bottiglie di vetro,plastica; 2)le aree dedicate ai picnic dotate di tavoli panche e barbecue sono sporchissime dato che la gente fa i propri comodi e poi lascia li i rifiuti; 3) Le rive del Brugneto quando non è pieno sono frequentate da persone che si accampano con tende e similari e anche loro quando vanno via lasciano li di tutto cosi quando il lago torna in piena (come lo è ora,ci sono stato proprio il giorno di Pasqua) i rifiuti galleggiano e si accumulano sotto al ponte prima di Albora e in molte altre zone del Lago. [SM=g27812]
Questa è la situazione generale, nessuno fa pulizia. Ho notato che da Novembre ad oggi sono cambiate alcune cose nel primo tratto che va dal ponte prima di Albora verso la diga e cioè un drastico disboscamento.. sono tantissimi gli alberi tagliati ai lati del percorso ma la legna è stata per ora accatastata in maniera ordinata ai piedi dei boschi, io spero per favorire la PULIZIA.
Certo, molti rifiuti ingombranti non potrebbero essere tolti senza il disboscamento però macchine e lavatrici e frigoriferi sono ancora li! Ero con la mia fidanzata e entrambi abbiamo avuto la netta sensazione che se avessimo avuto dei sacchetti ne avremmo riempiti 2 o più ogni 100 metri di percorso (e parlo di soli 20 minuti di camminata) con rifiuti piccoli come carta,bottiglie,lattine,scatole ecc…Ma è possibile che nessuno si preoccupi della manutenzione del Parco? Se mi pagate lo faccio io [SM=g27828] ! E poi sento le persone che ci vivono lamentarsi per come vanno le cose! Mi viene da ridere…ognuno pensa al proprio interesse, basta tagliare un po’ di legna da vendere e sono tutti più contenti! Proprio recentemente ho sentito parte delle persone che vivono a Caffarena e dintorni che sono stufi di come vanno le cose, che il sindaco non va bene e che bisognerebbe sfruttare meglio il parco anche per favorire un po’ di turismo (anche perché ci sono parecchi hotel, ristoranti di prestigio e alcuni si stanno preoccupando di inventarsi iniziative per chiamare gente) ma i più anziani sono scettici e stanno bene cosi perché pensano che il parco sia loro. Può anche essere loro per quel che mi riguarda ma in queste condizioni fa schifo! E ho parlato solo delle rive del Brugneto! Porto l’esempio di Caffarena: tutta l’area è abbastanza presa male: i contadini costruiscono baracche abusive con materiali di scarto, prediligono alluminio, vecchie brande arrugginite, reti arrugginite, e il tutto messo alla rinfusa; le stradine interne e non solo sono distrutte, dissestate e sporche; gli spazi verdi come prati che fino alla scorsa estate erano liberi ora sono colmi di recinti per orti fatti malissimo e secondo me anche pericolosi (sarei proprio curioso di sapere se messi li a modo e con giudizio e permesso). Propata idem…ma è tenuta meglio perché fa Comune e c’è un bel ristorante e albergo i cui proprietari si premurano di tenere pulito il più possibile ma ci sono anche li delle lacune date anche dal limite umano!
Nota positiva la si ha salendo verso la Casa Del Romano e sul percorso che porta da qui al monte Antola.. tutto pulito,ben tenuto ma spero non solo per questioni di guadagno derivanti dal ristorante. PERO’ la zona del rifugio dell’ Antola ad agosto era ancora molto molto brutta; so che i lavori per la ricostruzioni sono incominciati ma vedo anche una sorta di stallo nelle operazioni.
Hanno utilizzato uno spiazzo prima di Propata per depositare i rifiuti portati giù e le strutture per la costruzione ma sono depositate li da un pezzo e sono sempre le stesse. Ok che è appena passato l’inverno ma non ho visto passi avanti.
So di per certo che se i vari comune e gli enti preposti volessero potrebbero trovare molte persone volenterose a cui interessa il Parco e la sua integrità dal punto di vista della pulizia e della sua valorizzazione. Io mi ci metto in mezzo perché avrei il piacere di girare per queste zone senza imbattermi in cumuli di spazzatura e nella maleducazione delle persone. [SM=g27813]
Un’ altra cosa mi ha fatto pensare e ridere parecchio: mi è capitato di passeggiare tranquillamente con la mia fidanzata per le strade e di essere FERMATO dai Carabinieri, i quali hanno anche preteso i DOCUMENTI per compilare un modulo [SM=g27816] ! Ma insomma.. anziché controllare 2 ragazzi che passeggiano alla luce del sole per la strada perché non ci si muove in altre direzioni?? Ci sono innumerevoli discariche lungo la strada che va da Montebruno a Caffarena e Torriglia magari tenere d’occhio la roba che ci buttano e chi ce la butta sarebbe cosa saggia! E la gente che alimenta queste discariche la si vede perché più di una volta ho visto trattori con rimorchi carichi di roba dimessa tornare indietro vuoti! Bisognerebbe mandare mensilmente qualcuno atto al recupero di rifiuti ingombranti! Non si può pensare di rendere ogni angolo della strada una isola ecologica ABUSIVA! Più controlli, più pulizia, più voglia e una ventata di aria giovane migliorerebbe la condizione della Val Trebbia!

Spero che l’apertura di questa discussione possa essere motivo di interesse da parte vostra e da parti di tutti coloro che hanno notato questa condizione.

Grazie

SIMONE

P.S.per qualsiasi risposta privata contattatemi all'indirizzo simone.zen@libero.it [SM=g27811]

[Modificato da valtrebbia 12/06/2007 13.27]

19/04/2006 08:45
 
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Purtroppo il problema dei boschi utilizzati come discarica è molto diffuso e su www.altavaltrebbia.net abbiamo già avuto parecchie segnalazioni. A Fontanarossa i cacciatori hanno ripulito un fosso riempiendo un trattore di rifiuti. Purtroppo troppe persone non capiscono la fortuna che hanno quando camminano nei nostri bellissimi boschi e non li rispettano. Oltre all'operazione sopra citata ogni anno a Fontanarossa organizziamo una giornata dedicata alla pulizia delle zone adiacenti al paese, ma se dovessimo pulire ovunque forse non basterebbe un mese! Sarebbe utile che ogni paese adottasse una iniziativa del genere, se non altro per limitare i danni.
Ho saputo che per il 10 giugno si sta organizzando una giornata per ripulire le sponde del Trebbia, vi terrò informati im merito.
Marco Gallione
19/04/2006 09:30
 
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Grazie.
In effetti se ogni singolo paese adottasse questa "strategia" di manutenzione le cose andrebbero meglio ma un giorno l'anno è troppo poco.
Se a Fontanarossa e sulle rive del Trebbia lo fanno dalle altre parti non accade e nessuno si preoccupa di sensibilizzare la gente del posto o gli enti giusti. Il percorso del lago del Brugneto misura 13,4 chilometri..ci vorrebbe una settimana bella intensiva e son sicuro che tornerebbe quasi del tutto pulito ma manca la gente e la voglia.
Non dimentichiamo che la maggior parte di queste zone fanno parte di quello che è chiamato PARCO DELL'ANTOLA, non sono boschi qualsiasi attenzione..in tutto il Mondo i PARCHI sono tenuti perfettamente e ce ne sono di molto più vasti del nostro tenuti 1000 volte meglio..Il nostro parco sta regredendo alla forma di "insieme di boschi qualsiasi"!

Saluti
22/04/2006 19:56
 
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Ho la casa proprio di fronte a Caffarena ,sull'altra sponda del Brugneto. Sulla strada da Torriglia fioriscono piccole discariche ogni cento metri, dapprima una vecchia lavatrice, poi un frigorifero poi il boom con la riapertura stagionale delle seconde case quando appare veramente di tutto, poi un giorno improvvisamente le discariche scompaiono (immagino che il Comune si sia svegliato)e sei felice ma il giorno dopo eccole rifiorire le piccole discariche. E il ciclo ricomincia anno dopo anno.
Davanti a casa ,in zona in ambito Parco, hanno installato un'altra antenna per telefonini. Ho dovuto far buon viso a cattivo gioco (il progresso ha le sue vittime e mi consolo pensando che il mio sacrificio renderà la vita più comoda agli abitanti della vallata) ma la cosa che mi fà arrabbiare ancora di più è che l'impresa che ha eseguito i lavori ha lasciato sui prati circostanti plastiche, vecchi cavi ed altro materiale. La Forestale mi ha detto che è un comportamento abituale e che le multe non servono a niente perchè col gioco dei subsubsubappalti quando la multa arriva finalmente a destinazione,la ditta (sempre rigorosamente di regioni lontane) normalmente non esiste più.
Devo confessare che a 60 anni e rotti comincio a demoralizzarmi e mi è quasi passata la voglia di combattere. Per questo mi fà piacere che ci siano dei giovani come Simone che non accettano tutto ciò e ci provano a resistere.
In bocca al lupo Simone ,e grazie.
Sergio
23/04/2006 20:22
 
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Io ho la sfortuna di frequentare poco il Parco perchè lavoro anche nel weekend ma quando ho due giorni di tempo vado su però con cosi poco tempo a disposizione posso fare ben poco.Per questo ho deciso di scrivere qui sopra perchè pensavo che comunque chi fa il sito e regge il forum fosse legato direttamente all'ente parco e comunque speravo che qualche membro di questo ente leggesse cosa passa sul sito dedicato interamente ad una cosa da loro gestita.
Evidentemente critiche e lamentele non servono a smuovere le acque. Fermi restando che i ringraziamenti e gli incoraggiamenti sono ben accetti, e vi ringrazio, mi aspettavo un altro genere di reazione. Non so un responsabile di qualsiasi cosa che dicesse che ci sono in atto progetti di bonifiche varie..
Purtroppo dagli abitanti con dimora fissa in queste zone non ci si può aspettare nulla perchè a loro va bene cosi, come ho già detto, e meno gente-turisti-visitatori-nuovi affittuari o compratori di case hanno intorno e meglio stanno..C'è una sorta di monopolio del territorio.Ma almeno i sindaci caspita!Cosa ci stanno a fare..E che figura ci fanno vorrei sapere sapendo che comunque la gente sa che IL Parco è sporco, c'è di tutto..mamma mia!Però poi vorrebbero andare fieri dei tanti percorsi che ci sono..ah beh!Evidentemente reputano macchine,lavatrici,cartoni,ruote,frigoriferi come nuove forme di vita da proteggere e conservare cosi, in mezzo alla natura!

Saluti [SM=g27825]
23/04/2006 20:30
 
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Ah..farò un nuovo intervento sempre abbastanza critico ma non riesco a non farlo [SM=g27811]

Premetto che io penso che il Parco e la Valle in se siano veramente ambienti bellissimi che meritano di essere visitati,esplorat visti e rivisti in tutte le stagioni...

Però nella Home del sito una persona che legge:" L'Alta Val Trebbia ligure
Scoprite con noi l'incontaminata bellezza della nostra valle

attraverso la sua storia, le immagini, i suoi paesi e le sue tradizioni..

Tutto bellissimo ma non incontaminato..sarò su dal 28 al 1 maggio e cercherò di fare delle fotografie per documentare quello che fin'ora ho solo scritto..In cuor mio ho la speranza che in queste 2 settimane abbiano levato il grosso dell'inquinamento ma non so!
25/04/2006 10:55
 
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Sì, in effetti da un pò di tempo mi sto chiedendo se l'aggettivo "incontaminata" che ho messo nel titolo ha ancora regione di esistere. In effetti la nostra valle non ha industrie o attività particolarmente inquinanti (speriamo che sia così per la nuova fabbrica di acqua minerale...) ma in compenso l'uomo ci mette del suo per cercare di inquinare zone veramente incontaminate. Forse nel passato ciò che si gettava nei fossi e nei boschi era facilmente decomponibile ma con i tempi moderni e con l'avvento di plastica e metalli vari una volta gettati rimangono lì in eterno.
Posso capire che a nessuno faccia piacere avere una discarica vicino casa ma purtroppo il problema dello smaltimento dei rifiuti ingombranti esiste e i comuni dovrebbero individuare dei punti di raccolta di tali rifiuti che risolvano il problema di chi deve disfarsene.
Marco Gallione
28/04/2006 10:14
 
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Prima di tutto.Grazie per avere pubblicato le foto.
Sono in partenza giusto ora per Caffarena e spero di poterne fare altre. [SM=g27811]
Io so, ma non di sicuro, che prima della galleria di Garaventa c'è una sorta di area adibita allo smaltimento dei rifiuti,un piazzale enorme attrezzato..si vede anche dalla strada..Non so se però è in uso e se attualmente la sua funzione sia quella. [SM=g27833]
Resta il fatto che il comune paga alcune persone per il recupero dei rifiuti dentro ai cassonetti, si sono muniti di un camion dell'amiu e un signore della località fa il giro un paio di volte la settimana. Però gli extra, cioè i rifiuti fuori dai cassonetti e le discariche abusive e improvvisate non le smaltisce nessuno. Dovrebbero avere fondi anche per questo suppongo...vabbè poi i rifiuti nei boschi anche quelli di dimensioni incredibili rimangono utopia! [SM=g27821]

Simone
28/05/2007 17:40
 
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Il Parco dell'Antola
Sono Roberto Costa, presidente dell'Ente Parco Antola.
Ho letto le critiche rivolteci da alcuni lettori del forum, e le trovo almeno in parte ingenerose.
Si tende ad addebitare al Parco la responsabilità di molti disagi della Val Trebbia, in particolare per quanto riguarda la presenza di rifiuti.
In effetti tutto ciò rientra nelle competenze di altri Enti, mentre l'Ente Parco opera istituzionalmente per la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali, la realizzazione di infrastrutture ad esse collegate aventi come finalità la fruizione turistica e lo sviluppo economico delle valli del Parco e l'educazione ambientale.
Voglio sottolineare che il Parco dispone di soli tre dipendenti e che su di essi deve basarsi per svolgere tutte le attività istituzionali, mentre molte attività esterne sono affidate a cooperative o a collaborazioni occasionali e quindi è un Ente snello, che costa poco alla Comunità e rende molto in termini di ritorno economico: nei 10 anni di attività infatti è stato capace, attraverso la partecipazione con propri progetti a bandi comunitari, nazionali e regionali a moltiplicare circa per 4, in termini di ricaduta economica sul territorio, i fondi in conto capitale ricevuti dalla Regione Liguria, che non sarebbero mai arrivati, diversamente, nelle nostre valli.
Ciò ha permesso, una volta rivelatasi impossibile l'acquisizione dai privati del vecchio rifugio dell'Antola, di acquistare i terreni e costruire in soli 2 anni (verrà inaugurato il 1 luglio 2007) un nuovo rifugio sull'Antola che è un edificio all'avanguardia in Liguria per tecnologie energetiche rinnovabili, di finanziare (chi costruisce è il Comune di Fascia) e successivamente gestire (il cantiere è stato appena aperto ed i lavori dureranno circa 2 anni) l'Osservatorio astronomico a Case del Romano, di gestire nel territorio di 12 Comuni circa 300 km. di sentieri segnalati la cui pulizia è affidata, tramite bandi pubblici, ad agricoltori, consorzi e associazioni (qualche volta siamo in ritardo rispetto alle esigenze ma dobbiamo spesso superare gli ostacoli ed i danni del clima).
Gestiamo, con la sola collaborazione finanziaria della Provincia di Genova, due Uffici turistici IAT in valle, uno permanente a Torriglia ed uno stagionale a Gorreto, dando informazioni sul Parco ma non solo, accompagniamo centinaia di persone lungo gli itinerari del Parco con le nostre guide naturalistiche e svolgiamo attività di educazione ambientale verso decine di scolaresche del territorio, di Genova, Liguria e basso Piemonte.
Gestiamo, in valle Scrivia, il Castello della Pietra, autentico monumento naturalistico e storico delle nostre valli.
Partecipiamo a progetti comunitari per la gestione dei SIC (Siti di Interesse Comunitario) del Parco (ce ne sono 5) collaborando con Istituti Universitari e pubblicando documenti di grande valore come il video (disponibile anche su DVD) naturalistico "Anthos e Psichè (il fiore e la farfalla)" che illustra le bellezze naturalistiche dell'Antola.
Promuoviamo progetti di collaborazione con gli operatori economici: stiamo partendo con un progetto denominato "siti ospitali" che coinvolgerà tutti gli albergatori del Parco e dintorni, gratuitamente ed a carico nostro, in una messa in rete delle loro strutture tramite il sito del parco www.parcoantola.it e quello nazionale www.parks.it, fra i più visitati anche a livello internazionale.
Partecipiamo a numerose mostre e manifestazioni, dando spesso ospitalità presso i nostri stand a produttori locali che riescono così a far conoscere i loro prodotti spesso anche al di fuori della provincia e della regione.
Mi fermo qui, e consiglio a chi è interessato a conoscerci meglio di venire a visitare le nostre sedi (abbiamo il Centro Visitatori a Torriglia e la sede amministrativa a Busalla), di leggere il nostro periodico "Le Voci dell'Antola" (lo inviamo gratuitamente in abbonamento a chi ce lo richiede) o di contattarci comunque presso la nostra casella di posta elettronica info@parcoantola.it. o i nostri telefoni 010 944175 e 010 9761014.
E' un costante impegno mio personale, del Consiglio che mi coadiuva, del Direttore e dei nostri organi tecnici cercare di fare del nostro meglio per ottemperare al mandato che abbiamo ricevuto; forse non sempre ci riusciamo completamente, accettiamo comunque le critiche e cerchiamo di farne tesoro, ma non ci possiamo sentire responsabili per l'inciviltà di chi lascia i rifiuti o di chi deturpa natura e paesaggio nè per l'indifferenza di altri verso questi comportamenti.
Chi vuole bene alla val Trebbia potrà aiutarci a gestire meglio il Parco con i suoi suggerimenti ed i suoi consigli, che siamo sempre pronti ad ascoltare.
Un cordiale saluto a tutti
Roberto Costa
Presidente Parco Antola
30/05/2007 13:48
 
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Egregio Sig. Presidente,
lei sa quanto apprezzi il lavoro che sta svolgendo il Parco dell'Antola, con competenza, professionalità ed entusiasmo e che cerco di far conoscere anche attraverso il sito www.altavaltrebbia.net.
Ho riletto i post precedenti e mi sembra che la responsabilità delle situazioni citate non venga addebitata direttamente all'Ente Parco ma denuncino problemi esistenti nelle zone protette dal Parco.
Purtroppo il problema è reale perchè, nonostante l'ottimo lavoro che state svolgendo, gli abitanti e frequentatori dell'area troppo spesso hanno poco rispetto per la natura che li circonda e non si rendono conto dei danni che apportano.
A mio parere (e secondo le mie esperienze personali) c'è ancora troppa gente che non riesce a capire l'importanza del Parco e, soprattutto tra i residenti, troppe persone vedono il Parco come un Ente che ha espropriato una parte del loro territorio.
Probabilmente uno degli impegni che dovrete prendere per il futuro sarà proprio quello di acquisire la fiducia di queste persone.
Per quanto riguarda la sporcizia delle zone citate ben sappiamo che difficoltà abbiano le nostre amministrazioni, che devono far fronte ad una cronica mancanza di fondi, a gestire i territori dei nostri piccoli comuni. Penso si debbano responsabilizzare abitanti e frequentatori del Parco ad ammirare le nostre splendide bellezze naturali senza deturparle.
Marco Gallione
12/06/2007 10:56
 
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Il Rifugio
Informo che domenica 1 luglio in occasione dell'annuale festa di S.Pietro verrà inaugurato alla presenza delle massime autorità regionali e provinciali il nuovo RIfugio "Parco Antola" e che tutti sono invitati a partecipare (funziona anche un servizio di elicottero da Propata).
Nell'occasione si celebra anche il centenario della croce, restaurata a cura del Parco dell'Antola.
Il programma è: 9.30 benedizione croce; 10 S.Messa; 11.30 inaugurazione rifugio; 13 rancio alpino.
Saluti dal presidente Roberto Costa

P.S. Il titolo del blog è sempre "Parco dell'Antola disastroso!" e non mette certo il buon umore leggerlo ogni volta: non potrebbe diventare semplicemente "Parco dell'Antola" e poi ognuno dà il giudizio che vuole? Grazie.
13/06/2007 08:53
 
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Mi dispiace, signor Costa, i titoli vengono messi dagli utenti che inseriscono la discussione e non sono più modificabili se non eliminando interamente la discussione stessa.
Marco Gallione
28/09/2014 12:06
 
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Sulla strada provinciale 15 a tre km da Torriglia in località Vallà c'é la discarica bucata che manda percolato dove nasce il Trebbia a tutti gli effetti fa parte del parco dell'Antola.
LA DISCARICA DI TORRIGLIA IN LOCALITA' VALLA' CHE MANDA PERCOLATO DOVE NASCE IL TREBBIA: BREVE STORIA DI ROBERTO PENCO.
La discarica di Vallà (breve storia per chi non c’era o non ricorda):
La discarica fu costruita nel seguente modo: dopo lo scavo vennero posati sul fondo dei tubi per
convogliare le acque piovane che cadevano dalla parete rocciosa a nord,sopra questi tubi venne posato
uno strato impermeabile e sopra lo strato impermeabile i tubi per convogliare il percolato nelle vasche . Poi
si cominciarono a conferire i rifiuti urbani di 7 diversi comuni.
A quel punto le acque piovane che cadevano sulla parete rocciosa passando sotto la discarica andavano a
finire nel Trebbia,mentre il percolato che usciva dagli altri tubi andava nelle vasche di raccolta, veniva
ripompato in cima alle discarica per farlo evaporare e ogni tanto la rimanenza era smaltita dalle ditte
specializzate.
Tutto questo ha funzionato fino a quando, per motivi rimasti sconosciuti , forse per un cedimento del
terreno franoso e non adatto, forse per un difetto nelle saldature il telo impermeabile di raccolta dei
liquami in qualche punto si è rotto ed il percolato ha cominciato ad uscire dai tubi delle acque piovane
finendo nel Trebbia invece che nelle vasche.
Questa fuoriuscita è durata parecchio tempo ed ha macchiato in modo indelebile i muri in cemento
armato delle briglie del fiume.
Si è cercato in vari modi di ridurre il fenomeno convogliando anche le acque piovane nelle vasche di
raccolta del percolato, ma ovviamente questo ha comportato problemi enormi essendo la quantità delle
acque piovane molto maggiore di quella del percolato. La costruzione di vasche aperte provvisorie (quelle
dove muoiono i daini) non ha risolto i problemi.
Qualche mente eccelsa aveva poi addirittura pensato di chiudere parzialmente l'uscita delle acque piovane
ed in questo modo la discarica si è riempita di acqua e percolato probabilmente aumentando le perdite e
facendo uscire acqua sporca anche dal muro di contenimento dove sono visibili ancora oggi i segni.
I pozzi che l’ ARPAL usa per il controllo delle inquinamento, non hanno mai dato grandi risultati neppure nel
momento peggiori perché sono in una posizione sbagliata e perché comunque il percolato scende al livello
superficiale direttamente nel Trebbia.
Quando la discarica fu sequestrata e vennero smessi i conferimenti, la discarica con un certo ritardo fu
coperta con un telo e questo diminuì di molto la produzione di percolato, ma ciò nonostante ricordo che le
spese di smaltimento erano una parte non trascurabile dei costi totali per la spazzatura.
Quando alla fine l'amministrazione ha deciso la chiusura ha avviato uno studio costato se ricordo bene
intorno ai 50.000€ per la messa in sicurezza definitiva usando parte del famoso mutuo da 535mila €, acceso
per la costruzione del secondo lotto poi dirottato per la messa in sicurezza ed ora dirottato sull’acquisto
della casa delle suore.
L'unico risultato di quello studio è stato l'inserimento di due torce per la raccolta del metano che fuoriesce,
torce che comunque non sono mai state accese.
La discarica oggi (2012) Devo subito dire che non sono in grado di conoscere esattamente la situazione, posso però fare comunque
qualche considerazione
La legge DL n.36 del 13/01/2003 prevede che il gestore della discarica sia obbligato a captare, raccogliere e
smaltire il percolato e le acque della discarica per un tempo non inferiore ai trent'anni dalla data di chiusura
definitiva degli impianti.
Poiché non esiste un sistema di trattamento locale l'unico modo di smaltire il percolato è chiamare ditte
specializzate e a questo punto sarebbe opportuno verificare se le spese fatte negli anni scorsi a questo
scopo sono congruenti con la supposta produzione di percolato ( cosa che la minoranza potrebbe fare
tranquillamente)
Per quanto riguarda la copertura finale non sappiamo se è stato realizzato, a norma di legge, lo strato di
drenaggio del gas da mezzo metro, lo strato di minerale compatto da mezzo metro , un secondo strato
drenante da mezzo metro.
Ma sicuramente non è stato realizzato lo strato superficiale di copertura finale da 1 m che doveva favorire
lo sviluppo delle specie vegetali di copertura e non è stato coperto il muro in cemento armato che è ancora
visibile. Manca una recinzione adeguata.
Inoltre non mi pare che sia attuato o addirittura predisposto un piano di gestione post operativa previsto.
La legge prevede una serie di controlli da effettuare ogni 6 mesi fra cui l'analisi del percolato (volume e
composizione), l'analisi delle acque reflue, l'analisi dell'aria,ecc.
Prevede anche una registrazione giornaliera delle precipitazioni e una topografia annuale per la verifica di
eventuali movimenti.
Tutti questi obblighi erano ben noti alla vecchia amministrazione ma non mi risulta che siano stati
accantonati i fondi necessari per la gestione post operativa.dagli incassi di allora né dal pubblico né dal
privato che gestiva la discarica
Tutto questo è obbligatorio per una discarica che ha funzionato regolarmente, la nostra che è danneggiata
e mai potrà essere riparata avrebbe bisogno di controlli ancora più intensi
A questo punto dovrebbe essere l'amministrazione comunale a farci sapere quali sono i suoi piani relativi
alla messa in sicurezza definitiva alla chiusura e alla gestione post operativa.
Roberto Penco
29 Agosto 2014 - I LOVE TORRIGLIA
www.facebook.com/groups/32425084716/
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[Modificato da MI.SA 28/09/2014 12:13]
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