L'intervista di Cinzia a Io Donna
IO DONNA
IL FEMMINILE DEL
CORRIERE DELLA SERA
n. 1-2, 7 gennaio 2006
IL QUESTIONARIO DI IO DONNA
di Paolo Di Stefano
liberamente ispirato al famoso gioco di Marcel Proust
risponde
CINZIA TANI
Il tratto principale del suo carattere?
La curiosità
La qualità che preferisce in un uomo?
L’intelligenza. La curiosità.
E in una donna?
L’intelligenza. La curiosità.
Il suo principale difetto?
Sono ansiosa e piena di paure.
Il suo sogno di felicità?
Vincere l’ansia e le paure.
Il suo rimpianto?«E dire che ho perduto tanti anni della mia vita…».
L’ultima volta che ha pianto?
Continuamente, per le storie tristi.
L’incontro che le cambiato la vita?
Lo sto aspettando.
Sogno ricorrente?
Vado felice a sciare e mi sparisce la neve sotto i piedi. Vado felice a prendere il sole e per me è rimasta solo ombra.
Il giorno più felice della sua vita?
Quando, appena operata di miopia, ho visto oggetti lontani. Ma anche la prima volta che sono andata al cinema e a cena da sola.
E il più infelice?
Il primo tradimento.
La persona scomparsa che richiamerebbe in vita?
Silvio Baridon, professore e amico speciale.
La disgrazia più grande?
La scomparsa di una persona cara.
La materia scolastica preferita?
Italiano e storia.
Città preferita?
Parigi.
Il colore preferito?
Il blu.
Il fiore preferito?
Il papavero non reciso.
Bevanda preferita?
Il caffellatte.
Il piatto preferito?
L’uovo al tegamino.
Il suo primo ricordo?
A tre anni, la gelosia per mio fratello appena nato.
Se avesse un milione di euro?
Regali alla mia famiglia e agli amici, almeno un giro del mondo.
Libro preferito di sempre?
Il piccolo principe.
Libro preferito negli ultimi anni?
Delitto e castigo.
Autori preferiti in prosa?
Dostoevskij, Fitzgerald, Calvino, Duras, Cocteau, McEwan.
Poeti preferiti?
Baudelaire, Garcia Lorca, Dickinson.
Cantante preferito?
Peter Gabriel, Francesco De Gregari, Micah P. Hinson.
Il suo eroe o la sua eroina?
Sophie Schöll (la studentessa bavarese, unica donna membro della Rosa Bianca, uccisa dalla Gestapo nel ’43).
I suoi pittori preferiti?
Caravaggio, Tiziano, Renoir, Manritte.
La trasmissione televisiva più amata?
Mixer.
Film cult?
Improvvisamente l’estate scorsa di Joseph Mankievicz.
Attore preferito?
Clark Gable.
Attrice preferita?
Ingrid Bergman.
La canzone che fischietta più spesso sotto la doccia?
Non so fischiare.
Se dovesse cambiare qualcosa nel suo fisico, che cosa cambierebbe?
Vorrei essere più alta per non portare i tacchi.
Personaggio storico più ammirato?
L’imperatore Adriano.
Personaggio politico più detestato?
Hitler.
I nomi preferiti?
Marco, Carolina.
Quel che detesta di più?
La violenza. L’arroganza.
Se potesse parlare a quattr’occhi con l’uomo più potente del mondo, che cosa gli direbbe?
L’ha vista la scena del
Grande Dittatore di Chaplin in cui lui gioca a palla col mappamondo che poi gli scoppia tra le mani? L’ha capita?
Il dono di natura che vorrebbe avere?
Il talento musicale.
Il regalo più bello mai ricevuto?
La casa dove vivo.
Come vorrebbe morire?
Dormendo.
Stato d’animo attuale?
Contenta.
Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza?
Quelle commesse per paura.
Il suo motto?
Vivere la sofferenza della ricerca come passione.
BIOGRAFIA
Cinzia Tani, giornalista e scrittrice, è nata a Roma nel ’53. Ha diretto i mensili
Elite e
Firma ed è stata autrice e conduttrice di programmi radiotelevisivi, tra cui
Mixer Cultura di Minoli. Insegna Storia sociale del delitto alla facoltà di Sociologia dell’Università La Sapienza di Roma. Il suo nuovo libro,
Insonnia (così nel testo, in realtà si intitola
L’insonne, n.d.R.), uscito da Mondatori, è un romanzo noir che prende spunto dalle grandi tragedie del Novecento.