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Medicina Tibetana
Di origine antichissima e influenzata nel suo sviluppo dalla medicina cinese e dall'Ayurveda, la medicina tibetana é strettamente legata alla filosofia buddista e considera l'essere umano una complessa struttura composta da corpo, mente e spirito, tra loro interdipendenti; ogni malattia e' la spia di una compromissione globale dell'organismo e ha spesso origine nel disarmonico funzionamento della mente.
La medicina tibetana ha sviluppato un proprio sistema teorico-pratico di grande efficacia diagnostica e terapeutica; il malato e' curato sia con trattamenti farmacologici, dietologici, igienici, sia con tecniche spirituali come preghiere, mantra, meditazione.
Un po' di storia
Secondo la tradizione, fu il Buddha storico Sakyamuni a rivelare agli uomini gli insegnamenti medici, poi codificati nei "Quattro Tantra", testi fondamentali dell'induismo che trattano di mistica, di rituali, di norme di vita pratica, di medicina.
Quando il buddismo si diffuse dall'India al Tibet, si sovrappose alla religione locale Bon, basata sull'uso di piante medicinali, minerali e altre risorse naturali.
Si formo' cosi' il nucleo fondamentale della medicina tibetana, in seguito arricchitasi di elementi dell'Ayurveda e della medicina cinese e continuamente aggiornatasi fino ai giorni nostri.
Le basi teoriche
La medicina tibetana é inscindibile dal buddismo, che considera lo spirito come base di tutti i fenomeni esistenti: esso crea la materia, ma anche la salute e la malattia.
L'attaccamento all'ego e' la sorgente di ogni illusione, di ogni sofferenza fisica e psichica, ed e' su questo principio psicosomatico fondamentale che si basa la medicina tibetana.
La vera causa di ogni malattia risiede nei sentimenti negativi che dominano nell'animo umano: l'attaccamento, l'odio e l'ignoranza, i "Tre Veleni" mentali che si manifestano fin dai primi istanti di vita e generano poi tutti gli altri stati mentali; come sottili energie negative, hanno un'influenza diretta sulla fisiologia dell'organismo e sullo stato di salute.
Secondo la medicina tibetana, la malattia, provenendo dall'interno e non dall'esterno, e' latente in ogni persona, e per prevenirla si deve vivere in armonia con i principi morali e spirituali. Un altro concetto fondamentale e' quello di "Karma" e di reincarnazione, secondo cui la qualita' della nostra vita attuale e' determinata da quella precedente; la felicita' o la sofferenza sono sempre provocate dalle azioni positive o negative commesse nella passata esistenza; una malattia puo' quindi essere la conseguenza di errori commessi in vite precedenti.
Come agisce
Secondo la medicina tibetana, tutto l'universo é costituito dalla fusione di cinque elementi energetici fondamentali: terra, acqua, fuoco, vento ed etere, o spazio.
Nel corpo umano questi cinque elementi si mescolano dando luogo a tre diverse combinazioni di energie, chiamate Umori: Vento ("Rlung"), Bile ("Tripa"), Flemma ("Badken)", alla base di tutte le attivita' dell'organismo.
Gli Umori non corrispondono a qualcosa di concreto, a liquidi organici, ma a processi energetici sottili che sovraintendono alle diverse funzioni del corpo.
L'umore Vento e' collegato al sistema nervoso, endocrino e immunitario; e' la forza vitale che controlla il metabolismo ed e' considerato il piu' importante.
Gli squilibri del Vento provocano disturbi piu' gravi di quelli generati dagli altri umori.
L'umore Bile e' collegato alla digestione e alle trasformazioni metaboliche, mentre l'umore Flemma si occupa della regolazione dei liquidi organici. In una persona sana, i tre Umori sono bilanciati, ma quando uno prevale sugli altri si genera un malessere che puo' sfociare in malattia.
Ogni persona e' caratterizzata da un umore dominante, o da una tipologia mista; il medico cerchera' sempre di capire quale costituzione prevale in un paziente per prescrivere una terapia specifica.
Gli Umori agiscono in sinergia per estrarre dagli alimenti la loro "quintessenza" nutritiva, cioe' l'energia necessaria alla costituzione e al mantenimento del corpo e dei suoi organi.
Il cardine della salute psicofisica é la corretta digestione, fonte della forza e dell'energia necessarie alla vita.
La diagnostica
Per i medici tibetani il principale metodo diagnostico é l'esame del polso, una complessa tecnica che permette di ottenere tutte le informazioni sulla salute di una persona.
Il medico preme delicatamente il dito indice, il medio e l'anulare in precisi punti del polso del paziente, ne valuta il ritmo, la velocita', la frequenza, l'intensita', la forza, ricavandone informazioni sulla situazione dell'organismo, sul tipo di Umore prevalente e sullo stato degli organi interni.
Un altro esame importante é la lettura degli occhi (diversa dall'iridologia occidentale), attraverso segni che rimangono visibili sulle pupille, permette di capire da quanto la malattia si e' sviluppata e di offrire una serie di informazioni molto precise.
Molto accurata é anche la visita generale e l'interrogazione del paziente tramite una serie di 29 domande modello (su alimentazione, sonno, sogni, abitudini di vita, sintomi passati e presenti) che permettono di raccogliere ulteriori informazioni utili a definire il quadro clinico.
Il trattamento
Esistono quattro tipi di interventi terapeutici: dieta, comportamento, medicine, terapie interne o esterne.
Una sana alimentazione e una buona igiene di vita sono le prime misure da prendere per ritrovare la salute.
La dieta e il processo digestivo sono essenziali per mantenere in equilibrio l'energia del corpo, tanto che il cibo ha lo stesso potenziale curativo delle medicine.
Anche le norme comportamentali rivestono grande importanza: ai fini della buona salute e' considerata basilare la pulizia dei pensieri e delle azioni.
Le cause di molte affezioni sono spesso da ricercare in una vita sregolata e in errori nella sfera del comportamento; per questo il medico puo' consigliare un cambiamento nello stile di vita, oltre alla pratica dello yoga, alla meditazione, a pratiche spirituali.
La terapia interna si basa sull'assunzione di farmaci, sostanze purgative e depurative, emetici, inalazioni di vapori, enteroclismi, idroterapia, fumigazioni. I prodotti piu' utilizzati sono le pillole curative, miscele di vegetali e minerali preparate secondo ricette antichissime.
Un posto importante e' occupato anche dalle terapie esterne, come massaggi, moxibustione, agopuntura.
Uno dei cardini della medicina tibetana é la farmacologia, che si basa su una tradizione secolare di raccolta, preparazione, conservazione, trattamento di migliaia di piante medicinali, oltre che di minerali e pietre preziose .
Cosa cura
In accordo con la concezione filosofica buddista e con la teoria della reincarnazione, secondo la medicina tibetana nessuna terapia sara' veramente efficace se non guarira' il paziente nella sua completa totalita' fisica, psichica e spirituale.
Il sistema terapeutico tibetano e' quindi indirizzato, senza alcuna esclusione, al trattamento di tutte le patologie del corpo e della mente, anche di quelle considerate piu' gravi dalla medicina e dalla psichiatria occidentali.
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