Per un appassionato di animazione giapponese è un evento quando un gioco ispirato ad un disegno animato arriva in Italia. Se poi il gioco è anche un titolo valido, siamo di fronte a un vero e proprio miracolo.
La storia delle trasposizioni da "Anime" (cartoni aniamti giapponesi) a videogiochi è costellata da grandi aspettative e da enormi delusioni. Spesso, infatti, l'appassionato di questa o di quella serie televisiva si trova di fronte ad un gioco poco ispirato, spesso mediocre, che fa presa solo sul nome altisonante del titolo animato a cui si ispira per vendere.
Poche sono le eccezioni come la serie Dragonball della Bandai, ma con Ghost in the Shell: Stand Alone Complex, ci troviamo di fronte a una graditissima sorpresa.
Il gioco è tratto da una serie di fumetti, film e disegni animati molto popolare tra gli appassionati in tutto il mondo, Italia compresa. L'ambientazione è quella classica "cyberpunk", che vede un mondo pervaso dalla tecnologia e dalle corporazioni industriali a far da cornice a scontri politici o militari per la conquista di potere e denaro.
Protagonista del videogioco (così come dei fumetti e dei film) è la Sezione 9 di Newport City, una squadra di polizia con mansioni di antiterrorismo composta in maggioranza da cyborg, esseri artificiali con un cervello umano (da qui il titolo Ghost in The Shell - lo spirito nel guscio).
In particolare, nel gioco, verranno utilizzati i due protagonisti: il maggiore Motoko Kusanagi, elegante cyborg dalle fattezze femminili, dotato di grande agilità e capacità di infiltrazione nelle reti informatiche e Bato, cyborg dalla grande potenza fisica e con un'insana predilezione per l'armamento pesante.
I due si alternano in una serie di missioni che andranno a ricomporre una più complessa indagine alla scoperta di scienziati scomparsi, governi corrotti e manipolazioni genetiche.
Il gioco risulta difficile all'inizio, con una grande quantità di comandi da imparare per poter sfruttare appieno le possibilità offerte dai protagonisti. Dopo un po' di allenamento, però sarà possibile far eseguire ai personaggi molte mosse per il combattimento, movimenti acrobatici e far utilizzare un buon numero di armi che vanno dai coltelli ai mitragliatori e fucili di precisione, fino ai missili anticarro.
Oltre a combattere sarà anche necessario esplorare zone o edifici faticosamente raggiungibili: è a questo punto che entreranno in gioco le abilità acrobatiche del maggiore Kusanagi, che dovrà prodursi in infiltrazioni che nulla hanno da invidiare a titoli come Metal Gear Solid.
In un mondo dominato dalla tecnologia e abitato da cyborg, non potevano mancare le intrusioni informatiche. Il gioco permette, in alcuni momenti di prendere possesso dei corpi dei nemici, accedendo al computer del loro cervello. In tal modo sarà possibile, per un limitato periodo di tempo, mandare in avanscoperta un nemico per uccidere altri nemici, senza rischiare troppo la pelle... corazzata.
La grafica è di buon livello, soprattutto per quanto riguarda i personaggi. Le ambientazioni possono risultare forse monotone, con edifici avveniristici e magazzini sotterranei, ma rispecchiano appieno le atmosfere del fumetto. Tra una missione e l'altra la linea narrativa è impreziosita da animazioni realizzate da Production I.G., lo studio che ha realizzato le versioni animate della saga di Ghost in the Shell. Per quanto riguarda l'audio non c'è nulla da segnalare se non una buona qualità dei dialoghi, mentre le musiche di sottofondo risultano abbastanza anonime e ripetitive.
In definitiva Stand Alone Complex è un gioco di buona qualità, avvincente e divertente mentre, per gli appassionati dell'omonimo fumetto, diventa un gioco assolutamente imperdibile.