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Star Wars: Knights of the Old Republic

Ultimo Aggiornamento: 24/01/2005 13:14
18/01/2005 16:19
 
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L’universo videoludico di Star Wars è costellato di prodotti appena sufficienti che hanno spesso messo in cattiva luce il buon nome di famiglia (sebbene anche Lucas ci abbia messo del proprio, girando Episodio 1 e 2!). BioWare non poteva certo sbagliare il colpo: siamo di fronte a uno dei migliori giochi dedicati alla famosa saga, ma anche a uno dei migliori RPG in generale. Nato per Xbox, dove ha riscosso un meritato successo, Knights of the Old Republic attinge dai capisaldi già visti in Neverwinter Nights, miscelati con qualche elemento prelevato da Dungeons & Dragons e dai più famosi RPG di stampo nipponico.

Non è una novità che la Repubblica sia in difficoltà. Lo è perfino 4000 anni prima delle avventure che tutti conosciamo, a causa di due potentissimi Jedi che si sono votati al lato oscuro alleandosi con i Sith. Da allora, la Repubblica è messa a ferro e fuoco e l’intera Galassia è oggetto di saccheggi e soprusi da parte degli invasori. Durante un attacco disperato, la nave sulla quale viaggiamo in qualità di scorta del cavaliere Jedi Bastila cade sotto il fuoco nemico – le uniche via di fuga sono i gusci di salvataggio. Dopo un atterraggio di fortuna sul pianeta Taris, dovremo ritrovare Bastila con l’aiuto del compagno Carth, per poi dare filo da torcere a Darth Malak in persona, in un’avventura che ci porterà a viaggiare su 8 pianeti mai visti prima.

Il gioco è basato su sezioni di esplorazione – utili ai fini della raccolta di informazioni – e di combattimento, il tutto presentato con una versatile inquadratura in terza persona. Gli scontri sono in tempo reale ma, come negli RPG più comuni, bisogna unicamente impartire ordini alla squadra, lasciando l’esito della battaglia agli attributi dei singoli personaggi e ai dadi (seguendo le regole dell’omonimo gioco di ruolo da tavolo). I punti esperienza guadagnati porteranno all’aumento di livello, che ci consentirà di incrementare diverse caratteristiche a nostro piacimento, fra le quali vi sono la consapevolezza, l’abilità con i sistemi di sicurezza e i famosi poteri Jedi.

Potremo divenire cacciatori di taglie o volenterosi benefattori, guadagnando diversi punti Jedi che spostano il nostro eroe verso il lato oscuro o quello luminoso della Forza: tutto dipenderà dalle scelte effettuate durante i dialoghi. Scelte che, a differenza di altri titoli del genere, influenzano realmente il modo di vivere l’avventura, variandone il gameplay – si possono imparare poteri differenti se ci si affida al lato oscuro – e il corso degli eventi, sebbene alcuni continuino a scorrere imperterriti nel fiume della sceneggiatura. Fino a 9 personaggi predefiniti si aggregheranno a noi, ciascuno con caratteristiche e abilità particolari. Il party “attivo” può essere però costituito da sole 3 persone (giocatore compreso), costringendo a scegliere gli aiutanti ottimali per le varie missioni.

Il mondo di Knights of the Old Republic è estremamente dettagliato e pullula di personaggi non giocanti desiderosi di raccontarci la propria storia, proponendo moltissime side quest da affrontare. A queste si aggiungono diverse altre attività come la possibilità di potenziare le armi, “forgiare” la propria spada laser, acquistare oggetti rari e divertirsi giocando a Pazaak (un gioco di carte) che mostrano l’elevata profondità della struttura. Pur incarnando un’esperienza di gioco strettamente single player, le diverse sfaccettature nel gameplay e l’attiva interazione con gli eventi sono motivi aggiuntivi per giocare l’avventura più volte, anche solo per godersi il lato oscuro della Forza.

Il port da Xbox a PC ha... portato qualche miglioramento, soprattutto per quanto riguarda il sistema di controllo. Affidandosi al canonico connubio mouse-tastiera, si ha letteralmente tutto a portata di mano, a garanzia di una maggiore velocità d’azione. Inoltre, l’interfaccia a video è stata quasi completamente riorganizzata e sono stati inclusi un nuovo pianeta da esplorare, Yavin, e ulteriori side quest.

Lo spirito cinematografico che aleggia durante tutta l’avventura è dato principalmente dall’ottima fattura dei dialoghi, recitati da attori di ottimo livello che conferiscono a ciascun personaggio una propria personalità. Nessun dialogo è affidato al testo, a parte i sottotitoli in italiano utili per i non anglofoni. Alle classiche musiche da Trademark si affiancano poi motivi originali adattati all’atmosfera in maniera eccellente, garantendo il pieno coinvolgimento nel mondo di gioco.

Gli occhi gioiscono della realizzazione tecnica, ma a volte il PC soffre più del dovuto, cedendo frequentemente qualche frame alle risoluzioni più alte e al massimo del dettaglio. Anche un computer dallo “stomaco forte” – dotato di P4 2.4GHz con 512MB di Ram e ATI Radeon 9600 Pro – non è risultato all’altezza di un motore grafico certamente non votato all’ottimizzazione. Giocando al ribasso con l’anti-aliasing e altri effetti cosmetici, è possibile godersi Knights of the Old Republic in maniera decorosa, sicuramente migliore rispetto alla versione Xbox per definizione e ricchezza di dettagli. Consigliamo l’applicazione della patch alla versione V1.01 in modo da risolvere alcuni piccoli bug nel gioco.

A dover di pignoleria la caratterizzazione grafica dei personaggi secondari risente di un abbondante riciclaggio: Shen Mue permetteva l’identificazione dei personaggi a vista, mentre in Knights of the Old Republic bisogna fare spesso affidamento sul nome.
Vi sono poi altri piccoli difettucci di forma, come la possibilità di girare armati ovunque (fattore che sminuisce il coinvolgimento nella vicenda) e il contesto pretestuoso dell’avventura, poiché sembra che i 4000 anni siano passati solo sulla carta e non abbiano interessato minimamente la tecnologia e le razze esistenti.

Non fosse per le spade laser e i poteri Jedi, si potrebbe quasi affermare che Knights of the Old Republic non è un titolo dedicato a Star Wars. Anzi, per le prime 10 ore di gioco non vedremo nemmeno l’ombra di una spada laser e, cosa ancor migliore, non ne sentiremo la mancanza! L’azione infatti è così ben congegnata che qualsiasi fan degli RPG – ma anche il casual gamer – può apprezzare il mirabile lavoro svolto da BioWare. Questo è sicuramente uno dei lati migliori di Knights of the Old Republic, che fa del gioco – e non del nome – il piedistallo su cui si basa.

Raffaele Cinquegrana

Aspetti Positivi: difficoltà bilanciata ottimamente; tantissime side-quest da affrontare; le scelte nei dialoghi influenzano veramente il corso della vicenda
Replay Value: Buono. La vastità delle scelte rendono indispensabile giocarlo almeno due volte
Aspetti Negativi: scarsa caratterizzazione grafica dei personaggi non giocanti; il contesto lascia a desiderare
In Sintesi: Knights of the Old Republic miscela in maniera perfetta l’universo di Star Wars e i migliori elementi RPG, rendendo questo titolo un vero capolavoro particolarmente adatto ai fan della serie e agli amanti dei RPG in generale










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-Black Phoenix-



24/01/2005 13:14
 
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è un gioco veramente spettacolare! [SM=g27811]



















"Palingenesi: è l'obliterazione dell'io subcosciente che si immadesima nella genesi archeotipica dell'antropomorfismo universale".

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