Sicuramente S.Antonio A. è una ascesa interessante, anche se per quanto concerne il Farno approfitterei, come detto, della sua posizione per collegarlo alle zone seriane o dei laghi Endine / Iseo.
S.Antonio A. rientrerebbe meglio in un contesto più specifico della val Brembana e delle sue collaterali, o nell'ambito di una risalita dal lecchese via Culmine S.Pietro e forcella di Bura.
Un arrivo in cima a S.Antonio A. stesso d'altro canto sarebbe poco praticabile per ragioni di spazio, ma come dici tu l'aspetto molto vantaggioso è che valichi... escluderei però il fatto di passare da lì direttamente a BG senza altre ascese impegnative perché non farebbe abbastanza selezione.
Una trovata "carina" potrebbe essere una risalita della Val Brembana che passi per tutti questi colli "laterali", il problema resta sempre l'arrivo... l'ideale arrivo in cima a S.Marco prevede sempre, purtroppo, una discreta fase di pianura a precederlo.
Altrimenti un'idea sarebbe:
Roncola (da Almenno S.B.), Berbenno, S.Antonio A. da Brembilla, Zogno, S.Pellegrino, Dossena, S.Giovanni, ...? (Foppolo/Piani dell'Avaro/Piani di Bobbio/Passo S.Marco).
Un'altra bella possibilità sarebbe invece che la tappa "longitudinale" un tappone trasversale:
Lecco-Valsassina-Culmine di S.Pietro-[S.Giovanni Bianco-Dossena-P.sso della Crocetta]-Zambla-Cene-M.te Altino-Gaverina-Grone-Colli di S.Fermo-Sarnico.
Questo sarebbe a mio parere davvero splendido.
La parte tra parentesi quadre può essere ulteriormente variata e resa più dura, ad esempio:
Culmine-Forcella di Bura-S.Antonio-Zogno-S.Pellegrino-Dossena
o addirittura:
S.Antonio-Zogno-Miragolo S.S.- Sambusita-Trafficanti-Cornalba-Serina-Zambla...
Ma queste valli offrono davvero possibilità infinite... peccato che i paesi valligiani siano in genere troppo poveracci o tirchi o entrambe le cose per comprarsi le tappe!!! ;-)
Ciao,G.