Sondaggio: Come uso i miei soldatini?

Riprendo il lungo thread nella sezione "Parliamo di..." riproponendovelo sotto forma di sondaggio in modo da avere delle indicazioni più "scientifiche".

E' possibile rispondere più di una volta se vi ritrovate in più categorie.

Se rispondete "Altro" e fate delle cose "strane" con i vostri soldatini vi prego di segnalarcele (senza sconfinare nel "fetish" )

[Modificato da erregrafica 13/05/2005 18.55]

Sicuramente li dipingo e li vorrei (ma ora non ho spazio) inserire in piccoli diorami. Il fatto è che prima di dipingerli li modifico uno a uno. Li taglio e li riassemblo mescolando le pose tra loro, anche di diversi periodi. Accoppio anche soldatini di metallo con plastica. Spesso ricostruisco con lo stucco verde parti che ho tagliato o che non esistono.

Ciao.

Zorba i.t.

Ho appena iniziato a comprarli (poco più di un mese) anche se ho già una raccolta di soldatini del periodo Romano che ora conta 51 modelli ma che per dicembre arriverà a sessanta (in scala 54mm usciti con una enciclopedia sull'esrcito e la storia Romana).
Per ora non ho uno scopo preciso per quelli in scala 1/72, ma quando ne avrò uin buon numero un mio obbiettivo sarebbe quello di ricreare batteglie storiche.

Io li dipingo con la maggior cura possibile, ma ultimamente mi sto prendendo bene con le modifiche, tagliuzzi di qua e di la...

sul sondaggio alla voce "li collezione così come sono" secondo me andrebbe fatto un distinguo. Così come sono può voler dire che li tolgo dallo sprue e li metto sul loro piedistallo in qualche vetrinetta o dentro la loro scatolina. Ma ho sentito dire che in molti li tengono così come sono nel vero senso della parola, ovvero senza nemmeno aprire mai la scatola dal suo cellophane. trovo assolutamente privo di senso questo agire:
1° perché non sai se dentro ci sono davvero i soldatini
2° perché così non li vedi neanche come sono fatti (magari sono schifosi o tutti sbagliati e non lo sai)
3° perché a questo punto tantovale collezionare dei libri di uniformi piuttosto che una scatola.
4° se proprio non li vuoi togliere dagli sprue va bene...ma almeno apri la scatola e guardaci dentro come sono fatti!

Non voglio mancare di rispetto a chi colleziona così...voglio capire. Siccome non capisco al momento il mio atteggiamento è basito e meravigliato, ma spero che qualche lettore di questo sito, possa spiegarmi e farmi capire che senso abbia una collezione siffatta.
Aiutatemi a capire.

Max,
io vado oltre: li colleziono "così come sono", senza toglierli dalle scatole e senza neanche portarli via dal negozio!

in effetti così è molto risparmioso come metodo :-)

la tua battuta indica un grottesco esasperato, ma anche acquistarli e non aprire le scatole a me suona come inspiegabile soprattutto perché si parla di percentuali altissime di clientela del mercato soldatinesco.

Questa cosa delle scatole intonse l'ho sentita dire da ben 2 operatori di settore (fonte più che mai attendibile), e la cosa mi ha veramente stupefatto, perché non riesco a capirla. Ecco vorrei, che qualcuno di loro, mi aiuti a scoprirne il perché.

Ho aperto una fanteria francese della HAT ed hovisto che si trattava della ristampa della Airfix. Se la scatola non la apri, non lo sai se ti hanno fregato o meno. Idem con i granatieri della vecchia guardia Italeri che avevo già in quanto della Esci...e via dicendo come ben sappiamo i casi di ristampa sebbene a noi stiano bene, sono molteplici.
A Dadi.com ho visto una scatola che mi si dissere essere rara...-uh che bello -ho pensato- guardiamo come sono fatti stì soldatini, che se mi piacciono li prendo. Il venditore mi ha intimato di non farlo, sennò poi la scatola perdeva di valore e non l'avrebbe più venduta... questo mi è stato il terzo segnale che il fenomeno esiste.
Caro Erregrafica, nostro signore dell'hobby in rete... scherzi a parte, a te questa cosa risulta?

Il collezionismo è una vera e propria malattia mentale (non scherzo :) ), consiglio quindi a tutti di leggersi il divertentissimo "Utz" di Bruce Chatwin (che non per niente, oltre ad essere stato un grande viaggiatore, fu il direttore della Casa d'Aste Sotesby, mica del tabacchino mobile di Ladispoli).
Il signor Utz collezionava porcellane napoletane in Boemia durante il periodo comunista: rischiava quindi la galera per possedere una collezione privata di cianfrusaglie. Non vi dico di più, perchè il libro va letto :)

Mi perdonino gli amici toscani, ma devo spezzare una lancia in favore dei fiorentini. Abituato a Roma (dove venivamo generalmente considerati una ventina di anni fa, noi soldatinofili, una razza inferiore e se solo domandavi il prezzo n'altro po' ti cacciavano dal negozio), una volta a Firenze un venditore mi aprì addirittura la scatola davanti, dicendomi: "Se non vede che c'è dentro, come fa a comprare?". Basito da tanta gentilezza comprai i soldatini anche senza che provassi per loro particolare attrazione.

Credo che "fare i soldatini" sia un po' un percorso di vita: avere dei soldatini significa creare, mettersi alla prova in varie attività e quindi realizzarsi quel tanto che basta per essere soddisfatti di sè.
Meno creativo, ma allo stesso modo appagante, può essere collezionare i soldatini, per il gusto di vederli, o semplicemente, di possederli.
Se poi, tutto intorno, ci mettiamo il fatto che generalmente noi soldatinofili siamo gente simpatica e generosa (tiro l'acqua al mulino, dè!!) e che alimentiamo la nostra passione con la passione degli altri (come una tifoseria senza avversari) tutto questo non può far altro che bene a noi stessi ed alle persone che ci stanno intorno.
I soldatini cambieranno il mondo? Non credo. Ma almeno il mondo non cambierà noi e, in questi tempi tristi, è già una grande vittoria: più grande delle conquiste di Alessandro, Roma o Gengiz Khan

PK

I pensieri di Piko sono senz'altro condivisibili, però non rispondono al quesito fondamentale giustamente posto da Max

>"Caro Erregrafica, nostro signore dell'hobby in rete... scherzi a parte, a te questa cosa risulta?"

In effetti ne ho sentito parlare ed ho conosiuto personalmente una persona che aveva tanta di quella roba da non trovare il tempo di aprire tutte le scatole (soldatini in varie scale e materiali)... però è ben diverso dallo scegliere coscientemente di non aprirle!
Francamente non trovo giustificazioni: forse in queso forum c'è qualcuno che potrebbe illuminarci.

> "Ho aperto una fanteria francese della HAT ed ho visto che si trattava della ristampa della Airfix. Se la scatola non la apri, non lo sai se ti hanno fregato o meno. Idem con i granatieri della vecchia guardia Italeri che avevo già in quanto della Esci...e via dicendo"

E' per questo che esiste SoL (... e PSR )!!

Bhe cerco di dipingerne il + possibile, e poi faccio diorami o wargame.

Ci@o!!!

naturalmente, che è per questo che esiste questo sito e che vorremmo più recensioni (dai su, per natale mettine due o tre di nuove... facci il regalino!).
Però se alcune "sole" non le ho prese grazie alle recensioni, il caso della fanteria francese airfix e i granatieri esci mi è capitata ugualmente (perché evidentemente non ero incappato in nessuna recensione).
"sola" per modo di dire, perché i francesi airfix non li trovavo più da tempo, e quindi avendoli persi, mi ha fatto piacere comunque riaverli, e i granateri Esci li ho prontamente rivenduti ad un ragazzino dei miei corsi (io tengo dei corsi di wargame e soldatini in un doposcuola privato e in giro per sagre e fiere quando capita), che ci si divertirà come un matto, per cui tutto è bene ciò che finisce bene.

Il fatto di non aprire le scatole perché non ne hai il tempo e perché ne hai troppe... beh...sono reo confesso, anche io ne avrò circa una ventina ancora da staccare dallo sprue (però almeno guardarle appena possibile, quello si dai...)

Bene, il quesito ormai è sviscerato... non resta che sciscerare la risposta, chiunque può lo faccia.

cerco di usarli con quella nostalgia di bambino , anche se non ci riesco.. sarà per i miei 40 anni ?.. comunque dopo averli messi sul tavolo ,tassativo di cucina! penso il prino tavolo da wargames di tutti gli appassionati di soldatini,cerco di rifare quelle battaglie dove i soldatini morivano non per un tiro di dado , ma solo per la linea tracciata con un dito dal soldatino nemico difronte.ma sempre finisce che una volta shierati ,mi abbasso con l'occhio al piano del tavolo , e sto li come un generale a controllare le pose , le linee , comuque prima o poi la rifarò una di quelle battaglie, con tutti quei suoni faffi con la bocca .. CONTROLLANDO DI ESSERE SOLO IN CASA!!!!!!

Ho messo come risposta la prima, però non dice il vero su quello che faccio. Compro le scatole, sia nuove, sia usate (internet, mercatini) (ATLANTIC-AIRFIX) poi con quelle che mi piacciono di piu', le coloro, se trovo coloro le copie altrimenti le originali, a volte faccio anche dei diorami.

sentire parlare di soldatini vecchi "sacrificati" per le conversioni su un recente annuncio sul forum, mi suggerisce un'aspetto alquanto importante e mi induce a dare il mio contributo anche a questa discussione, nella speranza di fare in tempo a salvare più pezzi rari possibile, ed evitare gli inevitabili danni che anch'io ho dovuto fare prima di scoprire questo trucco .

veniamo al dunque,
l'uso più particolare che faccio dei soldatini, almeno in ambito modellistico ma in certi casi anche per il wargame, è la clonazione col metodo descritto sui miei tutorial sempre su SOL, per realizzare diorami e scenette il più originali possibile.

questo sistema mi permette prima di tutto di conservare intatti certi pezzi originali vecchi e quasi introvabili, o comunque rari, e avere copie in resina identiche nella quantità voluta, e oltretutto fatte di un materiale infinitamente più pratico da lavorare per le conversioni .

per fare gli stampi e le copie ci vuole tempo, ma del resto anche per fare le conversioni.
quindi si tratta di perdere un po' di tempo in queste due fasi di lavorazione preliminari, per poter procedere molto più agevolmente dopo nel lavoro di modifica vero e proprio, oltre a conservare intatti gli originali(volendo anche sullo sprue).

se avessi saputo prima questi sistemi avrei conservato un sacco di pezzi integri invece di mutilarli per le conversioni. avrei anche ottenuto risultati sicuramente molto migliori, oltre a poter fare certe modifiche complesse impossibili o quasi con la plastica.