09/02/2011 14:46 |
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| | | Post: 117 | Registrato il: 11/03/2008
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Anche io rileggo dopo tanti tempo questa discussione. La prima cosa che mi viene da pensare è: ma che tipo di club ha trovato l'amico Schnuazer? La funzione dei club deve essere esattamente l'opposto, condividere le esperienze, fare cose nuove e diverse, aiutare chi si avvicina per la prima volta ad un hobby. Io faccio parte di un club, con un intervallo, da 35 anni. Da allora sono andate e venute tante persone, diverse per interessi, caratteristiche e personalità. Ma da tutti, in passato sono riuscito ad imparare qualcosa, ed oggi se ci riesco cerco di dare qualcosa agli altri (chi ha giocato in una convention uno dei miei scenari credo sappia cosa intendo dire), ovviamente senza mai essere sgridato se non conoscevo bene la storia militare o non ricordavo la tonalità di un polsino di una divisa. Resta comunque evidente che giocare in solitario può essere una necessità o, come è stato detto, un modo per valutare regolamenti, ideare scenari o altro. Come tale è un modo dignitosissimo di approcciare il wargame. Aggiungo solo che i soloni che brutalizzavano Schnauzer dovrebbero un po' rinnovare le loro letture, Chandler e Quarrie, sebbene ancora importanti, sono storiograficamente superati da diversi decenni...
Un saluto
Sandro |
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11/02/2011 12:38 |
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| | | Post: 465 | Registrato il: 03/02/2007
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S.Matteoni, 09/02/2011 14.46:
Anche io rileggo dopo tanti tempo questa discussione. La prima cosa che mi viene da pensare è: ma che tipo di club ha trovato l'amico Schnuazer? La funzione dei club deve essere esattamente l'opposto, condividere le esperienze, fare cose nuove e diverse, aiutare chi si avvicina per la prima volta ad un hobby. Io faccio parte di un club, con un intervallo, da 35 anni. Da allora sono andate e venute tante persone, diverse per interessi, caratteristiche e personalità. Ma da tutti, in passato sono riuscito ad imparare qualcosa, ed oggi se ci riesco cerco di dare qualcosa agli altri (chi ha giocato in una convention uno dei miei scenari credo sappia cosa intendo dire), ovviamente senza mai essere sgridato se non conoscevo bene la storia militare o non ricordavo la tonalità di un polsino di una divisa. Resta comunque evidente che giocare in solitario può essere una necessità o, come è stato detto, un modo per valutare regolamenti, ideare scenari o altro. Come tale è un modo dignitosissimo di approcciare il wargame. Aggiungo solo che i soloni che brutalizzavano Schnauzer dovrebbero un po' rinnovare le loro letture, Chandler e Quarrie, sebbene ancora importanti, sono storiograficamente superati da diversi decenni...
Un saluto
Sandro
In realtà (e nonostante ciò che ho scritto), mi piacerebbe far parte di un club. Sono convinto che tutto sommato "amplierebbe" le opportunità pur lasciando molta libertà. Quando si è in 2 o 3, probabilmente, è più difficile trovare una linea comune. Alla lunga se non la si pensa allo stesso modo si finisce per allontanarsi.
Bè caro Sandro. A questo punto mi aspetto un suggerimento sulle alternative al Chandler (che mi ha sempre ispirato "fatica")!!!
Roby
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11/02/2011 14:09 |
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| | | Post: 118 | Registrato il: 11/03/2008
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Eccomi con le alternative, anche se temo che siano tutt'altro che meno "faticose":
In generale, su tattiche e equipaggiamenti, Rory Muir e Peter Nosworthy, sulla campagna di Russia Adam Zomoyski, sulla Spagna David Gates, sui 100 giorni Alastair Horne e soprattutto, il più storiograficamente originale, Peter Hofschroer.
Direi che per cominciare basta...
Un saluto
Sandro |
11/02/2011 17:17 |
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| | | Post: 121 | Registrato il: 11/03/2008
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Dannazione! Brent Nosworthy non Peter. Scusami la memoria sta svanendo col salire dell'età.
S. |
12/02/2011 12:02 |
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| | | Post: 19 | Registrato il: 08/01/2010
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Ciao essendo nuovo, ho letto con interesse questo post, ed ho visto che rispecchia un pò come vorrei gestire questo mio nuovo hobby. Dopo anni trascorsi a giocare fantasy o sci-fi, perchè qui da me giocano solo quello, mentre quello che vorrei fare io (almeno dal 1987) è giocare allo storico ho preso questa decisione (dopo anni di spese inutili x giocare a qualcosa che non mi piaceva, e ore a discutere con gente che tanto lo storico non interessava)prendere alcuni regolamenti che più mi stuzzicano, studiarli e trovare quello che più mi attira, costruirci sopra un'esercito dipingerlo e giocarci da solo approfondendo le regole. Secondo passo, quando sarò pronto ci butto lì un bel torneo (così approfondisco ancora un pò, e condivido con altri il mio regolamento preferito). Terzo passo, quando dopo tutte'ste cose sarò un pò più sicuro, porto regolamento, ed eserciti (ne dovrò fare almeno due) nel club dove si gioca solo fantasy e vedo che effetto che fà.
Che ne dite? sono esagerato?
P.s. se andrà bene avrò nuovi amici con cui giocare, altrimenti giocherò da solo a casa mia, d'altronde meglio giocare a qualcosa che piace da solo che a cose che non piacciono solo x giocare in compagnia.
Ciao ciao |
12/02/2011 13:17 |
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| | | Post: 178 | Registrato il: 26/08/2008
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Ciao Thor-17, di dove sei ? ----------------------------------------------------
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12/02/2011 16:12 |
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| | | Post: 1.465 | Registrato il: 17/02/2005
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Thor-17, 12/02/2011 12.02:
Ciao essendo nuovo, ho letto con interesse questo post, ed ho visto che rispecchia un pò come vorrei gestire questo mio nuovo hobby. Dopo anni trascorsi a giocare fantasy o sci-fi, perchè qui da me giocano solo quello, mentre quello che vorrei fare io (almeno dal 1987) è giocare allo storico ho preso questa decisione (dopo anni di spese inutili x giocare a qualcosa che non mi piaceva, e ore a discutere con gente che tanto lo storico non interessava)prendere alcuni regolamenti che più mi stuzzicano, studiarli e trovare quello che più mi attira, costruirci sopra un'esercito dipingerlo e giocarci da solo approfondendo le regole. Secondo passo, quando sarò pronto ci butto lì un bel torneo (così approfondisco ancora un pò, e condivido con altri il mio regolamento preferito). Terzo passo, quando dopo tutte'ste cose sarò un pò più sicuro, porto regolamento, ed eserciti (ne dovrò fare almeno due) nel club dove si gioca solo fantasy e vedo che effetto che fà.
Che ne dite? sono esagerato?
[...]
Bravo! Tra tutti gli approcci penso che questo sia quello più corretto
Thor-17, 12/02/2011 12.02:
[...]
P.s. se andrà bene avrò nuovi amici con cui giocare, altrimenti giocherò da solo a casa mia, d'altronde meglio giocare a qualcosa che piace da solo che a cose che non piacciono solo x giocare in compagnia.
Ciao ciao
Uno degli scopi di questo hobby è anche quello della condivisione, quindi riuscire a divertirsi in compagnia ed eventualmente scoprire nuovi amici è un bellissimo obbiettivo. A me è capitato e mi continua a capitare, forse anche per questo mi piace tanto questo hobby.
A volte però la condivisione richiede un po' di sacrifcio e comprensione reciproca. Può capitare di giocare anche a ciò che ad uno "non picae", ma non lo si può fare per sempre. Mi sembra di capire che ormai la tua parte di "comprensione" tu l'abbia già usata, però non ti chiudere a uovo
Fabio Giovanni Farneti
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14/02/2011 22:00 |
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| | | Post: 21 | Registrato il: 08/01/2010
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bls62, 12/02/2011 13.17:
Ciao Thor-17, di dove sei ?
Provincia di trento, un pò lontanino da voi.
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15/02/2011 18:50 |
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| | | Post: 179 | Registrato il: 26/08/2008
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Peccato ----------------------------------------------------
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16/02/2011 22:25 |
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| | | Post: 25 | Registrato il: 08/01/2010
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Bè grazie comunque x l'interessamento , chissamai che un giorno che so giocare non ci si ritrovi su qualche tavolo. |
01/09/2011 10:54 |
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| | | Post: 0 | Registrato il: 01/09/2011
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Bellissimo questo thread!
Lo scopro dopo anni dalla sua apertura (ma non solo il solo, a quanto pare). Personalmente ho giocato in solitario sin da quando era bambino, e solo verso i trent'anni ho preso consapevolezza del motivo per cui lo facevo ... o meglio ... ho capito perché poi giocavo anche gli altri.
Avendo la passione del game-design ero portato a testare e collaudare in solitaria tutti i giochi che inventavo, prima di proporli agli amici. Negli ultimi anni ho capito che gli altri giocatori, quando si parlava di giochi realizzati da me, erano quasi delle "cavie" utili per verificare e condividere tutti i "test" fatti in solitaria. In altre parole mi ponevo l'obbiettivo di condividere un gioco di mia invenzioen anche per avere la "scusa" per giocare prima da solo.
Il discorso cambia completamente quando si tratti di giochi acquistati o realizzati da altri. In tal caso infatti non ho alcun interesse a giocare in solitaria, e cerco sempre dei compagni di giochi.
Quindi mi riconosco in parte nello stereotipo descritto sopra, tra cui quelle persone che lavorano una vita a ricostruire un campo di battaglia, senza giocarci mai con nessuno. Nel mio caso (e forse non è un caso raro) si trattava solo di acquisire la consapevolezza di quello che cercavo ... adesso che lo so invento ancora giochi, e li affino in solitaria, senza più la necessità di stressare qualcun altro per il collaudo finale! Aver capito che il gioco in solitaria era un piacere di per sè è stata una grande conquista ... o meglio: una vittoria! ;)
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