Dopo aver abbondantemente appurato che Mario Gargiulo ha dichiarato guerra alla lingua italiana, resta da appurare se il "succo" del suo discorso, ovvero la messinscena dei nostri Sindaci, finti paladini del servizio di trasporto marittimo pubblico, sia condivisibile o meno. La sostanza solitamente conta più della forma.
Fra l'altro, leggendo Gargiulo, che Sindaco non è, viene da pensare all'uso dell'italiano scritto, nonché di quello orale, del Sindaco di Capri quando solerti segretari o giornalisti impietositi non provvedono a interpretare e rendere intelligibile, in alcuni casi anche aulico, il Lembo-pensiero. Nel caso di Gargiulo, le vongole non fanno danni. Altresì non si può dire quando a pronunciare o a scrivere corbellerie è un Sindaco o persona preposta ad atti pubblici.
Se consideriamo normale avere un Sindaco che battaglia con l'italiano (e lo consideriamo normale altrimenti non lo avremmo eletto), possiamo anche considerare normale che un amico di forum scriva come scrive Gargiulo.