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vogliamo parlare della destra? e allora parliamone!

Ultimo Aggiornamento: 26/05/2008 21:23
Tiberio Brunetti
[Non Registrato]
10/09/2005 12:28
 
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Concordo con Costantino, sarebbe il caso di discutere seriamente degli uomini e delle politiche di destra sull'isola. Prometto di non fare invasioni di campo, e mi limiterò a parlare di Anacapri.
Qui l'MSI ha da sempre raccolto una percentuale di consensi straordinaria, Alleanza Nazionale è da dieci anni il primo partito (con una piccola parentesi negativa alle politiche del 2001, quando fu superata da forza italia) con percentuali che toccano addirittura il 30%.
Ma quello che mi chiedo spesso é: meritiamo questo consenso? Forse 10 anni fa si: c'era il circolo di An, Trieste Tricolore, in fervente attività: quasi 80, e dico 80, iscritti, c'era Azione Giovani con 20, e dico 20, iscritti. Ma erano altri tempi, erano i tempi di Rastrelli presidente della regione, i tempi in cui il passaggio da MSi ad AN sembrava potersi metabolizzare bene, e anche i più refrattari al cambiamento si rimboccavano le maniche in nome di uno splendido spirito di unità.
Io 10 anni fa avevo 14 anni e ricordo le immagini tv di Fini, Alemanno, Storace, Gasparri, La Russa, avevo l'impressione che fossero un gruppo di amici, che di loro tutto sommato ci si poteva fidare; sembravano (ma lo sono tuttora) bravi ragazzi che si sarebbero fatti in 4 pur di realizzare gli obiettivi di An. Poi pian piano le alleanza con Bossi, l'essere subalterno a Berlusconi, ha un pò offuscato Fini e, di conseguenza, ha rotto i rapporti interni ad An (che comunque era fondata sulla stessa classe dirigente dell MSI: cioè l'organizzazione di un partito che prendeva il 3% si trovò all'improvviso a dover gestire il 13,5% dei voti, ma questo è un altro discorso).
Dopo varie vicissitudini arriviamo ai giorni nostri e, se riflettiamo, troviamo un partito imborghesito e, come ha detto Max Demian in un suo intervento, più orientato verso i salotti buoni che verso le piazze e i problemi che la gente comune deve affrontare quotidianamente. Troviamo un partito dove 3 dirigenti si fanno beccare da un giovane apprendista giornalista in un bar a dire cose turche del Presidente. Troviamo un partito dove il Presidente stesso non convoca un congresso serio da troppi anni e che, per prepararlo, ha dovuto alla fine epurare tutta la classe dirigente attuale che, probabilmente non avrebbe contribuito alla sua rielezione. Ma che male c'è a cambiare leader?
Troviamo un partito che fatica ad imporre serie politiche di destra a livello governativo. Così anche a livello locale.
Ad Anacapri ci sono ottime risorse che hanno gravitato in An, Antonino De Turris, Pasquale Mazzarella, Luciano Tavassi, Dino Lavorato, Antonio Esposito, Michele Carotenuto, Ottavio Russo, tanto per citarne alcuni che insieme potrebbero formare l'asse portante di un'amministrazione. Ma ora costoro non sono più in An. Perchè? Perchè un individuo ha avuto la pretesa di avocare a sè tutti i poteri e di portare avanti politiche illogiche, prive di ogni senso.
Alleanza Nazionale ad Anacapri lo scorso anno ha perso la sfida per le elezioni comunali (e grazie, direte voi! voleva pure vincere?. No, vincere no, ma almeno non finire sotto la sinistra che per la prima volta ha superato AN.)
E intanto ci ritroviamo a parlare dell'inesistenza della destra ad Anacapri: ma è come parlare di una partita Italia - Francia, dove l'Italia deve schierare i giocatori della serie B perchè un allenatore un pò naif (per usare un eufemismo) decide all'improvviso che i giocatori di serie A non sono funzionali all'impresa!

Ho mantenuto la promessa di non invadere il campo caprese, però, come coordinatore isolano CdL non vi nascondo che mi piacerebbe tanto organizzare un convegno, una 2 giorni, su: "La Destra a Capri". Un piccolo dibattito in cui si potessero confrontare tutti coloro che a Capri si identificano con la cultura, i valori e le sfide della destra e del centro destra (cultura e non partiti!): da Costantino a Sandro, da Mazzarella a De Turris, da Antonio Esposito a Pierluigi Salvia.

Che dite, varrebbe la pena provarci? Io dico di sì.
MARIO GARGIULO.
[Non Registrato]
10/09/2005 13:32
 
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La seria A e la serie B.
CIAO TIBERIO.

vorrei farti presente che se mettiamo a confronto le due liste
è cioè quella di TAVASSI seria A e quella di VERNACCHIO serie B
in percentuale abbiamo preso gli stessi voti visto, che la lista unita per ANACAPRI faceva parte della lista diciamo serie A, SE NON RICORDO MALE.

Ora parliamo di numeri se non sbaglio TAVASSI con la sua lista
arrivò a 1.288 voti se ricordo bene, mentre come dici tu la serie B è arrivata a 513, ora se mettiamo insieme anche i 652 voti di
uniti per ANACAPRI arriviamo 1.165, ora se toglieremo i voti della sinistra dalla lista TAVASSI arriveremo 636.[SM=g27836]

Al prossimo intervento.


Requiem
[Non Registrato]
10/09/2005 17:08
 
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Bella discussione sulla destra a capri. Bello lo spunto di mettere a confronto i vari uomini di destra dell'isola per vedere che proposte emergono.
Però chissà se An a Capri sarebbe disposta a confrontarsi con Costantino!

p.s.
an a livello nazionale sta facendo veramente schifo!
Tiberio Brunetti
[Non Registrato]
10/09/2005 17:19
 
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rewind!
Caro Mario,
non è assolutamente mia intenzione fare paragoni tra liste di serie a e serie b, ci mancherebbe.
Intendevo semplicemente dire che nelle scorse elezioni sono rimasti fuori (a causa del comportamento scellerato di alcuni individui) degli ottimi elementi che avrebbero contribuito a rendere più competitiva la lista di an! Tutto qua!

Poi la matematica lasciamola da parte: lo sai anche tu che in politica due schieramenti che si uniscono non raggiungono mai la somma dei voti che prenderebbero singolarmente.
Resta il fatto che An per la prima volta ha preso meno voti della sinistra. E purtroppo questo conta.

Saluti.
Murphy
[Non Registrato]
10/09/2005 19:33
 
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Alleanza nazionale, storia di un partito nato per emanciparsi dall'etichetta di neofascisti e finito a mendicare un posto nel ppe. Alleanza nazionale, storia di ragazzi che prendevano le manganellate ed ora preferiscono manganellarsi tra di loro pur di non perdere potere. Alleanza nazionale a capri, storia di 4 gatti che si sono uniti attorno un nome e gestiscono un pò di potere. Alleanza nazionale ad anacapri, storia di persone intelligenti che si fanno infinocchiare da un Alberto Vernacchio qualsiasi.
Facciamo questo convegno. Sono curioso di vedere seduti allo stesso tavolo vari personaggi locali.
MARIO GARGIULO.
[Non Registrato]
10/09/2005 20:35
 
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TU SAI BENISSIMO CHE.
Io non dovrei entrare nei problemi attuali di A.N perchè io sto fuori ormai come tu sai, però visto che si parla nel tuo intervento della lista del 2004 e io ne facevo parte, e da quello chè io ricordo nessuno di quelle persone da te nominati si sono come tu dici chè potevano dare più qualità alla stessa lista: non si sono fatti vivi, magari
con una proposta che noi avremmo potuto valutare per il bene di
ANACAPRI prima, e di A. N. dopo.

Quando tu parli di certi personaggi che sono saltati sul carro dei vincitori senza pensare che dietro di loro vi era un partito è un paese, è che avevamo la mggioranza dei consensi,
è che loro erano iscritti allo stesso partito,gli stessi personaggi che oggi sono seduti in consiglio comunale hanno voluto fare terra bruciata intorno alla nostra lista; visto che molte persone si sono tirati indietro erano persone che certamente avrebbero potuto dare quella qualità e quella spinta che serviva
alla nostra lista, questo perchè ad ANACAPRI bisogna cambiare
mentalità se volete fare politica seriamente.

MI fermo qui perchè non voglio chè questo dibattito lo facciamo solo io e te.[SM=g27836]

ANTONIO ESPOSITO
[Non Registrato]
10/09/2005 20:58
 
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Re:
Salve a tutti,

sciolgo subito l’enigma sono l’Antonio Esposito, non il più famoso Ingegnere bensì colui che è stato chiamato in causa da Tiberio Brunetti, caro amico che tra l’altro mi ha segnalato da tempo questa associazione e questo forum, ci vengo con piacere soprattutto nel week-end e tramite Capri News riesco anche a leggere notizie di Capri.

Mi piacerebbe partecipare ai vostri interessanti dibattiti che è difficile seguire visto che ne trovo a centinaia ogni volta che mi collego, ma anche perchè pur essendo nato ad Anacapri da circa un anno non vivo più ad Anacapri, sull'isola ci torno molto raramente e poco mi interessa se non per pura curiosità ciò che ivi accade, adesso ho deciso di dire la mia opinione su Alleanza Nazionale di Anacapri perchè poco volentieri leggo anche il mio nome su questo forum, ed anche perchè si parla del circolo Trieste Tricolore di cui sono stato anche Commissario Straordinario nell’anno 2000 su nomina dell’allora responsabile della federazione provinciale di Napoli On. Italo Bocchino.

A quel tempo fui l’unico tra quelli contattati ad assumersi la reponsabilità di gestire una sezione di partito fortemente divisa dopo le amministrative del 1999 con un debito di 4.500.000 lire verso privati, debito che ripianai nella quasi totalità della cifra in soli 8 mesi insieme a non documentati debiti della stessa sezione con grossi sacrifici di carattere personale e l’aiuto di pochi, lasciando ai miei successori un residuo quasi insignificante che fu coperto dietro mia sollecitazione solo dopo alcuni anni. Gestii la campagna elettorale delle regionali ricevendo un pubblico elogio dall'ex-presidente della regione Campania Rastrelli per le parole che gli rivolsi nell'intervento di benvenuto al Centro Congressi, partecipai invitato a riunioni con gli onorevoli e senatori Mazzocchi, Nania, Nespoli, Pezzella e Bocchino collaborando con l’allora capogruppo alla Regione Taglialatela ed alla provincia Romano cui trasmisi tra l’altro richieste di finanziamento di edilizia scolastica da inserire in emendamenti al bilancio nel Consiglio Provinciale.

Tentai in tutti i modi di ricucire le varie anime e gli astii che minavano il partito rinunciando volontariamente sin dal primo momento a qualsiasi ambizione di candidarmi alla presidenza del Circolo ma con l’intento unico di ricompattare Aenne ad Anacapri con il suo patrimonio di uomini e voti.
Lasciai l’incarico per vari motivi ricevendo al mio commiato documentati e verbali attestati di stima ed apprezzamento per l’egregio lavoro svolto dai vertici federali, sempre relazionati ed informati sull’attività, e da allora non ho aderito più a nessun partito. Negli anni seguenti mi è stata recapitata la tessera di Aenne senza che io ne abbia fatto esplicita e/o formale richiesta, l’ho accettata per una pura forma di cortesia.

Nel 2003 sono stato avvicinato da un amico che nel frattempo era divenuto Presidente del Circolo: Alberto Vernacchio, il quale con molta insistenza mi chiese di aderire ad una lista nell’ambito del centrodestra che a suo dire avrebbe sicuramente vinto le elezioni l’anno seguente; ringraziai facendogli presente che a causa di esigenze personali non potevo accettare, comunque, apprezzando la passione politica che lo animava ed in virtù di frequentazioni comuni dentro e fuori la politica, lo avrei aiutato e supportato per quanto era nelle mie possibilità e per la mia modesta esperienza. Anche Tiberio inizialmente faceva parte di quel gruppo che presto si rivelò inconsistente per ragioni lunghe da spiegare, a pochi giorni dalla presentazione della lista mi accorsi che nulla c’era di potenzialmente vincente e soprattutto vedevo che c’erano notevoli difficoltà per comporre al minimo la lista; fu a quel punto che dopo una meditata riflessione decisi di comunicargli la mia disponibilità a coprire una delle tante caselle vuote.

Il mio fu solamente un atto di amicizia, sapevo quanto Vernacchio ci teneva a presentare una lista e quanto si fosse esposto, cercammo insieme con molta difficoltà elementi che potessero completarla e tutto ciò non condividendo, personalmente, certi “sbarramenti” che lo stesso avesse operato verso IL DIALOGO con consiglieri uscenti come De Turris, verso il quale io per primo ero critico per il suo operato, e le incomprensioni con lo stesso Tiberio Brunetti ex reggente del partito prima di lui.

Si andava componendo una lista che progressivamente da superfavorita dell’anno prima con presunti imprenditori candidati a Sindaco diveniva superSfavorita ma tant’è che fino ad una settimana prima delle elezioni non c’erano all’orizzonte altre liste (La sinistra anacaprese aveva rinunciato a comporla da tempo), per cui l’unica cosa importante era formare una lista per occupare i 5 posti all’opposizione che così come stavano le cose dovevano essere un goal a porta vuota. Così l’inevitabile scelta di Vernacchio candidato Sindaco, i nomi fittizi di non residenti e brave persone comunque poco legate al territorio, senza consenso ed inesperti politicamente, alcuni dei quali addirittura osteggiati dalle stesse famiglie per tale scelta. L’incredibile colpo di scena della sinistra anacaprese che in pochi giorni compose la sua lista, (Favorita e spinta dall'amministrazione alla quale è legata politicamente, che non aveva interesse ad avere un unico gruppo di opposizione e comunque incontrollabile come poteva rivelarsi Aenne) di livello nettamente superiore alla nostra ci fece sprofondare nella disperazione costringendoci ad una campagna elettorale in difesa cercando di scongiurare un probabile 0-5 a favore della sinistra.

Circa due mesi dopo le elezioni mi sono disimpegnato con una chiara e sincera lettera personale ad Alberto Vernacchio confermando quanto lui sapesse del mio successivo trasferimento, rinnovandogli stima ed amicizia non lesinandogli leali critiche ed augurandogli i migliori successi.

Poco tempo dopo tale lettera, il gruppo della lista a cui avevo partecipato in modo determinante, organizzativamente e numericamente (Le preferenze che ho ottenuto sono le UNICHE tra tutti i non eletti della lista che se detratte determinano la perdita di un seggio a favore della sinistra), ha pesantemente attaccato in Consiglio Comunale, senza alcun motivo nè giustificazione di carattere politico o procedurale, un componente della mia famiglia, dipendente comunale con diritto e merito.

Tralascio questioni di carattere personale, amarezze e dispiaceri che purtroppo si legano strettamente a quanto ciò è accaduto ma quanto ho scritto, e se ho scritto, è per chiarire definitivamente che NON HO NULLA DA SPARTIRE CON ALLEANZA NAZIONALE DI ANACAPRI ED I SUOI RAPPRESENTANTI.

Non è piacevole a tanti km di distanza essere associati a situazioni e persone estranee alla propria realtà, ringrazio Tiberio della citazione ma preferirei essere lasciato in pace, con lui stesso pur avendo avuto forti contrasti ed idee diverse ho conservato un’ amicizia vera perchè Tiberio è una persona leale ma soprattutto intelligente e sensibile. Questo è quello che conta nella vita più di tutto, per rispettare e farsi rispettare.


Colgo l’occasione per salutare tre persone a me care che ho avuto modo di leggere su questo forum:

Costantino Federico al quale sono legato da bei ricordi che si perdono nella notte dei tempi, col quale purtroppo non ho mai avuto modo di collaborare per il bene di Capri che lui ama come nessun altro politico, gli auguro di tornare presto al posto che gli compete perchè da quel che leggo è uno dei periodi più brutti per Capri !

Giuseppe Todisco un altro giovane di valore che stimo molto e col quale condivido una passione ed una fede: Il Napoli!!!

Mario Gargiulo che volli io inserire in lista perchè è uno dei pochi ad Anacapri che ha il coraggio di dire quello che pensa, prima di questa occasione stavo per intervenire sul forum per difenderlo dagli insulti vergognosi di chi non ha rispetto per le persone. Ha diritto di scrivere come tutti, se poi non lo fa bene non credo sia una colpa. Mario è un bravo ragazzo.


Un saluto all’isola di Capri, grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere, scusate la lunghezza.
MARIO GARGIULO .
[Non Registrato]
11/09/2005 14:18
 
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SALUTO CON AFFETTO ANTONIO ESPOSITO.
Voglio salutare con affetto ANTONIO ESPOSITO perchè io ritengo
che per la politica di ANACAPRI poteva dare una svolta importante.[SM=g27836]
osservatore
[Non Registrato]
11/09/2005 16:41
 
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bene a parte i convenevoli si potrebbe pure passare a parlare di an nel comune di sotto. Tiberio ha fatto una bella analisi dell'evoluzione anzi dell'involuzione di an.
a capri pure stiamo inguaiati. non c'è dibattito e il partito è in mano a poche persone che non si sa che fanno, ma non hanno niente a che vedere con la destra. Ad anacapri pure non si capisce perchè a parlare è vernacchio.
La destra a capri non è sandro coppola e alberto vernacchio, la destra a capri è costantino federico, riccardo rocchi, sergio gargiulo, carmine catuogno, luciano garofalo, fausto arcucci, e famiglie storiche come i morgano, i brunetti, i catuogno. Questa è la vera destra, non gli opportunisti dell'ultim'ora.
galeazzo
[Non Registrato]
12/09/2005 13:03
 
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an si è democristianizzata. la destra italiana non esiste più.
Max Demian
[Non Registrato]
12/09/2005 15:02
 
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In fondo a destra
Allucinante il racconto di Antonio "Cicogna" Esposito, si candida x amicizia e poi quando se ne va da Capri gli fanno le vendette di ritorsione, se fanno questo agli amici pensate cosa sarebbero stati capaci di fare se avessero vinto le elezioni, sai quante purghe a Staiano e Cerrotta!!!! [SM=g27815] La politica di oggi non è fatta per le persone buone come lui, forse faceva meglio a rimanere presidente dei donatori di sangue della San Vincenzo non avrebbe buttato il sangue anzi.... ;-) mi fa piacere leggerlo qui e giuro che sarei salito a piedi ad Anacapri pur di vederlo in un consiglio comunale, cmq sarà un caso ma i migliori se ne vanno sempre dall'isola chissà perchè!!!??
Ma il problema non è la democristianizzazione di AN ma la democristianizzazione di tutta la politica italiana nel senso negativo della parola, perchè la DC negli ultimi anni si sta rivalutando alla grande, vi porto per esempio una scritta letta su un muro a Napoli "Contro la feccia della seconda repubblica ridateci il divin Giulio" e questo dice tutto..... AN è in crisi di identità, aspetta la fine di Berlusconi per tirarsi dentro la destra di Forza Italia ed il momento giusto per svendersi al grande centro neorutelliano che in poche parole dovrebbe essere la nuova DC. Cosa c'entra questo con Gigi Lembo e Sandro Coppola? Sono le persone giuste e come loro così tanti trasformisti nei circoletti di periferia pronti ad obbedire all'onorevole di turno.
Comunque è inutile farla lunga e sprecare parole: Alleanza Nazionale non conta niente sull'isola di Capri.
per alice
[Non Registrato]
12/09/2005 20:00
 
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alice perchè non intervieni anche tu nella discussione?
Giuseppe Todisco
[Non Registrato]
12/09/2005 20:30
 
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Saluto anche io Antonio Esposito
Un saluto ad Antonio anche da parte mia al quale rinnoverò lo stesso anche in altra sede qualora non lurkasse più questo forum.

Spesso e volentieri ci siamo beccati parlando di politica - visto che abbiamo simpatie per aree diverse - ma la dialettica si è sempre contraddistinta per un rispetto reciproco di fondo sincero e leale, quel rispetto tipico di chi coglie la stessa passione politica nel suo interlocutore, seppure distante.
alice
[Non Registrato]
12/09/2005 21:58
 
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Re:

Scritto da: per alice 12/09/2005 20.00
alice perchè non intervieni anche tu nella discussione?



E cosa devo dire?
Non intervengo perché le condizioni in cui versa la destra mi lasciano sgomenta. C’è stato un momento in cui ho sperato che qualcosa di nuovo stesse accadendo lì dove una volta c’era l’odiato MSI ma mi sto ricredendo, e i politici locali di AN, poi, mi appaiono come la quintessenza del nulla.
Parlare di loro equivale a fare gossip. Nient’altro. Leggo, ascolto con piacere ma trovo il tutto davvero avvilente. Secondo me, la destra non ha capito l’importanza della cultura, e questo da sempre. L’ha lasciata in mano alla sinistra che la utilizza spudoratamente.
Esempio: ieri mi è capitata fra le mani La Repubblica e, a parte le volgarità e i soliti toni violenti, mi sono bevuta un paginone dedicato a Giorgio Faletti, che mi piace tantissimo. La Repubblica è andata a intervistarlo, benissimo. Dico io: non mi risulta che Faletti sia uno scrittore di sinistra e allora perché la destra non va ad intervistarlo? Perché un paginone così non c’è su un giornale di destra? Voi direte: cosa c’entra, con quello che stiamo dicendo in questa monografia di Sandro Coppola e AN a Capri e Anacapri? C’entra, perché la mancanza di cultura a destra ha consentito a persone senza cultura di affacciarsi alla politica trovando posto per l’appunto, in un partito di destra, laddove cioè la cultura non è…richiesta. A destra devono marciare, mica leggere! Ed è un errore clamoroso. Quando ho scoperto, per esempio, Marcello Veneziani, ho detto a me stessa: “vivaddio, un ideologo di destra!” e quando leggo Montanelli, poi, mi emoziono! Quando Gigi Lembo si è “appropriato” di Sartre, mi sono detta: “vai che ci siamo!”. Invece niente. Penso che, a livello locale, come a livello nazionale, la destra sia proprio carente della capacità di farsi portavoce dei suoi stessi grandi valori. Figuriamoci, poi, di ricordare alla sinistra che la cultura “è di tutti”! E la sinistra sguazza, senza…concorrenza culturale, e s’acchiappa pure i valori di destra, stravolgendoli a suo piacimento, e insegnando a leggere e a scrivere a quei poveri ottusi di AN. Se la destra si svegliasse in questo senso, credo che i vari Sandro Coppola &Co. scomparirerebbero per selezione naturale, come recita la legge di Darwin

salamino
[Non Registrato]
12/09/2005 22:23
 
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evviva peppe e' pucchiacca
Murphy
[Non Registrato]
13/09/2005 01:19
 
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pacs
dell'apertura di fini alle coppie di fatto che dite? gianfranco i valori della destra se li sta pappando tutti, è più a sinistra di mastella sull'etica. un uomo di destra perchè dovrebbe votare an, per quali politiche, per quali valori, per quali idee?
MARIO GARGIULO.
[Non Registrato]
13/09/2005 20:13
 
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LA CULTURA .
Sono daccordo con ALICE quando parla di Cultura e giusto che bisogna sapersi esprimersi.

Però secondo me la Cultura di leggere o scrivere nella nostra società serve e anche molto,però io sono di un'altra idea che un politico di sinistra non certo con sua Cultura può cambiare la mentalità di un popolo.

Come ad esempio un politico di destra non si può dire se abbia o meno più Cultura di quello di sinistra il problema sono i programmi, le idee, le organizzazione,i progetti, per dare alla nostra isola una spinta sia economica che Culturale.

Secondo me il problema è che bisogna stare più vicino ai cittadini è capire i loro problemi oggi purtroppo bisogna amettere che si fà politica solo per ingannare i cittadini.


Quindi ALICE la Cultura serve fino a un certo punto, poi sono
le persone oneste ha portare un paese al cambiamento con le loro idee e inazitutto con i fatti.[SM=g27836]
alice
[Non Registrato]
13/09/2005 22:41
 
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Valori, non Kultura
Hai perfettamente ragione, caro Mario. Ma la cultura, almeno per me, non è una questione di capacità letterarie o oratorie, e nemmeno di scuole frequentate e di buone letture. La cultura è infatti anche quella di un buon artigiano, di un bravo pescatore, di un contadino, di un netturbino che con il suo lavoro migliora la qualità della vita dei suoi simili. Non intendo per cultura quella dei laureati! Penso ad una cultura più profonda, fatta di valori, di sane abitudini, di buoni pensieri e buone opere, di lavoro, sudore e sacrificio, di sentimenti, di onestà, di correttezza nei comportamenti, di “principi morali” e perché no, anche di buone letture, quelle non guastano, tanto per non stare sempre davanti alla tv, e risultano molto utili per parlare non solo di pallone, viaggi, telefonini e spassi vari, argomenti più adatti agli adolescenti che agli adulti. Di questa cultura, che poi è sinonimo di “sensibilità”, sono prive le persone che, pensando solo ai soldi, ritengono di potere, grazie ad una faccia da bravo ragazzo, fare i furbi e ingannare il prossimo. Ma, esibendo semplicemente una faccia da bravo ragazzo e usando tanta furbizia, prima o poi la mancanza di basi solide, a livello umano, non politico, viene fuori, aldilà della bella facciata, e la pochezza delle intenzioni politiche appare come una conseguenza della pochezza individuale. Insomma, emerge lo spessore umano, e se è basso, hai voglia a fingere! Puoi solo startene con i tuoi simili, perché, se esci dal circolo privato, sei uno zero. Incolpo la destra d’aver accolto troppi “bravi ragazzi”, vuoti e insignificanti, per usarli come manovalanza. Molti di questi riescono poi a fare anche un po’ di carriera e ce li ritroviamo, con le loro espressioni ottuse, in posti che a loro proprio non s’addicono, con responsabilità che non sanno assumersi.
La sinistra invece “indottrina” anche il più piccolo dei suoi esponenti e lo mette così in condizione di uscire allo scoperto senza rischiare figure barbine. E’ ugualmente una finzione, anche più pericolosa, se vuoi, perché i “signorini” della sinistra sono peggio dei “bravi ragazzi”di destra ma se a destra istruissero un po’ di più i “seguaci” non sarebbe male. Perlomeno questi impostori sarebbero costretti a impegnarsi davvero per svolgere al meglio il loro lavoro e sta pur certo che, molti di loro, se invitati dal partito a fare qualcos’altro oltre alla recita del “bravo ragazzo” sorridente, possibilmente dicendo qualcosa di intelligente proveniente dalla farina del proprio sacco, o imbastendo programmi, cambierebbero strada. Perché molti rampanti politicanti di destra, a livello locale, hanno successo fra i loro simili proprio perché, con la loro pochezza, con la loro insensibilità, nell’incapacità di formulare programmi e di comprendere realmente le esigenze della gente, testimoniano come la nullità possa andare al potere. E le nullità come loro li votano perché si riconoscono e si sentono così ben rappresentate. E’ questo che vuole la destra? Un elettorato stupido?
Vecchio Errabondo
[Non Registrato]
14/09/2005 00:04
 
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Re: Valori, non Kultura

Scritto da: alice 13/09/2005 22.41
Hai perfettamente ragione, caro Mario. Ma la cultura, almeno per me, non è una questione di capacità letterarie o oratorie, e nemmeno di scuole frequentate e di buone letture. La cultura è infatti anche quella di un buon artigiano, di un bravo pescatore, di un contadino, di un netturbino che con il suo lavoro migliora la qualità della vita dei suoi simili. Non intendo per cultura quella dei laureati! Penso ad una cultura più profonda, fatta di valori, di sane abitudini, di buoni pensieri e buone opere, di lavoro, sudore e sacrificio, di sentimenti, di onestà, di correttezza nei comportamenti, di “principi morali” e perché no, anche di buone letture, quelle non guastano, tanto per non stare sempre davanti alla tv, e risultano molto utili per parlare non solo di pallone, viaggi, telefonini e spassi vari, argomenti più adatti agli adolescenti che agli adulti. Di questa cultura, che poi è sinonimo di “sensibilità”, sono prive le persone che, pensando solo ai soldi, ritengono di potere, grazie ad una faccia da bravo ragazzo, fare i furbi e ingannare il prossimo. Ma, esibendo semplicemente una faccia da bravo ragazzo e usando tanta furbizia, prima o poi la mancanza di basi solide, a livello umano, non politico, viene fuori, aldilà della bella facciata, e la pochezza delle intenzioni politiche appare come una conseguenza della pochezza individuale. Insomma, emerge lo spessore umano, e se è basso, hai voglia a fingere! Puoi solo startene con i tuoi simili, perché, se esci dal circolo privato, sei uno zero. Incolpo la destra d’aver accolto troppi “bravi ragazzi”, vuoti e insignificanti, per usarli come manovalanza. Molti di questi riescono poi a fare anche un po’ di carriera e ce li ritroviamo, con le loro espressioni ottuse, in posti che a loro proprio non s’addicono, con responsabilità che non sanno assumersi.
La sinistra invece “indottrina” anche il più piccolo dei suoi esponenti e lo mette così in condizione di uscire allo scoperto senza rischiare figure barbine. E’ ugualmente una finzione, anche più pericolosa, se vuoi, perché i “signorini” della sinistra sono peggio dei “bravi ragazzi”di destra ma se a destra istruissero un po’ di più i “seguaci” non sarebbe male. Perlomeno questi impostori sarebbero costretti a impegnarsi davvero per svolgere al meglio il loro lavoro e sta pur certo che, molti di loro, se invitati dal partito a fare qualcos’altro oltre alla recita del “bravo ragazzo” sorridente, possibilmente dicendo qualcosa di intelligente proveniente dalla farina del proprio sacco, o imbastendo programmi, cambierebbero strada. Perché molti rampanti politicanti di destra, a livello locale, hanno successo fra i loro simili proprio perché, con la loro pochezza, con la loro insensibilità, nell’incapacità di formulare programmi e di comprendere realmente le esigenze della gente, testimoniano come la nullità possa andare al potere. E le nullità come loro li votano perché si riconoscono e si sentono così ben rappresentate. E’ questo che vuole la destra? Un elettorato stupido?



Reputo davvero interessante l'intervento di Alice con la quale voglio complimentarmi. Devo dire che ho letto molti validi interventi come il suo, e sarebbe bello poter un giorno incontrarsi tutti insieme per discutere a quattr'occhi molti dei temi che stanno animando il forum. Tu che ne dici Alice?
Giacumino
[Non Registrato]
14/09/2005 00:19
 
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x Alice
Carissima, voglio unirmi ai complimenti del post precedente soprattutto per quanto riguarda la prima parte del tuo ultimo msg. Al di là del discorso politico, nella vita di tutti i giorni si fanno avanti (e purtroppo vanno anche avanti)personaggi di una mediocrità infinita, e vivaddio! prima o poi proprio la loro mediocrità umana li riporterà a star bene solo tra i propri simili.
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