Orfeo, secondo la tradizione mitologica, è un eroe dell'età preomerica, figlio del dio dei fiumi Oiagros e della musa Calliope. Apollo gli ha donato l'arte della musica e del canto, e Orfeo riesce così ad incantare non solo gli uomini, ma anche le fiere, le piante e le rocce; commuove persino Ade, signore degli Inferi, dove Orfeo è sceso per strappare alla morte la moglie Euridice; Ade infatti acconsente a liberarla, a condizione che Orfeo non si volti a guardare la consorte prima di esser giunto sulla Terra. Guidata dal suono della lira, Euridice segue il coniuge tra le tenebre infernali; prima però che entrambi abbiano raggiunto la superficie, Orfeo si volge verso la moglie e la perde per sempre.
Schivo dei luoghi affollati, Orfeo, visse generalmente nelle foreste, dove radunava intorno a sè i discepoli. Col suono delle gamma a cinque toni agiva sul corpo astrale e mentale dei discepoli, purificandoli ed espandendoli; col suono attirava i corpi sottili fuori dell'inviluppo fisico, e li librava nei mondi superiori. Orfeo agiva con la melodia, servendosi della melodia di ciascun centro eterico o chakram per stimolarne l'attività. Egli mostrava ai discepoli dei quadri viventi, creati con la musica, ciò che si continuò a fare nei misteri greci, seguendo la tradizione fondata da lui. Insegnò pure che la musica è in tutte le cose, e che se l'uomo sapesse armonizzare sè stesso, allora l'armonia divina si manifesterebbe attraverso lui allietando tutta la natura...
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