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Davvero insegna questo? analisi "grissina" di "Cosa insegna realmente la Bibbia?"

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2009 19:41
27/02/2007 09:23
 
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32.

“TUTTI QUELLI CHE SONO NELLE TOMBE COMMEMORATIVE”
16 Le risurrezioni descritte nella Bibbia ci insegnano molto riguardo alla risurrezione avvenire. Coloro che furono riportati in vita qui sulla terra si riunirono ai loro cari. La risurrezione futura produrrà risultati simili, ma sarà di gran lunga migliore.
Non ci siamo. L’ho già detto ma questi insistono e insisto anch’io. Le risurrezioni di cui si parla non erano vere e proprie risurrezioni ma rivivificazioni, o, se si preferisce, ritivalizzazioni, quindi non ci insegnano proprio niente riguardo alla risurrezione avvenire. Riguardo ad essa ci insegna qualcosa invece la risurrezione di Gesù semplicemente perché è lui il “primogenito dai morti” e la sua è l’unica vera risurrezione biblica perché ha comportato la trasformazione del suo corpo terreno reso glorioso; con lo specifico che “la morte non ha più presa su di lui” (cosa ben diversa dalle cosiddette risurrezioni di quegli altri personaggi che sono ri-morti in seguito. E la risurrezione di coloro che “muoiono nel Signore” è garantito che segua la stessa sorte di quella di Gesù. Infatti la Bibbia assicura che Gesù risusciterà il nostro corpo rendendolo simile al suo corpo glorioso, il che comporta non solo lo spostamento con la velocità del pensiero e il passaggio attraverso i muri ma anche e soprattutto il non essere più soggetto alla morte. E questo vale per tutti: non esistono davanti a Gesù unti e pecore.


Come abbiamo imparato nel capitolo 3, è proposito di Dio che l’intera terra sia trasformata in un paradiso. Quindi i morti non saranno riportati in vita in un mondo pieno di guerre, criminalità e malattie. Avranno la possibilità di vivere per sempre su questa terra in pace e felicità.
Già ma noi, dallo studio del geovismo, abbiamo imparato che l’intera terra trasformata in paradiso è una trovata del CD avvenuta verso il 1935 e non prima. Se fosse stata nella Bibbia, e per giunta come verità del “proposito di Dio” la si sarebbe colta immediatamente e non dopo 50 anni di scrutazione delle Scritture e con occhi di gente “qualificata per insegnare” e con menti che, facendo aprte del Canale, verrebbero illuminate “teocraticamente” da Geova circa le verità da insegnare.


17 Chi verrà risuscitato? Gesù disse che “tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori”. (Giovanni 5:28, 29) Similmente Rivelazione 20:13 dice: “Il mare diede i morti che erano in esso, e la morte e l’Ades diedero i morti che erano in essi”. Il termine “Ades” si riferisce alla comune tomba del genere umano. (Si veda l’Appendice, alle pagine 212-13). Questa tomba collettiva sarà svuotata. Tutti i miliardi di persone che vi riposano torneranno in vita. L’apostolo Paolo disse: “Ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti”. (Atti 24:15) Cosa significa?
Significa che stiamo confondendo le acque. Da un lato vi interessa aggiungere quel “commemorative” alle tombe, cosa che si riferisce solo alle tombe del cimitero che appunto “commemorano” il defunto con le loro lapidi; dall’altra siete preoccupati di non sapere come qualificare le “tombe” di gente che è finita nel mare o in pancia alle belve; infine vi interessa affermare che i morti non sono là in nessuna di questa specie di tombe, e quindi non usciranno di là. Essi sono in quella che definite ”comune tomba del genere umano” e che identificate nel “cervello di Geova” che, come un supercomputer, al momento della morte della persona prende e memorizza tutti i dati di quella personalità, per riprodurli (neanche correggendoli in memoria, altrimenti gli Unti non saprebbero poi che fare) tali e quali in un nuovo soggetto: cosa che impropriamente chiamate “risurrezione” quando, come abbiamo detto e ribadiamo, è creazione di una copia conforme all’originale perduto.


18 I “giusti” includono molte persone di cui si legge nella Bibbia, vissute prima che Gesù venisse sulla terra. Forse vi vengono in mente Noè, Abraamo, Sara, Mosè, Rut, Ester e molti altri. (…)
Giusto Abramo! E’ proprio lui che ci viene in mente. E ricordiamo anche che la Bibbia/Gesù nella parabola di Lazzaro ed Epulone lo colloca in cielo. Una imperdonabile svista da parte sua se, come il geovismo insegna, in realtà egli fosse stato nullificato in attesa che sia riprodotta una sua copia nel futuro millennio, non è vero? Come mai Gesù, il “grande Insegnante” ha escogitato una parabola così depistante dalla verità? Gli ci voleva tanto, invece di parlare di “seno di Abramo” e di realtà esistente subito dopo la morte, a dire “terra paradisiaca”? e a collocarla in un futuro lontanissimo?


19 Che dire di tutti coloro che non hanno servito Geova o non gli hanno ubbidito perché non l’hanno mai conosciuto? Quei miliardi di “ingiusti” non saranno dimenticati. Anch’essi saranno risuscitati e avranno il tempo di conoscere il vero Dio e di servirlo. In un periodo di mille anni i morti saranno risuscitati e avranno l’opportunità di unirsi ai fedeli che serviranno Geova sulla terra. Sarà un tempo meraviglioso. Questo è il periodo che la Bibbia chiama il Giorno del Giudizio.
Da appuntare il cosiddetto “Giorno del Giudizio” durerà mille anni.


20 Significa questo che tutti gli esseri umani che sono vissuti nel corso del tempo verranno risuscitati? No. La Bibbia dice che alcuni morti sono nella “Geenna”. (Luca 12:5) La parola Geenna deriva dal nome di una discarica situata fuori dell’antica Gerusalemme, dove si bruciavano cadaveri e immondizia. I morti i cui corpi venivano gettati lì erano considerati dagli ebrei indegni di sepoltura e risurrezione. Perciò la Geenna è un appropriato simbolo di distruzione eterna.
E invece la Bibbia, come sappiamo, ha molteplici riferimenti al “tormento eterno” il che comporta che i soggetti non vengano distrutti/nullificati ma restino in essere. Per questo tutta la cristianità ritiene che l’inferno sia una dottrina rivelata, e che esso conferma l’esistenza di una vera libertà di scelta. Anche se la certezza della immensa misericordia di Dio può permetterci di sperare che in quella condizione vi siano finiti solo gli angeli ribelli.


Geova è il Giudice supremo e non risusciterà mai persone che giudica malvage e non disposte a cambiare.
Qui rileviamo una forte contraddizione nella dottrina perché sappiamo che, secondo il geovismo, Geova non conosce il futuro dell’uomo se non si applica a scrutarlo e che non ha possibilità di scrutarlo se gli mancano dei segni-gesti emessi dall’uomo da studiare (cf in Ragioniamo pag. 99-100 il discorso in rapporto alla scelta di Michele, ritenuto da Geova affidabile perché ne aveva controllato a lungo il corretto comportamento in cielo).
Quindi Geova non può sapere, prima di risuscitarle, se alcune persone, risuscitate e con a disposizione una nuova opportunità, vedendo anche la brutta fine di coloro che non si allineano (i quali potranno essere distrutti sia durante il millennio sia alla fine) resteranno malvage e non disposte a cambiare. Quindi dovrebbe risuscitarli assolutamente tutti gli ingiusti per vedere poi se...
Se questo ragionamento non basta aggiungiamo l’altra contraddizione di ritenere che «alla morte l’individuo è prosciolto o assolto da tutti i peccati commessi» (pag. 175 di Potete vivere per sempre). Il che dovrebbe significare che chi muore diventa ipso facto innocente. La sua malvagità è stata riscattata e cancellata/assolta dall’atto del morire. O no?

(seguita)
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