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Davvero insegna questo? analisi "grissina" di "Cosa insegna realmente la Bibbia?"

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2009 19:41
26/01/2007 11:25
 
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24.

CAPITOLO CINQUE (pag. 47-56)

Che cos’è il riscatto?
Come è stato provveduto?
Cosa può significare per voi?
In che modo potete mostrare di esserne grati?


Osservazioni critiche di BERESCITTE (lungo il testo in neretto)

5 Adamo fu creato “a immagine di Dio”. (Genesi 1:27) Questo non vuol dire che gli assomigliava esteriormente. Come abbiamo imparato nel capitolo 1, Geova Dio è una persona spirituale invisibile. (Giovanni 4:24) Quindi non ha un corpo di carne e sangue. Essendo creato a sua immagine, Adamo possedeva qualità simili a quelle di Dio, fra cui amore, sapienza, giustizia e potenza. Adamo era come suo Padre sotto un altro importante aspetto: era dotato di libero arbitrio.
Noi usiamo sintetizzare la somiglianza con Dio nello essere persona (termine indubbiamente filosofico, ma se lo usa la WT possiamo farlo anche noi poveri mortali) il che deriva dal possesso di un’anima spirituale le cui facoltà specifiche sono intelligenza e volontà. L’amore, la libertà di autodeterminazione e altre qualità operative ne sono una semplice conseguenza.


Quindi non era una macchina, che può fare solo quello per cui è programmata. Poteva prendere decisioni, scegliere fra il bene e il male.
L’hai detto! E lo era per costituzione creaturale. Prima ancora di peccare! Quindi non è vero che Adamo avrebbe imparato dal frutto dell’albero la conoscenza di ciò che è bene e ciò che è male. Mangiando del frutto (semplice metafora del resto) egli “conobbe” in senso biblico ovvero “sperimentò” il male che aveva scelto con un atto di volontà prima ancora di allungare la mano, ribellandosi a Dio. Già il solo guardare una donna con desiderio rende l’uomo peccatore, spiegherà Gesù. L’azione potrebbe anche non seguire. L’uomo se ha scelto interiormente ciò che è illecito è già peccatore davanti a Dio.


Se avesse deciso di ubbidire a Dio, sarebbe vissuto per sempre nel Paradiso sulla terra.
E questo insegnamento non biblico che oggi viene spiattellato dalla WT come ovvio, come pacifico, e come ricavato dalla Bibbia noi ricorderemo, altrettanto pacificamente, che invece è maturato a Brooklyn solo verso il 1935; anno in cui l’ideologia che prevedeva come “salvati” solo 144.000 unti, fu mutata aprendo la porta ad “altre pecore” che bussavano per entrare e non si sapeva dove collocarle: non in cielo, riservato agli Unti, non sulla terra che doveva essere distrutta. Fu allora che la “teologia” geovista ebbe una nuova fonte di illuminazione di verità divina. La ebbe dalla considerazione che la ditta WT si era tanto espansa che aveva ormai più Sale del Regno che Unti e che non si poteva né chiuderle né pretendere che fossero gestite da gente che venivano escluse dalla salvezza. Lo si direbbe un cambiamento di paradigma bello e buono. Ma abbastanza strano se la verità, come ancora si sostiene, veniva solo dall’alto, da Geova tramite il Canale, e non da considerazioni terrene di opportunità,


6 Chiaramente, quando disubbidì a Dio e fu condannato a morte, Adamo pagò un prezzo altissimo. Il peccato gli costò la vita umana perfetta con tutti i benefìci che ne derivavano. (Genesi 3:17-19)
Invece noi riteniamo che il prezzo più alto fu quello della perdita della filiazione divina che aveva tramite la grazia santificante. E fu solo in quel senso che i progenitori “morirono” e non fisicamente (cf il peccato come “morte dell’anima”). Quanto ai benefici della perfezione goduta furono loro sottratti solo dei doni che non erano dovuti alla loro natura e che la nostra teologia chiama “preternaturali”. La loro esistenza si ricava da alcuni accenni biblici: scienza infusa (Adamo già sapeva come classificare gli animali); immunità dalla concupiscenza (erano nudi con semplicità); immunità da malattia/sofferenza e morte (lo si ricava dalla condanna inflitta “partorirai con dolore… lavorerai la terra col sudore… morirai”). Tali doni non "derivavano" dalla sua natura. Vi erano aggiunti, come dono speciale, non dovuti.


Purtroppo a causa di Adamo la persero anche i suoi discendenti. (…)
7 Per mezzo del riscatto Geova venne in soccorso del genere umano.
Ma solo per recuperare il bene maggiore: la grazia divina e la figliolanza con Dio. I doni preternaturali sono rimasti esclusi dal beneficio della redenzione. Forse per consentirci di essere “simili a Lui (Gesù) nella morte così da esserlo anche nella risurrezione”.
(seguita)
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