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Davvero insegna questo? analisi "grissina" di "Cosa insegna realmente la Bibbia?"

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2009 19:41
29/09/2006 12:39
 
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5.

Per cominciare, consideriamo una domanda che ha lasciato perplessi molti.
DIO È INSENSIBILE E CRUDELE?
6 Molti ritengono che la risposta sia sì. ‘Se Dio volesse’, pensano, ‘il mondo non sarebbe molto diverso?’ Ci guardiamo attorno e vediamo un mondo pieno di guerre, odio e miseria. Noi stessi ci ammaliamo, soffriamo e vediamo morire persone care. Molti si chiedono: ‘Se Dio si interessasse di noi e dei nostri problemi, non impedirebbe queste cose?’
7 Peggio ancora, a volte esponenti religiosi inducono a pensare che Dio sia crudele. Come mai? Di fronte a una sciagura dicono che era volontà di Dio. In effetti incolpano Dio delle brutte cose che accadono.
Ma guarda! E’ proprio la stessa deduzione che è venuta a me quando ho appreso che solo dopo 50 anni di geovismo Geova avrebbe fatto capire che c’era un paradiso terrestre e che suo Figlio era stato suppliziato su un palo anziché su una croce.
In effetti sembra proprio che il CD, autoqualificandosi come mero recettore nel “Canale di comunicazione” tra Geova e il suo popolo, sembra che incolpi Geova per non aver detto per tanto tempo la verità. Sarebbe colpa sua se, quanto al paradiso, tanta gente che non si sentiva Unta per il regno dei cieli ha sofferto e con loro hanno sofferto altri che invece si sentivano tali, impediti dal poter sostituire i primi (ci risulta che Convington, già membro del CD, ha avuto problemi di alcoolismo derivanti anche da questa schizofrenia interiore). E, relativamente alla croce, il CD ha fatto peccare di idolatria per 50 anni i suoi Testimoni che andavano in giro “gloriandosi della croce” (Rutherford) che portavano effigiata su una spilla appesa sul bavero della giacca.
E’ proprio vero che a questo mondo e perciò anche a Brooklyn esiste il doppio peso e la doppia misura e la cecità del fariseo che non si mette mai davanti allo specchio per dirsi “medico cura te stesso!” Che buffo! Non dovrebbe derivarne una bereana chiusura della fiducia nei confronti di chi parla così, come se avesse le mani pulite?


È la verità? Cosa insegna realmente la Bibbia? Giacomo 1:13 risponde: “Quando è nella prova, nessuno dica: ‘Sono provato da Dio’. Poiché con i mali Dio non può essere provato né egli stesso prova alcuno”. Quindi la malvagità che vedete nel mondo attorno a voi non ha mai origine da Dio. (Giobbe 34:10-12)
Beh, al tempo in cui l’umanità era così bambina da ipotizzare un dio del bene accanto a un dio del male era diverso. Ma dopo lo sviluppo millenario del pensiero filosofico è assurdo pensare che dall’Assoluto possa originarsi una qualsiasi malvagità. Non occorre che ci sia Giacomo a rispondere per tirare il “quindi”. Anzi, se andiamo ad usare il sistema di cercare versetti e applicarli come una griglia, così come troviamo questo di Giacomo troveremo quello di Giobbe e di vari autori veterotestamentari che “dicono” che da Dio viene sia il bene che il male. Noi cattolici spieghiamo queste stranezze ricorrendo alla categoria del genere letterario e del modo di esprimersi in uso al tempo dell’agiografo, e perciò come parole da decodificare con una intelligente interpretazione. Ma il CD che procede stando ferreamente (dice lui!) a ciò che è scritto e a come è scritto, come se la cava? Fingendo che non esistano tali versetti sconcertanti? Scegliendo ereticamente (àiresis=scelta) solo quelli che trova utili al discorso come quello di Giacomo?

È vero, egli permette che accadano cose brutte. Ma c’è una notevole differenza tra permettere che qualcosa avvenga ed esserne la causa.
Tra parentesi dirò che io per Dio preferirei un “Egli” con la maiuscola; ma se questo passa il convento… Parole sante comunque! Del tutto condivisibili (ohé non facciamo scherzi! Intendo queste e solo queste eh?) Ma allora si prenda in considerazione il fatto che la frase popolare “Non si muove foglia che Dio non voglia” significa “che Dio non voglia se la foglia che si muove è buona” e “che Dio non permetta se la foglia si muove al negativo”.
La Bibbia quindi va decodificata! Ci si deve leggere la sola “permissione” del male da parte di Dio, anche se non viene detto, e anche se viene detto che il male viene da Lui. Anche la lamentela del salmista relativa a Dio che era lontano da lui, è un modo di dire. Lui sapeva benissimo che non era vero e che era lui-uomo a non avvertire la Sua presenza protettiva


8 Per esempio, pensate a un padre saggio e amorevole con un figlio adulto che vive ancora in famiglia. Se il figlio diventa ribelle e decide di andarsene da casa, il padre non glielo impedisce. Il figlio prende una cattiva strada e si mette nei guai. Il padre è forse la causa dei problemi del figlio? No. (Luca 15:11-13) Similmente Dio non ha impedito agli esseri umani di fare scelte sbagliate, ma non è la causa dei problemi che ne sono derivati. Sicuramente non sarebbe giusto incolpare Dio di tutti i guai dell’uomo.
Lettori all’erta!. Qui il CD sta preparando il terreno per giustificare Dio in rapporto alla colpa futura di Adamo. E invece di risolvere il problema ricorrendo alla distinzione tra prevedere e predeterminare che per il protestantico CD dei TG sono la stessa cosa (i protestanti non sono mai riusciti a capirla questa differenza!) la risolverà rendendo Dio inconsapevole del futuro (prima assurdità) e siccome si rende conto che in tal modo toglierebbe a Geova molta della prescienza e quindi dell’onniveggenza, corregge poi il tiro dicendo che avrebbe potuto prevederlo ma non lo ha voluto fare! Cioè Geova non solo sarebbe limitato nella sua onniveggenza dal fatto di non essere onnipresente, ma anche dove potrebbe arrivare userebbe del suo potere preveggente in maniera selettiva, ad libitum. Una autolimitazione questa che, come appunto nella vicenda di Adamo spiegata in questi termini dal CD geovista, in sostanza lascia le creature umane di Geova esposte ai peggiori guai e che nessun genitore terreno degno di tal nome, per quanto abbia un cuore molto piccolo rispetto a quello del Padre che è nei cieli, imiterebbe.
Forse ho anticipato un discorso che spero ritroveremo in seguito. Io procedo leggendo e scrivendo passo passo.


9 Dio ha buone ragioni per permettere all’uomo di seguire una cattiva strada. Il nostro potente e sapiente Creatore non è tenuto a darci spiegazioni.
Ma cosa c’è da spiegare? La ragione è lapalissiana. Ha creato l’uomo con la libertà di scegliere tra il bene e il male. Proibirglielo (oltre che con il comando morale che lo rende solo “illecito” ma non “impossibile”) sia impedendogli fisicamente di attuare la sua libera scelta, sia modificando le circostanze, significherebbe negargli non solo la liceità ma la stessa possibilità di farlo e perciò sarebbe un trattare l’uomo come noi trattiamo le bestie. Ma così facendo andrebbe non solo contro la sua stessa determinazione nell’aver creato l’uomo con quella caratteristica di libertà/autodeterminazione, ma toglierebbe anche all’uomo ogni merito che viene proprio dal vedere il male come cosa a lui possibile, disapprovarlo e compiere il bene a costo di ogni sacrificio.

Per amore, però, Dio lo fa. Imparerete dell’altro circa queste ragioni nel capitolo 11. Ma siate certi che Dio non è responsabile dei nostri problemi. Anzi, è lui che ci dà l’unica speranza di vederne la soluzione. — Isaia 33:2.
Ma se è collegato a questo discorso andiamoci subito al capitolo 11. Vuoi vedere che ci troviamo la storia di Adamo e la conseguente malvagità che si è scatenata dopo la sua colpa?...
(seguita)
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est modus in rebus
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