02/08/2005 12:06 |
|
| | | Post: 8 | Registrato il: 24/09/2004
| Utente Junior | | OFFLINE | |
|
Il progetto di riforma della Cassazione codifica la c.d. funzione nomofilattica del Supremo Collegio, ossia l'uniforme interpretazione della legge da parte delle Sezioni semplici, le quali dovranno adeguarsi alle questioni di principio decise dalle Sezioni Unite.
Vada per l'uniformità dell'interpretazione della legge, ma non vorrei che la Nomofilachia finisca per essere un altra malattia del sistema giustizia. L'attività ermeneutica, propria del giurista, funge da interfaccia tra il corpo delle leggi e la società civile. Essa consente l'adeguamento del "significato" di una legge in relazione ad un dato contesto socio-economico, in continua evoluzione.
Le nuove disposizioni, invece, potrebbero contribuire ad attribuire alla Cassazione una funzione monolitica.
Che ne pensate?
M.M.
|
|
|