Il campione toscano lo ha fatto sapere con un comunicato: "Decisione sofferta a una settimana dal Giro ma era importante capire il momento per farlo"
MILANO, 26 aprile 2005 - Mario Cipollini lascia le competizioni. A 38 anni, dopo 17 stagioni da professionista e 189 vittorie, il campione della Liquigas scende dalla bicicletta con un comunicato della sua squadra. "Annunciare il ritiro a poco più di una settimana dal Giro d'Italia rappresenta una decisione sofferta ma onesta - dice il velocista in una nota - il pubblico capirà. Avrei voluto presentarmi al via di Reggio Calabria: cercare un altro successo, una nuova maglia rosa. Ma forse per un "vecchietto" come me, che ha dato molto al ciclismo e molto ha ricevuto, ora è più importante saper scegliere il momento in cui fermarsi. Ringrazio la Liquigas-Bianchi, che mi ha dato fiducia e che merita tutta la mia riconoscenza. Sono onorato di aver concluso la carriera da corridore con la maglia di questa grande squadra".
Paolo Dal Lago, presidente di Liquigas, riconosce la correttezza di Cipollini: "Nei nostro confronti Mario si è sempre dimostrato leale e responsabile. Lo è stato nel presentarsi preparatissimo al via della sua ultima stagione agonistica e lo è quest'oggi, in un momento certamente difficile. Cipollini ha regalato alla nostra squadra le sue ultime vittorie (una tappa al Tour du Qatar e il Giro della Provincia di Lucca). È stato un grande atleta, e sono certo che saprà dare ancora molto al ciclismo".
La scelta del campione toscano, un po' nell'aria, ha comunque colpito l'ambiente. Tra le numerose reazioni anche quelle dei suoi due commissari tecnici Franco Ballerini e Alfredo Martini. Con il primo Super Mario ha vinto nel 2002 a Zolder il titolo di campione del mondo: "È una decisione che sicuramente gli pesa - ha detto Ballerini - però sarà stata ponderata. Va rispettata la sua volontà: in questi anni, grazie alle sue qualità, ci ha regalato grandissime emozioni. Lo ha fatto a pochi giorni dal Giro? Se ha deciso così è perché forse ha capito di non essere più competitivo. Personalmente lo ringrazierò sempre, assieme alla squadra, per avermi dato la grande gioia del Mondiale di Zolder".
Anche per Martini è una decisione importante: "Mi dispiace. A Cipollini dobbiamo essere tutti riconoscenti - ha commentato - atleticamente non era vecchio, era ancora un bell'atleta. Purtroppo a volte viene a mancare l'entusiasmo. È un plurivincitore, è stato campione del mondo tre anni fa. La gente deve ringraziarlo, ma deve essere dispiaciuta. Lo si aspettava al Giro, anche se ha 38 anni. Allo stesso tempo, però, la gente deve essere dispiaciuta. È stato un corridore che portava novità, pagando anche di persona. Un bel personaggio, che ha creduto in quello che faceva. Gli saremo sempre riconoscenti perché è stato un innovatore del ciclismo, anche nel look. Diciamo che se ne va un artista".
da gazzetta.it