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21/2/2005

Ultimo Aggiornamento: 21/02/2005 12:42
21/02/2005 12:42
 
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Il fano paga a caro prezzo gli errori di saula
Pietrella-Maggi, il derby è cremisi


----->STEFANO TORREGGIANI<-----


FANO -Dategli i derby e il Tolentino vi divertirà. Tre “campanili”, sette punti, niente male, vero? Oltre ad aver fatto tremare l’Ancona in trasferta, l’iscrizione a referto della “doppietta” con il Fano: 1-0 all’andata, 2-0 ieri. E dire che la stagione scorsa in riva al Metauro finì 6-1 per i granata. Tutta un’altra musica stavolta. Con tanto di stonature, e che stonature, firmate Saula: due scelte pessime, due valutazioni da “codice rosso”, altrettante autostrade aperte, Pietrella prima e Maggi poco dopo prendono il tagliando, spediscono le loro traiettorie in quel contenitore che vuol dire rilancio cremisi e buio granata. Chissà senza quelle due prodezze al contrario dell’estremo difensore rivierasco come sarebbe finita la partita, chissà. Così non è stato, adesso è perfetta parità in classifica ma l’undici di Giulietti deve recuperare due partite (il 2 marzo quella con il Castelnuovo oltre a quella con la CiscoLodigiani che non ha ancora una data)

Storia di un derby strano durante, ma anche prima e dopo. Una squadra con tanto di "panchinari" costretta al forfait, Morganti (cinque assenti) e Giulietti (otto defezioni) che devono fare le peripezie per equilibrare il loro assetto condizionato anche da un elemento - il maltempo - che ha costretto al riposo forzato il Tolentino protagonista di una sola partita negli ultimi venti giorni con i granata che invece nell'ultima settimana hanno giocato tre partite. E considerato che i cremisi oltre ad essere presumibilmente più freschi e con attaccanti piuttosto guizzanti, il tecnico danese sceglie il baricentro basso. Fano che aspetta il Tolentino, match che non decolla perché in una classifica che diventa difficile da leggere e ancora di più da decifrare, nessuna delle due squadre può concedersi distrazioni. E invece il pacchetto arretrato tolentinate patisce qualche problema in avvio, come al 4' quando Fanesi si muove bene sulla destra, arriva sul fondo ma il suo assist non viene sfruttato bene da Colombaretti che manca il tocco di tacco da pochi passi. Non c'è molto calore intorno al Fano, ma questa non è una novità. E non c'è neanche un ritmo folle: il secondo appunto è datato 20' quando Maggi su punizione (fallo di Girardi sullo stesso giocatore) pennella un tiro che Saula contiene bene. Più di una volta e più di due Morganti cambia assetto nel tentativo di trovare il guizzo giusto: Barni va a fare la seconda punta, Giorgetti si accentra e al 24' su una punizione di Barni che produce una gran mischia in area, il Fano trova anche il gol ma una posizione irregolare e una presunta carica al portiere inducono Lioce all'annullamento senza particolari proteste metaurensi. Più che Fano che Tolentino, soprattutto nella fase finale della prima frazione di gioco: al 38' Giorgetti su punizione sulla sinistra serve Trufelli che mette al centro un calibrato pallone su cui si avventa Fanesi la cui conclusione di testa si perde però di poco a lato della porta difesa da Recchi attento anche al 41' sulla conclusione di Colombaretti.

Non è stato un primo tempo da incorniciare, meno entusiasmanti ancora i primi 10’ della ripresa poi la svolta. C’è la complicità di Saula nel gol di Pietrella che rompe gli equilibri: velleitario traversone, uscita da dimenticare del portiere nigeriano e palla che finisce sui piedi di Pietrella cui non par vero di poter tirare dai venti metri a porta vuota. I regali si accettano, tiro e gol: 1-0, possono esultare i 50 tifosi che hanno segito il Tolentino al “Mancini”. Non pago di quanto già fatto, il portiere fanese concede il bis: passano appena sette minuti e il Tolentino fruisce di una punizione dai venti metri, vellutata la traiettoria di Maggi, ma è vellutato anche il cuscino sul quale dorme Saula che vede il pallone infilarsi sul so palo, 2-0 e buonanotte Fano. Non ha energie, idee e muscoli la formazione di Morganti per tentare la disperata riscossa: le tre partite in una settimana oltre alle assenze degli attaccanti (Sessolo, Zattini e Garba oltre a Pelliccia e Dall’Ara) si fanno sentire come all’inizio e ancora più che all’inizio, così per i cremisi è un esercizio facile facile gestire la partita sino alla fine. Il “vorrei ma non posso” è sintetizzato dai generosi tentativi di Fanesi e dal colpo di testa all’87’ di Niccolini che da pochi passi esalta le doti di Recchi che toglie al Fano anche il gol che avrebbe reso scintillante l’ultimo scorcio di partita. Se Saula non è in giornata, Recchi lo è, il Tolentino sbanca Fano, punto e a capo. Con i vessilli cremisi sventolanti mentre i malumori sono tutti colorati di granata. E dire che solo pochi giorni fa dopo le due vittorie consecutive erano tornati i sorrisi e le pacche sulle spalle. Proprio vero, questo calcio è un frullatore impazzito.

FANO 0
TOLENTINO 2

FANO: Saula, Niccolini, Girardi, Vitali (10’ st. De Luca), Calanchi, Giorgetti (28’ st. Cinotti), Colombaretti, Stefani, Fanesi, Trufelli (10’ st. Pacini), Barni. A disp: Falcioni, Brancaccio, Patregnani, D’Aloisio. All. Morganti.
TOLENTINO: Recchi, Bogani, Mammarella (7’ st. Montesi), Pandolfi, Fenucci, Onorato (43’ st. Mulinari), Pietrella, Favi, Prato, Maggi, Mariotti (33’ st. Mercuri). A disp: Giambruno, Scarpeccio, Melchiorri, Perfetti. All. Giulietti.

ARBITRO: Lioce di Molfetta.
RETI: Pietrella al 16’ st, Maggi al 23’ st.
NOTE: giornata fredda, terreno in discrete condizioni, spettatori 1000 circa di cui 515 paganti + 385 abbonati per un incasso di 4252 euro. Ammoniti: Mammarella al 25' pt, Pandolfi al 12’ st, Barni al 15’ st. Corner: 9-3 per il Fano. Recupero: 1' pt, 4’ st.


Il presidente Ercoli al settimo cielo: “Punti pesanti”. Il tecnico cremisi si scopre mago
Giulietti: “Avevo previsto il gol di Maggi”

FANO - Sprizza gioia da tutti i pori il presidentissimo del Tolentino Ivano Ercoli, che al triplice fischio di chiusura di Lioce di Molfetta alterna esultanti telefonate al cellulare a pacche sulle spalle ed altre manifestazioni di entusiasmo con il resto del clan cremisi presente a Fano: “E’ un grande risultato per noi – spiega il massimo dirigente tolentinate – perché per il Tolentino quello di Fano è storicamente un campo particolarmente ostico. Non posso che essere euforico dunque per questa vittoria, che rappresenta una bella boccata d’ossigeno dopo gli ultimi passi falsi. Comunque questa era una partita veramente difficile da decifrare alla vigilia, in quanto su entrambi i fronti erano numerose e rilevanti le assenze. A noi ad esempio mancavano ben otto giocatori e per questo motivo il mister ha dovuto gettare nella mischia diversi giovani, che però hanno risposto come meglio non avrebbero potuto”.

Un colpaccio questo che fa il paio con la vittoria conquistata all’andata e che, in un certo senso, consente a Favi e compagni di vendicarsi del pesantissimo 6-1 subito al “Mancini” lo scorso anno. Da queste parti la formazione cremisi non passava per altro dal dicembre del ’97, quando sempre in C2 un gol di Liberti piegò i padroni di casa: “Questa nostra vittoria di oggi (ieri per chi legge ndr.) non giunge per me del tutto inaspettata o comunque non mi sorprende più di tanto – svela in sala stampa il tecnico del Tolentino Giancarlo Giulietti - perché io sapevo che la mia squadra era in ottime condizione psico-fisiche, mentre il Fano poteva risentire di un clima abbastanza ostile da parte dei suoi stessi tifosi. Inoltre, seppure questo discorso sia valido anche per noi, la squadra granata lamentava delle defezioni piuttosto significative ed era uscita un po’ malconcia dalla sfida di mercoledì sera a Forlì. Quindi il dichiarare di andare a Fano per vincere non era stata una bravata o uno slogan buttato lì per caso, ma era una mia convinzione e quindi un’affermazione abbastanza meditata. Ritengo d’altronde che si sia visto sin dalle prime battute che noi eravamo venuti qui per imporre il nostro gioco. Nel corso del primo tempo abbiamo quasi sempre tenuto la palla noi, quando acceleravamo il ritmo siamo quasi sistematicamente riusciti a mettere in difficoltà il nostro avversario e nella seconda frazione questa nostra maggiore incisività si è concretizzata con due reti”.

Una rete, quella che ha sbloccato la situazione di parità, sulla quale però il portiere granata Saula ha delle evidenti responsabilità: “La prima rete effettivamente è nata da un’uscita di Saula al quale è sfuggito il pallone – argomenta mister Giulietti ammettendo l’errore commesso dal portiere nigeriano del Fano in occasione del vantaggio cremisi - ma Pietrella è stato lesto e bravo dal limite dell’area ad indirizzare la sfera in porta eludendo anche il disperato tentativo di opporsi operato da un difensore granata. Quanto poi alla seconda segnatura realizzata da Maggi, noi tutti è da un po’ che stiamo aspettando un suo gol su punizione perché ne sta calciando parecchie e in più di una circostanza era andato vicinissimo alla segnatura. E oggi, neanche a dirlo, avevo pronosticato proprio un suo centro su punizione. Un 2-0 ed un successo che sostanzialmente insomma mi pare che non faccia una grinza, anche se alla fine abbiamo subito un po’ gli attacchi del Fano. Fano che però si è riversato in avanti senza troppo costrutto fatta eccezione per quella conclusione ravvicinata di Niccolini magistralmente sventata dal nostro portiere. Non mi piace parlare dell’avversario, ma a mio avviso oggi abbiamo giocato obbiettivamente meglio del Fano e per questo giudico ampiamente meritati questi tre preziosissimi punti”.

Classifica ancora difficile da decifrare per i cremisi in virtù delle due partite da recuperare ma di sicuro questi sono tre punti che pesano tanto. Anzi, tantissimo.
MASSIMILIANO BARBADORO (com'è che quest'anno non sfotte!?[SM=g27828] )


Pietrella a bersaglio
“Un po’ di merito è pure mio”

FANO - Aveva corso e tanto in silenzio, aveva provato anche l’incursione in avanti, recuperato diversi palloni poi ci ha creduto: uscita goffa di Saula, pallone senza padrone, irruzione e pronto tiro nella porta sguarnita, gol. E tutto in discesa per i cremisi: “Era importante vincere, ci siamo riusciti. E non era neanche facile, quindi due volte contenti”.

Gol pesante ma c’è anche la complicità del portiere Saula...
“Allora dividiamoci meriti e demeriti, l’uscita non è stata granchè ma io ho colpito bene la palla e sono riuscito a infilarla in fondo al sacco. Non è la prima volta che mi succede, anche contro il Cuoiocappiano avevo realizzato un gol simile. Sono rimasto freddo e ho centrato il bersaglio, bene così”.

Guarito il Tolentino?
“Ma noi non siamo mai stati male. I risultati non erano stati granchè ma sotto il profilo del gioco ci siamo sempre fatti rispettare anche se per un motivo o per un altro poi non riuscivamo a vincere, stavolta per fortuna gli episodi non ci hanno frenato”.

Pietrella, 1-0 al “Della Vittoria, 2-0 al “Mancini”, chiederete di giocare sempre contro i granata?
“Giochiamo con la stessa mentalità contro qualsiasi avversario, sfidare il Fano quest’anno ci ha portato bene, tutta un’altra musica rispetto alla scorsa stagione (al Mancini finì con un tennistico 6-1 per il Fano ndr.), ma adesso dobbiamo guardare avanti e cercare di proseguire così perchè oggi oltre a vincere abbiamo fatto vedere anche buone cose”.

Era il derby degli assenti (13 in totale), quale la chiave vincente? Forse la maggior freschezza del Tolentino?
“Mica tanto, vero, le assenze erano parecchie e importanti sia per noi che per loro ma se il Fano ha dovuto spendere parecchie energie per le tante partite negli ultimi giorni noi invece abbiamo giocato poco, magari potevamo perdere anche il ritmo-partita. Invece siamo scesi in campo ordinati, abbiamo gestito bene la partita e siamo stati ripagati con una vittoria importante che ci consente di guardare avanti con fiducia. E con la certezza che possiamo far bene”.
dal corriere



Nella ripresa al 17’ Pietrella approfitta di un’uscita a vuoto dell’estremo difensore poi Maggi raddoppia su punizione
Saula spalanca la porta al Tolentino

I cremisi si aggiudicano il derby in casa del Fano grazie anche agli errori del portiere granata

FANO - Il Tolentino benedice il Fano. In questo campionato due partite e altrettante vittorie, entrambe con la complicità evidente dei granata, che all’andata avevano fatto scialo di palle gol e qui ne hanno regalato uno e mezzo. Con otto giocatori fuori, ai cremisi va comunque riconosciuto di essersi fatti trovare sul pezzo, dopo aver anche provato a fare la partita, a costo persino di cadere nella trappola del Fano, preparato di necessità per il contropiede senza però contropiedisti veri. In una partita prima mediocre e poi bloccatissima fa tutto in proprio Saula, altrove eroico, qui semplicemente sciagurato. Su un cross di Maggi che sembra rotolare giù dall’Everest il nigeriano si avventura in una uscita fin quasi al limite dell’area in pieno traffico. La presa in volo è frustrata in ricaduta dall’ostacolo involontario di Girardi e così Pietrella non ha che da imbucarla. Il sospetto che la partita sia finita, col Fano che ha poco nella gambe e, a quel punto, meno ancora nello spirito, diventa certezza a stretto giro. Punizione dal limite e Maggi, che sa il fatto suo, la batte a giro sul palo di Saula, che si presenta in netto ritardo dove invece avrebbe dovuto essere da subito.
Nient’altro dopo, se non un guizzo di Recchi sul colpo di testa ravvicinato di Niccolini che rende ancora più stridente il confronto col collega, in una domenica che ai portieri aveva dato pochi motivi di apprensione. Con i soliti assenti, l’attacco improvvisato e, sulle spalle, la partita di mercoledì, che per i più spremuti e i convalescenti si sarebbe rivelata una zavorra insopportabile, il Fano aveva impostato la gara sull’attesa. Metà campo presidiata e ripartenze sugli spazi che il Tolentino lì per lì soffre. Fanesi si fa il binario di destra, virata e controvirata per il cross radente sul quale Colombaretti manca l’impatto decisivo. Ed è poi Bogani, a disagio da terzino, che rischia di confondersi sul disturbo di Trufelli, fermato mentre provava a lanciarsi a rete, in un modo giudicato da Lioce ortodosso. Una punizione di Maggi che Saula vola a deviare e un gol annullato per il palese fuorigoco di Niccolini, un’incornata sfortunata di Fanesi e un tiro di controbalzo di Pietrella è quant’altro regala un tempo in cui l’impressione migliore che il Tolentino dà per dinamismo e collegamenti sopperisce al quasi nulla che gli ospiti riescono a concretizzare, mentre il Fano, che passa strada facendo 3-5-2 con Barni seconda punta, resta alla ricerca di un palliativo tattico.
Aperta da un fiorir di svirgolate e passaggi sbagliati, della ripresa non c’è niente che le dia un senso, tranne un nuovo esercizio balistico di Maggi e fino al fuori programma sciorinato dal portiere granata, che consegna al Tolentino gol, partita e incontro. Anche senza prendere a rimorchio il secondo, il Fano non avrebbe comunque avuto la forza di rimontare.


NOTE
FANO: Saula 4.5; Niccolini 6, Calanchi 6, Girardi 6; Giorgetti 5.5 (29’ st Cinotti sv), Vitali 5, Stefani 5 (11’ st Pacini 5.5), Barni 5.5; Colombaretti 5.5, Trufelli 5.5 (11’ st De Luca 5.5); Fanesi 6. All.: Morganti.
TOLENTINO: Recchi 6.5; Bogani 5.5, Fenucci 6.5, Onorato 6 (43’ st Mulinari sv), Mammarella 6 (8’ st Montesi 6); Pandolfi 6, Favi 6, Pietrella 6.5: Maggi 7; Prato 6, Mariotti 6 (34’ st Mercuri sv). All.: Giulietti.
Arbitro: Lioce di Molfetta.
Reti: 17’ st Pietrella, 23’ st Maggi. Note: Spettatori 900 per 4252 euro d’incasso. Ammoniti Mammarella, Pandolfi, Barni. Angoli: 8-3 per il Fano. Recupero: 1’, 4’.


GIULIETTI:<>

FANO – Giulietti fa fatica a contenere la soddisfazione e gli si può perdonare anche qualche piccola esagerazione. «Abbiamo segnato due bei gol. E già prima avevamo avuto diverse opportunità» commenta il tecnico cremisi. Ora almeno quello segnato da Pietrella non aveva granchè di estetico e se l’è oltretutto inventato Saula. E poi è forse è proprio sul piano delle occasioni che, fino al momento decisivo, il Tolentino era apparso in difetto. Giulietti ha invece tutte le ragioni del mondo quando dice «che siamo venuti a Fano per provare a vincere. Questa determinazione si è vista subito, ci siamo messi a fare la partita e il Fano è andato in difficoltà». Qui Giulietti è acuto quando prova a spiegare i problemi degli avversari al di là dei meriti dei suoi: «Ho visto un avversario in apprensione, la contestazione non lo aiuta certamente ad esprimersi». Il disagio psicologico avrebbe dunque fatto la differenza più del passo. «Il fatto di non aver giocato mercoledì ci può aver dato un piccolo vantaggio, ma la differenza è che noi eravamo tranquilli, loro forse meno. Avevamo otto giocatori fuori, ma non ci siamo fasciati la testa e siamo scesi in campo per imporci. Il risultato ci ha dato giustamente ragione».
Il Tolentino è adesso sulla linea del Fano, per giunta con due partite da recuperare. Qualcosa da recuperare anche per i granata, ma si tratta piuttosto di giocatori, condizione, morale. E naturalmente quella posizione di classifica che una settimana fa sembrava di nuovo promettente e che le ultime due sconfitte rendono di nuovo equivoca. «Non riusciamo a creare occasioni e a fare gol. Quand’è così – spiega Morganti - è chiaro che bisogna stare attenti soprattutto a non concedere perché andare sotto può significare perdere la partita. Era evidente che chi avesse segnato per primo avrebbe vinto. E hanno segnato loro in quel modo proprio nel momento in cui forse avremmo potuto cominciare a metterli in difficoltà noi». Su Saula non se la sente di infierire: «In un’annata ci sono periodi buoni e meno buoni. E’ la squadra nel suo complesso che deve produrre di più e subire di meno, anche se in effetti fino al gol non avevamo concesso praticamente nulla». Sul fatto che si continui a fare un passo avanti e uno indietro Morganti sembra fatalista. «E’ una stagione così, pesante e piena di problemi. Occorre solo prenderne atto e lavorare perché le cose cambino». Non c’era bisogno di cori in corso d’opera e apprezzamenti piò o meno manifesti a fine gara perchè il tecnico granata, di quest’annata a singhiozzo, fosse chiamato a rendere conto. «Non è piacevole ma in questo momento il bersaglio sono io. Resto però convinto che ci si possa tirare fuori». Non per qualità tecniche innate e al momento oscurate ma per qualcosa di diverso: «Non c’è un solo giocatore che anche stavolta non abbia dato quel che poteva dare. Questo gruppo ha grande spessore morale, deve solo ritrovarsi tutto intero e avere fiducia».


MAGGI:<>

FANO – Piede chirurgico, quello di Maggi. Si vede una volta nel primo tempo, quando obbliga Saula a farsi notare a sua volta. Si rivede all’inizio del secondo tempo, usato per battere un corner e poi raccogliere la respinta e ributtarla dentro, inducendo in tentazione il portiere nigeriano e originando il papocchio del primo gol. E si fa ammirare in tutta la sua bellezza sulla punizione che sigilla la partita. Delle punizioni Maggi è uno specialista «ma quest’anno è la prima volta che faccio gol su calcio piazzato. In compenso è la quarta rete che segno in questo campionato e non è un brutto bilancio». Neppure quello del Tolentino, dopo il blitz di Fano, è da buttare. «Ci siamo rimessi a posto in classifica. Con due partite da recuperare, possiamo risalire ancora. Eravamo in emergenza, ma ognuno ha fatto la propria parte ed è arrivato questo risultato. Se eravamo più freschi? Forse, ma avendo giocato molto più di noi, magari loro avevano più ritmo partita. Adesso comunque sarà importante ritrovare gli infortunati. Con tante gare davanti ci sarà bisogno di tutti».


PAGELLE TOLENTINO
Recchi, una sicurezza quando serve

RECCHI 6.5: con un balzo prodigioso nega a Niccolini il gol e al Fano un briciolo di speranza.
BOGANI 5.5: soffre la situazione tattica e un po’ si innervosisce, rischiando persino l’espulsione. Si rassicura a partita vinta.
FENUCCI 6.5: difensore tutto d’un pezzo, contiene Fanesi e dimensiona la difesa.
ONORATO 6 : più che entrare nel gioco, lo legge. Quasi mai fuori posizione.
MAMMARELLA 6 : spinge tanto anche a costo di farsi infilare. Un infortunio gli impedisce di partecipare al momento chiave.
MONTESI 6: subito caldo, spinge meno ma presidia quella fascia con più efficacia.
PANDOLFI 6 : inizio discreto, poi lascia ad altri il proscenio.
FAVI 6: in mezzo è lui a dettare i ritmi. E sono naturalmente quelli gli si addicono.
PIETRELLA 6.5 : forse non è un caso che incroci quella palla vagante. Ci aveva già provato e quand’è stato il momento, era pronto.
MAGGI 7: tiratore eccellente, prima preoccupa Saula e poi lo uccella, nel mentre mandandolo in tilt col più innocuo dei cross.
PRATO 6: gran movimento a togliere punti di riferimento alla retroguardia granata. Ma in area non si vede.
MARIOTTI 6 : stessa missione di Prato e caratteristiche simili, si procura la punizione del raddoppio.
MERCURI sv
dal messaggero

[Modificato da -dirtyfrank- 21/02/2005 14.45]

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