Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.
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19/10/2004

Ultimo Aggiornamento: 19/10/2004 18:24
19/10/2004 12:12
 
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Qui Tolentino
“Siamo secondi con merito”

TOLENTINO - Da vero capitano, ha stretto i denti ed ha giocato tutta la partita; più di un’ora in condizioni precarie per aver subito un dolore muscolare che gli ha impedito di dare il massimo, ma ha voluto esserci lo stesso ed alla fine insieme a tutta la squadra è uscito tra gli applausi del pubblico presente. Parliamo di Riccardo Onorato, seconda stagione nel Tolentino, un vero punto di riferimento dentro e fuori del campo per tutti i compagni di squadra. “Il secondo posto è una posizione nuova per noi, ma posso affermare che lassù si sta molto bene perché se siamo secondi in classifica un motivo c’è”.

- Torniamo al derby con il Fano...
“Voglio essere sincero, il Fano meritava qualcosa di più però il calcio è così, vince la squadra che segna un gol più dell’avversario, noi una rete siamo riusciti a segnarla, il Fano no. Penso che sia stato un buon derby che abbia anche divertito il pubblico presente. Nonostante le assenze che lamentavamo penso che abbiamo giocato un buonissimo primo tempo, poi nella ripresa abbiamo invece subito il ritorno del Fano, ma questo era nella logica delle cose perché il nostro avversario doveva recuperare il risultato. Però penso che la nostra difesa si sia comportata abbastanza bene”.

- Una difesa che oramai da tre turni non prende gol?
“Questo è sicuramente un fatto importante perché ti dà morale, ma se la difesa fa bene, il merito è anche del centrocampo e dell’attacco che fanno un certo tipo di gioco e non permette all’avversario di creare grossi pericoli verso la nostra porta”.

- A cosa è dovuto questo buon momento del Tolentino?
“Al lavoro che facciamo durante la settimana, alla determinazione che la domenica riusciamo a mettere in mezzo al campo. Secondo me sono queste le componenti che in questo momento ci stiamo portando dietro e ci permettono di conquistare un certo tipo di risultati. Noi per essere competitivi dobbiamo sempre dare il massimo dal primo all’ultimo minuto, non possiamo mollare mai».

- Il presidente, frena, l’allenatore anche, il capitano invece pensa in grande?
“Assolutamente no. Tutti noi sappiamo qual è l’obiettivo che ci siamo fissati all’inizio della stagione. Questo obiettivo è la salvezza e quindi nonostante il secondo posto in classifica non cambia nulla. Dobbiamo continuare ad impegnarci per far bene ogni domenica, le insidie sono sempre dietro l’angolo ed ogni partita deve essere affrontata coma abbiamo fatto finora”.

- Ti aspettavi un inizio di campionato così brillante?
“Sinceramente no, però sono contento per questi risultati, e spero che questo stato di forma che tutta la squadra sta attraversando duri il più lungo possibile e che si possa ancora continuare a parlare del Tolentino sempre in termini molto positivi”.

- E domenica vi aspetta una trasferta insidiosa...
"E’ vero la partita di domenica a Castel San Pietro sarà impegnativa perché andremo ad affrontare un avversario il cui valore è superiore a quanto dice l’attuale classifica. Da parte nostra l’atteggiamento dovrà essere lo stesso di queste prime sei partita di campionato”.
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quella fascia da capitano deve avergli fatto bene,la freddezza iniziale pare svanita...anche lui viene a salutare sotto la gradinata.meglio così.



te guarda sto stronzo che articoli del cazzo che fa,io come tanti altri il martedì sto ancora senza voce e lui pensa alla tribuna...

miracolo colorato di cremisi
Città silenziosa, squadra che fa rumore e tanti punti

Secondo, ottavo o quattordicesimo in classifica a Tolentino non cambia niente. O se cambia qualcosa, cambia pochissimo. Il “Della Vittoria” resta sempre un salotto, i paganti possono aumentare o diminuire al massimo di cento unità, i volti degli sportivi a fine partita subiscono correzioni minime, quasi impercettibili. Se è un fattore positivo questo standard di normalità? Liberi di scegliere, ognuno tragga le proprie considerazioni e conclusioni. Senza proclami e squilli di tromba, con passo felpato e occhi attento ai bilanci, il Tolentino è medaglia d’argento. Gridate pure all’impresa, osannate pure i cremisi tanto il volto del presidente Ivano Ercoli e lo sguardo del “braccio destro” Sandro Marcaccio resteranno gli stessi: impassibili, seri, concentrati. Miracolo-Tolentino, miracolo di una città di diciottomila abitanti che pensa al lavoro e alla produzione che la domenica si scalda (ma fino ad un certo punto) per la propria squadra. Tutti tranquilli e tutti silenziosi ma in campo gli Onorato e i Fenucci, i Favi e i Tomassini si fanno sentire. E fanno rumore. Ed è un rumore che frutta tanti punti in classifica. Forse - magari dirà qualcuno - anche troppi.

STEFANO TORREGGIANI

ma vaffanculo
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Tolentino, mister Giulietti si gode il momento magico

TOLENTINO Vedersi lassù fa un certo effetto. Provare per credere. Bastava ieri fare il giro per la città ed entrare nei tradizionali luoghi del tifo per toccare sensazioni ed entusiasmi che il popolo cremisi non pensava certo, all’inizio dell’estate, di poter provare. Il momento è magico e lo si vuol gestire e vivere il più a lungo possibile sia dentro che fuori dal campo. «Si, il momento è particolare» commentava domenica Giulietti, pacato e sereno nelle parole che traducevano il suo stato d’animo e commentavano la vittoria sofferta. La sofferenza della panchina si è sentita soprattutto nella ripresa quando la squadra avrebbe avuto bisogno di gente come Barucca, Favi, Prato e Bartolini e con un Onorato non certo sofferente come era per problemi muscolari nella ripresa. «Godiamocelo questo secondo posto ha continuato il tecnico tolentinate ma non smettiamo di lavorare con la stessa voglia di sempre e lo stesso impegno che rappresentano la nostra spina dorsale».
Raccomandazioni che il mister continuerà a ripetere anche questa mattina e per tutta la settimana in vista dell’incontro di domenica prossima contro i bolognesi, perché vista la loro classifica potrebbe essere interpretato in modo sbagliato. Nel clan cremisi si gioisce ma il realismo è d’obbligo. Sentite l’uomo del derby, Matteo Bogani. «Abbiamo affrontato il Fano con la giusta determinazione e dobbiamo continuare a farlo anche nelle prossime gare. Quando si vince va tutto bene e allora andiamo avanti così e incameriamo più punti possibile». Anche Carlo Mammarella che ha servito su un piatto d’argento il pallone del gol di Bogani, racconta la storia dei novanta minuti di domenica. «Sapevamo che il Fano era un avversario duro e per questo in settimana abbiamo preparato la partita molto bene. Nel primo tempo abbiamo giocato sui nostri standard migliori agendo di rimessa. Nella ripresa abbiamo subito la loro pressione anche perché ci mancavano quattro titolari e Riki (Onorato, n.d.r.) è stato male per tutto il secondo tempo per un infortunio all’adduttore».
dal messaggero

[Modificato da -dirtyfrank- 19/10/2004 14.39]

19/10/2004 18:24
 
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"...incastrato per un crimine che non ho neanche commesso,tentato omicidio
ma che significa? Danno forse un premio Nobel per tentata chimica?"

Telespalla Bob.
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