Disinformazione e gurra tra giornalisti: è fame di verità, o di scoop?
Ho letto questa notizia su repubblica.it, di cui vi voglio sottoporre un brano:
http://www.repubblica.it/2004/i/sezioni/esteri/itarapuno/notizie/notizie.html
"Abbiamo notizie delle italiane"
Misteriosi volantini a Falluja
(...)"Ieri, mentre Repubblica riportava un breve sintesi di quell'intervista (ad Abdul Salam al-Kubaysi), è comparsa sul sito Internet Peace reporter, una diversa traduzione delle parole di al-Kubaysi. Secondo quell'associazione l'Ulema avrebbe detto che le due ragazze si erano rivolte a lui per andare a Falluja non per portarvi aiuti umanitari, ma per allontanarsi da Bagdad dove - a dire del sito- si sentivano sotto pressione. A questo punto il collegamento sarebbe stato interrotto. Gli interpreti che ci hanno fornito la versione riportata da "Repubblica", sono certi della traduzione fatta."(...)
Sono andato su peacereporter.net e ho letto l'articolo citato, di cui vi riporto il brano chiamato in causa:
http://www1.emergency.it/pr/storia.php?id=66
"[Abdul Salam al-Kubaysi]"Voglio fare un esempio: le sorelle Simona Pari e Simona Torretta, e il fratello Raad, pochi giorni prima di essere rapiti, sono venuti qua da me e abbiamo parlato a lungo. Le due ragazze mi hanno detto che si sentivano sotto pressione da varie parti a Bagdad. E mi hanno detto di voler andare a Fallujah". Abdel Salam Al Kubaisi, autorevole membro del consiglio degli Ulema sunniti, ha rilasciato questa criptica dichiarazione durante un'intervista a uno dei telegiornali della tv satellitare in lingua araba Al-Jazeera."
Ora io mi chiedo: dov'è che peacereporter fa una connessione tra le frasi "si sentivano sotto pressione da varie parti a Bagdad" e "E mi hanno detto di voler andare a Fallujah"? C'è un punto, o no?
E' vero, come dice più avanti il giornalista di Repubblica, che ognuno insegue le sue ombre, ma mi sembrerebbe corretto, nella situazione attuale, fare convergere intuizioni giornalistiche, piuttosto che affossarle a vicenda.
Un esempio? reporterassociati avvia un'inchiesta sul famoso sito che pubblicò la foto di Baldoni dopo la sua morte: e sbaglia, perchè in un passaggio dell'articolo risale ad un dominio che niente c'azzecca con il sito in questione. Ma RA ha l'indiscutibile pregio di essere il primo organo di informazione che mette l'accento su una questione che, se esistesse in Italia una magistratura davvero dinamica e attenta, avrebbe potuto dare alcune risposte sugli autori del sito (vi ricordate la duscussione sul LOG? eccola qui:
http://www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=45600&idd=63)
Eppure, quell'articolo diventa oggetto di attacco nientepopodimeno che di Panorama
http://www.panorama.it/mondo/medioriente/articolo/ix1-A020001026647
(che sottolinea gli errori di RA), e indiretto oggetto di risposta di Repubblica.it
http://www.repubblica.it/2004/i/sezioni/esteri/itarapuno/sititerrore/sititerrore.html.
Mi chiedo: perchè repubblica ha pubblicato un articolo pieno di buchi neri, di condizionali e di inesattezze tecniche? perchè panorama non ha fatto una ricerca sulla questione, invece che sottolineare gli errori (ma solo uno in un articolo intuitivo) dei colleghi? Perchè si sottolineano eventuali errori di traduzione di peacereporter, citando in maniera scorretta quello che PR ha pubblicato? Perchè non si fanno convergere le notizie?
Perchè allontanare così la verità, perchè disarmarsi così di mezzi che potrebbero dare risposte?
E' solo fame di scoop, o necessità di depistare notizie davvero utili?
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