Io,robot

detective Del Spooner è chiamato a investigare sulla morte del dottor Miles Hogenmiller, un brillante scienziato della U.S. Robotics che stava lavorando a un nuovo tipo di robot, chiamato 'Sonny', dotato di un cervello simile a quello umano. Con l'aiuto della dottoressa Susan Calvin, psicologa esperta di intelligenze artificiali, deve cercare di svelare il mistero che si cela dietro quello che apparentemente sembra essere un omicidio commesso per mano di un robot...

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Lo vado a vedere Sabato ve lo faccio sapere

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Sembra interessante.......
Lo andro' a vedere...........

Io ci vado sabato o venerdì...vi faccio sapere presto presto com'è^^

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Scritto da: Mancusi'Ermanno 18/10/2004 19.58
detective Del Spooner è chiamato a investigare sulla morte del dottor Miles Hogenmiller, un brillante scienziato della U.S. Robotics che stava lavorando a un nuovo tipo di robot, chiamato 'Sonny', dotato di un cervello simile a quello umano. Con l'aiuto della dottoressa Susan Calvin, psicologa esperta di intelligenze artificiali, deve cercare di svelare il mistero che si cela dietro quello che apparentemente sembra essere un omicidio commesso per mano di un robot...

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Lo vado a vedere Sabato ve lo faccio sapere

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Non so xchè ma mi ispira

OK

penso che questa descrizioni sia un po' più accurata^^

Iper-tecnologico, adrenalinico, infarcito di effetti speciali sofisticatissimi, ricco di sequenze mozzafiato: è un campione d'incassi annunciato il kolossal futuribile Io, robot di Alex Proyas, in arrivo sugli schermi italiani (da venerdì 22, in 400 sale) con distribuzione 20th Century Fox. Un connubio interessante tra la spettacolarità hollywoodiana e la letteratura, visto che personaggi e ambienti sono ispirati ai romanzi di Isaac Asimov. Per una pellicola costata 100 milioni di dollari, e che finora ne ha già incassati 321.

Interpretato da Will Smith, detective anti-modernista nella Chicago del 2035, il film è in realtà un thriller con venature gialle. Il punto di partenza è che nella società del futuro sono i robot a svolgere una serie di mansioni: dai lavori domestici alla nettezza urbana. E ora, alla vigilia del lancio di un tipo androide ancora più "umano", succede l'imprevedibile: lo scienziato di punta della potente multinazionale produttrice dei cyborg si suicida.

A indagare è ovviamente Smith, che però si convince subito che si tratta di un delitto, e che i colpevoli del misfatto non hanno né carne né ossa. Affiancato da una bella e fredda psicologa, interpretata da Bridget Moyhanan (già vista nella Regola del sospetto accanto a Colin Farrell), il nostro eroe scopre che la chiave di tutto è un robot che sembra dotato di emozioni e sentimenti: si chiama Sonny, e sarà lui a permettere di svelare la minaccia che incombe sull'umanità.

Questa la trama. Ma la particolarità del film è soprattutto nel modo in cui, sullo schermo, vediamo interagire attori in carne e ossa e androidi: nelle strade del centro di Chicago passeggiano tranquillamente decine di persone, e accanto a loro quasi altrettanti robot, impegnati a far passeggiare il cane, a raccogliere l'immondizia, e altro ancora. E anche quando le cose si mettono male, e ci sarà da menare le mani contro le macchine, il realismo delle scene non viene meno.


Per realizzare questi complessi effetti visivi - oltre mille, spalmati nei 115 minuti di film - il supervisore e premio Oscar John Nelson ha coinvolto mille tecnici. Tra le scene più complesse nella lavorazione, e più spettacolari nella resa, quella in cui Spooner (il personaggio di Will Smith) deve fuggire da una villa che sta per essere demolita. Una sequenza in cui i realizzatori hanno dovuto utilizzare tutti i trucchi del mestiere: dalle riprese in esterni ai set in studio, dalla computer grafica ai modellini.

Ma forse il lavoro più sofisticato è quello che riguarda il terzo protagonista della storia: il robot Sonny, la vera star digital del film. A interpretarlo è un attore in carne e ossa, Alan Tudyk, che per prepararsi al ruolo ha dovuto cimentarsi col movimento bio-ergonomico, il mimo, il kickboxing, gli esercizi di equilibrio. Poi i tecnici hanno "rivestito" la sua interpretazione con i trucchi della computer grafica: il risultato è un androide umano troppo umano, che in certi momenti dimostra perfino un certo senso dell'umorismo.

E il contributo di Asimov? In primo luogo, sono tratti dai suoi libri alcuni personaggi, come lo scienziato Alfred Lansing e la dottoressa Calvin. Ma, soprattutto, arrivano dritte dalle pagine del grande scrittore le tre leggi della robotica, citate già all'inizio della pellicola, e che nel 2035 immaginato dal film sono una specie di Vangelo. Prima legge: un robot non può far del male o permettere che qualcuno faccia del male a un essere umano. Seconda: un robot deve obbedire agli ordini di un essere umano, a meno che non confliggano con la prima legge. Terza: un robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che non confligga con la prima o la seconda legge. Ma, come il protagonista scoprirà presto, anche nel futuro le leggi sono fatte per essere infrante.

Eccovi il mio parere

Apparte che come recita Will Smith mi piace tantissimo^^..Cmq il film è ben fatto con una bella trama e un bel finale a sorpresa,la macchinache ha il protagonista è bestiale,l'hanno costruita veramente però invece che camminare su ruote cammina su sfere,stupendo
Ci sono,a mimo parere,pochissime pecce,forse l'unica un po' di pubblicità occulta....Per esempio quando indossa le Converse,quando accende il lettore Mp3 JVC o quando sale sullla Audi...Per il resto mi è piaciuto molto

Vorrei andarci anche io a vederlo!!!!

te lo consiglio è veramente bello(ho finito di scaricarlo ieri e me lo sn rivisto nel giro di 4 giorni)

Anche io ci ho provato, ma non ci sono computer che me lo danno!!!!!! Xò mi sto' scar...do GTA Vice

eheheh bravo bravo^^