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Mery per sempre - di Marco Risi - con Michele Placido, Claudio Amendola, Francesco Benigno

Ultimo Aggiornamento: 20/02/2009 13:13
23/07/2005 19:42
 
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Mavaffffffff!!


Mery per sempre (1989)

Regia di
Marco Risi

Scritto da:
Aurelio Grimaldi
Sandro Petraglia
Stefano Rulli

Cast:
Michele Placido .... Marco Terzi
Claudio Amendola .... Pietro
Francesco Benigno .... Natale Sperandeo
Alessandro Di Sanzo .... Mery
Tony Sperandeo .... Turris, guardia carceraria
Roberto Mariano .... Antonio
Maurizio Prollo .... Claudio Catalano
Filippo Genzardi .... Matteo
Giovanni Alamia
Alfredo Li Bassi .... Carmelo
Salvatore Termini .... Giovanni Trapani, detto 'King Kong'
Gianluca Favilla .... Direttore riformatorio
Giuseppe Giarraffa
Michela Cusano
Maria Cristina Mastrangeli
Calogero Buttà
Luigi Maria Burruano
Ninni Picone
Aurora Quattrocchi
Matteo Mondello

Prodotto da
Claudio Bonivento
Pietro Valsecchi

Musiche originali di
Giancarlo Bigazzi

Trama:
Un insegnante di quarant'anni appena divorziato accetta di lavorare nel carcere minorile Malaspina. L'uomo cerca di instaurare un nuovo rapporto con i giovani detenuti, ma i suoi sforzi vengono ostacolati dai più riottosi di essi e dal direttore della prigione che non approva i metodi permissivi del nuovo venuto. Alla fine però i fatti danno ragione all'insegnante.

Commento:
Un prison movie crudo e corale su un frammento di realtà degli anni Ottanta. Intenso e civile (La Repubblica)
Da vedere perchè è giusto (Corriere della Sera)

Film bellissimo, intenso, pieno di atmosfera ed eccezionalmente ispirato. Grandi musiche di Giancarlo Bigazzi, che si fanno apprezzare soprattutto nel finale, quando viene inquadrata la finestra della classe che si affaccia ad un piccolo albero fiorito, in cui ogni foglia rappresenta forse una singola storia. Come racconta giustamente una recensione trovata in Rete, "il film raccontava in modo realista la storia di alcuni ragazzi reclusi nel carcere Malaspina di Palermo, i soprusi, le angherie, gli stupri, l´ignoranza, la mafiosità. In poche parole la metafora dei mali che affliggono il ventre di questa città e che dalla città vengono rovesciati quotidianamente in questo penitenziario per minori. Ma anche la speranza che ha il volto del professor Marco Terzi (Michele Placido), simbolo di tanti educatori che lavorano silenziosamente.

Che fine hanno fatto quegli attori, presi direttamente dalla strada?

Roberto Mariano (Antonio) era diventato padre stando al Malaspina, esattamente come accadde nel film. Morì nel 1990, precipitando con l´aereo: stava andando a Zurigo dove aveva trovato un lavoro. Sono morti anche altri tre attori che hanno interpretato ruoli secondari.

Francesco Benigno (Natale) faceva il venditore ambulante.
Ha poi girato altre pellicole e partecipato ad un reality tv.

Maurizio Prollo (Claudio), che nel film si ribella ai tentativi di violenza sessuale, all´epoca faceva il pescivendolo. Dopo una fuitina (*) si sposò, da qualche anno lavora in una struttura sanitaria di Palermo.
(*) fuitina = fuga prematrimoniale di giovani promessi sposi, in genere concordata con le famiglie, in virtù della quale, rendendosi indispensabile una rapidissima riparazione dell’onore femminile violato, è giustificato procedere a nozze senza l’onere di costosi ricevimenti .

Alfredo Li Bassi (Carmelo), il boss del Malaspina che vuole violentare Claudio, è sposato da oltre 10 anni, ha due figli, aiuta i genitori a gestire una trattoria, ogni tanto viene chiamato per realizzare una pellicola. Percepisce ogni mese un indennizzo statale in seguito a un incidente subìto durante il servizio militare, una ustione che gli ha causato un problema permanente ai piedi.

Salvatore Termini ("King Kong"): un destino incredibile il suo! Quel giorno, assieme a Roberto Mariano, sull´aereo che si schiantò contro la montagna avrebbe dovuto esserci lui: si salvò perché invece di partire andò in discoteca. Pochi anni fa, mentre guidava il motorino, fu investito da una macchina: per diversi giorni fu in coma, ma si salvò. Con i soldi ricavati dall´assicurazione ha comprato una casa e riesce a mantenersi. Anche lui è rimasto nel giro del cinema . "Mery per sempre", oltre a portargli notorietà, gli ha portato un sacco di donne. Così almeno giura. Oggi ha trentasette anni e sembra più giovane di allora. Forse per una sorta di fanciullezza interiore che si porta dentro. Scherza sempre (anche quando parla dell´incidente), racconta aneddoti, mostra le foto delle sue conquiste, la gente lo riconosce e gli dice: «King Kong, ieri ho visto il tuo film in cassetta, sei grande». La cosa stupefacente è che Salvatore, pur essendo analfabeta, riesce a imparare le parti attraverso le battute che gli amici leggono e incidono al registratore.

Numerosi i premi ricevuti da questa acclamata opera di Marco Risi. Tra questi, "Il Gran Premio della Giuria" al festival di Montreal, "La Grolla d'Oro" Sain Vincent e "L'Efebo d'Oro" di Agrigento.

[SM=x520499]

[Modificato da Tidus forever 23/07/2005 19.43]



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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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28/05/2007 09:25
 
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Sante Gaiardoni
Un altro film rivisto di recente(oggi vedro'"Ragazzi fuori"),davvero molto bello e molto crudo,oggi di questi film non se ne girano piu' e non e' passato un secolo.
Michele Placido potra' piacere o no come attore,ma nei migliori film e sceneggiati degli ultimi vent'anni c'e sempre lui.


"Aspettero'ancora qualche anno per sentirmi dire:sei grande!"
03/03/2008 19:28
 
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Naufrago
Un film crudo e amaro, sicuramente difficile da comprendere appieno senza poi non rimanere dispiaciuti dentro se stessi. Il contrasto fra il professore e i ragazzi mi ha sempre toccato emozionalmente, così come l'apice di questo dualismo raggiunge il suo culmine quando Natale disegna il volto di Marco con un pennarello, impressionando non poco per la trasparente durezza del messaggio.
Molto ma molto bello, e con grandi messaggi di fondo. Da rivedere sicuramente.
20/02/2009 13:13
 
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Naufrago
Un film crudo, scabro, che ti colpisce allo stomaco, ti entra dentro e non si dimentica. Una delle rare, forse l'unica, memorabile interpretazione di Michele Placido al di fuori della "Piovra".
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