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CRONACA BIZANTINA

Io, Michele di Nicea, figlio di Giorgio, megaduca della flotta imperiale dei Caraibi, inizio l'esposizione della Cronaca Bizantina dall'inverno del 1402 (anno secondo dell'impero di Basilio III) fino a dove, Dio piacendo, potrò arrivare. Compio questa impresa per rispetto della memoria di mio padre, Giorgio, Gran Domestico di sua maestà Giovanni XV Comneno, a cui avevo promesso, in punto di morte, di proseguire il lavoro storico da lui intrapreso.

Inverno del 1402, anno II dell'impero di sua maestà Basilio III Comneno, fedele a Cristo e, in Cristo, Re Eterno, Imperatore, figlio di Emanes, molto saggio Imperatore, d'eterna memoria, Porfirogenito.

Le armate tartare, come si temeva, hanno posto sotto assedio la Città Santa, 1300 barbari si preparano a lottare contro 780 valorosi Bizantini. In Bulgaria, Sofia è posta sotto assedio dagli Ungheresi; l'armata di spedizione è finalmente giunta in Italia, presso Aquileia ha vinto una piccola armata veneziana, si spera di porre l'assedio alla città per il prossimo semestre.
La flotta, salpata d'Alessandria, continua a navigare lungo le coste africane verso Tripoli e affonda ogni nave nemica si pari d'avanti.

Estate del 1403. Venezia è stata messa sotto assedio e presa d'assalto, per ordine imperiale la città è stata saccheggiata e la popolazione sterminata (sono stati uccisi oltre 24.000 persone, la popolazione attuale è di 8.000 abitanti). L'assedio tartaro a Gerusalemme continua; a Sofia il presidio ha compiuto una sortita e ha eliminato gli Ungheresi assedianti. Da Ragusa è partita una seconda armata diretta contro Zagabria, sono stati arruolati molti mercenari, tra questi due unità di archibugeri e una bombarda gigante; si sono migliorate le relazioni diplomatiche con il Papa e i Danesi, che tengono Milano.

Inverno del 1403. I Tartari hanno dato l'assalto; ringraziando il cielo solo la prima armata (di 560 uomini) ha attaccato, con molta fatica il presidio di Gerusalemme li ha respinti, il resto dell'esercito si è ritirato. Purtroppo pochi giorni dopo la città è stata di nuovo assediata, non c'è stato tempo di riparare le mura, nè di arruolare nuove truppe, la città è difesa da 190 soldati, la disperazione è totale. Il nostro emissario ha scoperto che Genova è veneziana, quindi quei maledetti hanno ancora un porto sul Mediterraneo. Gli infami Danesi hanno occupato Firenze, togliendola ai Milanesi, e ora assediano Venezia. La principessa siciliana Costanza è andata in sposa al principe erditario Pietro, questo ha cementato l'alleanza tra i nostri due popoli.

Estate del 1404. I Tartari hanno dato l'assalto alla Città Santa che, naturalemente, è caduta. Ora l'orda si dirigge verso Antiochia, la città è stata riannessa all'Impero con un colpo di mano del generale Demetrio che ha rinforzato le difese.

Inverno del 1404. L'armata d'Africa è sbarcata presso la fortezza di Tripoli senza essere attesa, la città è difesa da 200 uomini, i 760 Bizantini li hanno spazzati via, la Libia è tornata parte dell'Impero, ora ci si prepara per andare a Tunisi.

Estate del 1405. I Tartari hanno cambiato strada e ora si stanno raggruppando intorno ad Acri, si teme che la città non sarà risparmiata. L'armata d'Occidente sta per arrivare a Zagabria.