La più grande comunità italiana sui videogiochi Total War di Creative Assembly
  

Total War: Warhammer | Total War: Attila | Total War: Rome 2 | Total War: Shogun 2
Napoleon: Total War | Empire: Total War | Medieval II: Total War | Rome: Total War

LEGGETE IL NOSTRO REGOLAMENTO PRIMA DI PARTECIPARE. PER FARE RICHIESTE DI SUPPORTO, LEGGETE PRIMA QUESTA DISCUSSIONE.

 

 
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

l'impero in declino...

Ultimo Aggiornamento: 04/02/2006 18:56
19/01/2006 20:46
OFFLINE
Post: 3.452
Registrato il: 16/12/2005
Città: TARANTO
Età: 44
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
apriamo un dibattito su questa questione...

l'Impero romano nel terzo secolo ha attraversato e superato un brutto periodo di lotte fraticide interne fra pretendenti al trono imperiale...il meccanismo poi dei quattro cesari e due augusti ha mostrato una certa efficacia per quasi un secolo prima di collassare completamente...

l'Impero romano del terzo secolo però era ancora forte e perfino più centralizzato ( nonostante i cesari ) ed economicamente risanato e militarmente possente ( legioni certo più snelle ma più veloci e adatte alle incursioni ).

in quel periodo nessuno pensava ad una realtà politica diversa dall'Impero ritenuto dai più come una vera e propria civiltà...

questo sistema ha dimostrato di funzionare per un pò...e la domanda è la seguente:

l'Impero Romano poteva avere delle change di soppravivenza a lungo termine ?

certo era un sistema economico arretrato e fragile basato su grandi masse di schiavi e su un agricoltura completamente "manuale" ( l'aratro e mulino sono invenzioni medievali come medievali la tecnica del "riposo" dei terreni ) e su una rete commerciale a ciclo interno nel mediterraneo e su un sistema monetario frazionato e disordinato a causa della mancanza di banche e crediti...

senza il cristianesimo forse la schiavitù non sarebbe stata abolita..ma fino a che punto la società romana poteva restare se stessa con tutti gli influssi del mondo allessandrino ?

era dunque destinato l'Impero a dissolversi ? [SM=x506634]
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
19/01/2006 20:58
il problema secondo me è che i romani in senso proprio del termine erano quasi scomparsi. l'impero non aveva più un'identità unitaria sostanzialmente e successivamente anche formalmente.
19/01/2006 21:22
mi ricorderò smepre una frase di un libro che ho letto sul bellissimo periodo del tardo impero(a me piace troppo quel periodo [SM=x506638] ) e diceva così:ormai il vero sangue romano si era estinto.
Solamente con questa frase si riesce a capire lo stato dell'impero in quel periodo.
19/01/2006 21:46
OFFLINE
Post: 4.488
Registrato il: 25/07/2005
Città: ROMA
Età: 37
Sesso: Maschile
Praefectus Fabrum
I Romani non erano più quelli di una volta, concordo, purtroppo.
Ma l'Impero Romano non cadde, era un organismo troppo complesso per disfarsi e crollare, difatti si trasformò nei regni Romano-Barbarici, che non erano che un evoluzione della situazione di mescolamento di popoli a ridosso delle frontiere.
Che dire, peccato [SM=x506650]

Sextus
24/01/08 L'Italia è morta, W l'Italia paese di idioti.

"Time will tell, when I unleash hell! Blood will flow when I unleash hell!" Norther




http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Regno_dei_Parti
Basta! Parlamento pulito
Se Dio esiste perchè esistono i Finley, i Tokio Hotel, i catt..., i legh..., i fasc... e gli Emo?
19/01/2006 21:47
OFFLINE
Post: 1.119
Registrato il: 07/12/2005
Città: APRILIA
Età: 50
Sesso: Maschile
Centurio Primus Pilus
Storicamente una parte dell' Impero romano, quella orientale, ha continuato ad esistere fino al 1453, quindi c' era la possibilità di una sopravvivenza trasformando le strutture sociali ed economiche ed adattandosi ai cambiamenti che sarebbero occorsi successivamente al III sec.
Il perchè questo non sia avvenuto - o meglio sia avvenuto solo per metà Impero- comporta un analisi lunga ore: le ragioni sono molteplici; quello che è rimasto comunque è l' ideale dell' Impero Romano seppure connotato in chiave cristiana: divenire Sacri Romani Imperatori per tutto il Medioevo significherà personificare idealmente la grandezza passata.

19/01/2006 21:48
OFFLINE
Post: 3.548
Registrato il: 02/08/2005
Città: ROMA
Età: 35
Sesso: Maschile
Praefectus Fabrum
Re:

Scritto da: Sextus 19/01/2006 21.46
IChe dire, peccato [SM=x506650]

Sextus



Non ne sono tanto convinto...


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







19/01/2006 21:55
OFFLINE
Post: 4.488
Registrato il: 25/07/2005
Città: ROMA
Età: 37
Sesso: Maschile
Praefectus Fabrum
Per me invece è un vero peccato [SM=g27961]

Sextus
24/01/08 L'Italia è morta, W l'Italia paese di idioti.

"Time will tell, when I unleash hell! Blood will flow when I unleash hell!" Norther




http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Regno_dei_Parti
Basta! Parlamento pulito
Se Dio esiste perchè esistono i Finley, i Tokio Hotel, i catt..., i legh..., i fasc... e gli Emo?
19/01/2006 21:58
OFFLINE
Post: 3.548
Registrato il: 02/08/2005
Città: ROMA
Età: 35
Sesso: Maschile
Praefectus Fabrum
lo so,sono opinioni [SM=x506627]


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







20/01/2006 09:35
In realtà la situazione economica alla lunga non era delle più favorevoli: latifondi immensi coltivati da schiavi e chiusura dell'aristocrazia in occidente, piccola e media proprietà contadina in oriente, squilibrio della bilancia commerciale, svalutazione della moneta in occidente, potente ceto commerciale e artigiano in oriente; i confini più difendibili con un piccolo esercito ma ben addestrato erano solo in oriente.
C'è chi sostiene (Gibbon) che da Giustiniano in poi anche l'impero d'oriente entrerà in crisi, ma c'è un evidente incongruenza: perchè la crisi per l'impero d'occidente dura due secoli mentre per l'impero d'oriente dura nove secoli? Il concetto di crisi non è sempre correttamente applicabile.
20/01/2006 14:10
OFFLINE
Post: 3.548
Registrato il: 02/08/2005
Città: ROMA
Età: 35
Sesso: Maschile
Praefectus Fabrum
Re:

Scritto da: SpartaRexFilippo 20/01/2006 9.35
In realtà la situazione economica alla lunga non era delle più favorevoli: latifondi immensi coltivati da schiavi e chiusura dell'aristocrazia in occidente, piccola e media proprietà contadina in oriente, squilibrio della bilancia commerciale, svalutazione della moneta in occidente, potente ceto commerciale e artigiano in oriente; i confini più difendibili con un piccolo esercito ma ben addestrato erano solo in oriente.
C'è chi sostiene (Gibbon) che da Giustiniano in poi anche l'impero d'oriente entrerà in crisi, ma c'è un evidente incongruenza: perchè la crisi per l'impero d'occidente dura due secoli mentre per l'impero d'oriente dura nove secoli? Il concetto di crisi non è sempre correttamente applicabile.



I bizantini dopo giustiniano entrarono in crisi per poi riuscirne nell'anno mille e per ricaderci poco dopo.


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







20/01/2006 14:12
OFFLINE
Post: 4.488
Registrato il: 25/07/2005
Città: ROMA
Età: 37
Sesso: Maschile
Praefectus Fabrum
E' anche vero che l'Impero d'Oriente era più ricco, e questo ha influenzato sicuramente l'andamento della vita dei due imperi. L'esercito d'Occidente era fortemente barbarizzato, e assai meno efficente...

X Pius Augustus
...purtroppo... [SM=g27964]
[SM=x506642]

Sextus
24/01/08 L'Italia è morta, W l'Italia paese di idioti.

"Time will tell, when I unleash hell! Blood will flow when I unleash hell!" Norther




http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Regno_dei_Parti
Basta! Parlamento pulito
Se Dio esiste perchè esistono i Finley, i Tokio Hotel, i catt..., i legh..., i fasc... e gli Emo?
20/01/2006 14:39
OFFLINE
Post: 971
Registrato il: 06/12/2004
Sesso: Maschile
Centurio
Re:

Scritto da: Archita 19/01/2006 20.46
l'aratro e mulino sono invenzioni medievali



E qui ti sbagli. Queste conoscenze c'erano già da molto prima del medioevo,ma a Roma non conveniva assolutamente farne uso. Perchè investire e spendere tutti quei soldi su questi macchinari se con molto,ma molto meno ci si poteva permettere molti schiavi pronti a fare lo stesso lavoro?
Cmq posto un po' di considerazioni personali derivate dagli studi universitari sulla crisi e la caduta dell'impero romano.Poi ditemi se siete d'accordo o meno!

un po' di teorie sulla caduta di Roma...
1) Gibbon
La crisi del III secolo e la caduta di Roma sono avvenute perchè le nuove religioni orientali (tra cui anche il cristianesimo) hanno minato alla base il sistema dei valori romani.Il mos maiorum aveva il suo punto forte sulla piena realizzazione dell'uomo nella vita terrena mentre le religioni orientali promettevano la salvezza e la realizzazione nell'al di là. La religione romana fatta di culti collettivi è stata demolita dai rifiuti dei seguaci delle religioni orientali di fare i sacrifici e partecipare ai riti collettivi. Le persecuzioni (per altro falsissima la credenza che Nerone e Domiziano le abbiano attuate sono stati Decio e Diocleziano) sono fallite e si sono rivoltate contro gli stessi pagani.
2) Rostozeff
La crisi della città e lo sfruttamento della borgesia cittadina a scapito della plebe della campagna ha creato grossi problemi sociali ed economici e creato un'alleanza tra esercito e plebe delle campagne (questo non è affatto vero, ma è frutto dell'esperienza di Rostozeff che ha vissuto la rivoluzione russa)
3) strici marxisti (Schiavone)
La crisi dell'economia servile e la mancanza di schiavi ha minato il sistema economico romano e la mancanza di conquiste l'ha distrutto (parzialmente vero, ma non tiene conto della nascita della servitù della gleba da quelli che prima erano liberi coloni con un contratto di mezzadria).
4) Santo Mazzarino
Teoria delle concause. Il tardoantico non è una crisi, ma una trasformazione dovuta a numerosi fattori tra loro collegati (debolezza delle frontiere di Roma e sicurezza di quelle cinesi, penetrazione dei barbari, raddoppio deila paga e degli effettivi dell'esercito, svalutazione della moneta, blocco della produzione, distruzione dei commerci mediante le tasse...).
5)interpretazione della trasformazione
Ormai vi era una totale divaricazione tra Stato e società: lo Stato chiede moltissime tasse, ma non garantisce alcun tipo di servizio nè la sicurezza delle frontiere. Questo dà origine alla nascita delle proprietà private fortificate e difese da armati propri e alla fuga tra i barbari di interi insediamenti.
Nel 420 d.C. una legge che permette la fortificazione della proprietà privata dà il via all'incastellamento delle proproietà di campagna dei senatori i quali pagano anche dei propri armati per proipria protezione. Molti individui si mettono sotto la protezione di questi senatori che esercitano nella loro proprietà tutti i compiti dello Stato, soprattutto quelli giudiziari. Lo spontaneo dono iniziale dato dai protetti al protettore si trasforma in tasse.
Numerose famiglie e comunità si spostano e si aggregano ai nascenti regni romano-barbarici dove vige un sistema basato sui rapporti di dipendenza feudale e personale, non si pagano tasse e non c'è burocrazia.
La caduta dell'ideologia che contrapponeva la latinitas alla barbaratitas, dovuta all'opera di evangelizzazione della Chiesa, ha contribuito a questi due fenomeni.
In Oriente l'impero non cade perchè, grazie alla grande tradizione urbana derivante dalla Grecia, da Alesessandro e dai regni ellenistici, la crisi della città e tenuta sotto controllo, le tasse sono più basse, la moneta si svaluta meno, i ceti produttivi rimangono in città e continuano a produrre, l'esercito rimane integro e la diplomazia eccellente fa deviare tutte le invasioni in Occidente.

Un po' di considerazioni su quelle che vengono indicate come cause e che in realtà sono sintomi...
La crisi della città del III secolo sembra essere più un sintomo che una causa. Infatti già nel florido II secolo vi erano segnali di disagio come ad esempioil dissanguamento finanziario per la costruzione di grandi strutture (anfiteatri,terme...) sovradimensionate ai reali bisogni delle città dell'impero; queste costruzioni furono pianificate e finanziate in previsione di una crescita che non avvenne e non poteva avvenire. Infatti l'appesantirsi della pressione dei barbari e lo stanziamento di guarnigioni insieme alla costruzione di mura provocò un clima di tensione e uno spopolamento parzile delle città che divennero in questo modo veicolo della crisi, producevano e aggravavano la crisi invece di arginarla; la crisi della città è dunque sintomo di una crisi più grande più che una causa.
Anche il cristianesimo stesso è più un sintomo che una causa. Infatti la religione cristiana aveva posto nelle città i propri centri di potere imitando la struttura gerarchica dell'amministrazione romana. Dunque il cristianesimo era diffuso largamente nelle città,ma non nelle campagne; si è a lungo parlato dei valori cristiani come causa della crisi dei valori fondanti del mos maiorum,ma in realtà non è così. Infatti Roma nella sua Storia è sempre stata flessibile e pronta ad assorbire culti e credenze di popoli conquistati o annessi; tuttavia Roma non ha più la struttura forte in grado di reggere pesanti influenze religiose come quella cristiana. Questo però non mina i valori romani che infatti furono integrati con quelli cristiani che si rivelarono essere vantaggiosi poichè richiamavano il fedele all'obbedienza e servivano anche per conciliare potere dello Stato con potere della Chiesa che accettò di buon grado gli editti di tollerenza e si accordò con gli imperatori affinchè i suoi fedeli prestassero servizio militare pena la scomunica. Gli imperatori romani adottarono poi rinunciarono alla deificazione per dichiararsi protettori dei cristiani e loro punto di riferimento insieme al Papa. Inoltre nel giro di un paio di generazioni il cristianesimo divenne da religione perseguitata a religione di Stato e fu sollevata da numerose imposte e pretese fiscali al contarrio del paganesimo, considerato fuori legge e perseguitato.
A lungo si è considerato l'assolutismo come una causa della decadenza,ma questo a torto poichè anche l'assolutismo è un sintomo della crisi poichè è evidente che un imperatore forte in un impero solido non ha bisogno di dichiararsi un essere divino per riaffermare la propria autorità. L'assolutismo può essere considerato più come un "tappabuchi" o un salvagente per intensificare il controllo imperiale e riaffermare l'autorità imperiale ridandole prestigio e parvenza di rispetto e sicurezza.
Bisogna dunque cercare più a fondo per trovare le cause della decadenza...

Da considerare il sistema di alimentazione e di agricoltura dell'impero. L'agricoltura imperiale era modellata e esportata su quella della Roma repubblicana ovvero era costruita per territori ostili e non troppo fertili e per un'alta concentrazione di persone in queste aree; l'utilizzo di animali da soma e da lavoro era inesistente, l'agricoltura era affiancata dall'allevamento di ovini e pochi ovini, gli attrezzi erano in legno e comunque erano poco effiacaci (l'aratro a chiodo fa solchi sul terreno poco profondi e non smuove il terreno). Questo tipo di agricoltura era meramente di sussistenza, non consentiva di accumulare un surplus o delle scorte (Roma dipendeva dall'Egitto e dalla Sicilia per le scorte di grano) e produceva una dieta essenzilmente cerealicola e dunque povera. Il sistema agricolo dell'impero era molto complesso, anni di crisi e di carestia creavano molti problemi dato che non esistevano scorte e che per i rifornimenti si dipendeva dall'esterno.
Era possibile una nuova via, una che comportasse l'utilizzo di capitali da investiore per l'utilizzo di teconologie conosciute ed efficaci che avrebbero aiutato notevolmente il sistema romano,ma non avvenne questo salto poichè Roma aveva a disposizione molti schiavi a basso prezzo per cui investire in strumenti come il mulino (allra già conosciuto) che avrebbe aiutato notevolemente la produzione e che avrebbe permesso insieme ad altre tecnologie (uso dei metalli negli strumenti di lavoro e altre "innovazioni" come ad esempio l'utilizzo di buoi e cavalli per la lavorazione dei campi) la creazione di un surplus. Ciò non avvenne in età romana, ma nei secoli IX-X-XI nella cosidetta "rivoluzione dell'anno mille" (in realtà un recupero di antiche conoscenze romane che ho già citato come il mulino).
Per le stesse ragioni (manodopera schiavile abbondante e poco costosa) l'artigianato in età romana non decollò poichè non potè giungere ad una produzione pre industrile che l'utilizzo di nuove conoscenze e tecniche avrebbe permesso (e qui cito il telaio a pedale medievale come esempio). Il commercio stesso fu limitato da un'antica mentalità risalente ad Aristoltele secondo cui la classe dirigente deve impegnarsi nel possesso della terra e non "sporcarsi le mani con il vile denaro del commercio" (idea molto forte nell'antichità addirittura codificata nella lex Caludia del 218 a.C. che impedisce alle famiglie della nobilitas senatoria di possedere una nave da commercio di portata superiore a quella minima per un commercio di sussitenza); il ceto mercantile romano non godette dunque del prestigio politico che avrebbe meritato e che forse avrebbe potuto sostentare lo Stato facendogli intraprendere una via diversa da quella seguita per uscire dalla crisi. I mercanti romani caddero in una profonda crisi in seguito alle svalutazione della moneta e ai calmieri dei prezzi e solo i grandi mercanti sopravvissero.

La politica monetaria ed economica degli imperatori gravò pesantemente sulle casse e sul corpo dell'impero. Le continue svalutazione delle monete, la non più presente corrispondenza tra moneta di conto e moneta d'uso e dunque la contraffazione della stessa moneta (in pratica si metteva in circolo una moneta che valeva 10,ma aveva 9 d'argento all'interno, per un periodo si raccolgievano tasse con menta che valeva 10, poi quando si cominciava ad avere monete che valevano 9 lo Stato svalutava ancora la moneta e poi nuovamente entrando in un circolo vizioso) unite ai calmieri dei prezzi (un vero e proprio colpo di grazia per i mercati e i commerci perchè crearono ed alimentarono il mercato nero unitamente alle tasse (come il crisargirio di Costantino) sulle grandi vie commerciali) danneggiarono pesantemente il commercio e l'economia dell'impero.

-Roma victor- Generale Massimo
-Divide et impera- Massima militare
-Ubi solitudinem faciunt, pace appellant- Tacito Il discorso di Calgaco
-Nec mi aurum posco nec mi pretium dederitis:non cauponanates bellum sed belligerantes ferro non auro vitam certamus utrique-Pirro
20/01/2006 14:41
OFFLINE
Post: 971
Registrato il: 06/12/2004
Sesso: Maschile
Centurio
Difficile dunque a mio avviso dare qualche possibilità di sopravvivenza all'impero...servivano dei cambiamenti,quelli avvenuti durante l'alto medioevo, affinchè l'Europa si riprendesse.
-Roma victor- Generale Massimo
-Divide et impera- Massima militare
-Ubi solitudinem faciunt, pace appellant- Tacito Il discorso di Calgaco
-Nec mi aurum posco nec mi pretium dederitis:non cauponanates bellum sed belligerantes ferro non auro vitam certamus utrique-Pirro
20/01/2006 15:05
OFFLINE
Post: 4.488
Registrato il: 25/07/2005
Città: ROMA
Età: 37
Sesso: Maschile
Praefectus Fabrum
E' sbagliato per me parlare di sopravvivenza, perchè sarebbe come dire che l'Impero Romano è caduto e morto. Non credo che i medievali sentissero questa differenza tra Evo Antico e la loro era buia e incasinata (difatti MedioEvo è un termine inventato nel 1500). Più che di caduta dell'Impero si parlava di tempi difficili, dove gli ordini politici erano cambiati con il tempo. I sacchi di Roma fecero scalpore non perchè fosse stata colpita una capitale di un Impero, ma perchè essa era un simbolo. Il 476 è una data convenzionale, la deposizione di un Imperatore fantoccio al posto di un generale barbaro già pienamene entrato nei meccanismi politici e burocratici dello stato. Fino al III sec. d.C. si può ancora parlare di invasori stranieri e di Limes, ma andando avanti le cose cambiarono, le trasformazioni prettamente medioevali (fortificazioni, latifondi, vassallaggio...) iniziarono a prendere vita all'interno dell'Impero, a causa (o grazie, come la volete mettere, io dico "a causa") del contatto sempre più profondo con le popolazioni nordiche. L'esercito romano era il simbolo della vitalità dell'Impero, e di fatti lo vediamo trasformarsi un un esercito pseudo-germanico con un miscuglio di stendardi, modi di combattere e armi che ne fiaccarono di molto l'efficenza.
Perciò io avallo (senti che termini) la teoria per cui l'Impero non cadde, poichè cade una cosa che prima stava in piedi, mentre lo Stato Romano dal III sec d.C. era già in fase di trasformazione.
[SM=x506642]

Sextus
24/01/08 L'Italia è morta, W l'Italia paese di idioti.

"Time will tell, when I unleash hell! Blood will flow when I unleash hell!" Norther




http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Regno_dei_Parti
Basta! Parlamento pulito
Se Dio esiste perchè esistono i Finley, i Tokio Hotel, i catt..., i legh..., i fasc... e gli Emo?
20/01/2006 15:08
OFFLINE
Post: 3.452
Registrato il: 16/12/2005
Città: TARANTO
Età: 44
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
gli intellettuali contemporanei ( cristiani e latini ) già nel III secolo avevano intravisto sintomi della crisi ma nessuno ( o perlomeno da quanto ne sappiamo ) aveva pensato che L'Impero potesse crollare...

effettivamente l'Impero romano in sè non crollò con una dichiarazione o con un atto formale ( molti storici pensano che sia un atto di caduta dell'Impero romano la consegna delle insegne imperiali a Bisanzio da parte di Odoacre nel 476 D.c ) ma si dissolse lentamente come una carcassa di balena arenata sulla spiaggia ( spolpata lentamente da tutti i vari re clientelari ) in un periodo di tempo lentissimo ( un agonia che parte dal IV secolo all'ottavo ).

Giustiniano ha tentato di rivitalizzare l'Impero ma è riuscito soltanto a devastare l'Italia e a rendere ancora più profondo l'irrazionale ( secondo me ) odio reciproco fra latini e bizantini...

eh no...l'Impero non poteva durare...peccato però perchè è stato un tentantivo lodevole di tenere uniti tanti popoli sotto un unico cielo e di mantenere una pace universale e di superare antichi contrasti...

sono convinto che solo un Impero ( non autoritario ) può tenere unita l'umanità.... [SM=x506634]
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
20/01/2006 15:10
OFFLINE
Post: 2.035
Registrato il: 08/04/2005
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re:

Scritto da: SpartaRexFilippo 20/01/2006 9.35
C'è chi sostiene (Gibbon) che da Giustiniano in poi anche l'impero d'oriente entrerà in crisi, ma c'è un evidente incongruenza: perchè la crisi per l'impero d'occidente dura due secoli mentre per l'impero d'oriente dura nove secoli? Il concetto di crisi non è sempre correttamente applicabile.



infatti crisi è troppo generico...infatti c'è chi sostiene che nonostante tutto l'impero romano entrerà in crisi paradossalmente quando non sara ancora impero....e cioè nel II sec a.c....quindi non solo due secoli di crisi,ma ben sei....
HO VISTO GRAN PARTE DEL MONDO CONOSCIUTO:è OSCURO,BRUTALE...
ROMA è LA LUCE!!!
20/01/2006 15:15
OFFLINE
Post: 4.488
Registrato il: 25/07/2005
Città: ROMA
Età: 37
Sesso: Maschile
Praefectus Fabrum
Secondo me è giusto parlare di trasformazione [SM=x506627]
E' comunque sacrosanto dire che nessun impero come quello di Roma cambiò totalmente la storia, la modellò, le diede delle basi che ancora oggi sono essenziali per l'Occidente e per tutta l'umanità.

Fecisti patriam gentibus diversis unam solam
Feci di genti diverse una sola patria
(Rutilio Namaziano)

Sextus
24/01/08 L'Italia è morta, W l'Italia paese di idioti.

"Time will tell, when I unleash hell! Blood will flow when I unleash hell!" Norther




http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Regno_dei_Parti
Basta! Parlamento pulito
Se Dio esiste perchè esistono i Finley, i Tokio Hotel, i catt..., i legh..., i fasc... e gli Emo?
20/01/2006 15:16
OFFLINE
Post: 3.452
Registrato il: 16/12/2005
Città: TARANTO
Età: 44
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
Asimov ha saputo descrivere molto bene in chiave fantascientifica l'incredulità di chi credeva nell'indissolubilità dell'Impero e la lungimiranza di pochi... [SM=x506635]
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
20/01/2006 15:37
OFFLINE
Post: 3.548
Registrato il: 02/08/2005
Città: ROMA
Età: 35
Sesso: Maschile
Praefectus Fabrum
Re:

Scritto da: Archita 20/01/2006 15.16
Asimov ha saputo descrivere molto bene in chiave fantascientifica l'incredulità di chi credeva nell'indissolubilità dell'Impero e la lungimiranza di pochi... [SM=x506635]



Il ciclo della "Fondazione"? io credo sia il miglior romanzo che abbia mai letto.Splendido.


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







20/01/2006 15:38
OFFLINE
Post: 3.452
Registrato il: 16/12/2005
Città: TARANTO
Età: 44
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
sì..infatti in prefazione Asimov ha chiaramente detto che si è ispirato molto a Gibbon...

La Fondazione è proprio il "signore degli anelli" ( in senso come pietra angolare del genere ) della Sci Fi classica !!! [SM=x506627]
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
26/01/2006 13:21
OFFLINE
Post: 61
Registrato il: 29/11/2005
Città: ROMA
Età: 67
Sesso: Maschile
Miles
MA COSA E' L'UNIONE EUROPEA
fORSE CHE L IMPERO SI E' TRASFORMATO NEI SECOLI IN UNIONE EUROPEA SENZA ATTI BELLICOSI???

UNICHE FRONTIERE UNICA MONETA...

O FORSE SBAGLIO, QUELLO CHE ERA NOSTRO FORSE RITORNERA' A NOI...CHISSA...


SCUSATE
CIAO [SM=x506659]
indirizzo del ns forum:http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=83576
Publius Licinius Valerianus

ODERINT DUM METUANT
26/01/2006 13:27
OFFLINE
Post: 3.452
Registrato il: 16/12/2005
Città: TARANTO
Età: 44
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
l'Unione europea non è che una specie di astutissima lega anseatica di banchieri e mercanti...

l'Impero era un altra cosa e non ripetibile... [SM=x506650]
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
26/01/2006 14:28
OFFLINE
Post: 3.548
Registrato il: 02/08/2005
Città: ROMA
Età: 35
Sesso: Maschile
Praefectus Fabrum
L'impero sopratutto non era europeo...


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







26/01/2006 15:36
OFFLINE
Post: 971
Registrato il: 06/12/2004
Sesso: Maschile
Centurio
Re: MA COSA E' L'UNIONE EUROPEA

Scritto da: I.Legio.Tuscania.Rox 26/01/2006 13.21
fORSE CHE L IMPERO SI E' TRASFORMATO NEI SECOLI IN UNIONE EUROPEA SENZA ATTI BELLICOSI???

UNICHE FRONTIERE UNICA MONETA...

O FORSE SBAGLIO, QUELLO CHE ERA NOSTRO FORSE RITORNERA' A NOI...CHISSA...


SCUSATE
CIAO [SM=x506659]



Assolutamente no.A parte che l'impero era molto più vasto ed organizzato in maniera completamente diversa c'è da dire che per i romani l'Europa era solo un'entità geografica e basta.
Sulla formazione dell'idea di Europa e sulla sua identità ci sarebbe moltissimo da dire...il mio prof di Storia Medievale ci ha dedicato due settimane di lezione e in più ci ha dato un libro e due saggi da studiare e ancora c'era molto da dire..
-Roma victor- Generale Massimo
-Divide et impera- Massima militare
-Ubi solitudinem faciunt, pace appellant- Tacito Il discorso di Calgaco
-Nec mi aurum posco nec mi pretium dederitis:non cauponanates bellum sed belligerantes ferro non auro vitam certamus utrique-Pirro
27/01/2006 13:42
OFFLINE
Post: 3.452
Registrato il: 16/12/2005
Città: TARANTO
Età: 44
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
mi pare che erano i greci per primi ad avere un idea di "Europa" intesa la penisola ellenica come mondo contrapposto all'Asia...

la concezione bipolare di "Europa" e "Asia" nasce da quella mentalità...

oh europa poi mi pare che fosse una giovine ragazza rapita da un dio [SM=x506630]

comunque l'Impero Romano è nettamente asiatico visto il notevole influsso di schemi e ritualità allessandrini sulla persona del "Princepe Massimo" e l'importanza eccezionmale che ebbe l'Asia nell'economia imperiale [SM=x506642]
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
27/01/2006 14:50
OFFLINE
Post: 3.548
Registrato il: 02/08/2005
Città: ROMA
Età: 35
Sesso: Maschile
Praefectus Fabrum
Re:

Scritto da: Archita 27/01/2006 13.42
mi pare che erano i greci per primi ad avere un idea di "Europa" intesa la penisola ellenica come mondo contrapposto all'Asia...

la concezione bipolare di "Europa" e "Asia" nasce da quella mentalità...

oh europa poi mi pare che fosse una giovine ragazza rapita da un dio [SM=x506630]

comunque l'Impero Romano è nettamente asiatico visto il notevole influsso di schemi e ritualità allessandrini sulla persona del "Princepe Massimo" e l'importanza eccezionmale che ebbe l'Asia nell'economia imperiale [SM=x506642]



asiatico mi pare troppo; forse quello dopo dioclezioano,perchè prima l'impero è il fondamento della civiltà occidentale...


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







27/01/2006 15:09
Re:

Scritto da: Archita 26/01/2006 13.27
l'Unione europea non è che una specie di astutissima lega anseatica di banchieri e mercanti...

l'Impero era un altra cosa e non ripetibile... [SM=x506650]



triste verità.. si genufletta l' europa delle banche e della moneta unica all' Evropa del Sangue degli Eroi!

purtroppo è vero il contrario..
27/01/2006 15:21
OFFLINE
Post: 85
Registrato il: 15/01/2005
Città: PISA
Età: 40
Sesso: Maschile
Miles
E' LA FINE DELLA REPUBBLICA IL VERO MOTIVO DELLA CADUTA DI ROMA
Essenzialme secondo me le origini del declino e caduta dell'Impero Romano vanno ricercate molto tempo prima del III secolo d.C. Come sempre in ogni cosa l'inizio del declino avviene quando siamo al massimo della grandezza. Lo stesso la crisi dell'Impero, che porterà poi al suo crollo inizia con il passaggio dei poteri dal Senato di Roma alle mani di un unica persona: Un 'Imperatore. Si secondo me è con Augusto il più grande imperatore di Roma che vanno cercate le origini e le cause di una lenta decadenza che porterà poi al crollo finale! (si può già parlare di crollo con la seconda metà del IV sec.) E' il passaggio, la trasformazione dalla Roma Repubblicana alla Roma Imperiale che segnerà pian piano la fine dell'Urbe!!! Finchè c'era la Repubblica i valori le tradizioni Romane erano meglio preservate e nello stesso tempo lo Stato non rischiava la Bancarotta per qualsiasi tipo di vizio che un imperatore poteva richiedere tipo spese onerose per la costruzione di qualcosa di monumentale in suo onore. Basta pensare a Commodo e quanto sperperò in termini finanziari solo per organizzare giochi gladiatori nel Colosseo!! Ma non solo anche per quanto riguarda l'esercito: i soldati non combattevano più per Roma, per la gloria di Roma e il suo prestigio, ma per il proprio generale e per la speranza di avere dei ricompensi dall'imperatore. Così facendo l'esercito assumerà sempre un peso maggiore nella politica romana a tal punto che il governo di Roma si trasformerà in una dittatura o (anarchia , che poi in questo contesto è la stess cosa) militare!! Perfino l'imperatore non sarà più in grado di gestire la realtà politica dell'Impero e quindi mantenere divisi il piano politico da quello militare. [SM=g27960]
27/01/2006 20:58
OFFLINE
Post: 971
Registrato il: 06/12/2004
Sesso: Maschile
Centurio
Re:

Scritto da: Archita 27/01/2006 13.42
mi pare che erano i greci per primi ad avere un idea di "Europa" intesa la penisola ellenica come mondo contrapposto all'Asia...

la concezione bipolare di "Europa" e "Asia" nasce da quella mentalità...

oh europa poi mi pare che fosse una giovine ragazza rapita da un dio [SM=x506630]

comunque l'Impero Romano è nettamente asiatico visto il notevole influsso di schemi e ritualità allessandrini sulla persona del "Princepe Massimo" e l'importanza eccezionmale che ebbe l'Asia nell'economia imperiale [SM=x506642]



Il discorso è decisamente molto più complesso...i greci si regolavano sull'opposizione Grecia-Oriente e grecità-barbarie...l'opposizione c'è,ma di europa non si parla proprio...
-Roma victor- Generale Massimo
-Divide et impera- Massima militare
-Ubi solitudinem faciunt, pace appellant- Tacito Il discorso di Calgaco
-Nec mi aurum posco nec mi pretium dederitis:non cauponanates bellum sed belligerantes ferro non auro vitam certamus utrique-Pirro
27/01/2006 21:06
OFFLINE
Post: 971
Registrato il: 06/12/2004
Sesso: Maschile
Centurio
Re: E' LA FINE DELLA REPUBBLICA IL VERO MOTIVO DELLA CADUTA DI ROMA

Scritto da: HenryLet 27/01/2006 15.21
Essenzialme secondo me le origini del declino e caduta dell'Impero Romano vanno ricercate molto tempo prima del III secolo d.C. Come sempre in ogni cosa l'inizio del declino avviene quando siamo al massimo della grandezza. Lo stesso la crisi dell'Impero, che porterà poi al suo crollo inizia con il passaggio dei poteri dal Senato di Roma alle mani di un unica persona: Un 'Imperatore. Si secondo me è con Augusto il più grande imperatore di Roma che vanno cercate le origini e le cause di una lenta decadenza che porterà poi al crollo finale! (si può già parlare di crollo con la seconda metà del IV sec.) E' il passaggio, la trasformazione dalla Roma Repubblicana alla Roma Imperiale che segnerà pian piano la fine dell'Urbe!!! Finchè c'era la Repubblica i valori le tradizioni Romane erano meglio preservate e nello stesso tempo lo Stato non rischiava la Bancarotta per qualsiasi tipo di vizio che un imperatore poteva richiedere tipo spese onerose per la costruzione di qualcosa di monumentale in suo onore. Basta pensare a Commodo e quanto sperperò in termini finanziari solo per organizzare giochi gladiatori nel Colosseo!! Ma non solo anche per quanto riguarda l'esercito: i soldati non combattevano più per Roma, per la gloria di Roma e il suo prestigio, ma per il proprio generale e per la speranza di avere dei ricompensi dall'imperatore. Così facendo l'esercito assumerà sempre un peso maggiore nella politica romana a tal punto che il governo di Roma si trasformerà in una dittatura o (anarchia , che poi in questo contesto è la stess cosa) militare!! Perfino l'imperatore non sarà più in grado di gestire la realtà politica dell'Impero e quindi mantenere divisi il piano politico da quello militare. [SM=g27960]


opinione interessante,ma molto,molto discutibile...il Senato non poteva assolutamente governare un'impero così grande,non ci riuscivano nemmeno due imperatori figurati un organo collegiale...e poi la Repubblica non è un'entità immutabile nel tempo, ha subito un'evoluzione lunga e complessa...inoltre l'imperator a Roma era colui che esercitava l'imperium per mandato del popolo, lo Stato romano si è sempre chiamato res publica e nell'ideologia è sempre rimasto il concetto dell'imperium concesso dal popolo ad una persona degna che lo eserciti per loro.
Le cause del declino e della caduta sono altre: se anche ci fosse stata la repubblica al governo non sarebbero cambiate le pestilenze,le epidemie,le invasioni,le migrazioni,i mutamenti climatici,i dissesti economici,le crisi emisferiche.Non è nel sistema di governo che si deve ricercare la causa della caduta dell'impero.
-Roma victor- Generale Massimo
-Divide et impera- Massima militare
-Ubi solitudinem faciunt, pace appellant- Tacito Il discorso di Calgaco
-Nec mi aurum posco nec mi pretium dederitis:non cauponanates bellum sed belligerantes ferro non auro vitam certamus utrique-Pirro
Vota:
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:06. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com


© The Creative Assembly Limited.
All trade marks and game content are the property of The Creative Assembly Limited and its group companies.
All rights reserved.