Nelle mie ricerche sulla posizione ufficiale della Watchtower Society nei confronti dei casi di pedofilia mi sono imbattuto in un articolo che si può definire quanto meno vergognoso e che in parte ho già avuto modo di citare.
Tanto per capire di cosa si tratta, stiamo parlando di quell'articolo in cui si da direttive precise sul mettere a tacere i casi di pedofilia se non vi sono due testimoni dell'accaduto e in cui si dice che anche qualora più persone ricordassero casi differenti di molestie ma riconducibili alla stessa persona, questa non potrebbe essere accusata e gli accusatori dovrebbero essere incoraggiati al silenzio, pena l'espulsione per calunnia.
Ma da dove tra origine questo ultimo aspetto?
Ecco su cosa basa la sua posizione tale abominevole articolo.
Torre di Guardia, 1/11/1995:
“Ricordi repressi”
Da qualche anno a questa parte alcuni hanno il “cuore rotto” a causa di un problema che altri trovano difficile capire. Si tratta di persone adulte che, basandosi su quelli che sono stati definiti “ricordi repressi”, dicono di aver subìto molestie sessuali nell’infanzia. Alcune di loro non avevano mai pensato di essere state molestate finché, all’improvviso, non hanno avuto dei flashback o “ricordi” di uno o più adulti che avrebbero abusato di loro quando erano piccole. Questi inquietanti pensieri possono affliggere anche componenti della congregazione cristiana? In alcuni paesi ciò è successo, e queste persone dedicate possono provare profonda angoscia, ira, sensi di colpa e solitudine. Come Davide possono sentirsi isolate da Dio e gridare: “Perché, o Geova, continui a stare lontano? Perché ti tieni nascosto in tempi di angustia?” — Salmo 10:1.
Molti aspetti di questi “ricordi” non sono ancora ben compresi dagli esperti di igiene mentale. Nondimeno tali “ricordi” possono influire sulla spiritualità dei cristiani dedicati. Confidiamo quindi nella guida della Parola di Dio per capire come affrontarli. La Bibbia dà “discernimento in ogni cosa”. (2 Timoteo 2:7; 3:16) Aiuta anche tutti quelli che hanno questo problema a riporre fede in Geova, “il Padre delle tenere misericordie e l’Iddio di ogni conforto, che ci conforta in tutta la nostra tribolazione”. — 2 Corinti 1:3, 4.
È realmente successo?
Nel mondo è in atto una controversia sulla natura di questi “ricordi” e sulla loro effettiva attendibilità. I testimoni di Geova “non fanno parte del mondo” e non partecipano a questa controversia. (Giovanni 17:16) Stando a notizie pubblicate, a volte questi “ricordi” si sono rivelati accurati. Per esempio, dopo che Frank Fitzpatrick, perito assicurativo, “ricordò” di essere stato molestato da un certo sacerdote, quasi altre cento vittime si fecero avanti asserendo di essere state molestate dal medesimo sacerdote. Il sacerdote avrebbe ammesso di essere colpevole.
Va detto, però, che alcuni non sono stati in grado di fornire riscontri a conferma dei loro “ricordi”. Alcuni hanno avuto vivide reminiscenze di determinati individui che avevano usato loro violenza o del luogo in cui ciò era avvenuto. In seguito, però, prove irrefutabili hanno dimostrato che i particolari di quei “ricordi” non potevano essere veri.
L'articolo basa tutta la sua tesi sul fatto che tali ricordi siano per principio errati, tanto che vengono sempre nominati come "ricordi" tra virgolette per rafforzare il concetto della loro anormalità rispetto ai ricordi di altra natura, la nota in calce recita:
mettiamo fra virgolette “ricordi repressi” ed espressioni simili per distinguerle dai normali ricordi che tutti abbiamo.
E' davvero disgustoso il modo in cui si cerca risolvere la questione asserendo che tali ricordi siano erronei a priori.
Dopodiché la TG usa le sue solite espressioni nebulose e prive di sostegno oggettivo come ormai ci ha abituati da anni.
L'articolo in questione avrebbe potuto godere di una minima credibilità se solo ci fossero state citazioni, vere e non tagliuzzate, di esperti della materia, ma così non è.
L'impressione è semplicemente quella di una pezza messa per arginare il problema di fondo che però viene tenuto abilmente nascosto ai Testimoni di Geova.
Un nota personale, io sinceramente non riesco più a sopportare le classiche espressioni della letteratura WTs del tipo "alcuni dicono che", si tratta di trucchetti che col tempo mi auguro che vengano visti come tali da sempre più persone coscienziose.
Il disgusto che provo per questo articolo non può essere spiegato a parole, i princìpi del perdono cristiano vengono adulterati e strumentalizzati ad arte quando in gioco c'è la facciata perbenista da difendere. Perbenisti da 4 soldi che non hanno rispetto nemmeno per i bambini.
Lancio un appello perché un esperto nel settore si affianchi a questa ricerca della verità nei confronti della WTS sulle questioni legate alla pedofilia.