SPAZIO: PARTE 'DEEP IMPACT', COLPIRA' LA COMETA

ROMA - E' previsto per oggi da Cape Canaveral il lancio della sonda della NASA Deep Impact, destinata a colpire il nucleo della cometa Tempel 1.
Nei sei mesi della sua missione la sonda Deep Impact percorrera' 431 milioni di chilometri in un viaggio che la portera' a sferrare un ''pugno'' al nucleo della cometa. Alla distanza di circa 37.000 chilometri dalla Tempel 1, infatti, Deep Impact rilascera' una piccola sonda di un metro cubo e pesante 372 chilogrammi che si scagliera' contro il nucleo della cometa alla velocita' di 37.000 chilometri l'ora.
L'urto produrra' una vera e proprio esplosione di materiale dal nucleo della cometa, uno spettacolo che il responsabile della missione, Rick Grammier, del Jet Propulsion Laboratory della NASA, immagina come ''i primi fuochi artificiali spaziali prodotti dall'uomo'', perfettamente in tempo con i festeggiamenti del 4 luglio.

Il cratere che la piccola sonda scavera' scagliandosi contro il nucleo della cometa, largo circa 6 chilometri, dovrebbe essere abbastanza grande da contenere il Colosseo. La sonda, intanto, raccogliera' immagini e dati che permetteranno di conoscere la composizione del nucleo di una cometa con un dettaglio senza precedenti. ''Sappiamo cosi' poco sul nucleo delle comete che abbiamo bisogno di una strumentazione eccezionale per catturare l'evento'', ha osservato l'astronomo Michael A'Hearn, dell'universita' del Maryland e responsabile scientifico della missione.

Tutti i dati saranno inviati a Terra dalla sonda attraverso il Deep Space Network. Ma quelli della sonda non saranno gli unici occhi puntati sull'impatto: ad osservare il fenomeno saranno anche i telescopi spaziali americani Chandra, Hubble e Spitzer. E da Terra sono centinaia gli astronomi e gli appassionati decisi a non perdersi uno spettacolo cosi' straordinario.
Il materiale che esplodera' dal cratere in seguito all'impatto sara' paragonabile a un libro unico, capace di raccontare la storia del Sistema Solare con una ricchezza di particolari senza precedenti. Le comete sono infatti fra i corpi celesti piu' antichi del Sistema Solare e imprigionati nel loro nucleo si trovano ancora i materiali esistenti al momento della formazione del Sistema Solare.

fonte: ANSA