Ufoitalia, forum di ufologia che ha fatto storia nel periodo 2003/2005. Poi tutti rapiti...
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La Strada a Roma.. dove tutto va al contrario..

Ultimo Aggiornamento: 07/08/2005 14:00
22/11/2004 00:06
 
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C'è stato mio Zio un paio di settimane fà.. parlandone Venerdì e sera mi ha detto che si tratta di una strada sopra le colline romane... vicino alla casa del papa.
Una strada di un chilometro un chilometro e mezzo in leggero pendio... bè mio zio mi ha detto che ne aveva sentito parlare da ragazzo da suo padre e che parlandone poi con un suo cliente di Roma (mio zio gestisce una dittà di Verniciatura a Polvere a livello nazionale) anche quest'ultimo sapeva dell'esistenza di questa strada e ne sapeva in linea di massima il luogo ma non c'èra mai stato...
Cosi mio Zio c'è partito di proposito:
mi ha raccontato che non appena arrivi nelle vicinanze del luogo puoi renderti conto di essere vicino perchè la macchina in marcia un pò sembra come frenata... poi è arrivato in un punto dove a scollinato ed si è trovato in un leggero pendio... a questo punto a messo la folle e tolto il piede dall'accelleratore.
Bè la macchina si è fermata ed ha cominciato ad andare al contrario... cioè in retromarcia in salita... a girato poi la direzione dell'auto e fatta la prova in salita... bè macchina ferma in salita.. lasci il freno e la macchina va in salita da sola!!!!!! quasi non ci credevo...... poi ha preso la telecamera e mi ha fatto vedere il video.... riprendeva lui e mia zia teneva lo sterzo........... bè... che dire di +.
Ed ora eccomi qua.. ho provato a fare qualche ricerca in internet.. ma non ho trovato nulla... mio zio però mi racconta che in tempi indietro il luogo era visitatissimo (cosi come gli diceva il padre).. c'èra gente che andava e faceva la stessa prova con l'acqua che risaliva la salita... e che su quella strada si teneva anche una specie di festa di quartiere e si svolgeva una Corsa dei cocumeri o qualcosa del genere.....
A detta di mio zio cmq ora lo stato della strada non è delle migliori.... mio zio ha detto che con un pallone da calcio ad esempio la prova sarebbe inverificabile perchè col tempo la strada si è molto affossata ed è molto a gobba quindi il pallone scivolerebbe ai lanti della strada fermandosi... ma la macchina sul video fa veramente impressione....

Ora vi chiedo... sapete dirmi qualcosa di + ?? ne sapevate dell'esistenza ???

Ciao e scusate il lungo post....
22/11/2004 01:36
 
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La strada che cerchi si trova nei Castelli Romani, precisamente vicino Nemi, esistono almeno 5 strade in tutta Italia di questo tipo, dal Trentino alla Puglia.

Purtoppo Roma e dintorni ormai sono così trafficati che è diventato rischioso fermarsi sulla strada che ho citato per fare esperimenti (vi beccate delle belle suonate di clacson da chi va di fretta vittima della frenesia quotidiana.. ma guarda un pò questi turisti giocherelloni[SM=g27964] [SM=g27964] )

E' una falsa discesa (o falsa salita[SM=g27966] ) un effetto ottico dovuto dalle variazioni di pendio.

Come trovarla? vai a Nemi (Castelli Romani) e chiedi al benzinaio in piazza[SM=g27964] [SM=g27964] ..io avevo fatto così[SM=g27960] [SM=g27960]

Pierfrancesco
22/11/2004 10:02
 
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C'è un posto simile verso Pisa. Io ci sono stato ed è impressioannte ma... è solo un'illusione ottica dovuta alla conformazione del terreno (fossero solo oggetti metalici, si potrebbe pensare a qualche fenomeno legato al magnetismo ma, come giustamente dici, anche l'acqua o, nel mio caso, una penna di plastica hanno avuto lo stesso comportamento).


Sono dei posti "magici", nel senso che ci aiutano a capire come, a volte, le verità siano tanto ben nascoste da farci ritenere per vere delle supposizioni un po' azzardate; in mancanza di meglio, però, le accettiamo e così facendo rischiamo di chiuderci gli occhi.


Ovviamente questo vale sia per chi crede ciecamente a qualcosa di improbabile, solo per il fatto che non riesce a trovare spiegazioni lampanti ed evidenti, sia per chi si ostina a non credere a nulla, sempre perché è affezionato a delle certezze che, per lo stesso motivo, potrebbero nascondere le spiegazioni vere.

Spezzo una lancia a favore degli scettici, però: prima di dichiarare che un certo fenomeno è sicuramente di natura paranormale, aliena o comunque anormale, dovremmo essere molto cauti. In mancanza di spiegazioni certe, la filosofia migliore credo sia rimanere con i piedi per terra ed evitare sensazionalismi. Insomma, prima di dire che una certa mensola è caduta per via dei fantasmi, è meglio sforzarsi di lasciar da parte il soprannaturale e dare una spiegazione più "fisica", riflettendo, ad esempio, se era ben attaccata al muro.
Certo, è meno "poetico" ma, in mancanza di prove certe a favore dell'una o dell'altra ipotesi, meglio essere più pratici che poetici.[SM=g27963]

Credo sia proprio questo il terreno fertile per tutti i fantasiosi del globo: le situazioni nelle quali non si possono produrre prove certe e tangibili. Questo tipo di situazione scatena, nelle persone più a rischio[SM=g27960] , tutta la loro energia creativa, fino a convincerli di spiegazioni estremamente improbabili, a discapito di quelle più "terra terra" ma che, a parità di impossibilità di dimostrazione, dovrebbero essere considerate le più probabili, anche se rare.


Allora, come sempre, un invito a:

1) analizzare i casi dubbi, tralasciando quelli solo "coloristici"
2) evitare di lasciarsi trascinare dalla "libido commovendi" [SM=g27964] , cioè dalla voglia di provare forti sensazioni: dobbiamo essere, per quanto possibile, obiettivi.


Che ne pensate?



Un abbraccio


PS ...ma non siamo off topic?

[Modificato da principe bambino 22/11/2004 10.07]


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Confucio
22/11/2004 11:00
 
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...bastava portare la livella con la bolla d'aria... quella che usano falegnami e muratori..[SM=g27960] [SM=g27960] [SM=g27960]

Pierfrancesco
22/11/2004 11:49
 
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eheheh... vero[SM=g27964]

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Confucio
22/11/2004 12:27
 
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conosco questa strada, ci sono passato anche io un paio di anni fa!
dipende tutto dalla "perfezione" della strada, un vero lavoro di precisione!!!

OLDGREY


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22/11/2004 12:57
 
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Scritto da: xxcontattoxx 22/11/2004 1.36
La strada che cerchi si trova nei Castelli Romani, precisamente vicino Nemi




precisamente [SM=g27960]
si vocifera anche di un'eventuale laboratorio nucleare sotterraneo posto in quel tratto di strada................al momento inattivo...


Scully
22/11/2004 15:00
 
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mah![SM=g27972]

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Confucio
22/11/2004 21:51
 
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Quella strada è conosciuta da sempre, si trova nei Castelli Romani, e sono tantissimi coloro che hanno visto con i loro occhi lo strano fenomeno. Si è sempre detto dell'effetto ottico, però chi ha visto di persona dice che il fenomeno è davvero strano.
23/11/2004 02:31
 
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quello che raccontate mi incuriosisce moltissimo..
mi piacerebbe molto visitare quei luoghi.
23/11/2004 02:38
 
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Io ci sono stato di persona: confermo che si tratta di un fatto impressionante ma... solo all'inizio: dopo un po' ci si abitua e si intuisce lo scherzo della natura.

Quello che ho visto io era vicino Pisa ma, ahimé, non saprei proprio ritrovarlo. Posso chiedere però.[SM=g27963]

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Confucio
28/11/2004 20:41
 
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Notizie in Internet del fenomeno ...

Buonasera a tutti/e, ho letto quanto avete scritto, vi fornisco tutto quello che ho trovato su internet, dato che non c'è notizia nel net che io non possa trovare.


[Strada in questione]

Non riscrivo quello che è stato letto, ma riporto alcune notizie da prendere con le "pinze".

A tal proposito, la gente del luogo, cui anch'io ho posto varie domande narra di strane luci e 'missili' che ogni tanto si vedono uscire dai crepacci di Monte Cavo, o perfino di rifugi sotterranei.

Leggende metropolitane, suggestioni o logorio per vivere costantemente sotto una 'cappa nociva' di radiazioni elettromagnetiche?

Non avendo elementi, non posso ragionevolmente rispondere, ma c'è un fatto quantomeno interessante, riportato dal sito :

Da leggere almeno per una propria cultura

vi si legge un articolo del prof. Corrado Malanga (docente all'Università di Pisa) intitolato 'Portarei Italia', che ha utilizzato dati ufficiali, di fonte governativa, che così riporta, relativamente alle basi militari laziali:

"Lazio. Il porto di Gaeta (LT), sede di un importante comando della NATO, è anche la sede dell’Ammiraglia della VI Flotta.

Roma ospita il comando per il Mediterraneo centrale della NATO e il centro di coordinamento logistico interforze USA, oltre ad una stazione NATO. Stazioni di telecomunicazioni NATO si trovano anche a Rocca di Papa (RM), in probabile collegamento con le installazioni sotterranee di Monte Cavo.

A Casale delle Palme (LT) la NATO ha una scuola di telecomunicazioni, mentre a Monte Romano (VT) c’è un poligono addestrativo utilizzato dall’US Army. L’USAF utilizza normalmente l’aeroporto di Roma Ciampino".

Naturalmente tutto questo non ha un plausibile legame con il fenomeno 'gravitazionale' del 'nostro' tratto di strada, ma quando non si hanno spiegazioni chiarificatrici, si è tentati di allargare la visione delle cose, incuriositi, e molte ne spuntano come si è visto!

Ma la 'passeggiata' nel bosco riserva ulteriori sorprese.Ancora più giù, si giunge in una minuscola cappella ricavata da una grotta, usata come eremo dalle suore del convento. Vi si trovano testimonianze scritte delle loro sensazioni. Seguendo invece il percorso a fianco,si giunge al luogo dov'è scolpita una grossa faccia demoniaca e dove spesso qualcuno celebra strani riti.


[Rientranza della Grotta]

Inoltre, leggende narrano di piogge di 'sassi' nella zona di Ariccia e di Monte Cavo.Insomma, l'anomalìa stradale -dopotutto- non sarebbe un fenomeno tanto insolito, in questa località in cui si fondono da millenni il Sacro e il Profano, Forze della Natura e Artifici umani...

Un saluto dal Segugio del Net.











28/11/2004 22:06
 
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Interessante questo ultimo post. In effetti il luogo in questione è pregno di aspetti interessanti. Monte Cavo, e tutti i Colli Albani (i Castelli Romani) altro non sono che le macerie dell'antico Vulcano Laziale, che entrò in attività circa 700.000 anni fa. Guardando da Roma il Monte Cavo si intuisce benissimo la forma del Vulcano, e gli stessi laghi di Albano e di Nemi sono due laghi vulcanici. Chissà che la zona, proprio perché "vulcanica" e sismica, non sia soggetta a una particolare forma di magnetismo, quindi la strana strada con lo strano fenomeno. Storicamente questa zona è altrettanto pregna di aspetti interessanti. La leggenda dice che gli antenati dei Romani giunsero nell'Urbe da questo territorio. Gli stessi leggendari gemelli, Romolo e Remo, erano figli di Rea Silvia e nipoti di Numitore, re dell'antica città latina di Alba Longa, che sorgeva sui Colli Albani, non distante dalla strada in questione. In epoca arcaica vi sorgeva anche un grande tempio dedicato a Giove, la principale divinità dei latini. Sempre nei Colli Albani si accampò il grande condottiero cartaginese Annibale, nel corso della Seconda Guerra Punica. Oggi vi è una residenza del Papa. In definitiva il territorio, nonostante l'invadenza dell'urbanizzazione (oramai Roma si è estesa giungendo a ridosso dei Colli Albani e facendo quasi un tutt'uno con i centri dei Castelli Romani), resta particolarmente suggestivo, spiccano luoghi come le rovine dell'antica città di Tusculum, i laghi vulcanici, boschi, paesi e non manca...il mistero.
28/11/2004 22:27
 
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Anch'io con le ricerche su internet non me la cavo male:

La strada impossibile di Ariccia

…Una strada impossibile, dove la forza di gravità e il senso comune vengono messi a dura prova…

La famosa strada di Ariccia è una delle più note nel suo genere (si veda anche il bivio di Montagnaga in provincia di Trento e la strada del Monte Maddalena in provincia di Brescia): percorrendo questo tratto di strada in discesa (a piedi, in bici, in automobile, …) l’effetto è sempre il medesimo: il mezzo o il corpo fa fatica ad avanzare, come se gli si parasse davanti qualche strana forza che ne impedisse i normali movimenti, come se la strada fosse in salita! Nel corso del tempo sono state date diverse interpretazioni del fenomeno: anomalie geo-magnetiche, presenze aliene, forze misteriose; oggi gli studi più recenti affermano trattarsi di una illusione prospettica. Mentre gli scienziati dibattono approfittatene per fare un giro a vedere la strada di Ariccia!

Località:

Nei pressi di Ariccia (Roma)

Come arrivarci:

Proveniendo da Roma sulla statale per Velletri, appena prima di entrare in Ariccia, svoltate a sinistra in direzione Rocca di Papi. Proseguite lungo la provinciale in direzione Monte Cavo, e se ancora non trovate la strada, non esitate a chiedere: tutti saranno pronti a indicarvi la ‘famosa strada di Ariccia’!

28/11/2004 22:43
 
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Ancora da Internet:
Fenomeni insoliti: la strada in discesa che 'va in salita'
Pochi mesi fa, ho avuto l'occasione di recarmi in quel tratto di strada che i Romani conoscono molto bene e che è sempre al centro delle attenzioni di curiosi, studiosi, scettici, perchè presenta un' insolita anomalìa: la discesa si comporta come una salita e viceversa.Premetto che, non essendo di Roma, non potevo certo essere influenzata dalla questione, che sentivo per la prima volta. Il tratto di strada in questione è breve, circa cento metri, e si raggiunge percorrendo la cosidetta 'Via dei Laghi' (sulla strada per i Colli Romani). Dalla Strada Statale 218 Appia si devia per Velletri, si segue la via dei laghi e si giunge a un quadrivio,che porta in direzioni diverse.Prendendo la strada a destra, per 'Ariccia', all'inizio troveremo una discesa, dopodichè inizia una 'salita', appunto questo il punto dove si manifesta l'anomalìa. Ma di cosa si tratta?
In questo tratto di strada, qualsiasi oggetto tende in mondo curioso a risalire la pendenza o,se messo dalla parte inversa (in discesa), appare frenato e perfino torna indietro.
Perchè?
Le opinioni sono discordanti.
Gli Scettici, con il C.I.C.A.P.a rappresentarli, lo ritengono un fenomeno ottico(vedi nota 1).
In poche parole, la ''discesa'' non sarebbe in realtà una 'discesa', quindi ci troveremmo di fronte ad un'illusione ottica. Dagli anni '70 sono state condotte innumerevoli indagini.E' emerso che tale curioso fenomeno non è però circoscritto alla sola strada di 'Ariccia',ma sono stati portati resoconti in merito anche ad altri tratti di strada in Italia (e penso anche all'estero) che si comporterebbero in maniera analoga, anche se mi risulta che l'argomento sia stato praticamente 'archiviato'. Sono stati usati svariati strumenti di misurazione (forse anche a sproposito!) : bolla a cannocchiale, magnetometro, contatore geiger, bussole, teodoliti, e vengono proposte varie spiegazioni: anomalie gravitazionali, fenomeni ufologici, energie telluriche, perfino grossi meteoriti ferrosi sepolti sottoterra,che agirebbero come giganteschi magneti, ma tale ipotesi appare insufficiente, perché il magnetismo agirebbe solo su oggetti ferrosi, mentre gli effetti anomali riguardano corpi di qualsiasi natura, organica e inorganica. Non si conoscono materiali in grado di produrre forze gravitazionali negative o campi orientati in modo così inconsueto.
Dal momento che però ho potuto constatare che la 'discesa' è una discesa e non è possibile scambiarla per un fenomeno psicologico, una proiezione mentale, mi sembra interessante approfondire la questione. Non certo con la pretesa di risolvere l'enigma, ma di acquisire il maggior numero di elementi utili ad una valutazione corretta e sicuramente non mancherà l'occasione di recarsi prossimamente nuovamente in loco per effettuare una misurazione che forse non è mai stata eseguita, di cui si relazionerà a tempo debito.
Sebbene non avessi con me alcuna strumentazione utile, quando mi sono recata in loco, solo una sfera di quarzo, essa-lasciata scorrere in discesa- non scendeva, ma tentava di deviare verso il lato destro della strada e tentava di ritornare indietro. Non significa nulla, d'accordo, anche perchè la strada non ha il manto liscio ma è piuttosto dissestato. Ma una cosa posso dirla: non ci troviamo in un tratto rettilineo, non è un semplice fenomeno ottico.
Vari articoli( 2) si sono occupati, nel tempo, di questo insolito fenomeno,sia in chiave scettica che probabilistica di una 'causa', seppure a tutt'oggi ancora sconosciuta. Anche la trasmissione "Superquark",il primo marzo 1996 mandò in onda un reportage in merito, concludendo che di arcano vi era ben poco: illusione ottica.La prova effettuata con la livella a bolla, infatti, confermò che non si trattava di un dislivello stradale (3).
Sulla rivista 'ARCANI" , del 1979, in una rubrica a cura dell'archeologo R.Volterri chiamata "Psicotronica", si leggeva quanto segue:
" Ho infatti,svariatissime volte, constatato personalmente come una vettura 'in folle' e non frenata, lasciata su tale tratto di strada,non tenda affatto a scivolare verso il basso (o almeno quello che appare il basso!) ma tenda, anche se in maniera quasi impercettibile, a muoversi verso l'alto.
Invece,applicando al mezzo una piccolissima forza diretta verso la sommità della salita (appoggiandosi,ad esempio,alla vettura),questo tende indiscutibilmente a spostarsi verso la sommità stessa e continua autonomamente la corsa per svariati metri (dai sei ai quindici a seconda dell'entità della forza applicata).Viceversa,eseguendo la medesima manovra verso la discesa, la vettura-presentando inoltre una fortissima inerzia e richiedendo quindi una forza notevolmente maggiore-si sposta appena di un metro circa, per poi fermarsi".
Un camioncino carico di ben 15 persone è spostato senza sforzo verso la sommità della salita(foto tratta dall'articolo del dr.Volterri, su gentile concessione).
" Il fenomeno contrasta, comunque, pienamente con le leggi che governano il moto di un corpo lungo un piano inclinato (nel nostro caso, l'angolo compreso tra un piano orizzontale e il piano della salita è di circa 18 gradi...)".
Nell'articolo,veramente interessante, veniva poi affrontata la questione con considerazioni d'ordine trigonometrico,utilizzando i dati disponibili relativi al caso studiato(vedi rif.alla nota 2).
Immagine tratta dall'articolo del '79, a cura del dr.Volterri, che ritrae la visuale del tratto di strada ' anomalo' (su gentile concessione dell'autore).
Altri se ne sono occupati.Pare che la prima persona che evidenziò l'anomalia fu lo studente Stefano Cipolletti, di Nemi; in uno dei sopralluoghi era presente anche il sensitivo Umberto Di Grazia, appassionato di prospezioni archeologiche, il quale individuò nel terrapieno presso la strada, seminascosto dalla vegetazione, l' imbocco di un lungo cunicolo con diramazioni sotterranee.Ovviamente la zona, essendo stata abitata in epoche precedenti, nasconde sicuramente rovine al di sotto del piano stradale.Questa è la spiegazione più plausibile.
Oltre alla strada di 'Ariccia', in Italia si ha notizia di altri tratti 'anomali' , come vedremo, che hanno in 'comune' almeno un paio di altre cose: si trovano in aree vulcaniche e nei dintorni sono stati costruiti Santuari, meta di pellegrinaggi. Zone che, fin dall'antichità,sono state considerate 'sacre' proprio per la loro energia tellurica, e dedicate alle divinità, cui furono costruiti appositi Templi.
La zona vulcanica di Ariccia
Nel Quaternario medio si verificarono mutamenti geologici determinanti per la regione laziale, dovuti a fenomeni vulcanici massivi e la conseguente costituzione di quattro apparati vulcanici principali,che corrispondono oggi ai Monti Volsini, Cimini, Sabatini, e ai Colli Albani, dove si trova Ariccia. Queste 'esplosioni vulcaniche' violente, hanno prodotto e fatto ricadere lapilli e cenere che, per trasporto fluviale, hanno dato luogo alla tipica roccia vulcanica laziale, il tufo. I vulcani si spensero circa 25.000 anni fa, tuttavia davano ancora qualche segnale ai tempi di Roma, e quelle che oggi possiamo definire le sorgenti termominerali sono uno dei fenomeni di vulcanismo secondario della zona. L'apparato vulcanico si denomina 'vulcano laziale' e forma una sorta di 'recinto' (che aveva ampie propaggini, raggiungendo anche l'Urbe), all'interno del quale si sono formati laghi e laghetti di suggestiva bellezza (Bolsena e Bracciano i principali; poi Vico, nei Cimini; Albano e Nemi, nei Colli Albani; Mezzano, nei Volsini, Monterosi e Martignano, nei Sabatini...).
La zona del 'vulcano laziale' è una delle più anomale d'Italia dal punto di vista magnetico, rispetto all'andamento medio del magnetismo terrestre naturale.
Sacralità tellurica
La montagna che sovrasta il massiccio vulcanico dei Colli Albani, è detta MONTE CAVO (949 m di altitudine), che un tempo era sacro al dio Jupiter Latialis (GIOVE Laziale),a cui era stato innalzato un tempio,dal popolo Italico, di cui restano pochissime vestigia. Scavi effettuati nel 1929 hanno riportato alla luce solo pochi blocchi di tufo; pare che gli ultimi residui dell'antico tempio vennero distrutti nel 1783, con la costruzione di un Convento, che in seguito divenne un osservatorio e,oggi, un albergo.
Mi incuriosisce il nome: perchè 'CAVO' ?
Anticamente chiamato 'mons albanus' fu centro religioso e politico e qui vi si riunivano i rappresentanti delle 47 città della Confederazione Latina, che celebravano annualmente le feriae Latinae . Giungeva al Monte, partendo da Ariccia e seguendo la sponda est del Lago Albano, toccando Palazzuolo, l'antichissima 'via Triumphalis'o 'via Sacra', che era perfettamente selciata con lastroni di basolato e manteneva per tutto il suo percorso una larghezza superiore ai due metri e mezzo; inoltre era fiancheggiata da marciapiedi in peperino(la strada era all'incirca dove oggi corre la S.S.218, della quale rimangono alcuni tratti lastricati). La parte meglio visibile dell'antica strada, la si può osservare nel bosco(4). Lla zona qui è privata, ma con un piccolo pedaggio vi si può accedere.
L'area era quindi considerata tutta sacra; oggi -al contrario- il Monte è coperto da una selva di antenne e ripetitori televisivi, e da altre installazioni elettroniche civili e militari. Non va dimenticato che a Monte Cavo c'è il Comando Operativo dello Stato Maggiore Aeronautica (C.O.S.M.A.),anzi a quanto pare la Base non è più operativa e si chiama semplicemente 'Distaccamento Aeronautico di Monte Cavo.
A tal proposito, la gente del luogo, cui anch'io ho posto varie domande narra di strane luci e 'missili' che ogni tanto si vedono uscire dai crepacci di Monte Cavo, o perfino di rifugi sotterranei. Leggende metropolitane, suggestioni o logorio per vivere costantemente sotto una 'cappa nociva' di radiazioni elettromagnetiche? Non avendo elementi, non posso ragionevolmente rispondere, ma c'è un fatto quantomeno interessante, riportato dal sito http://www.sfairos.it/portaerei.htm ; vi si legge un articolo del prof. Corrado Malanga (docente all'Università di Pisa) intitolato 'Portarei Italia', che ha utilizzato dati ufficiali, di fonte governativa, che così riporta, relativamente alle basi militari laziali:
"Lazio. Il porto di Gaeta (LT), sede di un importante comando della NATO, è anche la sede dell’Ammiraglia della VI Flotta. Roma ospita il comando per il Mediterraneo centrale della NATO e il centro di coordinamento logistico interforze USA, oltre ad una stazione NATO. Stazioni di telecomunicazioni NATO si trovano anche a Rocca di Papa (RM), in probabile collegamento con le installazioni sotterranee di Monte Cavo. A Casale delle Palme (LT) la NATO ha una scuola di telecomunicazioni, mentre a Monte Romano (VT) c’è un poligono addestrativo utilizzato dall’US Army. L’USAF utilizza normalmente l’aeroporto di Roma Ciampino".
Naturalmente tutto questo non ha un plausibile legame con il fenomeno 'gravitazionale' del 'nostro' tratto di strada, ma quando non si hanno spiegazioni chiarificatrici, si è tentati di allargare la visione delle cose, incuriositi, e molte ne spuntano come si è visto!
Ma proseguiamo con le vicende di Monte Cavo, che è stato oggetto anche di un fenomeno prodigioso( naturalmente basate su tradizioni narrative), cui ha fatto seguito l'erezione di un Santuario, chiamato "Madonna del Tufo",che è scavato nella parete tufacea. La storia prende le mosse dal cammino di un viandante che percorreva le pendici del Monte Cavo,da cui improvvisamente si sarebbe staccato un costone roccioso, fermatosi miracolosamente -per intercessione Mariana - a pochi passi da lui, che restò illeso. Intorno al masso venne costruita una Cappella, che fu subito preda di devozione e pellegrinaggio e che portò, sul finire del 1500, all'unione della Cappella con la Chiesa di Rocca di Papa.Nel 1892 il Santuario passò ai Trinitari e nel 1932 fu inaugurata la nuova chiesa. Caratteristico il soffitto a cassettoni di legno e la Madonna scolpita nel blocco di tufo.
Non distante, sorge un'Abbazia, "Santa Maria di Palazzola", attualmente nota come "Convento di Palazzolo", che dipendeva dai Monaci Cistercensi di Casamari e che si erge su un'area in cui anticamente sorgeva un tempio 'pagano'di culto, per il Sole e per la Luna.
Torna, nuovamente, la considerazione 'sacra' che le antiche popolazioni nutrivano per questa zona.Anche i Romani mantennero la venerazione che perdurava già da tempi precedenti. Sulla riva nord del lago di Nemi, tra il bosco di Ariccia,sorgeva un santuario dedicato a Diana Nemorensis,mentre alla ninfa Egeria era consacrata una sorgente naturale che,dalle rocce, scendeva a cascatelle nel lago; sorgente che è da sempre considerata terapeutica.
Ma la 'passeggiata' nel bosco riserva ulteriori sorprese.Ancora più giù, si giunge in una minuscola cappella ricavata da una grotta, usata come eremo dalle suore del convento. Vi si trovano testimonianze scritte delle loro sensazioni. Seguendo invece il percorso a fianco,si giunge al luogo dov'è scolpita una grossa faccia demoniaca e dove spesso qualcuno celebra strani riti.

Inoltre, leggende narrano di piogge di 'sassi' nella zona di Ariccia e di Monte Cavo.Insomma, l'anomalìa stradale -dopotutto- non sarebbe un fenomeno tanto insolito, in questa località in cui si fondono da millenni il Sacro e il Profano, Forze della Natura e Artifici umani...

28/11/2004 22:59
 
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E ancora...
IL MISTERO DELLA SALITA-DISCESA DI ARICCIA (Roma)

di Marco Pulieri

Recentemente si e' parlato del mistero della salita-discesa di Ariccia, una localita' nei pressi di Roma. Ne ha parlato anche la puntata della trasmissione televisiva "Quark" che ha contribuito a divulgare l'esistenza del fenomeno.
Questa stessa trasmissione ha rivelato anche l'atteggiamento di scetticismo che circonda questo genere di fenomeni che mostrano una realta' che va oltre la cortina dell'ovvieta' quotidiana.
In questo luogo apparentemente normale, in effetti si registra da sempre un fenomeno quantomeno curioso se non misterioso: si tratta di un tratto di strada provinciale che collega la localita' Ariccia a Genzano(?) dove si nota una pendenza del manto stradale, dirigendosi da Ariccia verso Monte Cavo, in discesa mentre ogni oggetto, dai corpi liquidi alle persone alle auto si comporta come se si trovasse in una salita.
Questo insolito comportamento ha nel tempo alimentato varie ipotesi di spiegazione: la piu' accreditata da coloro che sostengono la presenza di qualcosa di "strano"e' che in quel posto vi sia una "discontinuita' del campo gravitazionale "dovuta alla estrema vicinanza di ben tre ex vulcani due dei quali ora sono laghi.
E'interessante evidenziare il fatto che tale fenomeno non e' un caso isolato in quanto esistono altri luoghi nel pianeta con le stesse caratteristiche geologiche e comportamentali. La scienza ha da sempre invece teso a banalizzare l'insolito effetto con la spiegazione dell'illusione ottica.
Secondo questa versione quando ci si trova su quel tratto stradale si percorre in realta' una pendenza contraria a quella percepita dall'occhio per cui se gli oggetti avanzano stranamente in salita anziche'rotolare cio' e' dovuto al fatto che mentre l'occhio percepisce ad esempio una salita ci troviamo in realta' in una discesa perche' in effetti la strada va in discesa.
La scienza "ortodossa" ha piu' volte liquidato il problema dimostrando che si tratta di un'illusione ottica perche' misurando la pendenza con una semplice livella ad acqua, si rilevava una inclinazione del pendio opposta a quella apparentemente percepita dall'occhio.
La misurazione in effetti sembrava confermare tale ipotesi e smentiva coloro che affermavano che in quel posto si cela un fenomeno strano anche se spiegabile, come e' stato gia' detto, con una teorie scientifica. Una giusta obiezione e' stata mossa a questo metodo in quanto se davvero su quel tratto di strada esiste un qualcosa che puo' influenzare il comportamento dei corpi che sopra vi giacciono, anche la livella ne risentirebbe.
Rifiutando, quindi, di aderire ad una sperimentazione scientifica che ha come primo scopo quello di screditare ogni fenomeno della natura che non trovando apparentemente una spiegazione plausibile va comunque confinato tra le cose non meritevoli di approfondimento, i soci del Club della Grotta di Merlino di Roma hanno organizzato un sopralluogo sul posto con l'intento di verificare in modo oggettivo e non aprioristico, quale fosse l'entita' del fenomeno.
La sperimentazione e' stata supportata dall'utilizzo di alcuni semplici strumenti che potessero aiutarci nel capire meglio cosa accade: due altimetri (uno elettronico e uno meccanico) una livella a bolla una bussola, una bottiglia con dell'acqua, ...e una videocamera per documentare il tutto e raccogliere le impressioni.
Si e' ritenuto opportuno procedere in questo modo: effettuare alcuni rilevamenti (quattro per la precisione) nei punti piu' critici, ossia all'inizio e alla fine della presunta salita-discesa e in due punti intermedi.
La prima impressione dei menbri del Club appena giunti sul posto e' stata quella, unanime, di senso di smarrimento legata ad una sorta di instabillita' fisica e in un certo senso anche di precarieta'psichica in quanto ci si sentiva tutti quanti un po' "strani".
Prendendo come punto di riferimento il Monte Cavo (sud-est) e guardando in questa direzione si ha immediatamente e nettamente l'impressione apparentemente inconfutabile che ci si trovi su una discesa (ovviamente su una salita per chi viene dall'altra direzione). Tanto sembra evidente questa realta' che ci sembra impossibile credere all'affermazioni della scienza che smentisce categoricamente questa possibiita'.
Guardando nella direzione opposta, cioe' verso qualla che sembra una salita, si possono infatti osservare, fissando lo sguardo sul punto piu' alto,le automobili giungere da questa direzione come fossero sul culmine di una salita e da qui' iniziare una ripida discesa. Percependo questi valori in modo cosi' netto ci sentiamo abbastanza sconvolti appurando che, sempre rivolti verso il culmine della salita, i corpi apppoggiati sulla strada si comportano in modo contrario, cioe'tendono a salire verso l'apice della salita anziche' scendere verso, diciamo cosi', valle. Le automobili, ad esempio, posizionate con il cambio in folle, risalgono da sole verso la salita, l'acqua versata sul manto stradale, dopo essersi divisa in due rigagnoli che seguono l'andamento a dorso di mulo della carreggiata, intraprende anch'essa la direzione verso il culmine della salita, ecc.
La prima sorpresa la riceviamo quando notiamo una decisa discrepanza tra i valori registrati con i due altimetri: quello elettronico, del cui ottimo funzionamento eravamo certi, segnalava un graduale aumento dei valori verso quella che sembrava il culmine della salita (confermando quindi sia la percezione visiva e cioe' che quella che stavamo osservando in quel momento era in effetti una salita, sia, percio',la stranezza del fenomeno relativa al comportamento degli oggetti che sfidano le leggi della fisica; quello meccanico, invece, (probabilmente meno influenzabile da forze esterne) segnalava valori opposti, ossia decrescenti, dimostrando la realta' dell'illusione ottica perche' in questo caso guardando la salita ci trovavamo invece su una discesa dando quindi una spiegazione plausibile all'anomalo comportamento dei corpi posti sulla strada. Come era possibile tutto cio', quale era la verita'?
La livella a bolla aveva rilevato all'inizio, (quindi guardando Monte Cavo, ossia verso l'apparente punto piu' basso della discesa) un valore che confermava la percezione visiva della discesa, ma in seguito i valori si sono progressivamente invertiti dando ragione all'effetto ottico.
A questo proposito bisogna pero' segnalare l'irregolarita' del fondo stradale che puo' tranquillamente trarre in inganno lo strumento.
Ritenevamo quindi piu' opportuno "fidarsi" dell'altimetro, ma non sapevamo piu' che pesci prendere dato i contrastanti risultati ai quali eravamo giunti.
Un fenomeno assai strano che merita di essere messo in evidenza e' stato l'anomalo comportamento dell'altimetro elettronico in un particolare punto, in prossimita' di quella che ritenevamo fosse il punto piu' alto della salita (direzione opposta a Monte Cavo): qui' lo strumento, contrariamente agli altri rilevamenti caratterizzati da una notevole stabilita', e' letteralmente impazzito in quanto oscillava continuamente con una enorme escursione di valori. Perche', ci siamo chiesti solo in questo punto? Se poi aggiungiamo che sempre solo in quel preciso punto anche la videocamera ha iniziato ad avere un comportamento strano mai notato prima, dovuto alla difficolta' di messa a fuoco (automatica) il mistero si infittisce.
Abbiamo rilevato in seguito da un altro sperimentatore che anche a lui e' capitato, con grande stupore, lo stesso identico fenomeno dell'altimetro impazzito.
Come riprova abbiamo provato a vedere cosa succedeva spostandoci nella corsia opposta ribaltando quindi la sensazione visiva per verificare se anche gli strumenti facevano la stessa cosa.
Con grande stupore abbiamo riscontrato che alla conferma da parte delle misurazioni che si era in presenza di un effetto ottico, seguiva invece una notevole amplificazione delle sensazioni fisiche e mentali che avevamo gia' colto dall'altra parte.
Qui' si notavano con maggiore evidenza i classici sintomi del comportamento anomalo degli oggetti (in particolar modo impressionante era vedere un pullman turistico letteralmente trascinato, con motore spento, verso la salita e la mia automobile fare lo stesso senza nessuno alla guida.
Ma la cosa strana era la comune percezione di precarieta', instabili, una sensazione niente affatto spiacevole, ma vi assicuro strana.
Suggestione?! puo' darsi, ma non credo...e poi perche' una cosi' differenza da una corsia all'altra?
Accettando pure la teoria del fenomeno ottico, rimane pero' un altro mistero che non siamo riusciti a svelare: guardandosi intorno abbiamo notato che non esistono assolutamente parametri, punti di riferimento tali da poter trarre in inganno il cervello. Non esiste un orizzonte non ci sono pianure, edifici o qualsiasi cosa l'occhio di solito usa per traguardare le pendenze.
Si ha solo una fitta vegetazione che costeggia la strada e null'altro, per cui la conclusione o meglio l'inquietante interrogativo a cui siamo giunti e' dove il cervello pesca i dati per comunicarci l'illusione ottica?
Anche se non si e' riuscito a mettere un punto definitivo a favore di una tesi o dell'altra, e' rimasta in noi la netta sensazione che li' c'e' qualcosa che non torna con la normale percezione della realta'.
Non lo possiamo affermare con certezza ma se da una parte la teoria che il luogo in questione e' situato nell'intersecazione di tre grandi aree vulcaniche e con cio' subisce l'influenza di queste masse energetiche non puo' essere confermata totalmente in quanto non abbiamo rilevato in proposito comportamenti strani della bussola, dall'altra liquidare la faccenda con la questione dell'illusione ottica come ha fatto la scienza uficiale, ci sembra banale e limitante perche' come abbiamo visto ci sono cose che sembrano non trovare una spiegazione esauriente.

28/11/2004 23:32
 
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naaaaaaaa... troppo scarsi...
esistono altre strade con analogo effetto ottico. Questa non è davvero materia che vada approfindita più di tanto, secondo me.

______________________
Un uomo che ami la musica, come può essere un uomo cattivo?
Confucio
29/11/2004 01:16
 
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[Modificato da cometman 29/11/2004 1.17]

Arturo Camerota
vivi e lascia vivere
29/11/2004 01:22
 
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.....è semplicemente una falsa salita, un effetto ottico...
....avete scritto l'enciclopedia del mistero

(monte cavo, ci salivo in bicicletta 3 volte alla settimana, mai visto niente..)


Pierfrancesco
29/11/2004 11:59
 
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ma quale laboratorio nucleare inattivo......Trattasi di effetto ottico....quindi la salita è in realtà una discesa ... idem il contrario!
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