Qui a Roma, a via Parigi, vicino alla stazione Termini, c'era un immenso negozio di giocattoli a due piani: sotto c'era una infinita possibilità di scelta di bambole che facevano tutto, dallo sbavare, al parlare, ballare, pattinare, nuotare...ma in realtà mio padre mi ci portava solo perché al piano superiore c'era la sezione modellismo. Quindi io passavo ore dal balcone del piano superiore a guardare giù le meraviglie, e avevo solo alla fine del giro il permesso di guardare da più vicino. Poi lui usciva con un trenino nuovo sotto braccio, e io uscivo con la promessa che quel trenino un giorno sarebbe diventato mio. Non sapevo ancora formulare la frase "e 'sti gran cazzi del trenino tuo".
Invece quando il compagno della mia tata mi portava mi portava in giro, tornavo sempre con qualcosa di nuovo. Mi diceva sempre "scegli quello che vuoi", una frase magica... e ho ancora il ricordo di quel negozio (non so proprio dove fosse) dal quale sono uscita trionfante con un mini cestino della spesa tutto rosa, carico di una mini spesa tutta di plastica colorata: frutta, verdura, detersivi e non so che altro. Forse qualche pezzetto ce l'ho ancora. Che bel ricordo..