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Generazioni Cainite

Ultimo Aggiornamento: 18/08/2005 10:32
18/08/2005 10:32
 
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tratto da: www.mondoditenebra.it

Se la figura di Caino e le identità dei membri della Seconda Generazione erano avvolte in un certo grado di mistero (che era infittito dall’assenza di materiale a loro specificamente dedicato), la Terza Generazione è invece connotata da un’abbondanza di informazioni (tant’è che pure le parti 3 e 4 di quest’articolo verteranno sui membri della Terza Generazione).
Anche qui, la stragrande maggioranza di informazioni è presentata “ic”.
In realtà, sull’identità di alcuni appartenenti alla Terza Generazione non esistono problemi, giacché è cosa nota e i clan che da loro discendono ne divulgano il nome senza problemi. Ma per altri, la questione si fa più complicata.
Come per la parte precedente, ricordo che quanto segue è frutto di una libera e personale interpretazione del materiale di Vampiri che ho potuto leggere negli anni. Nulla di ciò che leggerete è “ufficiale” in senso stretto, ma costituisce solo una mia rielaborazione personale del materiale edito direttamente dalla White Wolf.


La Terza Generazione

Questo è il passaggio più complesso. Qui le notizie si fanno contraddittorie, carenti o sovrabbondanti a seconda del cainita di cui si parla.
Avverto che, come in precedenza, restringo il più possibile la ricerca alla Revised Edition di Vampiri: La Masquerade e al setting storico Vampiri: I Secoli Bui.
In ottemperanza a quest’autolimitazione, ho espunto dal discorso che segue i nomi di due personaggi del mito cainita, citati ognuno in un solo manuale e mai rimessi in gioco da Justin Achilli nella sua gestione di Vampiri. Sto parlando di Namrael the Enochian (da Midnight Circus) e Amriat (da World of Darkness: Gypsies). Dal punto di vista di “rielaborazione personale” che connota questo testo, l’apporto al discorso dei due cainiti citati era nullo, ma mi sembrava doveroso citarli. Nel paragrafo riguardante la Seconda Generazione ho risolto in 30 il numero degli Antidiluviani, dei quali 1 è Caino, 6 sono i membri della Seconda Generazione, lasciando 23 Antidiluviani che apparterrebbero alla Terza generazione.
Conferma di questa teoria, come già accennato, è data in Gehenna, nello scenario Ombre Venefiche: le cataclismatiche vicende dello scenario portano i personaggi a ritrovare la fantomatica Seconda Città, dove è rinvenuta una stanza con 23 statue, 10 delle quali hanno iscrizioni illeggibili, 13 invece riportano iscrizioni in Enochiano, che riportano alcuni nomi (Absimiliard, Arikel, Ashur, Ennoia, Haqim, Ishtar, Lucian, Malkav, Mekhet, Namtaru, Dracian, Saulot, Typhon, Ventru; ci si accorge che i nomi sono 14, ma quest’errore, segnalato sul forum White Wolf, non è stato spiegato dagli autori, che io ricordi).

Inizio riportando i nomi che si dice appartengano agli appartenenti alla Terza Generazione.
1) Absimiliard
2) Ashur
3) Cappadocius
4) Laodice
5) Ennoia
6) Haqim
7) Ishtar
8) Arikel
9) Malkav
10) Saulot
11) [il Più Antico]
12) Dracian
13) Zapatashura
14) Lasombra
15) Typhon
16) Set
17) Sutekh
18) Ventru
19) Troilo
20) Primus Tremere
21) Augustus Giovanni
22) Namtaru
23) Lucian
24) Erinye
25) Ilyes
26) Malakai
27) Ikopabe
28) Mekhet
29) Loz
30) Ninmug
31) Nergal
32) Al-Mahri
33) The Shaper
34) Veddartha

Inizio l’analisi con i 15 clan che ci hanno accompagnato per anni. Per questi primi e più noti appartenenti alla Terza Generazione userò, per introdurli, il nome del Clan che hanno fondato per mia comodità e per chiarezza espositiva.

Assamiti
Nessun problema si pone per l’Antidiluviano cha ha originato questo clan, che si autodefinisce come “Figli di Haqim”, dandoci un’indicazione precisa del loro fondatore, che trova riscontro, oltre che ne Il Libro dei Clan: Assamiti, anche in Gehenna, sia nel capitolo introduttivo L’Inizio della Fine, che nel primo capitolo Le Ultime Notti, che nei capitoli dei vari scenari. In più, Haqim è uno dei nomi leggibili che si trova sulle statue nella Seconda Città. Il vecchio Clanbook Assamite riportava la storia di Haqim come un membro della Seconda Generazione, risultato della diablerie su Khe-duk e Liada, Re e Regina di Nod, mentre Il Libro dei Clan: Assamiti accomuna Haqim agli altri appartenenti alla Terza Generazione, affermando che la progenitrice dei Toreador sia sorella di Haqim stesso.

Brujah
Qui incontriamo il primo problema, giacché il metaplot di Vampiri presenta 2 candidati al titolo di membro della Terza Generazione fondatore dei Brujah, Ilyes e Troilo (che, a dispetto del nome, in Gehenna, nel 2° scenario, è presentata come una donna).
Leggendo Gehenna (soprattutto lo scenario, Il Giusto è Sbagliato, scopriamo la possibile vera storia del duo Ilyes-Troilo; Gehenna porta Ilyes come il vero Antidiluviano Brujah (anche se, a rigor di logica, Ilyes non ha dato origine ai Brujah, ma solo a Troilo, e quindi, pur essendo un Antidiluviano, non sarebbe l’incipit del Clan Brujah), che infranse solo una volta l’editto di Caino contro l’Abbraccio, donando la non-vita a Troilo, nella Seconda Città; Ilyes mise a parte la sua amata Troilo del senso di colpa che provava per questo atto e Troilo pensò che Ilyes volesse sbarazzarsi di lei; Troilo tentò di diablerizzare Ilyes, che sfuggì all’agguato lanciandosi nel flusso temporale, da cui uscì, folle per il passare del tempo, nel Medioevo.
A questo punto, ci si presenta il problema della generazione di Troilo. Essendo Ilyes sfuggito al tentativo di diablerie, come può Troilo aver raggiunto la Terza Generazione?
Al riguardo, porto la mia teoria. Nella Seconda Edizione di Vampiri: La Masquerade (in Italia edita da DAS e Giochi dei Grandi), a pagina 49 si dava questa informazione a proposito dei Ventrue: una voce tramandata dai Fratelli raccontava che il progenitore dei Ventrue fosse stato distrutto da quello Brujah. Per parecchio non si disse più nulla a riguardo. Mettendo in relazione più informazioni, date di avvenimenti e a molte "coincidenze" ho cominciato a rispondere con una teoria che prima aveva perso parecchio credito: Troilo sarebbe l'assassino dell'Antidiluviano Ventrue, e avendone consumato il sangue avrebbe raggiunto la Terza Generazione.
A sostegno di questa tesi ci sono alcune argomentazioni:
- l'ultima progenie "nota" di Ventrue sarebbe Mithras, Abbracciato nel 1258a.C.,
- Ventrue in Gehenna è dato per morto da tempo immemore,
- la prima progenie di Troilo era successiva all’Abbraccio di Mithras (voce non confermata, ma sappiamo per certo che Menele, matusalemme Brujah, è progenie di Troilo ed appartiene alla quarta generazione ed il suo abbraccio data 931a.C.).
L'uscita di Lair of the Hidden ha fatto un po' tremare questa idea, perché in quel manuale si presenta "Eshmunamash, childe of Gersakkun, childe of Troile", abbracciato nel 16°secolo a.C., quindi prima delle note progenie di Troilo che si voleva fossero i primi Brujah (e prima di Mithras, che si reputava l’ultima progenie di Ventrue/Veddartha).
Invece di abbandonare la tesi di "Troilo assassino di Ventrue", cercando, ho notato che Mithras è "childe of Veddartha" (e questo riferimento c’è sia in World of Darkness 1st Edition, che in World of Darkness 2nd Edition; solo in London by Night, supplemento per Victorian Age Vampire Mithras è dato come progenie dell’Antidiluviano Ventrue – ma corre l’obbligo di ricordare come nella nuova incarnazione del setting Dark Ages, in Road of Kings Mithras torni ad essere “childe of Veddartha”) e che Maltheas, monitor dell'Inconnu (apparso in Transylvania Chronicles II: Son of the Dragon), è anch'esso "childe of Veddartha", solo che Mithras appartiene alla quarta generazione, mentre Maltheas alla quinta generazione. Inoltre, le parole di un matusalemme di nome Veddartha, appartenente all’Inconnu, sono riportate in Time of Thin Blood (pagina 64/65). Il Libro dei Clan: Ventrue parla di come alcuni matusalemme si spacciassero per il fondatore del Clan dei Re, come segno di prestigio, tra l’altro: quale prestigio maggiore per Mithras che quello di elevarsi a progenie diretta dell’Antidiluviano Ventrue?
Su queste basi, penso non sia assurdo porre che Mithras abbia raggiunto la quarta generazione attraverso la diablerie; fatto, questo, che permette di scindere la figura di Veddartha da quella dell’Antidiluviano Ventrue.
Sistemato così il problema dell'abbraccio di Mithras, e cercando di trovare una causa per la morte di Ventrue nei millenni passati, ha ripreso credibilità, per me, la tesi che i disordini che segnarono la fine della Seconda Città comprendessero anche la morte di Ventrue per mano di qualche antagonista, che personalmente individuo in Troilo. E visto che la caduta della Seconda Città dovrebbe datare non dopo il 2000a.C. (ipotesi estrema; potrebbe essere anche molto prima – ed io lo credo – ma difficilmente dopo, vista l’abbondanza di Matusalemme che sarebbero stati vivi in quel periodo, ma che non parlano della Seconda Città, se non come di un mito cainita), i conti tornerebbero anche per l'abbraccio di Gersakkun, Brujah di quarta generazione.
Essendo quella sopra esposta la mia teoria su come Troilo abbia raggiunto la Terza Generazione, ed essendo questa risposta consistente colle date della storia del metaplot di Vampiri, io assegno a Troilo il ruolo di progenitore del Clan Brujah.
Nota del Redattore: altre informazioni e mie speculazioni sulla relazione tra Troilo e l’Antidiluviano Ventrue le esporrò parlando di Ventru, nel proseguo del discorso.

Cappadocii (Cappadocian)
Qui abbiamo pochi problemi, perché le informazioni che abbiamo sono concordi nell’attribuire a Cappadocius il rango di Antidiluviano dei Cappadocii.
L’unico problema che riguarda la figura di Cappadocius è il nome Ashur che a volte si associa a lui. Sia il Clanbook Cappadocii (edito da Stratelibri) che il Clanbook Baali contengono la possibilità che Ashur sia Cappadocius. Ashur è un nome condiviso da Cappadocius e Saulot (per via della creazione dei Baali, le cui storie sulle loro origini parlano di Ashur, parlano di un cainita con 3 occhi e di altro ancora, lasciando aperte molte porte). L’elenco di nomi in Ombre Venefiche, in Gehenna riporta sia il nome di Ashur che quello di Saulot, separando quindi i 2 Antidiluviani. Ragionando, ho portato la mia attenzione sulla Cappadocia, terra d’origine di Cappadocius, e sul fatto che in Cappadocia la capitale assira era Ashur, deducendone che si possa collegare Ashur a Cappadocius, anche perché Saulot parla di sé, in testi noddisti, col nome di Zao-Lat, mai usando il nome Ashur. In Blood Magic: Secrets of Thaumaturgy “Ashurians” è usato nel capitolo sulla storia della magia del sangue per indicare i membri del Clan della Morte (lì sono nominati, come Clan della Morte sia i Giovanni che i Cappadocii, rendendo inequivocabile a quale clan ci si voglia riferire), e la cosa mi pare una conferma dell’attribuzione del nome Ashur a Cappadocius. Questo comunque serve solo a rendere la genesi dei Baali più misteriosa: perché Cappadocius avrebbe dovuto farlo? Io escludo una responsabilità di Cappadocius nella creazione dei Baali, anche se l’infernalismo poteva parere a Cappadocius un modo di ispezionare il Grande Enigma della Morte (comunque molto altro punta verso Saulot come creatore dei Baali, e questa mi pare la teoria più fondata, come darò conto parlando di Saulot).
Un altro nome con cui potrebbe essere noto Cappadocius è Laodice, nome del sire di Mahatma, monitor dell’Inconnu dal clan sconosciuto apparso in Children of the Night; il fatto che Laodice sia stata una regnante della Cappadocia (e quindi seguendo un ragionamento esterno al mondo di Vampiri “ic”, che vada anche alle possibili fonti di certi vezzi della White Wolf, quali una spiccata attenzione alla storia, alla mitologia ed alle tradizioni mediorientali), così come il fatto che Mahatma sia in possesso della disciplina di Mortis, patrimonio esclusivo del Clan della Morte, e che la storia di Mahatma presenti affinità importanti con quella di Byzar, Cappadocio della quarta generazione apparso in Il Crepuscolo di Costantinopoli (edito da Stratelibri) e sire di Alexia Theusa, tali da far pensare che essi possano essere lo stesso cainita, sono tutti elementi che concorrono a far coincidere Laodice con Cappadocius nella mia ricostruzione.

Gangrel
Pochi problemi pure qui, perché svariate fonti concordano sul nome di Ennoia quale fondatore di questo clan. Infatti Il Libro dei Clan: Gangrel, Il Libro dei Clan: Toreador, Il Libro dei Clan: Ravnos e Gehenna concordano nel chiamare Ennoia la fondatrice dei Gangrel.

Giovanni
Eredi e distruttori dei Cappadocii, i Giovanni conoscono benissimo il loro fondatore, Augustus Giovanni, assunto allo stato di membro della Terza Generazione dopo la diablerie su Cappadocius nel 1444 d.C. (come narrato in Giovanni Chronicles I: The Last Supper). Sulla sua identità non ci sono dunque dubbi, essendo tutto il materiale di Vampiri: La Masquerade e Vampiri: I Secoli Bui concorde al riguardo.

Lasombra
Il discorso a proposito di questo Antidiluviano è tra i più complessi. Di questo Antidiluviano si sa poco, e Il Libro dei Clan: Lasombra non dà la parola definitiva sull’argomento.
Per cercargli un’identità, dovrò quindi speculare, e molto, su informazioni prese in diversi manuali della White Wolf, cercando, attraverso l’incrocio di informazioni tratte da diversi manuali, di trovare un nome a Lasombra. I manuali cui mi riferisco sono Libellus Sanguinis 1: Masters of the State, Clanbook Baali e Gehenna.
Questa l’ipotesi di partenza: il nome del fondatore dei Lasombra è Namtaru.
Che Namtaru sia un cainita (o il nome anche di un cainita), è garantito dal fatto che il suo nome compare tra quelli iscritti nelle 23 statue della Seconda Città, in Ombre Venefiche. Questa informazione getta una luce particolare sui “children” citati nel Clanbook Baali come entità sovrannaturali: i “children” sono vulnerabili al sole come i vampiri, si trovano in uno stato di sonno (che, a mio avviso, richiama il torpore, giacché siamo in un contesto di Vampiri, e far dormire una creatura vulnerabile alla luce solare mi pare proprio sia attribuire alla creatura un altro tratto comune ai vampiri, il sonno-torpore).
Sempre nel Clanbook Baali, apprendiamo che Nergal/Al-Shaitan, uno dei 3 Baali originari, cerca in 2 occasioni di ridestare Namtaru; la prima, in epoca antichissima, a Mashkan-shapir, in Medioriente, la seconda a Creta, dove i Baali costruirono il labirinto di Knosso per ospitare Namtaru stesso, ancora dormiente (ritrovato in Galilea, in una località nella quale e sotto la quale Nergal fece costruire Chorazin).
A far fallire il piano di Nergal la prima volta furono i Lasombra fedeli al culto di Ereshkigal che impedirono a Nergal di completare la sua opera (nella mitologia sumera, Ereshkigal è sovrana dell’Aralu, l’Inferno, e patrona di Namtaru; consideriamo che la cultura Lasombra, come appare da Il Libro dei Clan: Lasombra, fa propria la figura della Dea Primordiale, che era divoratrice, signora dell’oscurità e quindi poteva rapppresentare la matrice culturale cui Lasombra stesso poteva rifarsi nel suo desiderio di controllare l’oscurità in modo completo; magari la Dea cui si riferisce il culto di Ereshkigal altri non è che Lilith, Madre Oscura, e possibile ispirazione dei desideri folli dell’Antidiluviano Lasombra, che la vede come un’ispirazione, anche se non nei termini del culto dei Bahari).
La seconda volta, a Creta, Nergal sacrificò innumerevoli umani per ridestare Namtaru dal suo sonno, causando un parziale ritorno alla veglia del “child”, la cui sola presenza fu sufficiente a trasformare l’acqua vicina alle coste di Creta in vitae, e ad ammantare l’isola in una coltre di oscurità che bloccava la luce solare (manifestazione di potere che mi fa pensare ad un fratello – per la vitae – e più specificatamente a Lasombra per l’oscurità che calò su Creta e per l’immenso potere che tale oscurità esercitò); i clan si unirono per fermare Nergal, e, non potendo superare le difese di Creta approntate da Namtaru stesso, fecero esplodere l’isola di Tera, inondando Creta e spazzando via i Baali dall’isola; l’esplosione di Tera è riportata anche in Il Libro dei Clan: Lasombra, e segna la data della prima dispersione dei Lasombra, e lega al fatto storico uno dei lunghi viaggi di Lasombra stesso, viaggio dal quale sarebbe tornato secoli dopo in compagnia di Montano, sua progenie; Namtaru era semi-desto a Creta, rinvigorito dai sacrifici che i Baali gli avevano tributato (ipotizzo che il sangue dei sacrifici abbia nutrito Namtaru), e l’esplosione di Tera, a mio avviso, ha dato la scossa definitiva a Namtaru per risvegliarsi ed allontanarsi dal luogo del cataclisma; etichettare come coincidenza il ricomparire di Lasombra e l’esplosione di Tera è possibile, ma viste le caratteristiche di Namtaru (ed il fatto che sia citato sulle statue della Seconda Città) mi pare possibile assimilarlo ad un vampiro, e l’unico vampiro col pendente per l’oscurità, di tale potere quale quello descritto in Clanbook Baali e che è tornato attivo nel periodo dell’esplosione di Tera, è Lasombra. L’epopea di Namtaru non è però finita. Infatti un altro Baali si interessò, successivamente, a lui; un giovane Baali di nome Azaneal trovò un testo che affermava che i cancelli della città di Chorazin erano “chiusi dalle ombre”; per sincerarsi dei significati e della veridicità del fatto, Azaneal cercò e consultò gli infernalisti Lasombra noti come Angellis Ater (presentati in Libellus Sanguinis 1: Masters of the State come un culto deviato dei Lasombra, che vede l’oscurità manipolata con Ottenebramento come un’emanazione infernale, e che crede che la loro missione fosse di essere diavoli in terra; poca fantasia serve per accostare il tetro Abisso da cui traggono potere i Lasombra all’Inferno così come percepito nella cultura cristiana da cui originano gli Angellis Ater); alleatosi agli Angellis Ater, Azaneal arriva a Chorazin e scopre il modo di entrare nella città sotterranea costruita dove un tempo riposò Namtaru; entrato nella camera di Namtaru, vuota ma adorna delle scritte sui muri lasciate dal “child” stesso, Azaneal ed i suoi compagni caddero vittime della Bestia, e solo Azaneal ne uscì vivo, pur se cambiato; infatti, assorbiti gli insegnamenti di Namtaru, Azaneal si trovò “armato con una profonda conoscenza delle ombre della sua stessa anima e delle dottrine degli Angellis Ater come guida per le sue azioni” , come afferma il Clanbook Baali: perché Azaneal avrebbe dovuto legarsi alle dottrine degli Angellis Ater dopo aver letto le parole di Namtaru? E perché furono le parole di Namtaru a spingerlo ad abbracciare le dottrine degli Angellis Ater? L’unica spiegazione che trovo è che Namtaru avesse una conoscenza profonda delle dottrine alla base del pensiero degli Angellis Ater, conoscenza che lo lega all’oscurità e, nella mia ipotesi, fa di lui Lasombra stesso (unico Antidiluviano col pendente per l’oscurità come manifestazione fisica), se legate agli altri indizi riportati sopra.
Angellis Ater, culto di Ereshkigal: sono sempre gruppi di Lasombra ad entrare sulla scena quando si parla di Namtaru, il che significa, per me, che un legame ci sia, tra il “child” e il Clan delle Ombre; il pensiero di Namtaru precede e collima con quello degli Angellis Ater, per cui un legame con loro lo vedo; i poteri di Namtaru, usati a Creta, implicano l’uso dell’oscurità, delle tenebre; sommo il fatto che Namtaru è uno dei nomi che appaiono sulle statue della Seconda Città, e che indicano gli Antidiluviani che la dominavano come dei, ed allora associare Namtaru al fondatore dei Lasombra mi pare fattibile e coerente (oltre che rappresentare la spiegazione ad un dubbio in questo senso espresso nel manuale Gehenna, nel paragrafo “Analisi dell’Evento: il Risveglio degli Antidiluviani” nel primo capitolo Le Ultime Notti, che lega Namtaru alla Terza Generazione, senza però dare indizi sul suo “clan”, ma ricordando proprio Azaneal e gli Angellis Ater).
Aggiungo una nota sul continuo trovare Namtaru addormentato: oltre che essere una pratica normale per cainiti tanto vetusti, Il Libro dei Clan: Lasombra ci mostra come Lasombra partisse per i suoi viaggi spesso dopo aver sognato la sua meta nei periodi di torpore, che dovevano essere frequenti, visti i numerosi viaggi che il fondatore dei Lasombra ha compiuto prima di fermarsi a Castel d’Ombro, in Sicilia, dove Graziano lo attaccò nel 1483dC. Un ultimo indizio: Clanbook: Baali suggerisce, a pagina 36, la possibilità di introdurre i “Baali Azaneali” nelle proprie cronache, e suggerisce la possibilità di cambiare le discipline di clan di questi Baali, sostituendo Ottenebramento ad Ascendente o addirittura a Daimoinon.
Per tutte le ragioni sopra esposte, io credo che il nome di Lasombra sia Namtaru.

Malkavian
Questo, come il caso di Ennoia, è facile, dato che il nome Malkav è incontestato. Esso appare, tra l’altro, in Il Libro dei Clan: Malkavian, Jerusalem by Night, Fountains of Bright Crimson ed è tra i nomi degli Antidiluviani iscritti sulle statue nella Seconda Città in Ombre Venefiche, in Gehenna.

Nosferatu
Absimiliard è il nome dell’Antidiluviano Nosferatu. Il suo nome appare in Transylvania Chronicles 4: The Dragon Ascendant, in Verso la Casa della Nonna, scenario presentato in Vampiri: Le Ultime Notti, in Il Libro dei Clan: Nosferatu ed è tra i nomi scritti sulle statue della Seconda Città, oltre che essere supportato da altri capitoli di Gehenna. Gehenna stessa, però, introduce un dubbio riguardo a Absimiliard nella figura di Lucian, uno degli Antidiluviani Apostati di Il Giusto è Sbagliato, il 2° scenario del manuale, perché, nel notare la somiglianza tra le discipline di Lucian e quelle di Absimiliard, gli autori aprono alla possibilità che Lucian sia il vero Antidiluviano Nosferatu. Questo io non lo credo, anche perché una spiegazione diversa alla confusione tra Absimiliard e Lucian c’è, senza togliere Absimiliard dal suo posto di fondatore dei Nosferatu, e che si fonda su una leggenda del Clan Nosferatu, di cui darò conto parlando di Lucian.

di Carlo Alberto Agosti (con la collaborazione di Giacomo Oliviero Dovier e Davide Della Penna)

Freedom Naad, l'Oscuro Signore

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Corvus "Giovanni da Perugia"
Progenie di Fratello Jervais
Nono da Caino
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Ed ora verrete con me giovani virgulti poiché io sono il Tristo Mietitore
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